Fermodellismo in generale

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Francesco E.
00sabato 29 novembre 2008 18:35
Uhm... e poi con chi avrebbero fatto affari? Con l'alleanza Ferengi (cfr... Star Trek!)?!?!?!
XJ6
00sabato 29 novembre 2008 19:28
KO
BiagPal, 11/29/2008 6:25 PM:

(...) hanno dimostrato molta correttezza perché se avessero voluto avrebbero potuto dare il Ko all'economia dell'intero "occidente" (...)

1 - Hanno i loro problemi anche i Cinesi, la crisi è mondiale. Non è questione di correttezza, ma di sopravvivenza. E poi ...

2 - ... se davano il KO all'Occidente, poi a chi vendevano? La domanda interna non è in grado di sostenere l'economia del paese.

Mi fermo, perché sono veramente fuori tema rispetto all'oggetto [SM=x346225]
mister656
00lunedì 1 dicembre 2008 18:45
Non sono molto d'accordo con queste ultime dichiarazioni...
innanzitutto la produzione modellistica italiana c'è ancora ed è rappresentata dalla Vitrains che produce tutto in Italia,ed ha un'ottima qualità,purtroppo rispetto alla concorrente Acme che è italiana ma produce in Cina sforna un minor numero di novità all'anno.
Anzi io mi sentirei di dire che è in atto una rinascita modellsitica in questi ultimi anni,sono usciti tantissimi modelli mai visti sul mercato (402a,740 in 1:87,444 prototipo cardanico,aln 668 1400,carrozze di tutti i tipi e via dicendo...)grazie alla manodopera cinese.
Questo è dimostrato dal fatto che sul mercato italiano si trovano addirittura gli stessi modelli prodotti da 3 case differenti,ad esempio il 656 prodotto da Hornby,Acme e Roco,fatto che mi ha dato modo di acquistare il mio locomotore preferito in tutte le salse ad un prezzo di 10 anni fa o meno...(ricordiamo che il 412 Roco 10 anni fa costava oltre le 400.000 lire)e nonostante l'austriaco sia nettamente migliore anche quello Acme ha delle finezze da non sottovalutare,per non parlare dell'Hornby che nonostante sia uno stampo datato dimostra la bontà del progetto di Isola Vicentina di quasi 20 anni fa.
L'Hornby poi ha cacciato dei locomotori "da battaglia" come il 445 ad un prezzo inferiore ai 40 euro,con motorizzazione cardanica che con un pò di lavoro vicino può migiorare tantissimo.
Infine ci sono case nuove come la Oskar che ha prodotto le Aln 772,che non ho,ma di cui sento parlare un gran bene e per Natale consegneranno il D 343 (grande pecca del mercato italiano) che farà compagnia ad un'altro diesel unificato,il D 443 della Roco.
E' vero che il prodotto cinese qualche volta è vittima di difetti ( etr 500 impossibile da digitalizzare,341 con 2 oblò al posto dei fanali,656 Hornby con pezzi montati al contrario,646 Hornby con numeri sul pancone ultradimesionati ecc)ma io quest'abbondanza di roba non l'avevo mai vista in vita mia,oggi di elettrico,diesel e rimorchiato è stato riprodotto quasi tutto,a parte gli sfigatissimi 491/492.
La Hornby in tutto questo vuole implementare la sua offerta di Start Set che vengono venduti bene (a Ischia e Capri erano marcati rispettivamente a 90 e 100 euro e sono stati venduti comunque)quindi mi sembra che il momento per il mercato modellistico italiano sia abbastanza propizio,grazie anche alla produzione sotto la grande muraglia...
(ginetto)
00martedì 2 dicembre 2008 21:03
E' roba da iniziati, caro 656
Quando eravamo dei bravi bambini pressoche' tutti conoscevano
la Lima e la Rivarossi, tanto e' vero che si trovavano anche alla Upim, come ha ricordato Francesco E.
Possiamo dire lo stesso della Vitrains (che poi altro non e' che un gruppo di reduci dalle stesse Lima e Rivarossi ?).
Certamente no.
mister656
00mercoledì 3 dicembre 2008 14:07
Vero,persino quando ero bambino io (fine anni 80),molti miei compagni di scuola avevano lo Start set Lima,e qualche mio amico ce l'ha ancora...ho già scritto che una mia amica con la quale studiavo aveva perfettamente conservato l'ovale Lima con 444 prototipo e 2 carrozze...
Solo che adesso anche se la Rivarossi e la Lima fossero ai massimi livelli non godrebbero più della fama di una volta,perchè i tempi sono cambiati,quand'ero piccolo io il mio negozio preferito Corsale a piazza Amedeo aveva un'intera stanza dedicata ai trenini,se oggi fosse ancora aperto sicuro in quella stanza avrebbe piazzato Playstation 3 Nintendo Wii e via dicendo...siamo in un'altra epoca e non dipende più dal blasone delle case modellistiche l'andamento dei trenini per bambini,ma da una scarsa attenzione verso il modellino giocattolo,sostituito da ben altri divertimenti.
Ben fa la Hornby comuqnue a volerlo riproporre,sono sicuro che con un'attenta strategia di distribuzione lo Start set può essere ancora un successo.
Francesco E.
00mercoledì 3 dicembre 2008 14:27
Sono daccordo, tant'è che negli ultimi 2 o 3 anni queste confezioni stanno timidamente ricomparendo sugli scaffali dei negozi di giocattoli (anche se ben forniti) generici! Io stesso, giusto un anno fa, ho comperato a mio figlio (e pure a me!) lo start set "passeggieri" della Lima-H. nel negozio giocattoli sito nel Centro Commerciale Campania di Marcianise...
