TRAM DI TRIESTE

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Cori x
00giovedì 15 maggio 2008 22:16
Tram 1200 Padova/300 Cagliari
cagliari309ajc9

Tram 420 Trieste
427-1992museotriestecampomarzio-copia

tramOP54

tram-1

Tram ex 440 Trieste/ 440 Stefer Roma
442-1992museotriestecampomarzio-copia

Y-BN-23-87.88

in piu ho scoperto questo:
Renon01

Locomotore della ferrovia del Renon,alla partenza della cremagliera per il Renon. Attualmente inutilizzato alla stazione di Oberbozen / Soprabolzano. Lo stesso tipo di locomotive era usato sulla tranvia Trieste - Opicina prima della sostituzione della parte a cremagliera in funicolare.

Link:
Link I
Link II
Giampi5
00venerdì 16 maggio 2008 19:05
rassegna stanga...
...manca la gloriosa Urbinati del 1938 (Stefer serie 400) prodotta materialmente dalle stesse officine padovane [SM=x346232]
[SM=x346228]
iltriestino
00mercoledì 21 maggio 2008 12:54
E' ripartito !
Da: IL PICCOLO di oggi 21 maggio 2008: "Dalle sette di questa mattina ritorna in funzione lo storico tram di Opicina, dopo una pausa iniziata lo scorso ottobre"
trammue
00mercoledì 21 maggio 2008 13:13
[SM=g8806] [SM=g8806] [SM=g9422] [SM=g8806] [SM=x346250] [SM=x346250] [SM=x346242] [SM=x346227] [SM=x346228] [SM=x346230] [SM=x346254] [SM=x346254]
Cori x
00mercoledì 21 maggio 2008 14:01
Giampi cercavi questo? [SM=x346231]


tramvetti-perduti.blogspot.com/2008_03_01_archive.html

è vero,mancano tante altre della Stanga, ma preferivo un po sommariamente (ed arbitrariamente) mettere in mostra la produzione della Stanga sciaguratamente chiusa dall'ex sindaco di Padova grazie alla logica del denaro e non della storia (lo scheo fa scheo,la storia è per istruiti mentalità tipica veneta)

ecco la famosa urbinati nuova di fabbrica:


401

che poi finì così


Image Hosted by PicturePush

OT:il triestino:che pagina è? Ieri veniva che la veniva giù di pioggia..bella la notizia che voglion rifare piazza libertà..son ritornato ieri sera da trieste..


