TRAM DI ROMA

Speriamo di no .
Sono preoccupato soprattutto per le Stanga. Quelle proprio NON si devono toccare, ovvero ridurre in questa tinta. No. E' un po' la livrea degli autobus di ultima consegna. E nemmeno Socimi e Trollino. Per carità. Al massimo le 92, già infelici come linea per i miei gusti.
Ma come mai ogni giorno che passa fanno sempre più le cose di testa loro

Beh..non è poi così esteticamente sgradevole, soprattutto se paragonate ad altre, dipende dai vari modelli, cmq in questo caso la presenza del grigio è davvero minima, il verde resiste, a differenza di quella dei bus..
Non penso che verrà adottata dalle Stanga, al massimo dalle Socimi e dai Trollino.

Da domani sera inizieranno i lavori per sostituire i binari d' ingresso e uscita, dal deposito di Porta Maggiore, per le vetture dirette o provenienti dai capolinea di Gerani e Togliatti. Come sempre le linee tramviarie saranno sostituite da autobus, dalle 21,00 a fine servizio. Inserisco due foto, dove si puo vedere l'area interessata dai lavori.

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Particolare del binario d'ingresso al deposito.

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Buono a sapersi . Il che mi fa pensare (ma spero di non peccare di ingenuità) che Porta Maggiore rimarrà deposito ancora per un bel po'...

Omar76, 02/04/2008 9.57:

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Cori, non sono previsti nuovi tram....la passata giunta aveva una particolare allergia al tram, altrimenti non avrebbe realizzato quella schifezza del corridoio della mobilità sulla Togliatti ma avrebbe usato lo spartitraffico centrale per farci una tranvia.
ATAC e Comune erano troppo intenti a pensare alla nuova livrea dei bus, a ridisegnare la rete dei trasporti a Pechino ed altre cosette amene....te apre che ipotizzavano l'acquisto di nuovi tram?Al massimo arriveranno nuovi bus. A metano perchè è molto trendy la cosa...

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Per Omar e Giampi....PECHINO??? Che je frega a loro dei cagar...?? Lo spartitraffico lo si usava per farci altro,ricordo qualche garetta notturna che finiva sulla colombo puntualmente dopo qualche bottarella (alle portiere non capite male visto che si parla della colombo) causa qualche "pischelletta" di mezzo..perfino le 116 e 117 sono mezzi che hanno la lingua di fuori (parlo dei tecnobus) in piazza del popolo gli autisti o si fumano ignari la sigaretta incuranti che si stanno fumando il mezzo,oppure smadonnano come animali ogni volta che la chiavetta gira ed il mezzo fa il sibilìo elettrico senza muovere ruota....


Ora i tram grigio fescion e verde discarica no!! Anche qui con tutto rispetto sembrano carrelli da miniera!


E'bello l'accostamento del brucomela all'insegna dietro la palina col cartello circo togni,questa potrebbe essere l'ultima di un infinito numero di attrazioni! Venghino sìore e sìori!





Mi stavo gustando le carrelli genovesi... ed ora sto rigurgitando i bruchimela.....

Sempre pensato che in Via Ostiense c'è gente che non avendo di meglio da fare partorisce simili schifezze....Non commento sennò me becco na querela dall'ATAC (e qualcuno lì dentro non aspetta altro)

