Sull'Eco del Chisone c'è solo un commento:
Quando la ragione svanisce
Quel treno dei desideri
Dopo quattro anni di inutili discussioni
Il titolo è lo stesso di quattro anni fa. "Quel treno dei desideri" è il "nuovo" treno che la Provincia aveva proposto per la Pinerolo-Torre Pellice. Era frutto di una scelta politica. Dopo l'alluvione s'era deciso di mantenere comunque il collegamento ferroviario tra Pinerolo e Torre Pellice, ma attraverso una linea metropolitana che riducesse al minimo i costi di gestione e i tempi dei passaggi a livello, evitando ingorghi soprattutto nel centro della città, in corso Torino e via Vigone.
Che Pinerolo non ami quella linea è come scoprire l'acqua calda; che il treno (in passato) sia sempre stato sottoutilizzato è un dato assodato. Ma una volta raggiunto l'accordo ci si attendeva qualche passo concreto. Invece sono passati quattro anni di "bla bla". Lo stesso assessore provinciale Campia ha sostenuto in passato: «Mi dà l'impressione che dormano un po' in Val Pellice». Né Pinerolo ha brillato per incidere, concretamente, su scelte che alla fine non sono state fatte. La linea è sempre la stessa, il treno anche, i tempi anche e - ciliegina sulla torta - quelli delle ferrovie sono usciti con proposte di sperimentazioni poco razionali. Tranne che nascondano un inghippo: tra qulache mese potrebbero sempre sostenere che il deficit della linea è troppo elevato, ribadendo un concetto che già vent'anni fa andavano sbandierando, che quella linea potrebbe essere inserita tra quelle da sopprimere (ma pochi anni fa sostenevano invece il contrario).
Insomma: tanti dilettanti allo sbaraglio mentre i pendolari della Val Pellice, a ragione, continuano a difendere i loro diritti di viaggiatori, scippati da un'alluvione e da una confusione mentale che quattro anni di discussioni non sono riuscite ancora a dissipare.
Appena esce Riforma/Eco delle Valli Valdesi vedro' se c'è qualche cosa..
[Modificato da sottostazione 10/05/2005 16.40]