iltriestino
00mercoledì 21 maggio 2008 17:12
per Cori
Cosa vuoi dire "che pagina è"? se ti riferisci al quotidiano locale "IL PICCOLO", è a pag. 22 del numero di oggi. L'articolo lo puoi vedere in rete al sito del giornale, ma ti dovresti prima abbonare e ... pagare. Sicchè puoi trascurarlo, perché è pura cronaca dei dolenti ultimi sei mesi di guasti e tentativi. Dice IL PICCOLO che i tram rientrano in servizio con un "sistema di guida elettronico chiamato Chopper, che rimette in linea la corrente non utilizzata. Ma la vera novità consiste nell'aver dotato le vetture di un impianto d'aria condizionata.." etc.
Ho paura che li abbiano modificati un pel po' (si chiama "upgrading" e non si dovrebbe fare sui tram storici se non per lo stretto indispensabile a mandarli in linea in sicurezza... no?).
Comunque, non appena posso, vado a vedere al capolinea di Piazza Oberdan e poi vi riferisco.
La linea doveva ripartire il 2 maggio, ma sul più bello - cioè il giorno stesso - si erano accorti che l'elettronica del tram, quella della centrale e quella dei nuovi spintori del tratto funicolare, a forma di scarafaggio bianco e blu, non dialogavano assieme (ovvio). Sicché, fermi di nuovo. Non vi dico la rabbia e i commentacci sui vari forum locali. Speriamo che oggi sia andato tutto bene.
Saluti a tutti - Ilio
iltriestino
00mercoledì 21 maggio 2008 17:14
[SM=x346250] [SM=g8806] [SM=x346228] [SM=x346220] [SM=x346242] [SM=x346242] [SM=x346242]
iltriestino
00mercoledì 21 maggio 2008 17:26
Tram Stanga e Urbinati
Quando vedo le foto di Cori mi viene il magone. Pensare che nel 1970, a Trieste, quando dismisero le 4 linee di tram, si poteva salvare le linee, tutte "di forza", roba da una corsa ogni 7 minuti, iniziare ad ammodernarle e collocarle in sede propria o lungo preferenziali, e se le "reginette padovanelle Stanga" del 1938-1942 diventavano obsolete (come in effetti era), si poteva comprare, magari di "fine serie" o di seconda mano, delle più recenti Stanga a due casse, o delle analoghe due casse TIBB milanesi. Così, con vetture di capienza doppia, un po' alla volta, ci saremmo avvicinati all'epoca dei Sirio, e nel frattempo ci saremmo dotati di una splendida mini rete di metrotranvie.
Purtroppo, l'allora sindaco Spaccini (romano de Roma) non ci sentì da quell'orecchia, e già che c'era si sbarazzò anche delle 10 (dieci) linee di filobus che svolgevano un fondamentale servizio in centro città. Va da sè che oggi quelle linee sono servite da autobus a due casse Citaro, o Bredamenarinibus, e per un pariodo anche Van Hool. Solo i Citaro sono Euro4. i Breda del '99... mah! (e fanno un casino pazzesco quando salgono a tutta velocità lungo Via Mazzini).
Il tutto per un piano del traffico di allora, detto Piano SOMEA, che per carità era ottimo e funziona ancora... ma volendo salvare le linee di tram e filobus ce la saremmo cavati con un paio di chilometri di nuovo bifilare e meno di un chilometro di nuovi binari, per adattare le linee ai nuovi percorsi.
Ma così andavano le cose allora, a Trieste e in tante, tante altre città.
iltriestino
00mercoledì 21 maggio 2008 18:28
E I TRAM VANNO!
I tram vanno, una corsa regolare ogni 20 minuti, belli pieni di passeggeri.
Ho assistito mezz'ora fa, con una certa emozione, alla partenza da Piazza Oberdan della 401, lustra come una foca bianca e blu, la quale è partita con un certo sprint, ha imbroccato subito il semaforo verde in piazza Dalmazia (rarità o bravura di conducente) ed è sparita in un baleno lungo la salita di Via Martiri della Libertà, verso piazza Scorcola.
Modifiche: se ne hanno fatte! Due terzi della superficie del tetto sono ricoperti da quattro zaini e zainetti, con apparati vari di contorno, dove avranno collocato chiller, chopper, inverter e quant'altro diavolo, al fine di portare le prestazioni - immagino - al livello di un eurotram milanese. Nell'insieme la vettura ricorda un pochino una di quelle vecchie navi passeggeri trasformate in navi da crociera, con l'aggiunta di un sacco di sovrastrutture: se fosse una nave mi preoccuperei dei pesi alti, e di conseguenza dell'altezza metacentrica, che comporta insatbilità e rollio "duro".
Il resto della carrozza, però, è assolutamente come prima.
Ma non dobbiamo essere troppo critici. Passiamo - per oggi - un colpo di spugna sugli errori degli ultimi due anni, e degli ultimi sei mesi in particolare.
Ho fatto qualche foto da telefonino, ma non riesco a postarle: si vede che sbaglio ancora qualcosa. La sessantina incombente e il trauma da 9 ore di lavoro d'ufficio (= rincoglionimento) si vede che fanno effetto. Il mi'babbo, fosse vivo, direbbe: gli è perché tu se'proprio bischero, ovvia..."
Quando torna mio figlio dal lavoro, mi faccio spiegare da lui una volta per tutte.
Ciao e.. per oggi... felicità!
Cori x
00mercoledì 21 maggio 2008 22:05
hahahaahahahaahaha si si ho letto l articolo di oggi....il piccolo lo leggo da un po,non lo sapete ma io prendo sempre 3 testate nazionali tra cui il piccolo,il resto del carlino ed il corriere,e poi o il sueddeutsche zeitung o l'Nzz di zurigo.. ogni giorno..una volta prendevo il sole 24ore o milano finanza,ma fanno a dir poco schifo,basta parlare di me...

Ieri pomeriggio a scorcola c era ancora quel tramvetto ma a monte c'erano pressochè tutti e stralucidi....che poi Opicina sia pieno di scoiattoli rende il passaggio dall'Italia alla Slovenija molto piu piacevole,visto il casello/barriera/cancello da DDR verso Sezàna

C'è da dire che negli anni 60/70 molte aziende qui e nell'europa intera dal filo/tram optarono per l'autobus considerato piu versatile rispetto a mezzi vincolati,ed ora quasi tutte (anche visti i costi proibitivi della benza/gaso) li rivogliono a costi quintuplicati.

Non credo che sia improbabile il ritorno di una rete tramviaria giuliana,magari istituendo una linea coi mezzi storici che trieste ha...

