ANELLO FERROVIARIO DI ROMA

Claudio, degli "ABUSIVI" se ne è già parlato tantissimo. Riassumo:
negli anni '60, o giù di lì, le F.S. affittarono ai privati il dismesso sedime ferroviario (fra questi c'era anche la mia impresa di famiglia, che però si limitò a depositarvi materiali), senza porre limitazioni di sorta al suo impiego. Quindi costoro investirono, all'epoca, qualche centinaio di milioni di lire ed impiegarono diverse persone, che vi lavorano tuttora. Spostare le fabbrichette ed altre attività a Prima Porta, distante diversi chilometri e parecchie, parecchie decine di minuti dalla sede attuale che oltretutto è caratterizzata da una forte clientela locale e di prossimità, potrebbe compromettere notevolmente tali attività. Anche il trasferimento delle attrezzature avrebbe un costo non indifferente. Oltretutto non si capisce perché, avendo parlato di Valle Aurelia - Vigna Clara, si tiri in ballo Via Camposampiero che è oltre Vigna Clara verso Settebagni e soprattutto oltre il ponte sulla Flaminia che non c'è più dai Mondiali '90. In tutto questo credo di vedere una notevole parte di responsabilità nelle F.S. che, all'epoca, si comportarono quanto meno in maniera leggera. Infine, e scusatemi per la lunga digressione, ho la netta sensazione che il sedime sia insufficiente per il doppio binario

trammue, anche io la penso così circa l'utilità dell'anello ferroviario ma credo che sia più spettacolare, più generatore di consensi di altre opere meno appariscenti.