Filobus Fiat 2405.... 1/43 radiocomandato!

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Augusto1
00mercoledì 9 settembre 2009 00:16
per XJ6
L'appassionato napoletano cosa avrebbe mai lasciato in sospeso, di grazia? [SM=x346236]
XJ6
00mercoledì 9 settembre 2009 09:07
[SM=g1885122]

Per quanto mi ricordo, almeno una squadratona arancione (tuttora attrezzata con incongrui carrelloni e trolley rudimentale), ed una Meridionale in biverde. Forse c'è altro, ma solo lui conosce tutte le sue incompiute!

[SM=x346219]
Francesco E.
00mercoledì 9 settembre 2009 12:23
Ma non mi lui pare abbia preso impegni in materia...
XJ6
00mercoledì 9 settembre 2009 14:40
E allora?

Ho detto solo che c'è chi comincia delle pregevoli opere e non le porta a termine. Mica ho parlato di fargli pagare una penale.
ZioJO73
00mercoledì 9 settembre 2009 18:41
Portare a termine....
Tranquilli, in buona parte dei casi finisco quel che inizio, ma avendo migliaia di interessi diversi e anche migliaia di "obblighi" spesso devo rallentare qualche operazione per agevolarne qualcun'altra.
Un esempio: ieri alle 22 ho montato per il turno di notte a lavoro (io lavoro in ospedale..), stamattina alle 6,45 sono arrivato a casa ed ho dormito fino alle 8,15, orario in cui è arrivato mio padre con il quale sono partito alla volta di casa mia in campagna. Casa che come mi pare di aver già accennato è stata centrata da un fulmine e semidistrutta. Stamattina dalle 9,30 in poi, ci siamo dedicati alla sostituzione dell'autoclave e il rifacimento di parte del sistema idraulico di alimentazione della casa. Finito alla mezza siamo passati alla sostituzione di quattro dei sei termosifoni esplosi per la gelata di quest'inverno, (-16 gradi sotto zero..), lavoro indispensabile per avere l'acqua calda perchè la caldaia se non ha circolazione nel circuito dei termosifoni va in blocco e non fa neanche l'acqua calda sanitaria.
Arrivati a casa a Torino per le 18,15 vengo a leggere sul sito, per tirare un po' fiato..
Di notti da fare ce ne sono ancora quattro, e domani è in previsione il giro per mezzi uffici comunali e Fiat per definire le ultime cose per il raduno di ottobre.
Dopodomani sessione di lavori edili, che mi obbligano a staccare qualcosa come 120mq di intonaco dalle pareti per agevolare le operazioni di consolidamento dei muri di mattoni di casa mia, segnati dalle gelate dell'inverno passato...
In più c'è da tagliare la "foresta pluviale" in cortile, spostare due autostoriche non funzionanti in attesa di restauro, portare via le macerie, montare il paranco, spostare una canna fumaria.....

Insomma se riesco la sera faccio qualcosa sul filobus, prima però voglio procurarmi i tondinetti di rame per fare un bel percorso di bifilare a forma di zero... Ormai voglio vedere come funziona sotto i fili, poi vado avanti con le finizioni della cassa poteriore, del mantice, e degli interni...

A proposito di mantice, si accettano consigli per la costruzione..
Io pensavo all'elastico da sartoria, quello largo che si usa per fare i fianchi dei vestiti...

Ciao. JO [SM=x346232]

