Filobus Fiat 2405.... 1/43 radiocomandato!

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Francesco E.
00lunedì 13 luglio 2009 19:35
AAAAAAAAAAAAAAArghhhhhhhhh!!!! Non toccatemi il Millecento!!!!!!!!!!!
Giovanni Kaiblinger
00lunedì 13 luglio 2009 20:39
Brochure Fiat 421
L'esemplare ritratto sulla copertina è uno di quelli destinati all'AMT Genova gruppo 8001-8100.

Mi unisco ai complimenti di tutti pr l'ottimo lavoro di ricostruzione modellistica del filosnodato Viberti.
trammue
00martedì 14 luglio 2009 12:48
francesco, mi hai levato l'urlo dalla bocca!

le frese. dov'è che le ho gia viste? uhm.....
ah, ecco! sul bancariello del dentista, brrrrrr!
BLINKY73
00martedì 14 luglio 2009 13:53

Zio, spero che il tuo 1100 non sia nelle condizioni di quello in foto.
Ma, dopo cotanta perizia autocostruttiva, non potresti riuscire a ricavare fanali e luci in altro modo?!
ZioJO73
00martedì 14 luglio 2009 14:47
Esistono modi per fare dei coloni di aclune parti, vedi ad esempio gomma siliconica e resina cristallo (per i fanali). Ma il gioco non vale la candela.... Meglio sacrificare un comunissimo modello commerciale piuttosto che perdere ore per fare cloni di pezzi a buon mercato.
Sarà già comlicato replicare le ruote usando come base di partenza quelle di un Saurer... Repliche che poi andranno adattate e replicate successivamente per ottenere la ruota finale...
Non è il caso di andarsi a cercare troppo lavoro inutile... E' poi anche valido un secondo scopo... Potrebbe essere un idea quella di trasformare un camion leggero in un carro attrezzi sul quale mettere il "relitto" della 1100 cannibalizzata dopo un furto, per creare un piccolo angolo di realtà vicino al filobus!

Intanto vi iniserisco qualche foto!












Ecco qui un altro "donatore di organi". E' fuori scala questo camion, infatti vicino al filobus è molto piccolo ma i centri ruota sono più o meno delle dimensioni originali, e vanno discretamente bene per simulare quelle del Viberti, che come noto ha i cerchi relativamente piccoli rispetto alla grandezza delle ruote...






Ciao. JO


trammue
00martedì 14 luglio 2009 15:07

Potrebbe essere un idea quella di trasformare un camion leggero in un carro attrezzi sul quale mettere il "relitto" della 1100 cannibalizzata dopo un furto, per creare un piccolo angolo di realtà vicino al filobus!


diciamo che ci hai messo la classica pezza a colore (si dice così anche nel tuo nord?) per paura che qui ti scatenavamo la protezione animali, la LIPU e la lega contro l'abbandono dei cani!
Augusto1
00martedì 14 luglio 2009 17:40
per Giovanni Kaiblinger

Brochure Fiat 421
L'esemplare ritratto sulla copertina è uno di quelli destinati all'AMT Genova gruppo 8001-8100.



Vero, d'altra parte Napoli e genova avevano la livrea arancio-grigio assolutamente identica. Il primo di quei 421, però, arrivò prima a Napoli e fu messo in strada proprio qui, prima che a Genova. Tuo padre ne sa qualcosa, avendolo filmato nella zona di piazza Garibaldi... [SM=x346219]
XJ6
00martedì 14 luglio 2009 17:43
Io continuo a rimanere ammirato!

[SM=g1914996]
Giovanni Kaiblinger
00martedì 14 luglio 2009 20:48
421 a Napoli
Non era quello del depliant, era la versione 11 metri (quindi A), prototipo con parabrezza bombato e porte rototraslanti.
Augusto1
00martedì 14 luglio 2009 22:40
Sì, ho capito che non era precisamente quello del depliant...
Francesco E.
00martedì 14 luglio 2009 23:33
Mi associo ad Xj6 per l'ammirazione ed a Trammue per la "pezza colori"! Informo quest'ultimo (a parziale consolazione) che ho due esemplari del 1100D esattamente come quello "demolendo" del Nostro (che sono della Starline...non proprio commerciali...) più un "103" prima serie ed un "R" Familiare....
ZioJO73
00mercoledì 15 luglio 2009 18:46
Così venne sancito: "Che MONOTRAL sia!"
Mi spiace per Francesco e Trammue, ma la 1100 è fresca di asta ebay ed è in viaggio verso casa mia dove verrà demolita e privata di qualsiasi parte utile alla costruzione del Vibertone!

