A Parigi, il cui sistema di controllo degli accessi dovrebbe essere simile a quello futuro di Torino, ho visto decine e decine di modi possibili per eludere tornelli, barriere e quant'altro (malgrado le stazioni fossero tutte presidiate da un agente chiuso in uno sgabbiotto protetto da spessi vetri anti sfondamento).
Certe stazioni potrebbero anche non essere presidiate, ma le più centrali (e pericolose) di certo no. Già i treni sono senza guidatore, se anche le stazioni fossero prive di personale GTT, penso che nel giro di 1 mese alcune di esse diverrebbero casa di senza tetto, spazio dove scippare, spacciare e vandalizzare. Un po' come il sottopasso della stazione (quello da via Nizza a Via Sacchi) o come quello che c'era su corso Vittorio.
Praticamente territorio off limits.
Se poi aggiungiamo il rischio attentati da parte di anarchici, fondamentalisti islamici e quant'altro... beh, credo che il sapere che tutto viene videosorvegliato e che il centro di controllo a COLLEGNO vede tutto in tempo reale, non sia di grande aiuto. Se succede qualcosa, da Collegno a Porta Susa ci vogliono sempre 16 minuti in metro...
A Milano le stazioni sono molto grandi in confronto alle nostre e malgrado ci siano agenti un po' sparsi ovunque, molte zone restano "in ombra" e sono difficili da controllare. Per fortuna a Torino non sarà così. Credo però che almeno un agente per stazione sia fondamentale.
Luca