PS per Antonio: ho letto la tua mail ma stavo partendo per il raduno in Romagna..
sotram
00mercoledì 9 settembre 2009 19:47
come mai il tondino e non un normale filo, con le sospensioni trasversali ?
visto che la linea non deve portare corrente potevi anche usare filo smaltato da avvolgimenti da 0,18 che ti consentiva di fare i pattini in scala e aver meno problemi sugli scambi. Inoltre col mezzo in movimento mantenevi l'effetto "movimento dei fili e oscillazione delle aste"
ZioJO73
00mercoledì 9 settembre 2009 20:33
La risposta è molto semplice:
La riduzione in scala purtroppo non riduce le sollecitazioni dinamiche che i trolley trasferiscono sul bifilare.
Costruire dei pattini in scala significa avere un pattino di meno di 1,5mm, che dovrebbe ruotare su se stesso ed essere anche abbastanza profondo da permettere che il filo gli scorra all'interno seguendo l'inclinazione delle aste dovuto al movimento del modello.
Fare un bifilare "sospeso" e libero comporterebbe un inclinazione dei fili quando il mezzo non è perfettamente sotto il bifilare, e sopratutto (cosa che accade perfino con il tondino..) il bifilare tende a incurvarsi tra una campata e l'altra: questo comporta una maggiore verticalizzazione delle aste che inclina il canale del pattino riducendone la superficie di scorrimento del filo nel suo interno. Risultato: scarrucolamento garantito.
Bisogna tenere ben presente un fattore fondamentale: un pattino in 1/43 non fa meno attrito di uno in scala reale, anzi in proporzione ne fa di più, altrettanto fa quando ruota su se stesso per permettere al bus di muoversi liberamente dall'asse del bifilare. In questo modello ho affinato il sistema di rotazione delle aste, usando dei cuscinetti: in questo modo il loro movimento è docile e privo di attriti, viceversa sul filobus precedente il solo bullone più dado autobloccante faceva più attrito...
Sono prove già fatte, anche in scala 1/24 dove i pezzi possono essere più vicini alla scala di riduzione piuttosto che ad una approssimazione meccanica in 1/43. Se il bifilare non è rigido, ed i pattini di generose dimensioni, il filobus NON prende corrente e sopratutto scarrucola al primo avviamento per effetto del cabraggio della cassa anteriore e conseguente inclinazione di quella posteriore.
Posterò appena possibile le foto del pattino migliorato ed il video.

Salutoni. Zio JO [SM=x346232]
trolleybus58
00venerdì 2 ottobre 2009 21:42
Zio JO, non è che per caso stai predisponendo "l'impianto fisso" per la circolazione del modello e che ci vuoi fare una sorpresa!? [SM=x346235]
ZioJO73
00mercoledì 21 ottobre 2009 09:56
[SM=g1885122]

M sa che ci hai visto giusto!!!!!!!

Sono stato ufficialmente invitato a presenziare al Torino Trolley Festival con il mio filobus...
Mi è stata assegnata una tavola di 140X80cm, su cui "scatenare" il vibertone...
Come posso ignorare questo invito??? Allora oggi stesso vado in negozio di modellismo ad acquistare tutto l'occorrente per un anello di bifilare in modo da poter costruire un percorso funzionante per il 2405...
L'unica controindicazione è lo scarso tempo a disposizione, ma cercherò di ottimizzarlo in modo da ritagliare quello che basta per portare a compimento il percorso...

Avrete presto nuove foto e nuovi video!

Ciao. JO [SM=x346232]
davto
00mercoledì 21 ottobre 2009 10:35
Bravo...bravo, il filobus sarà una delle novità modellistiche del Trolley Festival.

[SM=x346219]
XJ6
00mercoledì 21 ottobre 2009 12:50
E vvai, ZioJo

[SM=x346220]
ZioJO73
00lunedì 26 ottobre 2009 20:17
INDOVINELLO!!!! (facile facile....)

Di che cosa si tratta?










Attendo risposte! [SM=x346235] [SM=x346235] [SM=x346235]

Ciao. JO [SM=x346232]
AL421
00lunedì 26 ottobre 2009 21:25
A me fa pensare ad un futuro plastico in scala grande, magari 1/43.
Ci sarebbero due rapresentazioni di palazzi.
La geometria quasi ricorda una poligonazione per il sostegno di una catenaria tramviaria, oppure di un bifilare.
Direi che è il futuro modulo per la circolazione del filobus Viberti ??
[SM=x346219]
ZioJO73
00venerdì 30 ottobre 2009 00:52
Esatto!
Bravo, hai centrato in pieno.
Trattasi del "plastico" di bifilare che sto costruendo per partecipare al Trolley Festival.
E' composto da una tavola scomponibile di mt 1,40 per 80cm, e da due edifici (scomponibili ad incastro) che simulano due isolati.
La tracciatura che tu hai giustamente interpretato come poligonazione è effettivamente la proiezione al suolo della palificazione del bifilare, e la curva irregolare fatta a penna è frutto di uno "studio" preliminare... che vado successivamente a descrivervi..








La composizione interna degli edifici:




Dotato il filobus di adeguato "dispositivo per la tracciabilità dell'iscrizione in curva" (normalissima penna sponsorizzata dal mio gommista di fiducia...), mi sono dilettato a farlo muovere sulla tavola ancora vergine di opere, per capire quale è lo spazio necessario e l'ingombro alla circolazione.





