Sui bus a metano ed Euro 4
Premetto che i bus a metano sono ormai l'ultimo "must" per il trasporto pubblico cittadino su gomma (tutti i più importanti centri urbani tendono a comperare bus CNG per rinnovare e/o integrare il loro parco mezzi
) e questo dove chiaramente vi è una discreta diffusione del metano per autotrazione, resta sempre il fatto della sua nocività per il cosiddetto "effetto serra", oltre che per il pur modesto inquinamento causato dai composti a base di zolfo che vengono addizionati al metano per ragioni di sicurezza, cioè per rivelare eventuali perdite (visto che l'idrocarburo gassoso allo stato naturale risulta del tutto inodore). Tengo inoltre a sottolineare che come il resto dei motori a scoppio esigono manutenzione intesa come sostituzione periodica dei cosiddetti "materiali di consumo" (antigelo, oli per motore e trasmissioni) e sono di conseguenza più dispendiosi e meno longevi, mentre un apparato propulsivo di un filobus può durare un trentennio ed oltre (come qui ad Ancona i Fiat 469 immessi nella nuova rete cittadina nel 1949 e dismessi nella prima metà degli anni '80 dopo tutto quel tempo di continuo ed onorato servizio
, anche su estesi tratti in salita, dove invece i bus a combustione anche nuovi sono dei "polmoni" ), certo che resta sempre il problema della manutenzione della linea (che si può contenere adottando il sistema K&M con i gli scambi di tipo svizzero per velocizzare gli incroci), gli eventuali cambi di percorsi per lavori stradali (vi sono gli "all-electric" come qui ad Ancona per percorrere il caso di necessità tratti con le aste abbassate senza inquinare alcunchè con lenti e rumorosi propulsori diesel
) e gli apparati elettronici dell'equipaggiamento delle vetture (ma ciò vale anche per gli autobus
). L'unica cosa che può fare storcere il naso a certi "esteti" sono i fili aerei (ma non penso sia il caso di questo Forum)
, e poi gli Euro 4 tra un pò saranno pure loro obsoleti. Si comincia a parlare a livello di mormativa europea di Euro 5...