MILANO - Rotaie abbandonate

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, [20], 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34
ambrogio mortarino
00lunedì 26 novembre 2012 21:52
Bellissima la foto del bloccato in V.le Caprilli! E' anche curiosa perchè ha in presa il pantografo anzichè il trolley.
Yid26
00lunedì 26 novembre 2012 22:00
Era il figurino del nuovo treno bloccato che avrebbe dovuto sostituire il materiale rotabile sulle linee dell'Adda, quindi e' presumibile che per ragioni di propaganda lo si volesse mostrare in quella veste. Inoltre, credo che lo abbiano fatto anche per mischiare le carte in tavola e non rivelare di primo acchito il luogo prescelto per le foto.
Piccola curiosita' tecnica: la motrice centrale derivava da un locomotore Costamasnaga.
Mezzanine85
00venerdì 14 dicembre 2012 18:35
...ci ho messo una vita per capire in che punto si trovava la 28 a due porte rispetto alla conformazione stradale attuale... non riuscivo ad ambientarmi...
Un tarocco fotografico, ecco... quindi tutte le vetture tranviare serie 700 immortalate negli anni '90 come "di linea" sono tarocchi di Ambrogio... [SM=x346245]
Povero me... [SM=x346235]
Ma infatti mi chiedevo perché c'era chi fotografava le 700 in servizio di linea ma io, seppur bambino/ragazzino, non le vedevo mai...
Pensavo di non girare abbastanza sui mezzi! [SM=x346232]
Azz... ci son cascato come una peracotta...
Già che cui siamo - così mi schiarisco le idee - fino a quando ATM ha usato le 700 per il trasporto di passeggeri?
Censin49
00venerdì 14 dicembre 2012 20:16
Bella la foto del 1946 della festa dei morti e della partita. Una domanda: ma quelli arrampicati sui tetti dei tram non avevano paura di toccare i fili?
Giordano92
00venerdì 14 dicembre 2012 22:01
allora penso che non ci fossero tutte le menate di oggi sulla sicurezza. basti pensare anche al film fantozzi e alla scena in cui tutti viaggiano sul bus pieno alla mattina attaccati sulla predella posteriore con la porta aperta. non si pensava tanto alla sicurezza mentre ora ci si pensa un po'troppo forse o si usa come scusa per quando qualcosa non funziona (ad esempio quando piove tanto o nevica e le ferrovie funzionano a rilento tutto questo accade per motivi di sicurezza)
Yid26
00sabato 15 dicembre 2012 04:24
Per Mezzanine85
Le 700 in servizio regolare cominciarono gradualmente a essere eliminate alla meta' degli anni 60, quando per via dei lavori M1 cominciarono le prime grandi contrazioni della rete tranviaria. L'entrata, poi, in funzione della tariffa oraria fece il resto, visto che causo' una vera e propria moria di linee, con conseguente riduzione delle vetture in servizio.
Yid26
00sabato 15 dicembre 2012 04:28
Per Censin49
Se e' per quello, avrebbero dovuto aver paura anche della perteghetta, visto che anche quella era in tensione. Come detto da Giordano, il problema della sicurezza non era percepito come tale. E non dimentichiamoci che quei passeggeri venivano da 5 anni di vita altrettanto pericolosi: bombardamenti, occupazione tedesca, rastrellamenti, e le varie polizie fasciste. Forse, quello di rimanere folgorati era proprio il rischio minore.
Giordano92
00lunedì 4 marzo 2013 23:03
viali zara e testi come corso lodi dopo l'apertura della M3?
vorrei segnalare anche in questa sezione che atm si è accorta che m5 e tram 31 non possono coesistere. quindi nelle ore di apertura della m5 il 31 da cinisello sarà limitato a bignami. oltre a questo anche la limitazione del 5 che, provenendo dall'ortica, limita in ospedale maggiore anzichè proseguire per parco nord e altre modifiche alle linee bus della zona: www.atm-mi.it/it/AtmNews/AtmInforma/Pagine/cambio_rete.aspx

