FILOBUS DI LECCE

A proposito della poligonazione del bifilare, presumo che il ragionamento fatto a Lecce valga come quello della linea Napoli-Teverola M13: in questo secondo caso si è adottato questo accorgimento in quanto la linea è essenzialmente in rettilineo, per di più su un tragitto molto lungo e senza necessità di "zigzagare" per sosta selvaggia o altre motivazioni, per cui si correva il rischio di una più rapida usura delle "teste di trolley" (gli striscianti) in un unico solco.

Augusto, scusi la mia ignoranza in campo filoviario ma...continuo a non capire:
alle estremità dei trolleys, a diretto contatto con la linea aerea, non ci sono rotelle? L'usura anche nei rettilinei non è dunque la stessa sia che il bifilare è disposto a zig-zag sia che non lo sia? Le stesse rotelle non sono saldamente vincolate al bifilare? In questo caso non dovrebbero essere presenti spostamenti trasversali rispetto questo in nessun caso.
Gli spostamenti trasversali dei bifilari poi non sollecitano esclusivamente la base dei trolley in quanto questi tendono a ruotare rispetto il resto del veicolo?

Ciao Andrea, alle estremità dei trolley dei filobus non ci sono le rotelle dei trolley tranviari, ma pattini striscianti come questo:



Ti rimando al sito della Production S.p.A. che produce, tra l'altro, i trolley filoviari "Arianna" ed i pantografi "Captor" per i Sirio. Per saperne di più clicca qua: da lì potrai anche cliccare per scaricare il catalogo Arianna, dove troverai il disegno esploso della testata oltre ai componenti singoli dei trolley filoviari.

[Modificato da augusto1° 02/01/2007 0.12]

Grazie dei chiarimenti e delle informazioni (nuove per me).

Evidentemente uno strisciante assicura una captazione di corrente migliore, perchè le superfici a contatto subiscono una continua pulizia, mentre una rotella, non strisciando, non si pulisce per strofinio.
E' esattamente quanto succede con i treni modello, le cui ruote si sporcano facilmente, magari solo con un velo di ossido, e la captazione è compromessa, a meno che il modello non abbia un peso notevole, nel qual caso lo strato isolante viene perforato.
Ovviamente nel caso del trolley reale non è possibile imprimere una spinta notevole verso il filo.

Ciao
Massimo

La spiegazione non è esattamente questa: per quanto riguarda la pulizia il discorso è esattamente il contrario, ossia che la rotella crea un attrito molto ridotto, con conseguente ininfluente formazione di sporco. Gli striscianti, invece, producono una gran quantità di particolato di rame e grasso (applicato sui pantografi) e consumo rapido della superficie di carbonio. Ad ogni modo, la scelta degli striscianti sui filobus è obbligatoria perchè quest'ultimo non rimane sempre sulla stessa traiettoria come il tram, e la rotella, incernierata fissa, non potrebbe assecondare gli spostamenti laterali del mezzo, cosa possibile con gli striscianti che ruotano attorno al proprio asse di aggancio.

Do un caloroso benvenuto a Dgmax1, socio tra i più cazzuti dell' Associazione Ionico Salentina Amici delle Ferrovie


ps: adesso non solo più solo [SM=x346231]

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Scritto da: Alessandroch 09/01/2007 9.31
Do un caloroso benvenuto a Dgmax1, socio tra i più cazzuti ...

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C'avrei giurato che ci nascondevi qualcosa! E' il momento del tuo outing off! [SM=x346231]

Salve a tutti, è la prima volta che scrivo nel forum. A Lecce è tutto pronto per far partire la filovia. A diventare operativa, stando a quanto fanno sapere dal Comune, sarà la linea numero tre, per la quale è stato già stabilito il tragitto: stazione ferroviaria, rotatoria all’ingresso della superstrada per Brindisi, viale De Pietro, via XXV Luglio, viale Lo Re, e ritorno al capolinea. In fase di consegna i 12 filobus Van Holl Vossloh Kiepe prodotti in Belgio (per quanto riguarda i motori, tutti Euro 4) ed in Germania (per ciò che concerne la componentistica elettronica). La data ufficiale ancora non c'è, ma si parla dei primi di marzo. Mentre si lavora per il completamento dell'elettrificazione dei viali interessati, l'amministrazione comunale nei giorni scorsi ha firmato il primo contratto con l’Enel per la fornitura di energia elettrica alla prima delle cinque sottostazioni, situata nei pressi dell’hotel Tiziano, predisposte in città per l’alimentazione dei cavi aerei ad alto voltaggio. Le cabine sono state posizionate alle spalle degli uffici del Catasto, all’ingresso della superstrada per Maglie, in via Fermi, e sulla provinciale per Monteroni.

