03/04/2015 09:07 |
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| | | OFFLINE | | Post: 5.828 | Registrato il: 07/01/2008
| maestro tranviere | |
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con i tram antichi le officine aziendali erano in grado di compiere tutti i tipi di riparazione e l'approvvigionamento dei ricambi era limitato a pezzi di tipo standard (spazzole, cuscinetti, ceppi dei freni, ecc) ampiamente presenti sul mercato
e penso che la cosa sia valida ancora oggi per quelle aziende che hanno mantenuto le vetture tipo peterwitt con le relative officine e maestranze
per quanto riguarda le vetture di nuova generazione, come del resto per gli autobus e anche per le nostre automobili, spesso occorrono ricambi specifici di alta tecnologia che possono essere costruiti solo con macchinari altamente specializzati, e farli costruire privatamente è difficile e costoso, per cui a volte diventa obbligatorio accantonare un veicolo magari solo per l'introvabilità di un componente piccolo ma essenziale
@censin: se ti riferisci alle vetture serie 9200, la situazione ormai si è risolta e sono tornate in circolazione, ma il problema più che tecnico era di tipo legale, nel senso che l'atac pretendeva la riparazione gratuita in garanzia, mentre la fiat la considerava decaduta per uso non corretto
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