Post Modern? In Italia è modern.
Roberto,credimi ammiro tantissimo il modo in cui descrivi certi mezzi ma un'azienda 30 anni fa,ed io credo di poter parlare avendo carte di papà sotto mano prendendo punti cardine di un progetto e svilupparli.La regione ER ultimamente ha diversi problemi economici,tali da non esser così differenti agli anni '50 con qualche ovvia differenza.Rimini ha investito tantissimo prima nelle infrastrutture turistiche e si vede,poi per gli abitanti stessi quindi per infrastrutture reali (giuridicamente prese) infine tutte le opere connesse vedasi aeroporto e dintorni. Riguardo ai mezzi pubblici è palese che s è sempre preferito l'autobus al filobus,nonostante quest'ultimo sia ridotto a di rappresentanza della città,in linea con tutte le città della regione.Non è un caso che il modello di riferimento per tutte le città pedeappenniniche sia Bologna.La Mauri all'epoca era davvero all'avanguardia per prodotti che visti i costi non tutte le città potevano permettersi.Visto che appunto erano mezzi su commissione non standard come all'epoca poteva apparire una fiat od una inbus e visto non ultimo il protezionismo che il mercato italiano disponeva per legge.Ricordiamoci che era in definitiva un Volvo e ci volevano mesi di pratiche per certificarlo.Oggi invece è apprezzabile piu la qualità costruttiva che della durata del mezzo stesso.I nuovi Van Hool potrebbero resistere anche 50 anni,ma vedendo sopra 5 mezzi e visto l'utilizzo non fondamentale credo che il traguardo 2038 lo potrà passare a pieno titolo.Ecco che il discorso cade nel nulla,e vede una sola domanda:Rimini potrebbe avere un carnet di linee esclusivamente filoviario? Mhhh risponderei ne dubito.
La linea del mauri moderna? Direi anche no.Non c'è un proprio stile musetto a parte per definirlo ancora moderno.E' piuttosto un bellissimo esempio di autobus post moderno alla stregua dei saurer ginevrini.Puro stile anni '70 ad iniziare dai colori,l'allestimento interno e posto guida.30 anni fa non avrei mai definito moderno un AR 3 assi degli anni '40/50.
La super pista filoviaria o col philadelphia kraft è un'altra berlusconata tipica della mediocrità italiana,preferibile a questo punto una tramvia tradizionale che poi sarebbe metrotramvia investendo 200 milioni di euro almeno divisibili tra Ue,Stato,Regione ed enti locali se hanno veramente a cuore il progetto....io rimarrei coi piedi per terra,progetti del genere non sono supportati da cultura coscienza ed in genere intelligenza dei nostri padri,ne manca la volontà e caratura politica.
fonte mauri