7041 ed Edoard hanno ragione entrambi. In origine i colori indicavano proprio il sistema di esercizio ed è per questo che sono stati consegnati contemporaneamente bus arancioni e rossi-crema e che le 2700 ricostruite non sono passate all'arancione.
Dal 1978 l'introduzione della tariffa oraria (aumento da 50 a 100 lire) ha costretto all'installazione dell'obliteratrice sui mezzi urbani con bigliettaio (2500, 2700, 2800, filobus, bus Viberti CV46), senza che questi fossero convertiti ad agente unico.
Gradualmente e direi entro il 1980 è stata eliminata la "riscossione meccanizzata" (per i non torinesi, emettitrice a bordo) e le emettitrici sono stare riconvertite per impieghi fissi (per esempio a Porta Nuova), dove hanno avuto vita breve. I mezzi rossi non sono stati ricolorati, anche perché tutti i bus urbani delle linee ordinarie erano a questo punto con "biglietteria a terra" (sole emettitrici). Facevano eccezione appunto i CV46, che erano però utilizzati soltanto sulle corse speciali per gli stabilimenti e qualche supplemento scolastico del 62 e del 59 e/o relativi sbarrati.
Dal 1978 ogni fornitura o ricostruzione pesante di vetture ha comportato il passaggio alla livrea arancione, fra l'altro imposta da una normativa europea (interpretata male...).
Il periodo di massima anarchia cromatica è stato negli ultimi mesi della vecchia rete (primavera '82) quando oltre alle tre coloriture "base" e alle relative varianti circolavano sui supplementi del 62 un paio di CV46 ex Ctrea, blu in due toni (se vogliamo approfondire questo, però, c'è un'altra discussione più adeguata).
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