secondo voi quando la m5 sarà completata e a pieno regime c'è il rischio che i viali zara e testi (e probabilmente anche qualche altra tratta, lasciando intatto solo un collegamento per il deposito precotto come avviene ora con quello di baggio i cui binari sono solo di servizio e non effettuano corse di linea) facciano la fine del corso lodi nei primi anni 90 con la soppressione del tram?
PETERWITT
00giovedì 7 marzo 2013 13:44
Con la scusa della metro 5
continuano a tagliare le linee tramviarie.
Aperta 5 anni fa, dopo avere speso un mare di soldi, la metrotramvia 31, verrà tagliata da subito, visto che vicino piazzale lagosta c'è la fermata Isola. Che aprirà tra 1 anno,
Il tutto senza considerare cha la 5 è una mini-metro.
Lunga meno della metà delle altre, può portare un terzo dei passeggeri.
Si sono sprecati per un giocattolino.
Milano non è Copenhagen nè, tantomeno, Brescia.
E l'armamento del 31?
Una bella colata di asfalto ed altri parcheggi.
Pisapia è peggio della Moratti.
E lo dico da elettore deluso ed incazzatissimo (sopratuuto per tutto il resto).
m.milano18
00sabato 30 marzo 2013 23:12
linea 18..ancora in esericio
per chi non l'avessa mai vista funzionare (come il sosttoscritto)...ecco da uno skecth di abbattantuono e porcaro come doveva essere nel vecchio capolinea di baggio che era Via Beato Michele da Carcano

www.youtube.com/watch?v=eXm-Hfix2gw

spero possa interessare..

Roberto Amori
00lunedì 1 aprile 2013 11:46
Ho incontrato...
... qui a Bologna alcune volte l'Assessore ai Trasporti di Milano, Pierfrancesco Maran. Avendo letto molti interventi sulla contrarietà tramviaria della nuova Giunta milanese, in particolare su Facebook, gli ho chiesto direttamente qualche impressione. Gli ho chiesto come mai una linea nuovissima come la 31, da appena realizzata, venisse già limitata e perchè invece non arrivasse alla Stazione Centrale come ha sempre fatto l'autobus precedente. Ora leggo di un piano di dismissioni delle piccole articolate a due casse della serie 4600, che a me paiono in ottima forma, e la ovvia conseguente riduzione delle linee a causa della scarsità di materiale rotabile. Come spesso capita coi politici non l'ho trovato, su un tema molto specifico, preparatissimo... mi ha velocemente risposto che non è vero che sono contro i tram e il salvataggio del tram per Limbiate lo testimonia. Probabilmente, questo genere di amministratori è più preparato per operazioni cittadine tipo la Zona C, la lotta all'inquinamento, il piano delle ciclabili e dei parcheggi e così via. Gestire un enorme patrimonio ereditato a fatica dal passato come gli impianti tramviari milanesi necessita di tecnici che sappiano integrare tram con la metro, come dappertutto, ma che oggi non esistono forse più... ed è per questo, nell'unico caso in cui eravamo allineati all'Europa, che siamo ora al solito in controtendenza...

