Filobus Fiat 2405.... 1/43 radiocomandato!

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Enrico N3C
00lunedì 14 dicembre 2009 23:31
consiglio
Jo ti conviene usare il primo clone per realizzare altri stampi siliconici, in quanto gli stessi non sono utilizzabili per un gran numero di stampate.

Complimenti e buona continuazione! [SM=x346242]
Ciao!

EN
ZioJO73
00lunedì 14 dicembre 2009 23:42
Infatti...
Si l'idea è appunto quella di creare un clone su cui fare dei lavori di aggiustatura: la resina si lavora decisamente meglio che la balsa e consente infinite modifiche anche asportando intere parti di fiancate.
Farò una serie di cinque cloni sul quale andrò poi a fare le modifiche. Dal clone midificato ricaverò lo stampo definitivo della cassa. E con questo clone potrò costruire tutti gli stampi utili per fare la serie.
A proposito di serie pensavo di rispettare il numero prodotto al reale cioè 15 pezzi numerati come al vero dal 1200 al 1214. Poi qualche edizione speciale...

Ciao. JO [SM=x346232]
trolleybus58
00martedì 15 dicembre 2009 18:48
La cosa mi alletta assai... [SM=g9410] mi metto in lista pure io [SM=x346236] ! Ho già il "parco" modelli composto quasi tutto da 1/43 (finora i modelli artigianali più costosi sono 3 Gilardoni e 4 Modeltrans), controllo l'evolversi della produzione e sarà il primo 1/43 filosnodato in piccola serie... [SM=x346228]
ZioJO73
00martedì 15 dicembre 2009 22:51
Il parto è avvenuto! Ecco i primi cuccioli di Vibertone!
Intanto due foto del Vibertone di Balsa completamente ricostruito "ri-assemblando" l'insalata di pezzi che si vede nelle foto precedenti. L'unica cosa che è andata perduta è il montante tra porta autista e parabrezza, che ho prontamente ricostruito.. Poco male dato che il girovetro del parabrezza aveva un antiestetica assimmetria. Con l'occasione rendo tutto uguale e simmetrico.






Ecco invece la prima "cucciolata" da sinistra, il primo clone in resina, il secondo ed una prova in resina cristallo (possibile idea per una limited edition..). Proseguendo, il Vibertone modello, e lo stampo "fecondo" di un modello ricavato da una piccola modifica alla resina siliconica votata a rendere più agevole l'eliminazione dell'aria durante la colata di resina e con annessa maggiorazione di alcuni bordi che originariamente venivano troppo fini e quindi troppo fragili...












Ciao. JO [SM=x346232]



XJ6
00mercoledì 16 dicembre 2009 01:34
Come in un film di fantascienza degli anni '50, si resta a bocca aperta vedendo che il mostro ...

... (di bravura) ha imparato a riprodursi!

[SM=x346220]
niczano
00mercoledì 16 dicembre 2009 16:41
Ciao Joe, complimenti ancora per l'evoluzione del tuo lavoro! Volevo per l'appunto chiederti se potevi specificare delle informazioni più dettagliate sulla formazione degli stampi. Tipo il materiale usato, magari la marca, i costi, i tempi, gli inconvenienti. Perchè ho sempre visto la pratica come un grande mistero, immaginandola complicatissima!
grazie!
nic
Enrico N3C
00mercoledì 16 dicembre 2009 19:35
Zio Jo non finisci mai di stupirci! A proposito, molto interessante quella "resina-cristallo": mi fai sapere che prodotto è? [SM=x346235]

Bravissimo, continua così! [SM=g1914996]

EN
lk702
00mercoledì 16 dicembre 2009 21:40
ovvio che lo voglio anche io...
Avendo una "discreta" collezione (sono a quota 792) credo che un tale gioiello non debba mancare alla stessa!
Complimenti e tienici aggiornati sul tuo bel progetto!
lk702
00mercoledì 16 dicembre 2009 21:48
A proposito di Vibertoni...
Già che siamo in tema di filobus Viberti, potrei suggerire una versione "straniera" da realizzare ed esattamente il 2405 che ha fatto servizio ad Izmir in Turchia, giusto per fare delle altre varianti... [SM=x346220]
trolleybus58
00mercoledì 16 dicembre 2009 23:32
Me lo ricordo in una vecchia foto sul web il Vibertone di Izmir (o Smirne, per i meno informati! [SM=x346239] ): a meno che i colori non fossero virati, aveva la stessa livrea (blu-celeste) dei Casaro Tubocar in servizio a Civitanova Marche fino al 1974! [SM=x346225]
ZioJO73
00venerdì 18 dicembre 2009 23:29
SONDAGGIO
Sto mettendo a punto alcune cose per capire come fare a mettere in produzione il Vibertone.
Volevo capire da voi (che potreste essere dei probabili acquirenti) che ordine di cifra vorreste spendere per il modello in questione.
Logicamente prima di rispondere vi fornisco delle caratteristiche utili a fare una valutazione della spesa.