Giacomin vice admin del trieste forum ha scritto questo sul forum;a me ha fatto piegar dal ridere anche per il fatto che il trèstin è praticamente veneto o quasi

E anche el tram de Opcina xè nato disgrazià
vinindo zo per Scorcola una casa el ga ribaltà
bona de Dio iera giorno de lavor
e dentro no ghe iera che el povero frenador

E daghe la bora che vien e che va
i disi che el mondo se ga ribaltà
e daghe la bora che vien e che va
i disi che el mondo se ga ribaltà

….dopo xè stade zontade altre linee de tram

Co’l 6 andemo a Barcola
co’l 4 in arsenal
co’l 1 in cimitero
co’l 5 in ospedal
co’l 2 andemo a Servola
co’l 7 in stazion
co’l 9 in manicomio
co’l 10 in preson

….e dopo xè stade coinvolte le mule e le babe triestine….

E anche ‘ste mulete tute mate pe’l capel
le zerca de compagnarse a qualche bel putel
ma co le riva casa se senti un gran bordel
e pare mare e fia copa zimisi co’l martel

E anche ste mulete xè nate carigade
le tira zo le cotole per meterse le braghe
le va in motoscuter tinindose el capel
le fuma come cogome le legi Grand Hotel

…..e altri momenti più diversi dela nostra storia…

L’Italia ga pan bianco
la Francia ga bon vin
Trieste ga putele tute piene de morbin
carbon ga l’Inghiltera
la Russia ga cavial
el’Austria ga capuzi che no se pol magnar

El mulo Gigi gnampolo de mi el xè inamorado
mi che no son difficile ghe voio ben de cuor
mi fazo la modista e Gigi fa el safer
se vedi a prima vista che se volemo ben

Un giorno orca madodise
me sento un mal de denti
me vien perfin i brividi
se penso a quei momenti
ma mi che no bazilo
son andà dela flonflon
ciolemo l’automobile
e andemo a Monfalcon

L’ultima “zonta” dela canzon xè stada quando el mulo Carlo I d’Austria el xè sbrissà nel’Isonzo….

E anca sior Carleto
xè nato disgrazià
andando per l’Isonzo
in acqua el xè cascà
bona de Dio
che iera su cugnà
se no ‘l finiva in smoio
in boca al bacalà.

Voio ringraziar Michele Grison che con el suo libreto “La casa del tram de Opcina” el me ga fato conoser tante curiosità che no savevo.


E LA SUA FIRMA e':
Tutto passa.....meno el bus che te speti

hahahahahahahahahahaahahahahahhahaahhaaha geniale!

e Falstaff di quel forum ha postato questa foto che ripropongo qui toh chi si rivede!


Image Hosted by PicturePush


per uploadare le foto prendi la foto e vai su www.picturepush.com/ poi che fai;appena si scarica vai giu e clicca sulla dimensione 480 sennò xj6 ti scudiscia la schiena come ha fatto con me per non mesi ormai anni e prendi il secondo link in html (inizia con
che ha la resa migliore quindi levando dalle balle le grane del tasto img,sono anche piu sicure perchè il copyright va in automatico. tiè
Ciau!
ricc404
00giovedì 22 maggio 2008 09:27
E' la famosa marcia della bora.
Chissa se in rete si trovi l'esecuzione, io la conosco, ed è una tipica marcetta per bande, molto orecchiabile. [SM=x346227]
iltriestino
00giovedì 22 maggio 2008 09:31
Mitico tram linea n. 2
Bellissima l'ultima foto di Cori: rappresenta il tram n. 2 (NON la linea Trieste - Opicina di oggi, così rinumerata dopo il passaggio all'allora ACT, e proprio in memoria di questa linea "storica" da Sottoservola alla Rotonda del Boschetto). Il tram Stanga 3° serie, con rimorchiata Savigliano, è fermo al capolinea di Rotonda del Boschetto, vicino a San Giovanni. In fondo si vedono i fumaioli del vecchio stabilimento della Birra Dreher, oggi denolito per far posto ad un centro commerciale. La presenza del rimorchio indica i primi anni cinquanta: difatti i rimorchi sparirono da questa linea durante i lavori di rifacimento della Galleria Sandrinelli (1958 circa), che, a causa del temporaneo lievo del cavo arereo, costrinsero le vetture tramviarie a munirsi di un curioso paio di aste da bifilare, con tanto di rocchetti uso filobus, e ad usare, in quel tratto, nientemeno che la linea aerea d'alimentazione delle filovie. Purtroppo, non sembra che esistano forografie delle vetture così trsformate. Poi, attorno al 1962, la linea 2 sparì, fu eliminata la sua bella sede propria lungo Via Italo Svevo, e fu istituita l'attuale linea bus n. 29, che, data l'alta densità di utenza, è costretta ad una corsa ogni 5 minuti, senza la possibilità di usare i bus a due casse.
Per Cori: mi fa piacere che apprezzi il nostro folklore e il nostro dialetto. Senti questa, a proposito dei se e dei ma con cui non si conclude nulla:

"Se mia nona gavessi le riode, la sarìa un tram"
(se mia nonna avesse le ruote, sarebbe un tram).