Questa di Pechino mi era sfuggita (per fortuna), ma non mi sorprende.
Oltre alla incredibile inerzia nel potenziare la rete tranviaria, sia dal punto di vista dell'estensione che del parco, mi ha colpito molto la totale sottovalutazione del grande successo del 90 e dei trollino.
A nessuno della balda giunta è interessato il risultato di numerossissime ricerche di mercato (strumento odioso in genere, ma in questo caso utile) che ha trovato l'utenza particolarmente entusiasta del "nuovo" mezzo.
Siamo come loro consapevoli dei costi di esercizio degli accumulatori, ma altresì consapevoli della facilità di superamento del problema con la semplice conversione a linea aerea di tutto il percorso. I Trollino inoltre resistono fottutamente bene all'esercizio, sembrano usciti ora dalla fabbrica, sia all'interno che all'esterno, non hanno ancora riscontrato guasti ricorrenti, e rimangono ancora molto silenziosi. Eppure non basta.
La causa di ciò, probabilmente, sta nelle tendenze della politica odierna fondata sul "modernismo", ovverosia sul culto del nuovo ad ogni costo, dell'apparire piuttosto che l'essere, del fenomeno piuttosto del noumeno! [SM=x346231] Quindi il "modernissimo" bus a metano è preferito al "vetustissimo" filobus o tram. Il grosso di questa politica si esplica nelle definizioni e per questo pensavo che potremmo inventare dei nuovi nomi da dare ai nostri amati mezzi, magari dal gusto futuristico e ambientalista, possibilmente anglosassoni, così per "rimercatizzarli". Che ne so, per il tram ho pensato ad un "iron-urban-way" o "autobus su rotaia" per gli amanti del nostrano semplicismo, il filobus magari "autovia su guide conduttrici o "ecobus" come piace alla nostra giunta!
Chissà magari non riveda i suoi progetti! Che ne dite? [SM=x346231]

saluti
nic

Sono perfettamente d'accordo con quello che dici (e sicuramente mi hai anticipato). Aggiungo: successo anche per il tram 8 (un motivo in più per portarlo a Termini).

P.S. i Trollino resistono assai bene, a maggior ragione se pensiamo che sono rimessati praticamente in un piazzale. Eppure è stato fatto un concorso per progettare questo nuovo deposito di Monte Sacro, anche qui immagine più che senso pratico tecnologico... A partire dalle caverne, dai dolmen, dalle capanne in poi l'uomo ha concepito qualsiasi casa come formata da un tetto e quattro mura, e quindi il più banale e anonimo capannone è sufficiente per questi scopi. E' un discorso generale, non specificamente filoviario o tranviario o automobilistico. Le più vecchie rimesse capitoline, San Paolo, Alberone, Tuscolana, l'originaria Vittoria e così via erano praticamente del tutto coperte; al quartiere Trieste per il ricovero dei primi filobus nel 1940 si improvvisò addirittura un rozzo hangar mimetico nel luogo dove attualmente sorge Piazza S. Emerenziana, pur di dare un tetto a quei veicoli. E per stare in tema tranviario, coperto era persino il piccolo deposito infelicemente allestito a ridosso delle mura aureliane presso S. Croce. Mentre in altre città che non voglio nominare si continua a seguire questo antico e valido criterio per la concezione dei nuovi spazi di rimessaggio dei rotabili, a Roma da un bel po' di tempo (salvo rarissime eccezioni) non so per quale motivo si preferisce lasciare tutto aperto, edificando solo gli spazi adibiti ad officina o servizi. Il deposito che dovrebbe sorgere presso il Centro Carni, oltre che scomodamente lontano è praticamente così. Ed è anche questo il motivo per cui non è stato e non è ancora possibile conservare e restaurare tanti veicoli storici (solo la 907 ha trovato posto in un box, adibito però da qualche tempo anche a sgabuzzino ), da qui la 'fuga dei trolley' per una qualche città del nord dove nonostante la temperatura più fredda possono godere di una più calorosa accoglienza (e rimettersi finalmente in moto ).

E invece la rimessa Tuscolana (almeno in parte coperta) e' ormai fuori uso (ci sono un paio
di note al riguardo nella sezione "Autobus di Roma").

Ero già a conoscenza della chiusura dell'ex STA di Piazza Ragusa, che diventerebbe il nuovo 'polo della mobilità'. Fa parte di un piano di dismissione di tutte le rimesse interne all'anello ferroviario (ma anche esterne a quest'ultimo).