-Il filobus verrà prodotto inizialmente nella sola livrea dell'ATM di Torino ed in totale in 15 esemplari, tra kit di montaggio (per i più smaliziati) e montato.
-Ci sarà differenza di prezzo tra i due dato che il modello montato richiede oltre 15 ore di lavoro, inclusa verniciatura. Nel Kit di montaggio saranno fornite valide istruzioni illustrate, o eventuale rimando a sito internet dal quale prelevare le informazioni necessarie.
-Tutti i modelli saranno numerati, dal 1200 al 1214, dotati di attestato di originalità a nome dell'acquirente.
-Il 2405, sarà logicamente un modello statico, con ruote anteriori sterzanti (e non fisse come il 99% della produzione di bus in commercio), con interni riprodotti, porte fisse: sto valutando la possibilità di fornire anche tre porte aperte (ma sempre fisse) intercambibili a quelle chiuse.
-Sarà smontabile.
-Possibilità di personalizzazione del modello a discrezione dell'acquirente (nel limite del possibile e non nel numero, fatta salva la prenotazione del numero specifico)
-Mantice realistico, non per modello dinamico.

Valutavo l'opzione:
Fornire base in legno, lavorata ai bordi, trattata e verniciata, con due pali con un tratto di bifilare lungo come il modello, e palina della fermata tipica torinese anni '60/'70. Sulla base sarà presente la didascalia del modello ed il numero.

-Possibilità di riprodurre in futuro alcune parti da fornire come arricchimento del modello (a parte rispetto ad esso) quale la riproduzione del soffitto interno con i neon, ecc...
-Eventuale sistema di radiocomando e base specifica per trasformare il modello in RC cin il recupero di tutti gli interni del modello statico.
-Portine apribili fotoincise
-Fanali funzionanti.


Il primo modello clone è stato notevolmente rimaneggiato e reso molto più vicino al reale rispetto a quello di balsa da cui è stato derivato. Diversi particolari sono stati modificato, ed è stata fatta una predisposizione per semplificare le operazioni di montaggio in kit.
Tengo a precisare che intendo fare una produzione ESCLUSIVA, che si rivolge ad appassionati che intendono acquistare un modello particolare da collezione la cui produzione è limitata e certificata.
Non si tratta di produzione in serie!

In ultimo aggiungo un solo fattore: trasformare un modello da unico esemplare a piccola produzione ha dei costi non proprio economici (resine e stampi costano un capitale..), e richiede delle infinite prove e vari adattamenti. Un esempio su tutto sono i vetri: per fare il parabrezza ci voglio 2 ore perchè va forgiato sul modello. Sto cercando di clonarlo in resina cristallo per non doverne fare 15 a mano..
In più vanno considerati i particolari indispensabili per il modello, che acquisterò per completarlo, tipo ruote (se non le faccio io...) o fanali.

Questo è quanto, se ho altre news vi informo.
Se riesco domani faccio qualche foto alla clone della semicassa anteriore quasi definitivo.

Attendo risposte, consigli o commenti.