Stabilita la misura e fatto un calcolo abbastanza preciso di dove passa la coda del bus ho "squadrato" la tavola (mi è sembrato di tornare ai tempi di scuola con le proiezioni ortogonali!). Ho tracciato con righe ortogonali la proiezione a terra del bifilare (un rettangolo a pennarello esterno agli edifici) che è ancora squadrato e dovrà poi avere negli angoli una forma arrotondata.
Nelle foto sono presenti delle linee marroni che partono dai due edifici ed intersecano ad angolo retto la proiezione del bifilare. Questi sono i sostegni che ho deciso di realizzare sotto forma di pali orizzontali.








Sarebbe stato più reale una sospensione a cavi, ma dato che l'idea di partenza NON è quella di una tavola rigida e costantemente allestita ho scelto di fare un sistema totalmente smontabile e scomponibile, onde permettere il suo stivaggio in uno sgabuzzino quando non è in uso. La scelta è stata obbligata in quanto l'esperienza già fatta sul filobus in 1/24 mi obbligò a smantellare la tavola col bifilare e buttare via l'ingombrante complesso. Questa volta tutto si riduce a poco, è smontabile, trasportabile e ricollocabile, quindi molto più versatile.

Mi sono dovuto ingegnare un "attrezzo specifico per la costruzione di palificazione filoviaria in 1/43" data la difficoltà a fare delle saldature dritte e tutte uguali. Per rendere il bifilare smontabile è necessario che anche i pali siano rimovibili, quindi ho optato per un sistema a dado e bullone per fissare i pali agli edifici. Il problema è che il dado (di ottone a testa cieca) va saldato al palo orizzontale e fare questa operazione a mano non si cpstruisce un palo uguale all'altro neanche con ore di pazienza e sopratutto il fissaggio a dado non è in asse col palo....
Allora pensando e ripensando ho raggiunto il verdetto che ci andava una guida per fare i pali tutti identici e che avesse un solco per tenere il tubo di rame ed un sistema di fissaggio per il dado da saldare. Mi è venuto incontro qualcosa che tutti abbiamo in casa: lo zoccoletto battiscopa!. Infatti molti dei battiscopa hanno nella loro parte posteriore una scanalatura che serve a far presa sul silicone durante l'incollaggio... E guarda caso la profondità della scanalatura è proprio della misura giusta del palo! Con una staffetta di alluminio ho costruito il sistema di ancoraggio del dado (con foro e vite passante) ed il tubo viene trattenuto in posizione con delle graffette per cavi telefonici sparate con la sparapunti (tipo quelle da tappezziere).






















Fatte le dovute misure è stao sufficente riportare sulla tavoletta alcuni riferimenti per iniziare una precisa e uguale produzione in serie di tutta la palificazione necessaria alla costruzione del bifilare! Con un tempo di costruzione di circa due minuti a palo!




Segue aggiornamento!

Ciao. JO [SM=x346232]




AL421
00venerdì 30 ottobre 2009 15:59
Astutissimo e favoloso ! [SM=g1914996]
Rimango bocca aperta... [SM=x346220]

[SM=x346219]
ZioJO73
00venerdì 30 ottobre 2009 19:44
Il metodo più veloce per distruggere tutto!
Ma come non lo conoscete?

eccolo!




i rusultati dopo il passaggio di Fush sono simili a quelli dopo la bomba su Hiroshima... [SM=x346246]

Ciao. JO [SM=x346232]
AL421
00venerdì 30 ottobre 2009 20:57
Un gatto in scala 1/43.
Ci riproponi una scena di Godzilla oppure di Mazinga Z o di Goldorak ?
trammue
00sabato 31 ottobre 2009 09:37
Il metodo più veloce per distruggere tutto!
si, lo conosco molto molto bene!
un giorno non trovavo più la gattina... poi l'ho vista spuntare da una galleria.
chisà perchè tutti i segnali rivarossi avevano assunto una strana posizione orizzontale....
XJ6
00sabato 31 ottobre 2009 11:24
Un altro gattaro

Ho un gatto tigrato da 4 mesi, ed i danni in casa sono già percepibili. Accidenti a lui. Ma è così carino ... [SM=x346228]

Su ZioJo che altro dire, se non magnificarne ad oltranza le preclare doti? [SM=x346220]
ZioJO73
00lunedì 2 novembre 2009 00:55
BIFILARE E PRIME PROVE!
Inizia la posa del bifilare, operazione necessaria per capire realmente quali sono gli elementi critici e quali possono essere le soluzioni.
Ho utilizzato il medesimo sistema che costruii per verificare il funzionamento delle aste (vedi post sul filobus) quindi il bifilare non è ancora realmente funzionante, in quando essendo saldato tutto unico è praticamente un solo conduttore. Successivamente mi occuperò di sezionare i due conduttori (i pali già lo sono..) in modo da avere un sistema isolato e permettere l'alimentazione del Filobus direttamente dalla linea aerea.

