Dal sito tramroma riporto integralmente:
20 febbraio. Probabilmente niente, ma secondo "Il Fatto quotidiano" del 12 c.m., quando nel fatidico 2015 la metro C arriverà a S. Giovanni, non sarà possibile passare direttamente, cioè all'interno della stazione, dalla C alla A e viceversa; la faccenda era già nell'aria da un certo tempo e non ci meraviglierebbe affatto. Sembra che sia una conseguenza dello spostamento del livello della C rispetto a quanto era nel progetto originale (spostamento, sembra, imposto dalle nostre solite autorità artistiche); l'articolo citato non è però molto chiaro e ad un certo punto si tirano fuori certe difficoltà nello spostare la "croce di scambio", che dovrebbe essere l'usuale doppia interconnessione in croce presente sulle linee ferroviarie per interconnettere le due vie di circolazione (quali terribili difficoltà ci saranno poi per spostare quattro scambi...). Ad ogni modo, riteniamo che ben altro debba preoccupare nel futuro esercizio della linea C, se veramente la stessa dovesse terminare a S. Giovanni: ce la farà l'attuale linea A a caricarsi della massa di gente da scambiare con la C? Ne dubitiamo.
Una proposta alternativa e innovativa: far proseguire la C da S. Giovanni a Vigna Clara mediante Phileas bidirezionali a sei casse (sette assi tutti sterzanti: sono già in servizio nella capitale di uno stato dell'Africa equatoriale) viaggianti in parte su via sopraelevata di sei metri e in parte sotto il Tevere.
Quello che trovo veramente esilarante è la soluzione alternativa proposta.