Ciao. JO [SM=x346232]
trolleybus58
00sabato 19 dicembre 2009 15:05
Stavo leggendo circa la possibilità di ambientare il modello in un diorama completo di segmento di linea e palina della fermata...per questa eventualità si potrebbe anche tenere conto di completare il Vibertone con pannelli pubblicitari esterni dell'epoca (sul modello del Saviem parigino della Norev) [SM=x346225] ...sempre se sia possibile! [SM=x346235]
ZioJO73
00lunedì 21 dicembre 2009 00:13
Esemplare uno...
Vi mostro qualche modifica sull'esemplare primo, quello da cui verrà derivato lo stampo definitivo dal quale nasceranno i successivi esemplari della produzione. Ho effettuato numerose operazioni, tra le quale l'eliminazione delle ordinate interne che nell'esemplare di balsa caratterizzavano l'interno, e che sono servite alla "forgiatura" della balsa per darne la forma. Ho ridimensionato anche il frontale nella parte interna eliminando totalmente lo "scasso" per il servocomando e rendendo di fatto il frontale totalmente cavo. Ho accorciato anche la parte superiore del tetto nella parte interna rendendo il ricasco molto più simile al vero.
Nelle foto è mostrato il confronto tra esemplare stampato identico all'originale ed esemplare modificato.
Le modifiche hanno anche riguardato il parabrezza che adesso è simmetrico ed i montanti sono identici e di ugale forgia. La cassa è stata rivista e corretta in vari punti, operazioni non possibili nell'esemplare di balsa in quanto la friabilità del materiale non consente certi affinamenti.
Ho installato sul frontale dei cerchi di rame all'interno delle sedi faro, che consentono un veloce e giusto appoggio per i fanali anteriori e i fendinebbia (per i kit di montaggio è un toccasana!).

























Infine qualche immagine del tentativo di clonazione del parabrezza e di alcuni vetri laterali:










Ciao. JO [SM=x346232]
trolleybus58
00lunedì 21 dicembre 2009 00:41
Mi pare che come inizio non è proprio male... [SM=g1914996] [SM=g11214]
XJ6
00martedì 22 dicembre 2009 01:02
Bravissimo!

Mi piace anche l'idea di applicarci delle pubblicità d'epoca [SM=g1914996]
trolleybus58
00martedì 22 dicembre 2009 02:05
La mia proposta della pubblicità d'epoca dovrebbe essere collegata nel caso dell'ambientazione nel diorama con tratto di linea e palina della fermata, giusto per dare al mezzo un aspetto "vissuto" di veicolo in servizio... [SM=x346225] penso che per il reperimento dei soggetti non dovrebbe essere difficile, basta pensare ai diorami bellici con scorci urbani completi delle riproduzioni in scala dei manifesti del contesto (pubblicitari e, viste le epoche di ambientazione, propaganda), basterebbe informarsi circa il reperimento di tali dettagli dai modellisti con specializzazione in diorami storici-militari, ed anche modellismo ferroviario (pubblicità sulle stazioni).
XJ6
00martedì 22 dicembre 2009 10:28
La pubblicità storica si potrebbe applicare, però, anche sullo stesso ...

... filobus, prendendola da qualche foto d'epoca del mezzo in marcia. Aggiungerne eventualmente al diorama è un'altra ottima idea.
ZioJO73
00martedì 22 dicembre 2009 23:54
Pubblicita? gia pensata per il TTF....
Non ci crederete ma la pubblicità sulle fiancate del mezzo era già stata pensata per il Torino Trolley Festival, ma... non ho avuto tempo di fare la cornicetta in finto alluminio per applicarla...
Avevo già predisposto un foglio dotato di tre immagini pubblicitarie, una del TTF, l'altra della Galleria d'arte di Beatrice (peraltro in verde..) ed una con il lgo del costruttore (Zio JO)... Erano state anche pensate le targhe laterali con numero di linea (34)e percorso, oltre che il logo della città di Torino e i numeri anteriori e posteriori di linea (quello anteriore con l'indicazione del capolinea di Piazza Bengasi..).

Per quanto riguarda le pubblicità d'epoca non credo ci siano problemi, ad esempio una immagine della CINAR, con il carciofo in primo piano potrebbe fare al caso... Mentre sulla parte posteriore della palina della fermata potrebbe far capolino lo scudetto giallo/verde della compagnia petrolifera BP...

Ecco il foglio delle pubblicità preparato per il TTF...




Ciao. JO
XJ6
00giovedì 24 dicembre 2009 00:23
Se poi dovessi realizzare anche un tram di Torino, ci potresti mettere anche ...

... un pupazzo di Nicola Arigliano che dal predellino pubblicizza il Digestivo Antonetto!

[SM=x346231]
ZioJO73
00martedì 12 gennaio 2010 23:20
Eccomi rientrato!
Innanzi tutto, auguroni di un buon 2010!

