E stata davvero una splendida mattinata, in tutti i sensi. Il tempo ci è stato favorevole e l’entusiasmo della gente era davvero tanto (a dimostrazione che attività di questo tipo non sono solo il bizzarro interesse di pochi appassionati…).
La 907 è stata l’indiscussa protagonista dell’evento, e non poteva essere altrimenti. Alle MRS in fondo siamo stati abituati fino alla radiazione delle ultime tre ancora in servizio (avvenuta tre anni or sono), e la loro presenza ha comunque caratterizzato il paesaggio tranviario romano fino a tutti gli anni ’90; la curiosità si è maggiormente accentrata sulla vecchia
due assi tolta dal servizio viaggiatori nel 1963, e definitivamente radiata anche come motrice di servizio (ridipinta in grigio), nel 1968, con uguale interesse di giovani e meno giovani. Questi ultimi, in particolare,
“contestavano” (bonariamente, s’intende), la tabellazione della vecchia linea 3: ognuno avrebbe voluto vedere sul tram le indicazioni della linea che usava per andare a scuola o al lavoro (le più citate: 2/3, 4, 9, 10, 12/28-13, 23, 28); molti ricordavano i capilinea tronchi, dove il conducente girava l’archetto e il fattorino ribaltava gli schienali dei sedili, e un ex conducente dell’ATAC (pensionato ormai da moltissimi anni), ha mostrato ai presenti la manovra che gli era solita.
Nei più giovani ha destato meraviglia vedere un mezzo pubblico senza porte, con gli accessi protetti a mezzo dei caratteristici cancelletti, e più ancora la cassa e tutti gli interni in legno pieno. Alcuni di loro hanno osservato che i sedili di legno della 907 (dei quali uno solo originale, purtroppo…), sono addirittura più comodi di quelli più o meno imbottiti di tram e autobus attuali (cosa su cui concordo), e più ancora dei meno giovani hanno chiesto se, e quando, la vettura sarebbe stata resa disponibile al pubblico anche in movimento.
Questa terza uscita ufficiale della 907 (la prima per il pubblico), ha insomma riempito d’entusiasmo un po’ tutti, soci GRAF, rappresentanti TRAMBUS e pubblico. A dispetto di certa propaganda più o meno interessata a sminuire questo ed altri impegni attualmente in corso, infatti, è indubbio che un interesse concreto esiste, per la storia ma anche per l’attualità del trasporto pubblico, e la possibilità di poter toccare con mano la storia stessa, di potersi proiettare anche solo per un momento decenni addietro, fa riflettere sull’attualità, sui problemi di una rete urbana dove il tram è relegato a un ruolo marginale e nessuno dei progetti annunciati sembra doversi concretizzare.
Il successo di questa iniziativa ha già permesso di auspicare nuove uscite della 907, e non è escluso che quanto prima GRAF e TRAMBUS, ognuno per il proprio ruolo, si accordino in tal senso. Di sicuro c’è solo che per la vecchia
due assi romana la nuova vita è solo all’inizio.
Scritto da: Augusto1 06/01/2007 22.03
Sbaglio, o De Grisantis ha messo qualche etto? Saranno state le feste?
Non sbagli, ma la passione è sempre la stessa. E in fondo, se la 907 oggi circola di nuovo per Roma lo dobbiamo proprio alle persone come lui...