ambrogio mortarino
00lunedì 1 aprile 2013 15:14
E' risaputo...
...che Maran di tranvie non capisce una cippa, ed è altrettanto risaputo che il salvataggio della tranvia di Limbiate si deve a una sollevazione popolare, forse la prima del genere, non certo a lui.
Pur di sopprimere il Limbiate, i "tecnici" dell'ATM, Rota in primis (è lui il vero assessore ai trasporti, non Maran) hanno tentato di fargli credere che le rotaie da 36 kg/m non si potevano attaccare a quelle da 50, o che certe traversine non erano più in produzione (!!!) e lui a momenti se le beveva!
Ovviamente alla domanda, più che legittima, sul 31 non ti ha risposto vero?
Potevi anche chiedergli perchè non hanno rimesso giù 100 metri di binari in Piazza 25 Aprile, che avrebbero permesso il ripristino del 29/30, binari che nel progetto iniziale erano previsti, ma come per magia all'ultimo istante sono spariti, seguiti immediatamente dall'asfaltatura dei raccordi in P.le Baiamonti...
Giordano92
00lunedì 1 aprile 2013 16:12
la solita sinistra... di destra
non per buttare tutto in politica ma la sinistra di certi posti mi sembra abbia fette di salame belle spesse sugli occhi, qui a cremona fu proprio un'amministrazione rossa a gambizzare il trasporto pubblico e sopprimere la filovia e l'allora presidente della neonata km che fu lui il vero autore di quella ignobile soppressione milita nelle liste dei verdi. come direte voi... sinistra ed ecologisti che dovrebbero essere dalla parte del popolo e del trasporo pubblico sopprimono filovia e paralizzano il trasporto pubblico??? ebbene si

pensate che io frequento la festa dell'unità e quando ho affermato che sono abbonato al trasporto pubblico questi sinistroidi mi hanno guardato come se fossi un marziano, addirittura facendo loro delle domande non sapevano neanche di che colore sono i nostri autobus