Della serie: "ciàcole no fa frìtole"
(con le chiacchiere, non si mangia).

E non si costruiscono nemmeno linee tramviarie, se è per questo.
Ciao a tutti

NB: oggi, ore 7,50, tram regolarmente in funzione fra una marea di studenti in piazza Oberdan. Stasera conto di sapervi dire quali sono le vetture effettivamente in servizio.
NNB: ma, a parte Trammue che ringrazio per aver partecipato ieri alla nostra festa, ci siamo solo Cori e io su questo forum?
iltriestino
00giovedì 22 maggio 2008 20:23
Asta da bifilare sulla Stanga 434 - Come no!
La scoperta mi ha emozionato, come Indiana Jones. Se ingrandite al massimo la foto di Cori del tram della linea 2 fermo al capolinea del Boschetto, la vedete eccome, l'asta da bifilare, che serviva al tram per superare la Galleria Sandrinelli, dove la linea aerea del tram era stata rimossa, e persistevano i due bifilari delle linee filoviarie (1, 10, 15, 16), posti a centro galleria.

Quindi mi devo correggere:
1) la foto risale ad anni intorno al 1958 (non mi ricordo quanto fossero durati i lavori in galleria, ma mi pare un paio d'anni);
2) l'asta da bifilare era una sola, e ciò poi era ovvio, perchè il tram scarica a terra sui binari, e non è come i filobus che sono gommati e quindi isolati;
3) nonostante tutto, le rimorchiate Savigliano venivano ancora usate, nonostante le gallerie fossero "in lavor".
4) Quindi almeno una foto di tale configurazione esiste!

Naturalmente, il tram era monodirezionale, come tutte le Stanga triestine di terza serie, in quanto la linea 2 usufruiva di due capolinea a racchetta, al Boschetto e a Sottoservola. Negli anni cinquanta-sessanta a Trieste c'era un solo capolinea tramviario tronco, ed era quello di Roiano della Linea 8 (Roiano - Rive - Campo Marzio). Tutti gli altri erano a racchetta (S.Giovanni, Campo Marzio, Bagno Lanterna/Ausonia, Campi Elisi, girone di Piazza Goldoni, Barcola, Sottoservola, Rotonda del Boschetto).

Infine, Tram di Opicina: anche oggi servizio regolare e puntuale. Viste in servizio la 401, la 402 e la 405. Tutte queste vetture sono state ricondizionate allo stesso modo.
In precedenza si era vista la 407, impegnata nelle prove pre-esercizio, quest'ultima però con meno ammenicoli sul tetto, sicché pare che quelle rimesse in linea siano almeno 4 su 6. A domani le altre news, e alla caccia delle altre due (come purtoppo sappiamo, la 403 non esiste più).

Un quesito per chi ne sa di più, cioè per i molti tramvieri veterani (veri) presenti nel forum: se il percorso intero da capolinea a capolinea si fa in 28 minuti, e al capolinea la sosta è mediamente di 9 minuti, e quindi il percorso andata - ritorno soste comprese è di 74 minuti, quante vetture servono contemporaneamente in linea? 3 oppure 4? Io credo 3.
Saluti cari a tutti.
Cori x
00giovedì 22 maggio 2008 23:07
Chiaro Off topic relax
Zò trèstin...ma lo seto che il trestino viene dal veneto? Comunque continua così:

se me nona gavesse e rode sarìa la cariola,se ne gavesse tre sarìa na sessola....

se mia nonna avesse le ruote sarebbe una cariola,se ne avesse tre una seggiola(sedia)

chiacchere non fanno grane( le fritoe sono grane...cioè rogne cioè problemi!)

Me toca insegnarte tuto? Apprezzo gli schiavoni no star a preocuparte,sono uno shovinista veneto...ma come altri avran potuto capire,amo il mare amo le città di mare,è un bisogno fisiologico,oggi ho studiato alle zattere,a Venezia e son tornato rauco ( maledetto vaporetto) Proprio prima ad un amica di Torino le ho detto che ho forte nostalgia di Napoli e di Trieste nonostante sian passate 48 ore spaccate da ora,In fila metterei tra le preferite Napoli,Trieste,Genova.Livorno e vabbè la mia amata Venezia,ma anche Chioggia mi piace molto,visto che è piu antica di soli 200 anni,la vecchia Clodia,rivale di Adria porto fenicio esattamente come Trieste e Cagliari...ma non fortunata come le ultime due.