La palificazione è stata fissata agli edifici con semplici viti da 3mm passanti. Ad ogni palo ci saranno delle mensoline verticali che manterranno sospeso il filo di contatto: la loro forma spero che venga simile al sistema "vecchio" in uso a Torino, cercherò di riprodurlo al meglio dandogli comunque una rigidità tale da permettere il funzionamento dinamico del mezzo.













Inizia il tratto curvo che logicamente è notevolmente semplificato rispetto a quello reale ma gli spazi non permettono una poligonazione troppo complessa, che alla fine risulterebbe troppo invasiva:






Per sostenere i fili durante le operazioni di saldatura uso del comunissimo filo di rame (matassine in vendita anche nei centri fai-da-te...) creando una pseudo mensola appesa al palo successivo a quello al quale sto lavorando. In questo modo le saldature vengno in linea e non si rischia di creare un bifilare sbilenco...




Nella curva ho inserito dei trasversali (scusate ma non ne conosco il termine tecnico, se qualcuno mi suggerisce... [SM=x346220] ) che simulano i tratti di curvatura obbligata del filo. In questo caso fungono anche da robusti tiranti che garantiscono una robustezza eccellente al bifilare, oltre a mantenerlo a giusta distanza tra cavo e cavo..








Con lo stesso metodo ho proceduto alla costruzione della seconda sezione della curva:










Questo invece è quanto si può osservare da altezza persona (in 1/43!!):








Mentre questa è un immagine del Vibertone a suo agio sotto il suo bifilare!










Infine un immagine dei pattini a contatto con la linea aerea. Il loro finzionamento è IMPECCABILE e va ben oltre a ogni mia rosea aspettativa! Sinceramente non pensavo che senza alcuna modifica o adattamento potessi ottenere un risultato così valido!




Infine quello che molti di voi stavano aspettando! Come funzionerà un filobus in scala 1/43????? Beh, io ritengo che funzioni molto bene, ma attendo i vostri commenti..
Troverete le spiegazioni dei video cliccando sulle ulteriori informazioni di YouTube!

http://www.youtube.com/watch?v=ZZgEc8_VsO0&feature=channel

http://www.youtube.com/watch?v=pt1boUaqCn4


Ciao. JO [SM=x346232]












filobustiere
00lunedì 2 novembre 2009 10:02
Non ho parole...........
trammue
00lunedì 2 novembre 2009 10:03
certo che per rendere il bifilare funzionante dovrai rifare tutto da capo. hai già pensato al modo di fissare i trasversali isolanti?

per antonio "il gattaro"
anch'io pensavo che il gatto fosse il sistema migliore per distruggere tutto... almeno fino a quando i ragazzi non mi hanno portato un cane dentro casa.
ma tanto il plastico è già da un pezzo passato a miglior vita, ci ha pensato 'a mugliera, il peggiore degli animali domestici!
Augusto1
00lunedì 2 novembre 2009 11:25
Veramente stupendo, i miei più sinceri complimenti. Se volessimo trovare il pelo nell'uovo potremmo dire che le mensole attaccate ai fabbricati sono qualcosa in più di una "licenza poetica", ma la resa finale dell'impianto è assolutamente stupefacente.
trammue
00lunedì 2 novembre 2009 13:27
di mensole attaccate ai fabbricati le ho viste in un posto solo: ero piccolo, in occasione di una gita a roma passai con il 123 a fianco del deposito tranviario san paolo, perfettamente funzionante.
sul binario compreso fra la fiancata del deposito e il terrapieno dell'allora via a.severo le mensole erano attaccate al muro del deposito stesso.
il particolare mi ha colpito proprio perchè non lo avevo mai visto prima.
Enrico N3C
00lunedì 2 novembre 2009 15:25
linea aerea

Non posso fare altro che unirmi al meritato coro di complimenti per quanto realizzato da Zio Jo! Il plastico filoviario per me vale da solo un viaggio a Torino, puoi ricordarci le date in cui lo esporrai? In merito all'isolamento dei due conduttori forse un piccolo suggerimento posso dartelo: potresti sostituire le barrette di rame che fungono da sospensione-distanziali con altrettanti diodi, posizionandoli tutti nello stesso senso ottieni l'isolamento tra i due fili ed un accettabile somiglianza con gli isolatori ceramici di un tempo. Comunque una realizzazione veramente notevole! [SM=x346220]