Allora, ho rimesso mano al telaio, anzi, ho preso in mano il telaio che avevo replicato da quello iniziale. Il secondo telaio era "simmetrico" quindi sbagliato.
Osservando il disegno ho visto che nella sezione era presente la raffigurazione del telaio del bus, che è a traliccio di tubi e non come segnalato in alcune pubblicazioni "a trave centrale".
Ho iniziato così a pensare e nell'arco di poche ore di lavoro (io spesso lavoro di notte) ho costruito il mio MONOTRAL! Certo, è valida sempre la regola di base: La Viberti faceva tutt'altro rispetto al sottoscritto, ma a me basta ottenere il risultato ispirandomi un po' alla realtà! (fare le cose precise è praticamente impossibile).
Recatomi da un rivenditore di RAME per tetti, con 10€ ho portato a casa una lastra di spessore 0,8mm grande 40x50cm.
Ho iniziato così la costruzione dei due telai e della ralla, ottenendo i risultati in foto, dei quali poi spiegherò le fasi.

Telaio anteriore durante la costruzione del sistema di sterzo:








Telaio anteriore e costruzione ralla:




Taglio laterale per i gradini delle porte:




Inizio semicassa posteriore:







Visione complessiva del sistema di telai e ralla (ancora provvisoria.. devo decidere!):





Perticolari di ralla e coda, quest'ultima ottenuta piegando il profilato ad "L" di ottone:






Ed ecco una foto di insieme della semicassa anteriore, già coperta di cementite, stuccata e verniciata con una mano di fondo:


















Men at work! [SM=g8806]

Ciao. JO [SM=x346232]








trammue
00mercoledì 15 luglio 2009 20:00
1100 D ?
la D aveva la calandra piatta, quella della foto è una versione precedente.
ma non distraiamoci con queste pinzillacchere, il post è dedicato al capolavoro che sta nascendo sotto ai nostri occhi ! [SM=x346242]
Francesco E.
00mercoledì 15 luglio 2009 23:21
Super OT x Trammuè....
E vabbé ho sbagliato....1960 Fiat 1100 Special (carrozzeria semplificata della 1200 Granluce)!! E cmq nel '57 c'era una 1100 103/D che in pratica era la versione base della "H"...
ZioJO73
00giovedì 16 luglio 2009 15:32
PORTE!
Così per gioco e dopo un veloce pensiero, mi sono chiesto se fosse stato possibile creare delle veritiere e reali porte di incarrozzamento: è bastato fare mente locale e ricordare il sistema di apertura e chiusura delle porte del mezzo vero, per avere la soluzione in mano....
Innanzi tutto è stato necessario costruire un telaio apposito da utilizzare come base di funzionamento del sistema delle porte. Usando il ritaglio di balsa ricavato dal taglio dell'apertura delle porte sulla fiancata ho costruito un "rettangolo" di profilati di ottone con sezione ad "L". I porfilati sono di due spessori differenti, quelli verticali sono più fini 2x2mm, mentre il superiore ed inferiore (orizzontali) sono più spessi 4x3mm. I profilati orizzontali devono anche fungere da guida per le porte...

Intanto vediamo la costruzione del telaio porte:








Il confronto tra telaio e disegno, per non perdere di vista le proporzioni!



Come anticipato precedentemente i profilati orizzontali fungono da telaio, e servono anche da guida di scorrimento delle porte a soffietto. Per creare la guida, ho inciso il profilato con un disco da taglio, lasciando in prossimità dei profilati montanti verticali una zona non incisa per poter ospitare il foro dentro il quale passerà il perno ruotante dell'anta lato montante. L'altra anta, quella "centrale" è invece libera di scorrere nell'incisione creando un realistico effetto di apertura e chiusura:




Passo successivo: dal telaio si ricava il rettangolo di rame che "affettato" in quattro darà origine alle quattro ante delle porte.