Però mi spiace il caffè trestino m ha dato il voltast.. preferisco farmi spedire da Napoli un caffè piu adatto alle mie esigenze
Caffè Passalacqua

questo? NO questo!
Caffè Illy

Io di Trieste preferisco la Torrefazione LA TRIESTINA in via Cavana,la miscela triestina è la migliore in assoluto qui,scusa se è poco!Ah ti lascio un link:
Proverbi Veneti
Cori x
00sabato 31 maggio 2008 05:27
Che sòle
oggi il tram de opicina manco funzionava...che sòla...

In compenso giravano le linee balenghe....e capisco anche il casino dei trèstini alla frontiera croazia/slovenia...mai più.
iltriestino
00sabato 31 maggio 2008 08:25
Tram di Opicina
In questi giorni ho potuto fare solo un monitoraggio casuale e non sistematico della linea. Ieri il funzionamento mi è parso sostanzialmente regolare, ma negli ultimi tre giorni in effetti è saltata qualche singola corsa, per motivi non noti(si parla di stacchi di corrente sul tratto in funicolare). Inoltre non sempre l'orario viene rispettato: ho visto talune corse arrivare e partire a Piazza Oberdan con qualche ritardo.
Ci sono evidentemente dei "problemi di gioventù" della linea rinnovata(beata lei che ha 106 anni e si permette problemi di gioventù)
Viste in linea finora le 401, 402, 405 e 407.
trammue
00sabato 31 maggio 2008 09:02

se il percorso intero da capolinea a capolinea si fa in 28 minuti, e al capolinea la sosta è mediamente di 9 minuti, e quindi il percorso andata - ritorno soste comprese è di 74 minuti, quante vetture servono contemporaneamente in linea?


Se, come credo di aver capito, la frequenza è di 20 minuti, si divide il tempo occorrente per un giro completo (soste comprese) per la frequenza, e si arrotonda per eccesso:

74 : 20 = 3.7 cioè occorrono 4 vetture

Quando passerò per Trieste fatemi trovare tutto a posto, mi raccomando, eh! [SM=x346232]
iltriestino
00sabato 31 maggio 2008 22:37
per trammue
Si, la frequenza è fissa ed è di una corsa ogni venti minuti. Qunidi la tua risposta è giusta così, e ti ringrazio.
Domani che è domenica faccio un giro di andata e ritorno, così mi rendo conto di tutt'e ccose! E soprattutto vedo se nel deposito di Opicina ci sono le due vetture non ancora monitorate, la 404 e la 406, che erano in linea prima dell'incidente al cavo in piazza Dalmazia di quest'autunno.
Quando passi per Trieste, beh, se il diavolo non ci mette la coda, come diceva mia nonna... fammi un fischio e ti dico se è tutto a posto.
Cori x
00domenica 1 giugno 2008 03:48
Passando in piazza Unità,mi son fermato nella libreria sotto il comune di fianco all'ottico,si,quella sorta di gadgettaro trestino,beh hanno un libro fotografico fenomenale,lo è anche il costo,ma in una pagina c'è una 420 in primo piano davvero notevole,in piu in un'altra,di fianco la chiesa che da sul canal grande c'è un volume notevole sulla trieste degli anni '50 allo stesso prezzo....e dire che grazie a dio verso l'esttae la città si ripopola,son stufo di andare a Sistiana...

"Servolo" del trieste forum ha postato questa foto:delucidazioni plìis!

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Vecchia Trieste I
Vecchia Trieste II
Vecchia Trieste III

per il libro fotografico la casa non me la sono segnata,settimana che viene vi saprò dire,altri forum cittadini:
Link I
Link II
Notte!
Giampi5
00domenica 1 giugno 2008 12:28
E' una 2 assi Graz (costruita nella città omonima nel 1912; Trieste come sappiamo tutti era austriaca...) mentre percorreva la linea 1 in V. dell'Istria. Foto databile tra gli anni '10 e '20. Il ponte di ferro dovrebbe (dico dovrebbe) essere quello della ferrovia della Val Rosandra demolito negli anni '60.

Cori grazie come sempre x i link.

[SM=x346228]
Cori x
00lunedì 2 giugno 2008 12:35
Giampi ho sempre sospettato che i tram di Vienna fossero stati ammodernati nel tempo e mi son soffermato su due modelli,uno pare la prosecuzione dell'altro,parlo delle matricole 2200-2300,non so ma le triestine o le trieststrassenbahn ricordano molto loro.Secondo me la foto è di 100 anni fa,sicuramente prima del 1910,i pali si sostegno e dell'illuminazione si trovano anche a Karlsplatz a Vienna e vista la mentalità piuttosto conservatrice austriaca non credo che si possan datare foto solo in base al mezzo.Basti pensare solo all'orgoglio che l'Austria nutriva per Trieste,renderla una Vienna sul mare,beh dai lavori di piazza unità,a piazza borsa al solo lungomare....beh ci siamo no?

ecco i miei sospettosi tram,che io testai 2 anni fa e l'anno scorso sulla linea comune che passava per il ring....