EN
ZioJO73
00lunedì 2 novembre 2009 18:46
Date e isolatori!
Innanzi tutto vi ringrazio dei complimenti!
Rigurdo alle mensole, io stesso so che è una forzatura, ma lo scopo di questo "tavolone" non è la perfezione ma la dimostrazione di come si possa riprodurre in scala un mezzo reale, cercando di dare maggior realismo possibile al movimento dinamico del mezzo.
In più va tenuto in forte considerazione l'aspetto di ingombro del complesso una volta smontato: non avendo (almeno per adesso) una superficie apposita per ospitare il tavolone devo necessariamente smontarlo e riporlo in modo da essere protetto e robusto (e qui cercherò di stupirvi con un altro effetto speciale!). Logicamente essendo una cosa che si smonta e rimonta, anche tutta la struttura dagli edifici al bifilare deve essere modulare e sezionabile, il che comporta enormi compromessi con la realtà.
In ultimo va analizzato un aspetto fondamentale, che è quello riguardante le forze dinamiche e sollecitazioni che il mezzo trasmette alla linea aerea: non va pensato che se il vibertone è in scala 1/43 anche tutte le forze siano in scala. Ho provato a fare un bifilare con filo sottilissimo e dopo due secondi è strappato e le aste non stanno mai in presa. Questo significa che il filo non è sottoposto a sollecitazioni minime, ma a forze che sono dirette parenti di quelle che un filobus reale trasmette al suo bifilare. I pattini delle aste sono logicamente enormi rispetto alla realtà ma è l'unico sistema per ottenere un valido movimento senza costanti scarrucolamenti. I pali fissati al muro sono la soluzione migliore per ottenere un sistema RIGIDO e sospeso senza imbarcamenti, i quali provocando un innalzamento delle aste sotto la spinta delle molle variano l'inclinazione dei pattini riducendo la superficie di contatto tra la gola del pattino e il filo aereo.
La manovra in retromarcia, dimostra come il funzionamento dei trolley sia affidabile, calcolando che il mezzo strattonava e le manovre a marcia indietro tendono a creare forti impuntamenti delle aste sui fili.

Passando ad altro, il Trolley Festival si terrà domenica 6 dicembre 2009, ma per questo ti rimando al sito dell'Associazione Torinese Tram Storici: www.atts.to.it

Sinceramente non avevo pensato ai diodi per simulare gli isolatori, e trovo che sia una soluzione ottima! Grazie del consiglio!

Salutoni. Zio JO [SM=x346232]

trolleybus58
00martedì 3 novembre 2009 21:59
[SM=g9410] La parte che ritengo tra le tutte più accurata è la poligonazione del bifilare nelle curve, a livello di quelle di "vecchia generazione" a ragnatela prima dell'adozione delle griffe, tipo la vecchia filovia di Perugia... [SM=x346227] per il resto, non si poteva certo fare meglio con il tempo a disposizione ed una sicura affidabilità di funzionamento! Attendo tuttavia l'applicazione del pezzo più complicato della finitura esterna, il mantice [SM=g9410] , oltre che naturalmente il completamento del secondo elemento della cassa tra verniciatura e affinamento del padiglione superiore [SM=x346230] : cmq per tutto questo [SM=g1914996] !
Francesco E.
00martedì 3 novembre 2009 22:40
forze in scala
Lo zio Jo ha ragione! Le leggi della fisica sono uno strano soggetto.... non rispettano le proporzioni! Basti pensare che se si potesse riprodurre in scala 1/87 un E646 (che al vero pesa 110 Tonnellate) CON GLI STESSI MATERIALI in proporzione peserebbe ancora quanto la mia Alfetta (ovvero un po' più di 1,2 Tonnellate)!
XJ6
00martedì 3 novembre 2009 23:27
[OT] 'a mugliera, il peggiore degli animali domestici!

Quanta verità. Ma com'è che non se ne riesce a fare senza? Mah!
davto
00mercoledì 4 novembre 2009 08:26
Complimenti...
...veramente molto molto bello, sarà uno dei pezzi forti del Trolley Festival!!!

[SM=x346220] [SM=x346220] [SM=x346220] [SM=x346220] [SM=x346220]
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