Logicamente andranno ulteriormente assottigliate, perchè il sistema di cerniere ha comunque uno spessore che vi specifico più in basso:

Cerniera creata con tubo in rame da 1,25mm

spessore anta 5mm per due ante = 10mm+
cerniera mediana 1,25mm
cerniera fissa 1,25mm (lato montante verticale su anta)
Simulazione guarnizione 1,25mm (lato centrale)

TOTALE: 14,25mm che per eccesso e difetti di lavorazione arriva a 15mm.
Il foro del telaio e nella fiancata è 30mm quindi 15mm per coppia di ante... OK!


Le ante sono lunghe 53mm, composte da cerniere in tubettini di rame divisi in cinque pezzi di cui tre lunghi 10mm e due lunghi 11,5mm (totale 53mm). I tubi di rame verranno saldati intercalati fra loro: tre in un anta e due nell'altra (come nel mezzo vero ma con meno cerniere). Verrà usato come sistema di snodo delle ante un tubo di rame da 1mm che si infila perfettamente in quello da 1,25mm.
Vediamo due ante e le cerniere già tagliate, infilate nel tubetto che fa da perno:




Ecco una fase della saldatura delle cerniere: tre tubetti vengono resi solisali ad un anta, mentre gli altri due intercalati verrano saldati all'altra anta:




Successivamente l'anta estrema (lato montante verticale) viene fissata la telaio con un foro da 1mm, ed infilato nel tubo INTERO che la percorre per tutta la lunghezza il tubetto più piccolo che fa da perno:




Sostanzialmente il sistema è una replica semplificata di quello reale: la guarnizione centrale è simulata da un ulteriore tubo a tutta lunghezza che dà all'anta la classica forma tondeggiante. Eccola aperta e chiusa:





Ecco la prova di "compatibilità" con la cassa:










Adesso inizia il difficile! Vanno create le due aperture dei cristalli di ciascuna anta.. E qui si che ci sarà da sudare e farsi venire gli occhi storti! Mi sta già passando la voglia al solo pensare che di porte simili complete ce ne vanno TRE!

Mi consola il pensiero che il funzionamento di queste porte è talmente fluido e regolare che se sotto il telaio del Vibertone ci fosse maggior spazio avrei potuto creare un dispositivo per motorizzarle!

Ciao. Zio JO [SM=x346232]












Tram Verde
00giovedì 16 luglio 2009 18:19
Esagerato!
Vuoi proprio infierire su noi poveri apprendisti!
Comunque è come un romanzo a puntate; il filobus fila che è una meraviglia.
Altra precisazione: mi pare di capire che tutte le tue saldature sono a stagno, giusto?
Augusto1
00giovedì 16 luglio 2009 18:30
Ah, io sono veramente ammirato nel guardare come stai realizzando le portine!
ZioJO73
00giovedì 16 luglio 2009 19:02
PORTINE
[SM=x346232] Si, le saldature sono a stagno fatte in parte con un saldatore a mazza da lattoniere (quello che sembra un accetta) per il telaio, la cui superficie di rame non consente la saldatura con saldatore a trasformatore per l'eccessiva dispersione termica dovuta alla grandezza del pezzo da saldare.
Mentre per le saldature piccole uso un vecchissimo saldatore di fine anni '50 ancora in bachelite. Da me ribobinato il trasformatore e costituita una "macchina da guerra" è in grado si saldare qualsiasi cosa a stagno, basta avere la costanza di sostiuirgli le punte (autocostruite con filo rigido di rame[SM=x346232]) e tenerle pulite. Poi pasta salda e comune stagno da elettronica con disossidante incorporato.