Questa è quella a mio avviso la sorellona viennese,ammodernamenti visibili a parte:

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ma anche questa non scherza,basti vedere il prospetto laterale e la disposizione dell'allestimento interno..

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A voi le sentenze....


Se vi chiedete perchè mi muovo così tanto è per motivi di lavoro e/o musicali e/o studio e poi a me piace cambiare una città al giorno...comunque per fare una festa tramviaria a trieste bastano i permessi e le autorizzazioni a campo marzio e del comune,sarebbe bello rivedere i tram in quella splendida città...
iltriestino
00giovedì 19 giugno 2008 09:31
Situazione rotabili tram di opicina,
Osservate normalmente in linea le vetture n. 401, 402 e 407. La 405 saltuariamente, usata come scorta.
Le 404 e 406 sono ancora in stabilimento, in corso di upgrading come 401 e 402, cioè con applicazione di condizionatore, chopper e quant'altro, ma in fase di ultimazione, e presto torneranno nel deposito di Opicina. (Fonte: IL PICCOLO).
iltriestino
00venerdì 18 luglio 2008 19:35
tram di Opicina e chopper
Dopo gli interventi degli ultimi tre giorni sulla sezione "Attualità della rete tramviaria napoletana" degli amici Trammue, Francesco E., BiagPal, Augusto, ed altri, e dedicate al tema "chopper" e "inverter" ho capito finalmente perché le vetture restaurate 401. 402 e 405, che hanno installato i chopper, sono così brillanti in ripresa sulla salita verso Piazza Scorcola!
La linea lavora a corrente continua da 550 V, per cui la modulazione della tensione deve dimostrarsi molto utile.
Lo stesso sarà fra poco, immagino, per le vetture 404 e 406 che torneranno in servizio dopo il restauro.
Qualche problemino però i chopper lo devono dare ogni tanto, perché venerdì scorso all'inizio del servizio di prima mattina, la vettura 401 non ne ha voluto sapere di partire da Piazza Oberdan, ed il servizio è potuto riprendere solo quando è stata prelevata, rimorchiata fino alla rimessa (e mi sarebbe piaciuto assistere alla manovra che immagino piuttosto complicata!) e sostituita dalla 405. E cioè in tarda mattinata. Nell'articolo su "IL PICCOLO" del giorno dopo si parla, appunto, di un malfunzionamento del chopper.
trammue
00venerdì 18 luglio 2008 21:19
COME VOLEVASI DIMOSTRARE....

ma comunque, non è che all'acegat (o come si chiama oggi) a qualcuno balza in testa l'idea di conservare almeno una vettura allo stato originale?
Così, se non altro per lasciare ai posteri la testimonianza di come funzionava (e funzionava!!!) il mondo senza l'elettronica.
iltriestino
00venerdì 18 luglio 2008 21:59
Ponte su Via dell'Istria
Per intervenire sulla foto postata da Cori il 1 giugno (sì, un pochino in ritardo, ma la vita va vissuta anche in .... slow food! [SM=x346236] [SM=x346236] [SM=x346236] ) confermo - come già puntualizzato da Giampi - che si tratta di un tram tipo Graz che transita in Via dell'Istria sotto il ponte della linea ferroviaria Trieste - Erpelle, oggi dismessa.

Da piccolo abitavo a meno di un chilometro di distanza, dalle parti di Via Baiamonti, e allora nella zona di Chiarbola non vi erano ancora le barriere di casamenti in fila che impediscono oggi la visuale da un rione all'altro. Sicché ricordo ancora la visione, dalle finestre di casa, del treno, composto da una nera locomotiva tipo 740 e una o due carrozze "centoporte" (di terza classe ovviamente) che tre volte al giorno, con un gran ciuf-ciuf-ciuf-ciuf-tuu-tuuuu-ciuf-ciuf ciuf..... , arrancava lungo la salita (la cui pendenza era notevole, il 30 % circa, praticamente al limite delle possibilità di qualsiasi motrice a vapore) dalla stazione di Campo Marzio a quella di Sant'Elia, fermandosi alla stazioncina di S. Anna, o S. Maria Maddalena (Boljunec), a San Giuseppe (Ricmanje) e a Sant'Antonio in Bosco (Borst - metto anche i nomi sloveni perché quella parte della periferia urbana, allora campagna, era quasi completamente abitata da concittadini di quella madrelingua. Oggi, dopo il grande sviluppo edilizio della città, la situazione è più variegata).

Poi la linea ferroviaria si protendeva lungo una specie di lunga e spettacolare cengia sulla Val Rosandra, e con due vaste curve a tornante guadagnava finalmente il ciglione del Carso, essendo salita di 490 metri in forse 18 o 19 chilometri.

