FILOBUS DI ROMA

tramroma.com - attualità della rete di Roma. saranno senz'altro le batterie che non solo si scaricano ma si esauriscono. la marcia in batteria deve essere riservata a situazioni di emergenza. mi rispondi, please, come si è avvertiti sui moderni filobus della perdita di isolamento elettrico?
ciao

il segnalatore di dispersione è necessario sui filobus e indica se una delle due polarità ha una resistenza di isolamento dalla cassa metallica inferiore ad un certo numero di megaohm (quanti? mi pare di aver letto da qualche parte 4 Mohm)
sui primi filobus segnalava solo la dispersione del polo positivo, in quanto il filo negativo era messo a terra
poi si è convenuto di isolare entrambi i fili in modo di non avere mai oltre 300 volt verso terra, e di conseguenza i segnalatori di dispersione divennero due
sui filobus moderni il dispositivo esiste di sicuro, ma probabilmente è diventato elettronico e quindi (spero!) più preciso e affidabile, ma come è fatto fisicamente e dove è ubicato in verità non mi sono mai posto la domanda e non ho mai osservato attentamente il cruscotto di guida
appena prenderò il 90 ci darò un'occhiata

Questo rivelatore era infatti particolarmente evidente nei vecchi esemplari: anche il rumore del reostato dava loro un'impronta caratteristica quando sostavano al capolinea. Il periodo "Classico" dei Filobus nella Capitale abbracciava un arco di tempo fra il 1937 e il 1972. L'ultima linea ad essere soppressa, nel luglio 1972, era il 47. Correggetemi se sbaglio!

grazie a tutti e due

Il rilevatore di dispersione è un sistema OBBLIGATORIO sui filobus.
Oggi è elettronico ed addirittura, qualora entri in funzione, blocca la marcia del filobus ed il suo disinnesco avviene tramite una chiave (o congegno similare) in dotazione solo al personale di officina, per evitare che l'autista possa proseguire la marcia in condizioni critiche o pericolose.
La sua taratura varia da nazione a nazione secondo i regolamenti o le impostazioni della rete.
Ad Ancona per esempio è in corso la loro sostituzione su tutti i Breda F22 ex Nancy, proprio perchè in Francia è diverso il sistema di messa a terra ed in sede di omologa il Ministero non li ha ritenuti compatibili

secondo me la differenza consiste proprio in quello che ho detto prima
probabilmente la francia ancora adotta il negativo a terra, mentre in italia già da decenni si usa mettere a terra il centro-stella della sottostazione, per cui i due fili si trovano l'uno a +300 volt e l'altro a -300 volt rispetto alla terra, e questo già di per se riduce la pericolosità.
inoltre le inevitabili "correnti vaganti", cioè quelle correnti che tornano alla sottostazione passando attraverso il terreno e che, soprattutto con la corrente continua, provocano corrosione nelle strutture metalliche (tubazioni, pali, ecc), si annullano fra di loro

bacio le mani professore...! è ancora possibile la marcia sul bifilare illegale (quindi con polarità invertite)?

i circuiti elettronici, si sa, non digeriscono le inversioni di polarità, ma se all'ingresso dell'alimentazione a detti circuiti viene posto un semplice dispositivo a diodi chiamato "ponte di graetz" non ci sono pericoli, la polarità viene sempre rispettata
questo in linea generale, bisogna vedere com'è fatto il circuito
comunque secondo me, se la cosa è prevista in fase di progettazione è sempre possibile realizzarla

quindi, se ho capito bene, l'inversione di polarità per i motori di trazione produrrebbe solo... il cambio di senso di rotazione degli stessi. viceversa il complesso dei dispositivi elettronici andrebbe protetto con 4 diodi collegati a ponte di Graetz che ovviamente dovrebbe avere una capacità in Amperes sufficiente; in tal caso il cambio di polarità sarebbe automatico e quasi istantaneo.

ricordo che mooolti anni fa per usare un apparato radio (ero radio amatore) indifferentemente su un'Austin che aveva il positivo a massa e le altre macchine normali impiegai un ponte di Graetz con 4 diodi da 10 A permanentemente collegato all'alimentazione dell'apparato.

ciao trammuè, gli altri scusino l'O.T.

il signore si che se ne intende !

na volta, na volta, mo me so rinc......... ciao

se come dici tu scattano a 4 MOhm su 600 Volt, siamo su livelli da interruttore differenziale domestico ....

oddio, 600 diviso 4 milioni quanto fa? 150 microampere?
il salvavita di casa mia è tarato a 0.03 A, cioè 30 milliampere
comunque non prendere per oro colato i 4 Mohm, ricordo un 4 ma non so dove come quando.... magari erano i figli dell'autista!

si 600 diviso 4 MOhm = 150 µA = 0.000150 A; su 300 Volt saranno 75 µA = 0.000075. penso che basti un po di umidità per scattare tutto. bisogna che ci documentiamo un po' meglio... ciao

A Rimini, prima che venisse abbandonato per un anello a marcia autonoma intorno al caseggiato, il capolinea cittadino della 11 era costituito da un cappio con inversione di polarità (vedi ampie foto nella discussione riminese).
Era percorso sia dai Volvo Mauri che, negli ultimissimi tempi anche dai VanHool che appunto montavano e montano il ponte di diodi

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quindi, se ho capito bene, l'inversione di polarità per i motori di trazione produrrebbe solo... il cambio di senso di rotazione degli stessi.

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anch'io da piccolo quando giocavo coi trenini rivarossi la pensavo così, ma in realtà nei motori veri, quando inverti la polarità, quella si inverte sia nell'indotto, sia nel campo, quindi non cambia nulla
nel trenino invece il campo è generato con una calamita, quindi invertendo la polarità si inverte solo l'indotto

Gentilmente, chi passa da quelle parti, potrebbe aggiornarci con delle foto a che punto sono i lavori?

Grazie!!!

@ trammue

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anch'io da piccolo quando giocavo coi trenini rivarossi la pensavo così, ma in realtà nei motori veri, quando inverti la polarità, quella si inverte sia nell'indotto, sia nel campo, quindi non cambia nulla
nel trenino invece il campo è generato con una calamita, quindi invertendo la polarità si inverte solo l'indotto

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hai ragione tu....te lo dicevo che me so rinc....

@ Claudio sono passato sulla Laurentina circa il 13 di questo mese e non stavano facendo nulla

ricapitolando e riordinando i (pochi) neuroni rimasti. Quindi la marcia dei filobus è indipendente dalla polarità della linea. Anche in caso di marcia sul bifilare "illegale" non succede nulla di particolare. Questo anche in caso di anelli (ho poca esperienza di trenini in C.C. essendo Maerklinista ab imis ma ricordo i problemi dei "colleghi" utenti della C.C.). Gli unici a dover essere in qualche modo protetti sono gli apparati elettronici. Mi sbaglio?

P.S. Dove è il deposito dei 90 trollini?