Confermate le dimissioni di Rettighieri e Brandolese, gli unici manager che potevano ragionevolmente garantire un futuro all’ATAC e, più in generale, ridare dignità alla mobilità cittadina. La capitale italiana, sempre che le venga mantenuto tale status considerato l’atteggiamento del governo riguardo la vicenda dei Giochi Olimpici 2024, è palesemente destinata a fare la fine di Detroit; incapacità, malversazioni, corruttele, debiti, menefreghismo da parte del governo nazionale e, non ultimo, scarsa empatia degli italiani riguardo la sorte della propria capitale ... almeno nella città americana c’erano le grandi industrie dell’automotive che in qualche modo, e grazie agli stanziamenti del governo federale, le hanno permesso di riprendersi; ma a Roma che c’è, i cocci ?? Per rendere vagamente l’idea di quello che il default della finanza locale comportò in termini trasportistici per la grande metropoli americana tenete presente che fu dismessa la principale stazione ferroviaria cittadina e tagliate con l’accetta molte linee del trasporto pubblico locale, considerate non redditizie perché a servizio delle aree socialmente più povere.
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