A Sant'Elia il treno non proseguiva più, dal 1947, perché lì c'era il confine con la Jugoslavia, e non si era mica nell'era di Schengen, ma in quella della Cortina di Ferro. Il resto della linea, rimasto oltreconfine, giungeva al bivio e stazione di Erpelle (Hrpelje) oggi in Slovenia, e si congiungeva alla linea Divaccia-Pola di asburgica memoria, e tuttora in funzione. Di lì i treni, prima della guerra, proseguivano per Pola, dopo una lunga e in gran parte selvaggia traversata dell'Istria interna. Nell'ultimo periodo (1938 - 1942) la linea, mai elettrificata e a binario unico, fu esercitata anche con le celebri "littorine" ALn 56, e, per un breve periodo, queste stesse comparvero sporadicamente anche nel dopoguerra (intorno 1957-58 circa).
Nel dopoguerra, una linea Trieste - S.Elia (paesino di forse cento anime, e altrettanto avevano gli altri paesini che ho nominato) non serviva davvero più, e la si sostituì con autobus in partenza dalla Stazione Centrale. Non erano anni da esercizio di linee turistiche. Poi alla fine fu soppressa anche la linea dei bus. Seguì, di lì a poco, la demolizione del ponte in ferro e il disarmo dell'intera linea, il cui sedime è oggi in fase di riqualificazione e riconversione in pista ciclabile.

Qualcuno rimpiange il tratto urbano della ferrovia, che oggi attraversa vari e popolosi quartieri sorti fra il '60 e l'80, come la Maddalena, Campanelle, Altura, ecc., tratto che avrebbe potuto poi essere utile per una tramvia in sede propria o qualcosa di più. Ma, naturalmente, con i "se" e i "chissà" non si fa nulla... e le occasioni perdute non tornano.

