Scritto da: EDOARD 04/04/2005 12.37
Riguardo allo smantellamento delle linee filoviare non c'erano altri interessi nascosti o altre cose oscure. La rete filoviaria era a pezzi e per garantire la sopravvivenza nei festivi e da ultimo anche alla sera la gestione (anche per risparmiare personale...) era fatta con bus. I mezzi erano in pessime condizioni, lenti, inacessibili e le proteste degli utenti erano sempre le stesse. Attese insopportabili, aste che scivolavano sugli scambi, in piazza Rivoli tra semaforo e rallentamento per l'incrocio di linea aerea tram e filobus trascorrevano 5 minuti, gestione con bus per lavori e mezzi molto vecchi e poco capienti quelli corti che circolavano sul 33 e sul 35. Le case produttrici non offrivano prodotti nuovi in quel periodo e considerando il potenziamento delle rete con griglia 82 che ha migliorato il servizio con Nichelino e Collegno la scelta di chiudere con i filobus la trovo una scelta giusta.
Nella zona nord si sollecitava un prolungamento del 34 operazione iniziata con il capolinea in Largo Toscana ma bloccato in mezzo ad un corso.
Le filovie interessavano i comuni della cintura e le finanze concedevano anche allora sempre meno risorse da investire.
La spinta venne proprio dai comuni che non volevano accollarsi costi insostenibili per un mezzo che per funzionare deve avere di supporto degli bus in caso di emergenza.
Molto interessante e, credo, corretta la tua ricostruzione sulla fine del filobus. Soprattutto l’eliminazione della gestione festiva e serale è un classico delle reti in via di smantellamento, perché permette di usare meno personale in quanto non servono “sostituti” per la domenica, giorno in cui gli operai possono essere lasciati a casa, e idem per la sera.
Sono rimasto molto colpito, a Sanremo lo scorso anno, dall’operazione che tutti i giorni viene compiuta sui filobus: in piazza Colombo, al capolinea dei filobus, vengono sostituiti i pattini direttamente in linea; quando il filobus è fermo al capolinea, alcuni operai tirano giù le aste e smontano pazientemente i pattini, sostituendoli con altri nuovi. Non credevo che ci fosse necessità di tanta manutenzione, che con un centinaio di filobus credo diventi assai problematica.
Il 34 sarebbe diventato un ottimo 2 filobus… peccato. Quanto alla rete extraurbana della Torino Rivoli, poteva in effetti avere senso per Rivoli stessa, ma di certo per Collegno e Grugliasco serviva una capillarità ben diversa (quando nacque il filobus avevano forse cinquemila abitanti ciascuna…).
Quanto al (mancato) contributo dei comuni della cintura, si spiega molto bene anche il mancato prolungamento di tante linee tranviarie che ne avrebbero bisogno.
Insomma, la storia si ripete, e non sempre in positivo
***
Quanto alla foto di Gabriele, se c'è già lo stabilimento del Lingotto siamo a dopo il 1920.