[Modificato da XJ6 16/02/2007 8.54]

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Scritto da: edoal 12/07/2006 21.52
L'ignoranza di certi giornalisti è veramente cosmica...

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Come cosmica è l'ignoranza di chi riferisce i fatti che poi i giornalisti riportano sugli organi di informazione. Quindi.. a ciascuno la sua porzione di ignoranza

[Modificato da XJ6 16/02/2007 9.11]

Ma la classe Euro dei motori non dovrebbe riferirsi alle norme antinquinamento? Ammesso e non concesso che i motori elettrici per la loro natura intrinseca sono ad impatto ambientale ZERO (se si escludono eventuali effetti da onde elettromagnetiche, ma allora pure i treni...), a meno che i suddetti filobus non siano "bimodali" con motori Diesel, potete spiegarmi, per favore?

Dalle informazioni in mio possesso i nuovi filobus che arriveranno a Lecce sono dotati anche di motorizzazione diesel. I “Van Holl-Vossloh Kiepe” destinati a Lecce sono predisposti anche per brevi tragitti in assenza di rifornimento elettrico. Tra questi, la linea numero “3”, quella che dal rondò situato sulla strada per Monteroni raggiungerà Ecotecke usufruendo dei motori diesel, dato che sul breve itinerario in questione, poco più di 200 metri, il progetto non prevede i pali di alimentazione elettrica.

Grazie per il benvenuto... Sicuramente d'ora in avanti farò maggiore attenzione nell'aprire nuove discussioni.
Una buona giornata a tutti gli amici del forum

...che la bimodalità non sia "all electric" come nei casi di Modena, Roma, e di qui ad Ancona! Non sono mai stato a Lecce, ma presumo che la città sia morfologicamente pianeggiante, e confesso che l'ammorbare con il diesel l'ambiente per soli 200 mt. ca. vada in parte a vanificare lo scopo principale della filovia, in special modo in un ambiente unico come il barocco leccese . Ma forse si sarà sempre in tempo, in futuro, ad ovviare in quel senso...

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TROLLEYBUS58: Peccato che la bimodalità non sia "all electric" come nei casi di Modena, Roma, e di qui ad Ancona!

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Ad essere sinceri qui a Bologna tutta la flotta dei filobus a due assi di 12 metri è in grado di spostarsi in autonomia elettrica. Sono infatti le famose vetture trimodali cioè in grado di essere filobus, di avere un motore ausiliario diesel ma anche accumulatori per spostarsi elettricamente e credo non ve ne siano altri in Italia. Questa particolarità venne a suo tempo richiesta dall'ATC in quanto, essendo il deposito Battindarno in piena città, l'accensione all'alba di decine di bus infastitiva, allora come oggi, i condomini vicini in particolare nella bella stagione quando le finestre sono aperte. Per amore di onestà devo anche dire però che questa trimodalità non è stata mai amata dagli autisti né tantomeno dagli operai in forza ai depositi cosicché sono molti anni che la funzione non viene più utilizzata se non è addirittura disinserita.

Immagini di filobus a due assi in marcia autonoma: qui siamo all'angolo fra Via Marconi e Piazza dei Martiri. Il diesel in questione non è di recente ideazione ma credo che gli ultimi Euro 4 col FAP possano essere benevolmente considerati.

Ancora Piazza dei Martiri: un filobus appena chiuso il servizio sulle circolari ha abbassato le aste e si accinge a rientrare in deposito.

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Scritto da: trolleybus58 16/02/2007 13.22
...l'ammorbare con il diesel l'ambiente per soli 200 mt. ca.