Infine, per tornare alla foto, oggi, subito oltre il ponte, in corrispondenza di un muro in pietra che si vede, c'è l'ingresso dell'Ospedale Infantile IRCSS "Burlo Garofalo".
All'epoca delle mie osservazioni di ragazzo, la linea ex tramviaria 1, rinumerata 10, era esercitata con i bei filobus a tre assi AR 140, carrozzati CRDA. Oggi con autobus a 2 casse Mercedes CITARO di color celeste, belli, ma non come i filobus!.
Ciao!
iltriestino
00venerdì 18 luglio 2008 22:17
per trammue
Si, cioè pare non vi siano programmi di ACEGAS di improving per la 407, che se non è proprio allo stato originale, almeno è ferma ai restauri del 1988, molto meno appariscenti e invasivi. E la si vede quotidianamente in linea per fortuna.
iltriestino
00venerdì 18 luglio 2008 23:08
cultura del restauro
E' però purtroppo vero che da noi a Trieste questa cultura della conservazione e del restauro dei mezzi tramviari storici, così importante a Napoli, a Milano, a Torino, ed anche a Roma, è rimasta confinata nell'ambiente degli appassionati del Museo Ferroviario di Campo Marzio, e degli appassionati del piccolo museo degli autobus di Muggia, e poco altro. L'Azienda conserva molto poco, qualcosa in termini di autobus anni 80 nel deposito del Broletto, ma di vecchi tram o vecchi filobus non ha conservato nulla di nulla. Difatti non esiste più alcun filobus (gli ultimi furono ceduti alla città di Salerno) e i pochissimi tram superstiti sono presso il Museo di Campo Marzio, oltre che singoli esemplari a Roma e a Torino presso gli appassionati locali.
Nei meno giovani c'è affettuoso ricordo di quei mezzi, ma nulla più. A differenza del tram di Opicina, che è amato anche dai giovani, ma senza che ciò comporti un atteggiamento storicista o filologico verso di esso (ci si accontenta in effetti che ci sia e che funzioni, che per noi è considerato già tanto).
Del resto, di linee tranviarie a scartamento ordinario a Trieste non ce ne sono più (il tram di Opicina è a scartamento ridotto) e quelle poche vetture conservate a Campo Marzio sono ospitate su binari ferroviari di RFI. Sicché, se venissero restaurate fino al punto di rimetterle in linea, in città non si saprebbe dove farle camminare. Ovviamente, lo stesso varrebbe per i filobus. Purtroppo. [SM=x346246]
'notte!
Francesco E.
00venerdì 18 luglio 2008 23:35
x Trammuè
Purtroppo in epoca di convivenza fra rotabili vecchi e nuovi, o meglio, fra rotabili elettromeccanici ed elettronici, l'utilizzo del chopper è uno scotto da pagare necessario! Come già spiegato nella "mia", sezione (NApoli) la circolazione sulla rete di "carichi" a gestione elettronica mal si concilia con la contemporanea circolazione di "carichi" che, dal punto di vista elettrico si comportano come una lavatrice: proprio come questa può produrre interferenze di tipo induttivo sulla rete elettrica e mandare in tilt utilizzatori elettronici e digitali, così i vecchi tram elettromeccanici possono creare problemi a quelli elettronici; naturalmente sottolineo "possono", poiché il rischio dipende anche da altri fattori: ad esempio la capacità di filtraggio delle sottostazioni ed all'efficacia delle contromisure implementate sulle motrici "elettroniche". Quindi l'adozionè del chopper è una misura che si rende necessaria per scongiurare il rischio di eventuali problemi, dovuti alla retroreazione sulla rete che i controller (transitori dovuti all'inserzione delle resistenze) ed i motori (spurie generate dal rotore), possono creare. Quindi, a mio avviso, l'adozione del chopper su rotabili storici si rende necessaria (ed anzi per me è una garanzia) pena il rischio di vedere "monumentate" le nostre amate nonnette (lo stesso motivo per il quale, pena il fermo definitivo, non esiterò a mettere su l'impianto a gas alla mia 24 enne Alfetta 2000!)....
trammue
00sabato 19 luglio 2008 14:44
Ma io veramente sapevo che armoniche e spurie le creano chopper e inverter, tanto che i primi E632/633 sono rimasti confinati ad alcuni compartimenti del nord poichè negli altri, roma compresa, mancavano gli opportuni filtri e si temeva che le armoniche potessero influenzare i circuiti di binario.
Però se dici così non metto in dubbio la delicatezza dei sirio.
Ma non è che vieteranno a bordo anche l'uso del telefonino?
Francesco E.
00sabato 19 luglio 2008 16:14
Già.... ma i disturbi impulsivi "random" sono più difficili da eliminare rispetto a quelli "codificati" (notare le virgolette) e costanti di chopper ed inverter! Peraltro dalle E632 sono passati 30 anni.... in termini di progresso in campo elettronico un abisso! Oggi, l' utilizzo generale dell'IGBT (Insulated Gate Bipolar Transistor), a partire dai primi anni '80, ha condotto alla costruzione di dispositivi più efficienti, più piccoli (poiché dissipano meno calore e, in più, l'IGBT contiene già, schematicamente, un mosfet ed un transistor di potenza, con risparmio di circuitazione esterna e quindi di dispersione elettromagnetica) e quindi ingegnerizzabili, sia come costruzione che collocazione, per ridurre veramente al minimo qualsiasi interferenza; peraltro, forse vale la pena specificare (ed io sono stato anche un po' impreciso) i disturbi sono quelli da "transitorio" (tipo quello che avviene nelle nostre case quando, di sera, notiamo un breve calo della luminosità quando, ad esempio, accendiamo un climatizzatore a tecnologia tradizionale e non, manco a dirlo, ad inverter...) di alimentazione: il continuo inserimento e disinserimento altera, anche se di poco e per breve tempo, il valore della tensione di alimentazione... soprattutto quando, ad ogni movimento del controller, vengono tolti e e messi in carico parecchie decine di Ampère... basta immaginare il caso, limite ma non troppo, di una tratta corta fra due sezionamenti, con un Sirio elettronico e 5-6 elettromeccaniche in circolazione.... un cattivo filtraggio della sottostazione, più qualche situazione particolare, tutti i transitori provenienti dalle elettromeccaniche posso mettere in crisi la tratta.... conseguenza.... il Sirio va in tilt (ed è successo). I primi "Tigre" avevano, probabilmente, problemi di schermatura (ed eravamo, esclusi gli iniziali tentativi isolati con le E444 prototipo, all'inizio della gestione elettronica del funzionamento delle motrici) elettromagnetica dovuta sia alla scarsa conoscenza nel campo, sia al fatto che i primi inverter erano grossi, pieni di circuti ed ingombranti.... quindi una vera fonte di disturbi elettromagnetici; e stiamo parlano di oltre mezzo migliaio di Ampère da gestire... altro che quelli dei tram... che moltiplicati per i 3 Kilovolt della linea, fanno una potenza in centinaia di Kilowatt... veramente enorme... immagino che, a causa della scarsa efficienza dei primi dispositivi ( misurata con il metro di oggi!), l'energia da dissipare in calore e, nel caso nostro, quella che se ne andava nell'aere sottoforma di interferenza fosse veramente tanta (altro che gli 0,9 Watt di un cellulare!)... quest'ultima sì da generare interferenza perché captata dalla linea aerea e soprattutto dalle rotaie, abbastanza da creare problemi con le correnti codificate dei sistemi di controllo e sicurezza!
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