Dato che questa è una discussione sui tram del passato, continuo con il viaggio iniziato a Tiburtina per andare in un altro importante nodo della rete romana: Porta S. Paolo. Ho usato una veduta aerea, dato che la mappa Google della zona non è abbastanza precisa, con i binari attualmente presenti evidenziati in giallo, mentre i tracciati scomparsi sono di colore verde.
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Lo sviluppo dei binari appariva tutto sommato modesto, se pensiamo che il nodo era interessato da un imponente traffico tranviario (linee 5 e 11 per la Garbatella, 18 e 23 per la Basilica S. Paolo, il deposito omonimo, il traffico merci da e per i mercati generali, nonché alcune corse limitate alla stazione Roma-Lido, e in passato le linee L), con un anello che presentava un solo raddoppio, quale binario di sosta. Questo anello era utilizzato come capolinea, nonché (sicuramente) per i rientri tra Garbatella e il deposito S. Paolo, dato che l'incrocio di via Ostiense con Via Matteucci non aveva (purtroppo) un triangolo completo, ma prevedeva la sola svolta Matteucci - Ostiense direzione Porta S. Paolo (e non direzione Basilica).
Nel 1975, con l'avvento della ex-circolare ad U, il capolinea del 30 barrato fu attestato in un primo momento proprio su questo anello, allora ancora esistente, ma ben presto fu creata la nuova racchetta con i due raddoppi sfruttando la grande aiuola spartitraffico sulla destra, al centro della rotatoria di Piazzale Ostiense. Dato che avevano voluto creare un capolinea ex-novo rinunciando agli impianti preesistenti, sarebbe stato più sensato approfittare della cosa per portarlo con una minima spesa duecento metri più avanti a Piazzale dei Partigiani, di fronte alla stazione Ostiense, che tra l'altro data la distanza non può beneficiare di un interscambio veramente diretto con la metropolitana e la Roma-Lido. Il tratteggio, di pura fantasia, evidenzia questa ipotesi forse mai balzata nella mente dei progettisti.
Ovviamente l'ecatombe perpetrata ai danni delle rotaie inutilizzate successivamente all'istituzione delle linee ad U non risparmiò nemmeno il vecchio anello e gli impianti da via Ostiense in giù, ma per quanto riguarda Garbatella c'è un particolare curioso. Lo smantellamento dei binari nel popolare quartiere fu infatti utilizzato come prova pratica per un concorso, e tale (per noi mesto
) evento fu addirittura ripreso dalle telecamere RAI
e ovviamente mandato in onda al tg... E pensare che già allora - in contraddizione con quanto effettivamente accadeva - qualcuno se non erro ipotizzava un collegamento tranviario verso i quartieri sulla Colombo, ponendo le basi per quella che sarebbe diventata - come sappiamo solo sull'inchiostro - la 'linea Caravaggio'...