tornando a milano secondo me pisapia sopprimerà diverse linee e tutti quei progetti di metrotranvie che trovate sul sito di metropolitana milanese resteranno solo sulla carta come poesie...
Pertegheta
00lunedì 1 aprile 2013 16:54
Ma Che Bello, Rivedere il Tram 18, al Capolinea di Via B.M da Carcano! (1 Aprile 2013)
Buongiorno a Tutti.
Devo Ringraziare m.milano18, che inserendo questo breve filmato, mi ha fatto rivedere il Tram 18 "Via B.M da Carcano-P.Le Gambara M1", che ho avuto modo di prendere tante volte da bambino con la Mamma, e i Nonni.
Qualche nota sul filmato:
All'inizio si vede Giorgio Porcaro, mentre con straccio e Sidol, lustra il 2° Binario del Capolinea di Via B.M da Carcano, che veniva utilizzato molto raramente per la sosta delle vetture, le quali invece utilizzavano il primo Binario, proprio in fianco all'asilo.
Lo scambio intermedio tra i due Binari (che si vede benissimo nel filmato), non l'ho mai visto in uso, ma testimonia con quale cura venivano realizzati in passato i Capolinea.
Mentre il filmato avanza si vede sbucare da Via Val Cannobina, un MedioAutobus "Leprotto", della Linea 48, che faceva Capolinea in fianco al Tram, ed effettuava poi il percorso: Via Cabella; Via Valle Isorno; Via Mosca con Capolinea al Civico 191 (entrava poi in Cascina, per effettuare l'inversione di marcia), a Muggiano.
Un'aspetto molto interessante è quello relativo all'anno del filmato il 1980, con il Tram 18, in realtà già "Soppresso", e quindi "Resuscitato" per l'occasione della scenetta comica con il Duo Abatantuono/Porcaro.
Peccato che gli impianti perfettamente funzionanti i quali erano appena stati ricostruiti con Binari, e Traversine nuove su tutta la Linea, vennero Sciaguratamente dismessi abbandonando il servizio Tranviario su buona parte di Via delle Forze Armate, e a Baggio.
La colpa fu evidentemente della cattiva politica, che nell'illusoria attesa del prolungamento di una fantomatica metropolitana (La M1 allora arrivava in Via Inganni), spacciò alla pubblica opinione la favoletta che il Tram 18 rappresentava un Doppione, da Eliminare per Potenziare gli Inquinanti Bus della Linea 67.
Oggi a distanza di ben 33 anni dal filmato, ci troviamo con la M1 ferma in Via Bisceglie dal 1992, che rimarrà li attestata ancora a tempo illimitato causa mancanza di fondi, e una Via delle Forze Armate percorsa dagli Inquinanti Bus a 18 metri della Linea 67, che è stata Ristretta in vari punti per realizzare le banchine delle Fermate.
Con l'Ecologico Tram 18 ove possibile invece esistevano le Fermate con il salvagente, che le auto potevano passare tranquillamente senza pericolo...
Nelle prime pagine di questa sezione, ci sono approfonditi articoli sulla storia del Tram 18 (che 100 anni fà arrivò a Baggio, allora Comune Autonomo, con il numero di Linea 34), con Fotografie (la Bellissima Vettura 5054, in Sosta sul 2° Binario del Capolinea Baggiano nel 1961), che illustrano purtroppo anche lo Smantellamento degli ultimi tratti di Binari in Via B.M da Carcano, e in Via Cabella, avvenuto nel 2011.
Approposito in rete c'è almeno un'altro filmato che mostra il Capolinea nel 1975, e che racconta poi di una gita al Castello Sforzesco, i primi due minuti (su una decina circa), sono sul Tram 18 al Capolinea di Via B.M da Carcano...
Saluti a Tutti.
Yid26
00lunedì 1 aprile 2013 18:24
Tutto 18 e Baggio
Grazie Pertegheta per il commento! Il binario intermedio serviva in origine quando la linea per Baggio era ancora il 34 (soppresso alla meta' degli anni 50), che veniva spesso esercito con delle Edison e relativo rimorchio, cosi' che si poteva permettere l'aggiunta al capolinea di una seconda rimorchiata in caso di traffico. Il capolinea originario si trovava in via delle Forze Armate tra via Rismondo e via Cabella, ed era un capolinea tronco con due binari, adatto alle motrici bidirezionali, come le Edison e le 600, con tanto di rimorchiata (quindi il secondo binario serviva per il salto della motrice). Vale anche la pena di notare che Baggio vera e propria era a ovest del capolinea lungo via delle Forze Armate e che fino agli anni 20 il quartiere si era sviluppato con nuove costruzioni lungo la via Rismondo. In seguito, dopo il 1929, con l'introduzione delle vetture monodirezionali (le "28"), e con lo sviluppo del popoloso quartiere lungo via Alberico da Rosciate e via Cabella (e poi a sudovest del capolinea, fino all'odierno Quartiere degli Olmi), il tram fece un anello: prima via delle Forze Armate, piazza Cesare Stovani (davanti all'ex municipio del vecchio Comune di Baggio - Cesare Stovani fu l'ultimo sindaco di Baggio), via Alberico da Rosciate e capolinea all'angolo tra la stessa via e via Cabella, quindi piazza Sant'Apollinare e via delle Forze Armate; in seguito, non giro' piu' in piazza Sant'Apollinare ma prosegui' lungo la via Cabella e quindi in via delle Forze Armate (struttura che rimase in servizio sino alla chiusura sciagurata della fine degli anni 70). Altro caso di cattiva amministrazione e di scarso interesse verso il benessere della popolazione. Ma anche in questo caso bisognerebbe andare a chiedere lumi a chi i bus li produce e fa dei propri lavoratori ostaggi da usare quando vuole finanziamenti a fondo perduto da parte dello Stato: se non mi dai i soldi e un mercato dove vendere i miei prodotti ti sbatto 30.000 operai in cassa integrazione. E lo Stato che fa? Gli da' i soldi (tar)tassando i cittadini e gli crea il mercato, eliminando i tram (che durano mezzo secolo come minimo) e acquistando i bus che dopo 5-6 anni sono da buttare, e chissenefrega se quel servizio era utile, ecologico, economico, e i mezzi usati erano gia' ammortizzati. Et voila', l'amministrazione comunale e' servita. Deprimente.
Qui qualche immagine del vecchio 18 (fino al 1970, la linea piu' lunga della rete urbana ATM, titolo poi passato al 33 fino a qualche anno fa), alcune in parti diverse della citta' (tutte le foto, quando prive del nome dell'autore, sono tratte da Milano Sparita e Storia dei Trasporti Milanesi su Skyscrapercity):
In via Manzoni, mentre incrocia un 38:


In via Vittor Pisani:


In piazzale Baracca, come ultima incarnazione del tram che da Baggio andava in centro (18 rosso verso via San Giovanni sul Muro):



Una vettura 5000 al capolinea di via Alberico da Rosciate:


Un'altra 5000 sul 18 in via Vittor Pisani:


In via Tommaso Grossi:

In piazzale Fiume (ora piazza della Repubblica), durante l'allestimento della "grand union" dopo la demolizione della vecchia Stazione Centrale:


In piazza della Scala, ma non e' chiaro se sia un 18 o un 16 (linea sorella, visto che terminava in piazzale Perrucchetti e condivideva il percorso con il 18 da piazza De Angeli a piazza della Repubblica)


Piazza Piola. Il tram che si vede e' un 4, con cui il 18 condivideva il capoline in via Pacini, i binari in primo piano da via Donatello che vanno in via Spinoza e vengono da via Pacini sono quelli del 18, che faceva capolinea (in origine, quanto meno) in via Ampere.


Tram adibito a vettura per matrimoni davanti alle case minime in via delle Forze Armate angolo via Creta durante la Seconda Guerra Mondiale (come si vede dalle fasce bianche per l'oscuramento):


Il vecchio 34, esercito da una vettura Edison, sul vecchio anello, all'angolo con via Rismondo. Si vede ancora il raddoppio del vecchio capolinea:



Qui un'altra foto del vecchio anello, con nello sfondo una "28" in sosta accanto all'ex municipio (ora uffici comunali):


Infine, estratto dalla Guida Busetti del 1948, con i percorsi sia del 18 che del 34.


E poi ancora,

Inizio via Forze Armate, con i binari che proseguono da via Anguissola:


Altra foto, ma da diversa posizione del vecchio capolinea del 34 a Baggio:

Il 18 in Piazzale Baracca, ma questa volta nel 1945:

Il 18 che ha appena oltrepassato gli archi di Porta Nuova in piazza Cavour mentre incrocia un 27 (Lambrate-Staz. Nord). Siamo negli anni 50, come testimonia l'assenza delle luci di direzione dai tram (pre-1959):

Quindi piazza Gambara/via Anguissola, angolo via Antonello da Messina, con il tram (non si sa se il 18 o il 34) che sta per imboccare via Trivulzio (sulla sinistra della foto il Pio Istituto Trivulzio, la famosa "Baggina"). Questa e' la disposizione originale, pre lavori M1. Con l'inizio dei lavori, il vecchio capolinea del 18 su via Fra Galgario e via Palma venne raddoppiato, mentre i binari in via Anguissola vennero rimossi dal centro e venne installato un binario singolo a lato marciapiede su cui fece capolinea il 18 tra il 1970 e il 1978. I binari in via Trivulzio vennero rimossi e il 18 deviato su via Antonello da Messina per congiungersi al 16 in piazza Velasquez. Fino alla costruzione della bretella di via Chinotto (2012), sia pure con varie menomazioni, lo schema dei binari rimase intatto per quasi cinquant'anni.

Infine, via delle Forze Armate tra via Cividale del Friuli e via Palmi, con in arrivo una vettura del 34. Prego notare che la strada non e' ancora asfaltata.

Pertegheta
00sabato 6 aprile 2013 18:39
"P.G.T.U", e Rimozione dei Binari Abbandonati. Quali Tratte di Rotaie (anche Brevi), si potrebbero invece Ripristinare? (6 Aprile 2013)
Buongiorno a Tutti.
Il Comune di Milano dopo un lungo iter, e con un'ampio confronto con i nove "C.d.Z" (Consigli di Zona), Cittadini, e Associazioni, ha approvato a fine marzo scorso il nuovo "P.G.T.U" (Piano Generale del Traffico Urbano), fino al 2030.
Leggendo le varie Osservazioni dei "C.d.Z", nonchè quelle delle Associazioni (molte delle quali Favorevoli a Ripristini, ed Estensioni delle Reti Tranviarie, e Filoviarie), riporto l'Osservazione 7/C dell'U.I.T.P (Unione Utenti del Trasporto Pubblico):