Ecco il primo taglio dei finestrini portine:






Ciao. JO

ZioJO73
00giovedì 16 luglio 2009 20:49
Coppia di antine: FINITE!
I lavori sulla prima coppia di antine sono finiti, con risultato direi eccezzionale (perdonate la mia assoluta modestia! [SM=x346249]

Sostanzialmente sono state fatte con dischetto da taglio le aperture per tutta la lunghezza dei vetrini, per semplificare il lavoro. Non era indicato fare fori e poi lavorare di lima, perchè il rischio di disintegrare le portine è sempre in agguato. Ho scelto quindi per un taglio integrale, poi successivamente ho saldato due "tacconi" tra un vetrino e l'altro per simulare al vero il tratto di divisione tra il vetrino superiore e quello inferiore.
Non sto a dilungarmi molto sul fatto che praticamente mi mancano totalmente i polpastrelli, perchè a fare questo genere di pezzi non c'è morsa o attrezzo di sostegno che ci venga incontro. E' tutto troppo fragile per essere stretto da una morsa, una cagna o altro... Al massimo una molletta da stendere, giusto per non darsi fuoco alle dita mentre si fanno le operazioni di saldatura.
Comunque per chi si accinge a fare un lavoro simile, o almeno è stimolato a farlo consiglio di armarsi di buona pazienza. Le portine ed il rispetivo telaio sono costate 12 ore di lavoro! E manca ancora l'altra coppia di ante! (però adesso fatta l'esperienza la velocità raddoppia! [SM=x346251] )

Vi lascio alle immagini che si commentano da sole. Non c'è bisogno di ulteriore commento, salvo l'ultima immagine che dà l'idea del realismo del meccanismo: le portine da aperte sono praticamente allineate e compatte!






























Ciao. Zio JO [SM=x346232]







Madeco
00giovedì 16 luglio 2009 21:05
Portine
Che sballo! [SM=x346236]

Lavoro fantastico [SM=g1914996] [SM=g1914996] [SM=g10045] [SM=g10045] [SM=g10045]
BiagPal
00giovedì 16 luglio 2009 21:52
Sta venendo fuori davvero un gioiellino! [SM=x346220] [SM=g1914996] [SM=g1914996]
trolleybus58
00venerdì 17 luglio 2009 00:02
Proprio ECCEZZIUNALE... [SM=g1914996] quando si dice fedeltà, pazienza e precisione [SM=x346250] ! Ci sarà la possibilità di vedere il tutto (che dovrebbe venire un capolavoro, viste le premesse [SM=x346242] ) anche dal punto di vista DINAMICO in qualche Fiera Nazionale del Modellismo, tipo Verona o Novegro (MI)? Quest'ultima quest'anno sarà dal 25 al 27 settembre... [SM=x346230]
XJ6
00venerdì 17 luglio 2009 17:44
Ho finito la lista degli elogi!


[SM=g1914996] [SM=g1914996] [SM=g1914996]
ZioJO73
00sabato 18 luglio 2009 23:38
Altre ANTINE!
Ecco gli ultimi passaggi per realizzare la seconda coppia di antine della porta nella semicassa anteriore. Questa volta data l'esperienza fatta con la prima coppia, i tempi di lavoro sono stati inferiori alle due ore.

Inizio tagliando le due strisce di rame che diventeranno antine..



Pertendo dai soliti cinque tubetti (vedi post precedente) si realizza la prima saldatura che unisce l'anta ai tubi dando origine alla cerniera:




Seconda passata di saldatore per assicurare all'anta altri due tubetti.




Saldatura completata, successivamente si costruiscono le due cerniere laterali che fungeranno da fulcro:






Verifica delle dimensioni con la portina già costruita in precedenza: tutto è conforme!




Si prova il meccanismo e lo scorrimento si fanno le aggiustature del caso e successivamente mi medico il dito trapassato con la punta di trapano da 1mm... Le tracce dell'infortunio sono ben visibili sulle portine...




Inizia il taglio che dà origine ai vetrini:






La posa del divisorio dei vetrini inizia riportando la misura sulle portine. Le operazioni sono le medesime del post precedente. Successivamente si vede la portina finita:






Infine si testa il funzionamento globale del dispositivo: esito assolutamente favorevole!



Vista della parte interna:




Inizia un ciclo di prove sulla cassa del Vibertone:










Operazioni di venriciatura con fondo:






Prova sulla cassa:




Particolare del fermo centrale che determina lo stop delle ante lasciando quel minimo di angolazione necessario ad evitare che le porte possano aprirsi al contrario verso l'interno:





Attendo commenti!