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Se ho ben capito i 200 m di cui si parla sono tutti in zona extraurbana e quindi il danno ambientale è veramente minimo.

Peraltro attualmente la posa dei pali mi sembra limitata alla zona più adiacente la stazione (Viale Gallipoli, Questura, inizio Viale Marche, Viali Otranto e Lo Re, non ricordo se Via Cavallotti e Via XXV Luglio) e su Via Monteroni dall'incrocio con Viale Grassi fino all'inizio della discesa verso Monteroni.

Non ne ho visti sugli altri viali, nè su Viale De Pietro, men che meno sul famigerato Viale dell'Università; niente ancora su Via dell'Idria - Sottovia - Via Massaglia.

Insomma se ai primi di marzo dovesse mai partire qualcosa, farebbe ben poca strada!

Ho intenzione di fare un giro per fotografare e verficiare.

A filolecce chiedo: dove si può trovare il progetto dettagliato?

Ciao
Massimo

Ciao Massimo. I 200 metri o poco più sono tutti extraurbani. I pali per l'elettrificazione sono stati installati in viale De pietro e la posa continuerà anche negli altri tratti interessati dal progetto. Il progetto dettagliato penso che sia nella disponibilità, esclusiva, dell'assessorato al Traffico e dell'Uffico tecnico del Comune. Anche io sto provando ad averlo, per rendermi conto di persone come sarà e come funzionerà qeusta Filovia "Made in Lecce".

Ho letto la nota sulla "bimodalità" dei filobus felsinei, non sapevo della "tri-modalità" che comprendeva anche la marcia autonoma elettrica... tra l'altro leggendo quasi due anni fa sulla rivista "Filotram" (purtroppo abortita dopo circa 20 numeri) una recensione dedicata ai filobus bolognesi, allora non erano molto entusiasti rispetto alle prestazioni ed alla silenziosità dei propulsori diesel montati! Riguardo all'esigenza (giusta) del non turbamento del sonno mattutino degli abitanti vicino al deposito, devo ricordare, a proposito, che a Milano fino al 1950 ca. i camion adibiti alla raccolta dei rifiuti che esercitavano la loro funzione entro la cerchia dei navigli (quindi in zona centrale) erano alimentati ad accumulatori elettrici, proprio per l'esigenza di cui sopra e considerando anche la fascia oraria di lavoro (notturna). Il pattume raccolto veniva poi smistato ad altri camion più capienti (presumo autoarticolati, a combustione interna) dell'esterno della "cintura" con destinazione "centri" in cui la spazzatura veniva separata organico-normale e "riciclata" (la prima come concime o per l'alimentazione del bestiame, in special modo suini), la seconda fonderie o altri centri di "riutilizzo"... da notare che all'epoca non si parlava di "ecologia" o "riciclaggio" a fini ambientali, tra l'altro i camion elettrici per la raccolta dei rifiuti "antipolvere, altiodori e silenziosa" (da una pubblicità d'epoca della Tudini-Talenti di Roma che esercitava nella capitale) erano diffusi nell'anteguerra in altre realtà urbane del Paese. Rispetto a tante chiacchiere e progetti chiusi nei cassetti ai giorni nostri... a proposito, che fine ha fatto il "filocompattatore" bolognese? Già rottamato, o magari "cannibalizzato" a favori degli altri simili a gasolio!?

Il Codacons di Lecce ha chiesto la sospensione dei lavori della Filovia di Lecce. Il presidente della locale sezione si è fatto portavoce delle lementele di centinaia e centinaia di cittadini, così dsi legge nel comunicato stampa, i quali si lamentano per lo scempio che si mettendo in atto in una città d'arte come quella del capoluogo salentino. La notizia ha avuto molto risalto sugli organi di informazione locale. Io personalmente non sono d'accordo, perché rotengo che con l'entrata in funzione del filobus si possano risolvere due principlai problemi che attanagliano la città: l'inquinamento da benzene (picchi altissimi quasi ogni giorno, come rilevato dalle centraline) e trafico caotico. Mi piacerebbe conoscere il parere degli amici del forum.