Eliminazione Rotaie Tranviarie non utilizzate: Favorevoli. Ma prima dev'essere fatto un completo Censimento di tutte le rotaie considerate non utilizzate, ed intervenire con la rimozione SOLO dove effettivamente le rotaie sono isolate e compromettono la circolazione dei pedoni, e per tutti gli altri tipi di veicoli.
Ancora fino ad un recente passato sono stati Eliminati tratti di Binari che in un'attenta e corretta gestione di un trasporto su ferro Non sarebbero stati tolti (sempre che la Rimozione non sia voluta, ed i progetti futuri non comunicati ai Cittadini)..

Quest'Osservazione è stata Accolta Parzialmente dal "P.G.T.U" Paragrafo 5.1.2, che recita:

La possibilità di Rimuovere le Rotaie non più in Esercizio sarà valutata secondo un criterio di priorità dettato dalla messa in sicurezza della mobilità ciclo/pedonale, anticipando gli interventi sugli itinerari ciclistici portanti da privilegiare, e previa consultazione e approvazione della Sovraintendenza laddove necessaria.

Commento di "Pertegheta": Non c'è dubbio che alla lunga il destino della maggioranza dei Binari Abbandonati, sia quello della loro Rimozione, ma si tratta in ogni caso di Valutare se quell'itinerario Tranviario, è realmente "defunto", oppure in toto, o in parte potrebbe tornare in Esercizio.
Questo potrebbe riguardare alcune tratte (anche brevi), da Utilizzare per Percorsi Alternativi; Nuovi Capolinea; per Linea/E Turistiche, e per il RistoTram.

Qualche Esempio di Possibili Ripristini:

A) Largo Cairoli, e Via San Giovanni sul Muro.

B) Via Armorari, Via Cordusio, e Piazza Cordusio.

C) Piazza XXV Aprile; Viale Pasubio; Piazzale Baiamonti.

D) Viale Gorizia (da Corso Colombo, a Via Vigevano).

E) Via Battistotti Sassi.

F) Piazza Cavour, e Via Palestro con anello di ritorno in Via Marina (P.A.C, e Museo di Storia Naturale/Giardini Pubblici).

G) Ripa di Porta Ticinese.

H) Corso di Porta Romana da Largo Crocetta, a Piazzale Medaglie D'Oro.

Palazzo Marino e la Giunta "Ecologista" non devono solo limitarsi alle Periodiche Domeniche a Piedi, ma Effettuare Investimenti (Anche Economicamente Contenuti, ma Molto Importanti se Effettuati), per Rilanciare le Ecologiche Linee Tranviarie, come Richiesto da Molti "C.d.Z".
Tratte di Binari Ripristinate; Scambi Ricollegati (Piazzale Stazione Porta Genova FS, per Via Vigevano); Scambi Posati ex-novo (Via Solari a Sinistra per consentire la svolta dei Tram in Viale Coni Zugna, verso Piazzale Aquileia; Piazzale Cadorna Lato Stazione Nord, per Svoltare in Via Carducci), e molto altro... sono le Piccole, ma Indispensabili Azioni Concrete, per Migliorare la Mobilità Tranviaria.

Saluti a Tutti, naturalmente spero che Tutti gli Appassionati dicano la Loro, su queste Tematiche, con Proposte ed Idee, che Toccherà alla Buona Politica (sperando che Esista...) Mettere in Pratica.

ambrogio mortarino
00sabato 6 aprile 2013 21:10
La foto di P.le Baracca è di notevole interesse, in quanto è forse l'unica immagine che ritrae, purtroppo solo in parte, una delle vetture 1928 demotorizzate e utilizzate come rimorchiate al traino di motrici 600 sulla linea 29/30
Yid26
00domenica 7 aprile 2013 14:16
Eccone un'altra in via Messina:


E un'altra ancora sulla circonvallazione (quella prima era sul 29, questa dovrebbe essere sul 30, sembra una traversa di via Procaccini):
ambrogio mortarino
00lunedì 8 aprile 2013 09:10
E' vero, mi ero dimenticato della foto in Via Messina, che conosco, mentre ignoravo l'esistenza dell'ultima,
Yid26
00lunedì 8 aprile 2013 15:55
Per Pertegheta
Ottime proposte, visto che ormai la rete e' ridotta all'osso e utilizzare parte di questo patrimonio sarebbe davvero auspicabile. Per quanto riguarda via Palestro, credo che sarebbe un vantaggio per tutti se venisse ricollegata a via Nino Bixio (com'era per piu' di settant'anni) e che venisse istituita una linea che da Lambrate/Citta' Studi portasse in centro in direzione Cairoli (magari deviando il 23?), visto che e' dai tempi del 4 (fine anni 70) che non c'e' un collegamento del genere e passando per via Palestro/via Manzoni sarebbe davvero una linea competitiva. Sarebbe poi desiderabile che ripristinassero la bretella p.le Baiamonti-v.le Monte Grappa: in caso di lavori in via Manzoni adesso i tram devono fare il giro dell'oca o vengono addirittura sostituiti da bus (assurdo). Sarebbe poi un miracolo divino se qualcuno pensasse di riattivare l'asse viale Argonne/corso Plebisciti/corso Indipendenza/corso Concordia (era TUTTO in sede privata), eliminando gli inquinanti bus.
Censin49
00lunedì 8 aprile 2013 20:40
Interessante la foto del tempo bellico con gli sposi che vanno all'altare..col tram!
Simili foto erano comuni all'epoca, in tutte le città; come quelle dei matrimoni in bicicletta,pure numerose, erano utili alla propaganda del regime, per dimostrare che, nonostante le sanzioni, l'ostilità delle nazioni "demoplutocratiche", le ristrettezze imposte dalla guerra, nonostante tutto la vita continuava
ambrogio mortarino
00lunedì 8 aprile 2013 21:24
Pertegheta...
se fossimo in un paese civile le Tue sarebbero proposte assolutamente sensate, purtroppo siamo governati da deficienti.
64costa
00lunedì 8 aprile 2013 21:26
ciracumvesuvian
64costa
00lunedì 8 aprile 2013 21:55
rotaie abbandonate
scusate x l'errore, volevo mettere in visione che nell'aria milanese sono molte le rotaie abbandonate a volte scomparse ma anche rimaste in vista su molti percorsi urbani,un x tanti la famosa linea desio milano, che da molto tempo non se ne parla,comparsa della presenza del tram, ma ben visibile tutta la linea abbandonata.Spero che un giorno non molto lontano vedremo passare + tram che auto.
filobergamo
00martedì 9 aprile 2013 00:33
x yid 26
tutto giusto tranne che la rete x fortuna non e ridotta al osso... 250km di binario 150 la lunghezza delle 17 linee urbane più la limbiate e siamo a 18.
trammue
00martedì 9 aprile 2013 09:21
ma sulle 28 usate come rimorchiate le porte venivano lasciate perennemente aperte ?
Yid26
00martedì 9 aprile 2013 14:35
Per Filobergamo
Mi spiace contraddirla, ma non sono d'accordo. La rete non sara' piccola in termini assoluti (certo ci sono citta' che stanno peggio di Milano, in fatto di tram), ma non e' che una lontana parente di quello che era solo fino a 40-45 anni fa. E i tram, ogniqualvolta ci sono lavori in corso, debbono fare i soliti giri dell'oca o vengono rimpiazzati a tempo indeterminato dai bus: il che ci dice abbastanza chiaramente che si sono abbandonati prima e smantellati poi numerosissimi percorsi alternativi in perfetto stato che sarebbero risultati utilissimi. La rete poi viene continuamente ridotta, spesso senza alcuna ragione: e' il caso dell'asse via Morgagni/Abruzzi per Lambrate o piazza Sire Raul, dei binari in piazza XXV Aprile, della bretella tra piazza Aquileja e piazza del