Tram al Duomo? No grazie (M. Renzi)
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TRAMVIA
Renzi: "La tramvia? Meglio a piedi"
Bonaiuti: "Intelligente dietrofront"
Il sindaco Matteo Renzi: "Se si può scegliere fra la tramvia e la pedonalizzazione scelgo quest'ultima". E il centrodestra: "Intelligente marcia indietro"
Firenze, 21 agosto 2009 - «MATTEO RENZI ripete quello che dice da mesi: tra 1850 bus al giorno che inquinano e la tramvia senza fili, sostiene la tramvia senza fili. Se invece può scegliere tra la tramvia e la pedonalizzazione di Piazza del Duomo, sceglie la pedonalizzazione. No alle guerre ideologiche: verificheremo le carte e da qui al 26 ottobre decideremo...». Sono le 16,30 di ieri. Ci sono 37 gradi all’ombra e questo è il testo che compare nella ‘bacheca’ di Renzi su Facebook.
LUI, A DOMANDA specifica, sembra quasi cadere dalle nuvole: lo definisce un passaggio «di scarsa importanza». «Ma se sono mesi che lo ripeto». Si difende. Ma, alla vigilia della sua partenza per le annuali riflessioni spirituali, in un clima agostano torrido e, soprattutto, alla vigilia del congresso Pd, la verità è che Renzi ha deciso: lui, attraverserà il famoso Rubicone e a Firenze sarà risparmiata la tramvia in piazza Duomo.
Tanto per essere più chiaro, aggiunge: «Se devo scommettere un euro lo scommetto sulla pedonalizzazione del centro. Sono sicuro che, usando il buon senso, arriveremo lì». Una battuta per liquidare almeno tre fra le questioni più importanti sulle quali la città si interroga da mesi, il centrosinistra si dilania da tempo, e il Pd si dibatte da oltre un anno: niente tramvia in piazza Duomo, ma anche cancellazione del sottoattraversamento ferroviario per l’alta velocità, stazione ai Macelli compresa.
IL PRIMO a esultare è il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti: «Un’intelligente marcia indietro — commenta — a favore di Firenze e dei fiorentini, perché impedisce lo scempio della tramvia». Il portavoce di Berlusconi, del resto, questa idea l’ha sempre sostenuta. «Spero — aggiunge — che le pressioni di certa sinistra non impongano una marcia indietro che sarebbe una grande delusione».
E ancora: «Non è mai troppo tardi per fare le cose buone e quando si fanno cose buone si rimedia a tutto». Con chiaro riferimento alle eventuali penali da pagare per l’annullamento di altri progetti.
«Sogno — insiste Bonaiuti — un centro di Firenze pedonalizzato, dalla circonvallazione dei viali del Poggi, alla stazione di Santa Maria Novella. Un’area dove porebbero transitare solo piccoli bus elettrici per il trasporto di disabili e anziani». Una soluzione che diventerebbe anche utile al turismo: «Facciamo camminare i turisti in questo museo a cielo aperto unico al mondo». Se Bonaiuti esulta il capogruppo del Pdl Giovanni Galli non è da meno: «La pedonalizzazione di piazza Duomo era uno dei punti di battaglia del mio programma elettorale. Però mi chiedo: che ne penserà invece il Pd?»
IL PD, per ora, ingoia il rospo: «Se Renzi riesce a trovare una valida alternativa al passaggio da piazza Duomo — dice il coordinatore cittadino Giacomo Billi — pronti a valutarla. Quello che ci sta a cuore è togliere i duemila mezzi che ogni giorno inquinano la piazza». Ma aggiunge: «Senza perdere di vista la realizzazione complessiva del sistema tramviario ipotizzato dall’amministrazione Domenici».
«Renzi dovrebbe osare di più — spinge sull’acceleratore Ornella De Zordo (Per Unaltracittà)— e pedonalizzare da San Marco alla Stazione, permettendo il transito solo ai bus elettrici». Mario Razzanelli (Firenze c’è) uomo anti-tramvia e anti-tav, non sta più nella pelle. «Alla fine il referendum sulla tramvia, quello che il centrosinistra ha mai accettato, sta dando i suoi risultati. La pedonalizzazione di piazza Duomo è un primo passo importante e non fare la linea due fa cadere la logica di sistema della tramvia».
Paola Fichera (La Nazione Firenze)