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12/08/2008 17:46
 
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tranviere senior
PEGASO in brutte acque
Ecco l'articolo apparso oggi sul quotidiano isolano "Il Golfo", in cui si parla della difficile situazione della società di trasporto pubblico "Pegaso" di Forio.

FORIO 12-8-2008


Abbandonati a loro stessi, continuano lo sciopero

Ferragosto amaro per i dipendenti Pegaso

Un incontro in Provincia non ha dato esiti positivi. Stante la massa debitoria, qualsiasi tentativo di pagare gli stipendi viene bloccato dalla società di riscossione Equitalia. Un nuovo incontro è fissato a metà settembre, quando forse si valuterà nuovamente il passaggio dei dipendenti all’Eav, finora bloccato dai soliti giochi politici di qualcuno

G.R. | Forio - Si aggrava sempre più la condizione dei lavoratori della “Pegaso”, che sono in sciopero dalla fine di luglio, senza che peraltro all’orizzonte si profili una schiarita. Dunque i mesi senza ricevere lo stipendio diventeranno cinque, per questa quindicina di dipendenti che per tale motivo a inizio di agosto avevano anche occupato pacificamente le stanze del municipio. In quella occasione, a riceverli fu il solo segretario generale dott.ssa Bisogno, che più che esprimere la sua solidarietà, non poteva. All’inizio della protesta, come si ricorderà, i lavoratori avevano lasciato in sosta i bus alla via Marina, ma il sindaco aveva dato disposizione di rimuoverli e condurli nel deposito. Intanto i giorni sono passati e sul futuro di questi dipendenti, delle loro famiglie e della stessa società, ancora non si riesce a intravedere nulla di concreto. La scissione decisa dall’amministrazione comunale, lasciando alla “Pegaso” il servizio di trasporto urbano e i debiti finora accumulati, e trasferendo la nettezza urbana alla “Torre Saracena”, ha di fatto confermato la volontà di lasciar morire il “cavallo alato”. Intanto, si cerca qualche soluzione tampone per pagare i lavoratori. Ma nemmeno queste iniziative finora hanno prodotto risultati. Qualche giorno fa si è tenuta una riunione in Provincia con l’assessore Casillo e il presidente della IV commissione trasporti, alla quale hanno partecipato il sindaco, alcuni assessori, i rappresentanti sindacali Luigi Cordola e Vito Amalfitano. Infatti gli stipendi dei dipendenti della “Pegaso spa” vengono erogati in parte dalla Provincia, mentre l’altra parte proviene dagli introiti della vendita dei biglietti Unico ex Sepsa, oggi Eav. Purtroppo, a causa dei debiti pregressi (per mancati versamenti Inps, mancati pagamenti del quinto dello stipendio, spese varie, ecc.), Equitalia, la società di riscossione, automaticamente blocca tutte le somme. Nel corso dell’incontro in Provincia si era cercato di trovare qualche alternativa, tramite ufficio postale, per pagare almeno gli stipendi di aprile e maggio, ma non c’è stato nulla da fare, qualsiasi movimento di denaro viene bloccato. Questo perchè mentre per i dipendenti degli enti pubblici ad ogni inizio anno viene approvata una apposita delibera grazie alla quale le somme occorrenti al pagamento degli stipendi non possono essere pignorate, nel caso delle società per azioni, ciò non avviene. Il che ha reso vana anche la riunione in provincia. Dunque, nonostante le note della società che invita a riprendere il servizio, i lavoratori continuano a scioperare. Da un lato è un peccato, in quanto andranno persi gli introiti del periodo estivo, ma cosa resta a questi padri di famiglia ormai disperati? Una situazione che trova origine anche manovre politiche. Qualche mese fa, quando è avvenuto il passaggio da Sepsa ad Eav, i dipendenti della Pegaso potevano essere assunti dall’Eav, che aveva dato la propria disponibilità. Invece non è avvenuto, per due motivi: qualche “furbo” ha cercato di addossare alla società di trasporti anche debiti del “cavallo alato”; inoltre, a complicare le cose, c’è la posizione del capo area della Pegaso, che avrebbe ottenuto un inquadramento che doveva assolutamente essere ridimensionato... Addirittura, sembra che qualche altro furbacchione nelle stanze del potere, avrebbe pensato di incrementare il numero di dipendenti da “cedere” all’Eav, aggiungendovi qualcuno dei soliti amici degli amiciá Ecco dunque che tutto rimane bloccato per responsabilità degli amministratori. Infatti, intanto che Equitalia blocca i conti della società, con un anticipo di cassa il comune, che è anche socio al 71%, poteva consentire almeno il pagamento degli stipendi. Dopotutto, se la “Pegaso” versa in queste condizioni, la colpa non è forse delle amministrazioni che si sono succedute? Niente da fare. si preferisce costringere alla fame i lavoratori, che non hanno alcuna colpa, e affossare definitivamente la società mista. Il tutto, cosa ancor più grave, tra l’indifferenza generale. In questa nostra società, nessuno batte ciglio che se si è perso il servizio di trasporto urbano interno, che era un fiore all’occhiello del comune. Adesso una nuova riunione è prevista per metà settembre, e forse in quella sede si discuterà nuovamente di un eventuale passaggio dei dipendenti Pegaso all’Eav. Intanto, quindici famiglie trascorreranno un triste ferragosto, costrette a stringere sempre più la cinghia.


Franco D
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