Non vorrei essere stato male interpretato, ma evidentemente non mi sono spiegato e me ne scuso.
Il problema (al di là dei riferimenti agli interni anni '80, di cui in fondo non ci può fregare di meno) non è che la metro "non funzioni" o "faccia schifo" o sia meglio il 36 (che Dio o chi per lui strafulmini corso Francia e i suoi semafori).
Il problema sarebbe quello di considerare la metro una panacea assoluta di tutti i mali trasportistici tanto da eliminare tutte le altre linee di superficie o quasi.
Io stesso, che non sono nè anziano né claustrofobico né ho problemi a far le scale, sicuramente se vedessi un autobus sul corso Francia a una fermata di distanza e dovessi fare quattro o cinque fermate non scenderei a prendere la metro.
Leggetevi l'intervento di sottostazione nella ormai lontanissima pagina 1 di questa discussione. A Tolosa, dice, il VAL funziona bene perché si integra con la rete di superficie senza sostituirla.
A Milano i convogli saranno anche "quasi vuoti" in certe ore della giornata, ma sembrano tali anche perché hanno una capienza estremamente superiore a quella dei convogli torinesi; i "nostri" per sembrare vuoti dovrebbero portare venti passeggeri in tutto. Quindi il paragone non è plausibile. Piuttosto dà spunti su cui riflettere riguardo alle previste linee 4, 5, 6, 2843984334 della metro milanese...
Alla fine della fiera, comunque, ritengo molto difficile che tutte le linee di superficie vengano tagliate, almeno nelle ore di punta. Soprattutto sarebbe sciocco tagliare linee, come il 9, che alla fine percorrono poco più di un chilometro in comune con la metro
Ciao
7041
[Modificato da Settantaquarantuno 16/12/2005 12.16]