Magari qualcuno lo saprà già, ad altri non fregherà nulla, ma è il genere di piccole scoperte che a me piace.
Fin da quando ero molto piccolo, transitando di frequente per la piazza Villari ho sempre visto il giardinetto, in verità non molto bello, che insiste sul triangolo via Borgaro-via Foligno-via interna alla piazza; per capirci meglio, dove nella prima cartolina della piazza c’è una vettura che attende il suo turno per fermarsi al capolinea; poco più in là, verso corso Mortara, rispetto al distributore di benzina del marchio “Aquila”.
Una cosa che mi aveva sempre colpito era uno strano vialetto all’interno di quello spicchio di giardino: un vialetto che inspiegabilmente realizzava una specie di semicerchio, perfettamente tracciato e delimitato da due muretti.
Perché una forma così strana per un vialetto, che avrebbe senso se fosse diritto e non certo a segmento di circonferenza?
Ma semplicemente perché il vialetto non era altro che la vecchia sede tranviaria. Prima che scoprissi le cartoline che raffigurano la piazza, infatti, ero convinto che il capolinea fosse sull’altro lato della piazza (verso la Torino-Ceres, tanto per intenderci), sotto i palazzi moderni che vedete nelle foto.
Una scemenza, ripeto, ma una piccola scoperta piacevole.
Ah, il vialetto c’è ancora; andatevelo a vedere.
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Poco fa ero in piazza Carducci, e di 2500 neanche l’ombra. Ma almeno il capolinea del 18 è rimasto!