Ciao. JO [SM=x346232]







Augusto1
00domenica 19 luglio 2009 00:14
Insisto nel dire che queste antine valgono da sole l'intero lavoro.
Francesco E.
00domenica 19 luglio 2009 01:32
Mi sa che hai appena creato un metodo brevettabile....
(ginetto)
00domenica 19 luglio 2009 08:19
Chapeau ! (Ma ci vorrebbe un' intera fabbrica di berretti).
Tram Verde
00lunedì 20 luglio 2009 13:16
Quello che si dice "...dare il sangue per un ideale!"

[SM=g1914996]
davto
00lunedì 20 luglio 2009 19:36
Spettacolare...complimenti!!! [SM=x346220]
Devi assolutamente portarlo al Trolley Festival!!
[SM=x346250]
ZioJO73
00giovedì 23 luglio 2009 00:00
Un po' di FINITURE!
Riprendiamo il percorso di autocostruzione con una serie di operazioni votate al completamento estetico del modello.
Si parte con gli archi ruota che al vero erano sporgenti rispetto alla cassa.
Dal disegnio si costruisce una dima di cartoncino che sarà indispensabile per costruire i pezzi definitivi con materiale plastico tipo PLASTICARD.




Ecco il primo pezzo definitivo in attesa di sgrossatura:




Un arco ruota è già incollato, gli altri tre sono in attesa di essere posati: presta bene attenzione al fatto che l'assale anteriore ha gli archi di minori dimensioni rispetto a quelli posteriori:




Fiancata con archi ultimati:




Il passo successivo è dare "profondità" alla fiancata, costruendo delle incisioni verticali che simulano la pannellatura originale che costituiva il lato del bus. Squadretta alla mano e lama da incisione si praticano più passate inclinate creando praticamente un doppio solco parallelo la cui parte interna è soggetta a staccarsi lasciando libero il solco.
Logicamente questa è una soluzione di COMPROMESSO, in quanto al vero le giunture erano in rilievo, ma data l'esigua scala diventava veramente complicato riportare delle giunture in rilievo.
Il solco va fatto più profondo onde permettere dopo la verniciatura che creerà spessore, di poterne rinvenire traccia.
Alla stessa maniera, tracciando con squadra e penna indelebile, viene posata la modanatura di bassa fiancata costituita da un "mezzo tondo" di plasticard, rispettando l'angolazione degli archi ruota e il parallellismo con la modanatura superiore:





Nelle foto precedenti si è anche intravista la scoplitura di due pannelli apribili laterali, che viene effettuata allo stesso modo delle altre, ma DOPO l'incollatura delle modanature inferiori, in maniera da poter effettuare il taglio della modanatura in linea con la sagoma del pannello apribile.
Stesso sistema anche all'anteriore, sulla griglia frontale: si praticano le incisioni che al vero permettono l'alloggiamento del radiatore del motore diesel. I filobus sono infatti derivati dai fratelli autobus, dei quali ricalcano lo schema di base.




Dopo qualche decina di minuti di lavoro appare anche il primo pezzo di parabrezza. Fortunatamente l'aver pensato in anticipo uno "scalino" sul quale plasmare la plastica per il "vetro" si è rivelata una pensata vincente. E' bastato scaldare appena dell'Acetato trasparente da 0,75mm per ottenere subito un semi-parabrezza dalla forma ideale. Logicamente si tratta di una prova, mentre quello definitivo avrà forma migliore e sopratutto (si spera) meno micro-crepe sulla parte curva. Il lavoro è tutto in prova e riprova...




Il rusultato è comunque di tutto rispetto, grazie anche al divisiorio centrale a forma di "T" che permette di tenere ben incastrati i vetri nella parte centrale:






In questa foto si nota anche la nicchia per l'appoggio del piede dell'autista:




Altre foto del parabrezza:







Adesso prima della verniciatura rimane da fare la veletta portanumero anteriore sul ricasco del tetto!

Ciao. JO [SM=x346232]




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