Rosario (ex 21), o il caos di viale Fulvio Testi/viale Zara dopo l'apertura della metropolitana bonsai, tanto per rimanere al presente. Ma se volessimo andare a scavare ci sono state fin troppe dismissioni prive di un qualsivoglia senso pratico: perche' eliminare il 38 da corso Indipendenza/corso Plebisciti? Perche' eliminare il 18 da via delle Forze Armate? Perche' eliminare il 12 da piazza Miani? Non collegavano forse quartieri popolosi? Non c'era bisogno di linee di forza in quelle zone? E perche' poi non e' stato ripristinato il tram su via Vittor Pisani? Credono davvero che chi deve andare da piazza della Repubblica alla Stazione Centrale si faccia 400 metri di tunnel sotterranei per prendere la M3 quando in 3 fermate di tram si arrivava proprio davanti all'ingresso della stazione? Perche' obbligare queste persone a fare il giro dell'oca per via Galileo Galilei e via Fabio Filzi? Un servizio non dovrebbe rendere le cose piu' facili, piu' comode? O si preferisce avere un bel piazzone davanti alla Centrale cosi' che diventi preda di vagabondi e criminali di ogni genere? Avete mai visto le vecchie foto di piazza Duca d'Aosta? C'e' qualcuno che davvero crede che le cose siano migliorate con il tempo? In compenso, abbiamo avuto numerose "razionalizzazioni" della rete, dove alla parola razionalizzazione si dovrebbero sostituire quelle di "mazzette prese per comprare piu' autobus" o "tram eliminati per dare passeggeri a una metropolitana che non si sarebbe dovuta costruire in quel posto". Bella roba.
Yid26
00martedì 9 aprile 2013 14:48
Per Filobergamo #2
Tanto per chiudere: se poi volessimo prendere in considerazione la rete interurbana verrebbe voglia di strapparsi i capelli. Avevamo la rete tranviaria interurbana piu' vasta d'Europa alla fine degli anni 40 e adesso abbiamo un moncherino che va da Comasina M3 a Limbiate. Anziche' modernizzare impianti che oggi costerebbero un occhio della testa solo per progettarli, li hanno smantellati molto spesso solo per sostituirli con dei bus. Ancora oggi, a 56 anni dalla rimozione del tram da viale Monza, non esiste un servizio affidabile tra il centro di Milano e quello di Monza che non contempli almeno un trasbordo. Chiedete a chi ne usufruiva quanto era comoda la Milano-Monza, non solo per chi andava a Monza, ma anche per chi si fermava a Sesto o comunque lungo il percorso. E dire che un'area urbana di quasi due milioni di persone (Milano-Sesto-Cinisello-Monza) necessiterebbe di qualcosa di piu' di una metropolitana che si ferma a Sesto...
mister656
00martedì 9 aprile 2013 14:52
E'ovviamente una questione soggettiva. Io che vengo da Napoli rimango impressionato ogni volta che vedo la rete milanese.L'altra volta mi sono fermato tre minuti in piazza Missori e ho calcolato che passa una 4900 (ovvio non sulla stessa linea) ogni 30 secondi.In pratica è impossibile vedere la piazza senza tram,come anche la frequenza dei tram è elevatissima.Il balletto delle linee poi fra via Torino corso Italia via Hugo poi è incredibile,gli scambi scattano ogni minuto e vedo che sono presi anche di deviata a velocità belle elevate.
Capisco che per chi ha vissuto la rete milanese anni fa questo sia poco o nulla ed in effetti di rotaie segate dalla rete ne ho viste parecchie,ma l'unico interscambio di linee tranviarie che c'è a Napoli fra le linee 1,2 e 4 non è nemmeno paragonabile a quello che c'è in ogni piazza di Milano.
[SM=x346219]
ambrogio mortarino
00martedì 9 aprile 2013 17:58
Yid26: applauso su tutta la linea!
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 16:19.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com