Nel periodo festivo mi sono dedicato molto poco alla costruzione del clone del Vibertone, in quanto i turni di notte e poi una fetentissima influenza rimpallata tra me e Beatrice mi hanno un po' stordito...
Comunque qualcosa ho fatto quindi vi mostro immediatamente come stanno procedendo le cose...

Iniziamo con le portine: ho intrapreso la totale costruzione delle porte di incarrozzamento, facendo le cose relativamente meglio rispetto al Vibertone Erectus.. (quello che ha dato vita ai successivi cloni..). Le porte sono fisse, e quindi ho potuto cercare una migliore finizione e un allineamento più consono rispetto a quelle apribili di rame.
La costruzione è basata su due listelli di legno da modellismo navale e tre rettangolini di plastica che fungono da unione ai due listelli verticali. Con un po' di pazienza, una squadra e cianocrilato ho ottenuto il risultato che vedete sotto. Con il solito filo di rame ed unadima ricavata da un listello di legno ho ricavato le sagome delle guarnizioni dei vetri, onde garantire alla porta quella sensazione di profondità:













Successivamente montati sulle portine i tondini relativi agli snodi tra ciascuna coppia di ante, ho provveduto a simulare la guarnizione in gomma tipica di questo tipo di aperture: altro tondino di rame ma di diametro maggiore simula la battuta di gomma di ciascun gruppo di ante. Se fate ben caso, tra le due ante che compongono la coppia, il tondino è frammentato in cinque parti... Non ho resisito, non sono riuscito a fare delle ante fisse e quindi ho fatto una altra portina funzionante...

Al termine delle prove ho inccollato la portina su un foglio di platica recuperata e con dei listello ho costruito un "contenitore" dentro il quale verserò la gomma siliconica...
Ho così "industrializzato" la portina che logicamente sarà fissa, ma di ottima resa estetica:




Una volta fatta la colata di gomma siliconica si ottiene il calco dal quale ricavare un infinità di portine (a tal proposito segnalo che ne metterò alcune in vendita su ebay..):







Successivamente dopo aver preparato la resina per colata ho iniziato a riprodurre il primo esemplare clone, dal quale con alcune modifiche ho iniziato a ricavare il modello definitivo (che in questo momento attende l'asciugatura ):






In queste foto si nota il risultato estetico ottenuto incastrando la portina nel suo relativo alloggiamento:
















LAVORI SULLA CASSA:

Ho intrapreso alcune operazioni di sistemazione della cassa. Dopo essermi fatto una cultura cercando e salvando fotografie di modelli industriali e artigianali, ho deciso di rendere le fiancate meglio rifinite, eliminando le molure e coprigiunti che avevo confezionato per il Vebererectus.. SU quel modello la cosa ha senso in quanto i materiali per quanto siano malleabili non permettono standard di finitura elevati. La resina invece, con delle semplici operazioni da "carrozziere" consente di elevare la soglia delle finizioni, raggiungendo un valore estetico finale impossibile al modello primo..
Ho quindi asportato tutte le sporgenze dalla cassa, (rimangono da eliminare solo gli sportelli laterali), lisciando completamente il fianco e mantenendo in opera solo i passaruota. Con un sistema di incisione della resina conto di poter "incastrare" un coprigiunto di dimensioni minori rispetto al precedente, stesso ragionamento verrà applicato alla molure inferiore (mezza fiancata) e le giunzione delle lamiere..
La prossima operazione sarò quella di colare con una siringa della resina nei solchi che delimitavano gli sportelli laterali: a fiancata totalmente liscia e con l'aiuto di una riga metallica effettuerò i solchi nei quali verrà incastato del fil di rame rigido che simulerà coprigiunto, molure e giunzioni.
















Per finire con la cassa vi mostro il risultato ottenuto dopo avero colato della normale resina nello stampo ricavato dal parabrezza: come potete notare nonostante non sia incollato alla cassa è quasi perfettamente adattato ad essa, donando al frontale una immagine molto simile a quella del mezzo vero....














LAVORI SULLE RUOTE:

Adesso qualche foto utile a capire il lavorone successivo....
Mentre si rifaceva il tetto a casa mia, il caro amico Claudio è venuto a trovarmi per recuperare dal mio cortile alcuni ricambi di un auto storica.. Claudio è un appassionato a 360 gradi come dimostra il Fiat 643 che ha portato sotto casa mia per caricarsi la roba.. Con l'occasione ho aprofittato per fotografare i cerchi ruota anteriori e posteriori, foto utili alla costruzione dei centri ruota definitivi!












