3124, 2100, 2800 & sottopasso
Scritto da: Simone04 06/04/2005 22.59
Se non sbaglio, fino all'indomani della seconda guerra mondiale, in effetti la circolazione tramviaria avveniva in entrambi i sensi, sia in Via Principe Amedeo, sia in via Maria Vittoria (la cosa, vista con gli occhi d'oggi, fa inorridire ma erano altri tempi ed altro traffico).
Grazie, Roberto, per la cartolina, molto bella come sempre. La vettura in secondo piano è in effetti una 2100/2200, come si vede dalla scansione dei finestrini. Sinceramente non ho mai capito perché avessero costruito vetture pressoché uguali alle 2500 ma più corte; chissà se il risparmio nella costruzione delle 2100/2200 rispetto alla realizzazione di altre vetture “lunghe” fu davvero una buona idea.
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Forse avrete visto anche voi l'immagine (sempre su cartolina) di una 2800 che si infila su per via Principe Amedeo provenendo dalla piazza Vittorio. Colpisce come le 2800, mastodontiche per l’epoca, siano riuscite a godere per qualche anno di percorsi oggi impensabili per un tram, soprattutto di quelle dimensioni. La ripida salita di viale Thovez, via Principe Amedeo, via Pianezza, e tante altre.
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Approfitto per chiedere conferme: il transito dei tram in corso Giambone, nel sottopasso, durò davvero fino alla ricostruzione del medesimo, a metà anni Settanta? Insomma, ancora intorno al 1973/74 i tram transitavano nel sottopasso? Avete (o almeno ricordate di aver visto) immagini di tram che percorrono il corso ed il tunnel?
Io a memoria ricordo, come forse dicemmo già tempo fa, un’immagine su un libro dedicato alla zona Lingotto (con una vista aerea di corso Giambone percorso, direi, da una 2700) e le splendide foto (senza tram e ancora senza binari) del sottopasso nuovo di zecca realizzate da Mario Gabinio negli anni Trenta; in occasione della mostra su Gabinio alla GAM venne realizzato un catalogo con molte foto, tuttora disponibile in biblioteca. Tra le tante foto, tra l’altro, il catalogo ne riporta una di straordinario interesse che riprende le acciaierie Fiat (poi Teksid) all’angolo tra corso Mortara e via Borgaro.
Ciao!
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