Si Giampi hai perfettamente ragione, la faccenda della mancanza di copertura del deposito, ma a quanto pare dovremmo cominciare a dire "dei depositi", è qualcosa che per la sua ridicolagine fa quasi più ridere che piangere. Si, perchè viste le difficoltà per ottenere quei mezzi, tempi e costi dell'appalto, del progetto, e della manutenzione, ci sarebbe da piangere.

nic

Non so, forse mi sembrano eccessive le preoccupazioni sui veicoli lasciati all'aperto. Io fin da quando posseggo un'auto l'ho sempre lasciata per strada, e vi assicuro che queste mi sono durate anche dieci e più anni.
Invece mi preoccupo di più per la mancanza di sorveglianza nei depositi. Prova di ciò sono le "opere d'arte" che chiunque può eseguire sui mezzi. Non che ce l'abbia con i writer, ma se un giorno qualcuno un po' meno artista entrasse con un barattolo non proprio di vernice....

Beh sui bus i "pezzi"proprio no,le tagg ancora meno fanno schifo ed è da burini...

Un bus all'aperto non è proprio come una macchina,la vernice è diversa,non è metallizzata,non ha concezioni costruttive piu durevoli ed ha bisogno di costante manutenzione,la sola semplice accensione da problemi ad un auto in inverno tanto quanto un bus.

Il particolare dei binari all'ingresso.... come cavolo è ridotto?? Uno,quello di sinistra non è allineato con la prosecuzione! E' disattivato oppure appena ci passa un tram sferraglia e stride facendo un casino della madonna?

Oppure finisce come questa peter witt a milano?

it.tinypic.com/view.php?pic=2n0o7si&s=3

Il binario è disattivato. I tram che devono rientrare in deposito, provenienti dai capolinea di Gerani e Togliatti, proseguono dritti fino a Porta Maggiore. Lì girano intorno alla piazza e ritornano indietro, per entrare dal lato opposto. Comunque da ieri sera sono iniziati i lavori per sostituire quei binari.

Meno male che Porta Maggiore non è poi così distante, sarebbero capaci anche di farsi qualche km o anche più per svoltare e rientrare in deposito

C'è ancora l'obbligo del periplo (molto più lungo di quello di Porta Maggiore, purtroppo) fino all'anello della stazione Trastevere per le rientrate dei tram della linea 8 provenienti da Argentina, in quanto non possono svoltare dal centro a Via Induno. E questo è un mistero. Errore nella curvatura dei binari dell'incrocio o antica e misteriosa fobia della svolta indiretta che parrebbe (ma è una congettura di cui si parla spesso) irritare l'Atac da tempo immemorabile?

ma non sarà perchè a viale trastevere c'è il divieto di svolta a sinistra anche per le auto?

Gli scambi sono stati montati per ambedue le direzioni di svolta durante i lavori per la linea 8, e quindi il divieto non c'entra... e poi molte svolte, corsie, ecc., su altre strade non sono riservate ad autobus e taxi?
A meno che non sia subentrato un qualche (altrettanto strano) veto da parte dei vigili dopo l'inaugurazione della linea, come del resto avviene per un'altra svolta a sinistra, quella da V. Principe Eugenio verso Piazza Vittorio e v. E. Filiberto che è limitata alle entrate dell'8 dal deposito e non ha reso possibile un mantenimento del 3 tranviario sull'intero percorso ovviamente deviato per Piazza Vittorio a causa dei ben noti lavori sulla metro A (magari solo nel week-end, come già avviene da Porta Maggiore a Thorwaldsen per la mancanza dei Cityway). In definitiva è la trammofobia che impera, dura a morire qui in Roma

Per quanto riguarda gli autobus da sempre il 137 e poi l'84 hanno svoltato in divieto da ponte tazio verso viale tirreno. Da qualche tempo però la cosa non è piaciuta più e così oggi l'84 si fa il classico giro di peppe in mezzo al traffico di monte sacro per una semplice svolta a sinistra.

Qua e la ho visto anche altri casi simili. E che dire poi delle fermate che non stanno mai la dove servono? Quindi non è solo tramfobia, ma è politica irrispettosa verso gli utenti del trasporto pubblico, allo scopo di favorire il mezzo privato.

A milano esci dalla metro (anzi, dal metrò che sennò i milanesi ci prendono in giro ) e trovi in cima alle scale il tuo tram che ti aspetta....