La costruzione dei mozzi è stata piuttosto difficoltosa. La loro dimensione in scala ha una misura incompatibile con qualsiasi tubo commerciale.. Ho quindi optato per costruire il canotto di contenimento con del tubo per impianti elettrici di 16mm di diametro, tagliato longitudinalmente e ristretto fino ad ottenere il diametro esatto.
Dai calchi in gomma ho ottenuto i primi pezzi, che sono stati ulteriormente lavorati nell'intento di farli somigliare i più possibile a quelli reali.







Le gomme invece hanno dato meno problemi. Da una piccola analisi su modelli che ho a disposizione ho scoperto che il pneumatico di un automodello in scala 1/24 è del medesimo diametro di quella di camion/bus in 1/43!
E' stato qundi sufficiente fare il clone della ruota per ottenere un master sul quale applicare le modifiche. Logicamente il pneumatico andrà lavorato al tornio fino a restringerlo nella giusta dimensione di larghezza.
Il prossimo passo è la costruzione dei cerchioni, ma devo ancora valutare se farli tutti di alluminio oppure fare il tutto in resina.
Le ruote saranno scomponibili in tre parti: mozzo, cerchio e gomma (quest'ultima colata con gomma e non resina) in modo da permettere una agevole verniciatura delle parti, che nel modello sono argento per il canale del cerchio e in tinta carrozzeria per i mozzi.

Infine una foto che ritrae portina, mozzi e clone pneumatico:




Ciao. JO [SM=x346232]

trolleybus58
00mercoledì 13 gennaio 2010 00:30
Sono senza parole...applausi! [SM=g1914996]
Stefagin76
00mercoledì 13 gennaio 2010 00:40
Archimede pitagorico ti fa un baffo.... [SM=g1914996]

Stefano
XJ6
00mercoledì 13 gennaio 2010 01:48
E' troppo, è troppo ...

... non ce la faccio! [SM=x346234]

[SM=g1914996]
Francesco E.
00mercoledì 13 gennaio 2010 13:33
Ubi major, minor cessat!!!!
XJ6
00mercoledì 13 gennaio 2010 15:54
Ubi maior ...

... mini minor (e questa sappiamo chi l'ha detta, no? [SM=x346236] )
ZioJO73
00giovedì 14 gennaio 2010 01:54
Altro lavoro..
In questa fase si mette a frutto buona parte della preparazione precedente.
Dal primo stampo della portina ho ricavato altre due porte, le quali dopo aver ripristinato la linea di giunzione tra ogni anta e la sua gemella ho incollato le tre porte su una base plastica. Creato un recinto di tenuta ho poi colato tutto con gomma siliconica.






Stesso discorso per i mozzi, infilati dentro il tubo modificato ne giusto diametro, nelle foto si intravedono rispettivamente da sinistra verso destra:
-Mozzo folle gemellato (il terzo asse) con centro a dado.
-Mozzo anteriore singolo, quindi relativamente meno profondo.
-Mozzo di trazione gemellato, distinguibile dal folle dalla protuberanza centrale tipica del semiasse.




Ho quindi colato il tutto, e domani vediamo i risultati! [SM=x346220]


Ciao. JO [SM=x346232]

Enrico N3C
00giovedì 14 gennaio 2010 15:42
E' incredibile come Zio Jo abbia la capacità di fare sembrare elementari le soluzioni adottate per le sue realizzazioni! Complimenti Jo, in queste vacanze mi sei mancato! [SM=g8902]

EN
ZioJO73
00giovedì 14 gennaio 2010 21:47
Risultati... fra 45 minuti!
Fra giusto 45 minuti la resina da colata dovrebbe essere indurita a tal punto da essere separata dallo stampo.
Qui di seguito tre foto che riportano il risultato del mio intervento precedente: gli stampi precedentemente costruiti sono già stati messi all'opera. Più tardi vi inserisco i risultati!







A dopo! JO [SM=x346232]
ZioJO73
00giovedì 14 gennaio 2010 23:15
Come promesso......
Come promesso ecco le prime "infornate" di porte e centri ruota!





Ciao. JO [SM=x346232]
Francesco E.
00venerdì 15 gennaio 2010 00:59
Te pòssino....
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