trammue
00giovedì 4 dicembre 2008 17:13
io ricordo
I RR A (locomotiva due assi e tre merci) L.3900
I RR B (idem con due vagoni FNM) L.4900
I RR C (due assi americanizzata con merci) L.5900
I RR D (badoni con pantografo e tre centoporte) L.5900
parte di questo materiale lo posseggo ancora.
trammue
00mercoledì 7 gennaio 2009 21:00
Trovato in edicola
trammue
00mercoledì 7 gennaio 2009 21:03
mi pare si tratti di un... taxi usato ad ischia negli anni 50.
fu protagonista di un film della serie vacanziera, chi ne sa qualcosa?
notare la targa:
Francesco E.
00mercoledì 7 gennaio 2009 23:08
E' la riproduzione dell' Ape "C" Calessino degli anni '60... molto diffuso nelle riviere Ligure e Toscana, nonché in Costiera (nostra) e Capri ed Ischia! Ha avuto un successo strepitoso in India (dove addirittura fu piantata una fabbrica per costruirlo in loco);
costruito in varie serie fino al 1980, la Piaggio lo scorso anno lo ha riproposto in serie limitata (999 pezzi), costruito proprio in India su base dell'ultima versione Italiana, con finiture lussuose (c'è anche lo stereo!) e motore diesel monocilindrico Lombardini... prezzo... pure di lusso: oltre 8000 Euro!
filobustiere
00giovedì 8 gennaio 2009 14:23
Non solo agricoltura!
Non ricordi male! Il film era "Vacanze ad Ischia" del 1957 costruito ad episodi con la regia di Mario Camerini. Erano gli anni in cui Rizzoli aveva investito a piene mani sull'isola verde. Quindi produrre un film ivi ambientato, prometteva un ritorno di immagine molto interessante. L'episodio in questione vedeva protagonista come conducente del calessino pubblico, il bello e bravo attore Raf Mattioli, morto a soli 24 anni dopo una felice quanto effimera carriera.
Dirò di più. Sul numero di Novembre (od Ottobre) di Ruoteclassiche, da me acquistato su segnalazione di Francesco, c'è un interessante articolo su questi veicoli. Si legge che ne fu approntata una piccola flotta (de luxe e in livrea gialla) come supporto per il trasporto pubblico tipo taxi nell'ambito delle manifestazioni torinesi di "Italia '61". Il servizio della rivista era corredato da belle immagini dell'epoca
filobustiere
00giovedì 8 gennaio 2009 14:33
Per Francesco!
Dimenticavo: frequento Capri dal 1960 ma non mi risulta tali veicoli vi siano mai stati impiegati. Sulla costiera potrei dire altrettanto, ma in verità non ci metterei la mano sul fuoco.
Certo saremmo indotti a pensare il contrario in quanto, è noto, le strade di Capri sono più strette di quelle di Ischia. Invece vi circolavano i lunghi taxi, spesso strapuntinati, costituiti prima da Fiat 1400, poi da Fiat 1500L oppure 1800. Per lo più in versione cabriolet. Oggi ci sono le Fiat Marea lunghe e cabriolet oppure le Nissan van in versione cabriolet. E' chiaro che sono modelli ad hoc anche piuttosto costosi rispetto al modello di serie.
Una recente collezione da edicola, ha documentato i taxi di Capri inserendovi tra tali ed erroneamente, una Fiat 600 da spiaggia tipo Jolly.http://www.negri.it/fiat600/40.htm
Per quanto riguarda la Toscana, non sono documentato.
trammue
00giovedì 8 gennaio 2009 14:38
Eh, ecco che significa avere qualche anno di più!
Ma che ne sanno questi guagliuncielli di quello che è stata napoli negli anni 50 e, rimanendo in tema, delle balilla, delle E624, della funivia di posillipo, del lunapark alla villa comunale......
Francesco E.
00giovedì 8 gennaio 2009 15:13
Ovviamente io sono nato nel '65 e, a parte i miei ricordi personali (quello del calessino a Fuorigrotta, che forse era un "B", a ben pensarci), tutto il resto è frutto di interesse per l'argomento che ho appreso dai libri... se, come dici, non ne hai visti a Capri (ma non vedere non significa che non c'è!) può essere un caso... a meno che non sbagli Ruoteclassiche!
E poi... ti ringrazio per il "guagliunciello" ma di anni ne ho quasi 44... abbastanza da ricordare (appena) gli ultimi complessi Ale624 circolanti, forse per sbaglio ancor nei primissimi anni '70, sulla "direttissima"; s'è per questo mi ricordo anche dei Jukebox biverde, della IV a due assi, della Renault Dophine e delle Fiat 500D con le portiere controvento...
trammue
00giovedì 8 gennaio 2009 15:38
lo vedi che non ti ricordi?
le 624, al pari delle cugine milanesi 623 non erano ALe (automotrici leggere elettriche) bensì E, in quanto pesanti come locomotori.
Che poi pesassero molto meno delle ALe801/940 da 70 tonn cadauna è un altro mistero targato FS
filobustiere
00giovedì 8 gennaio 2009 16:03
Per Francesco!
Intendevo in servizio pubblico come microtaxi! Che poi qualche privato a Capri possa averlo posseduto a titolo personale, ciò nessuno può escluderlo!
Augusto1
00giovedì 8 gennaio 2009 20:46
per Francesco
La spiegazione non sta nel peso (ci può stare, ma in senso lato) in sè e per sè, ma nel fatto che le E 623 sono considerate materiale ordinario e non "leggero" (che è tale anche in senso lato). Ecco perchè quello che trammue definisce un mistero, in realtà non è tale...
Francesco E.
00giovedì 8 gennaio 2009 22:40
Lo so che erano E e non Ale.... ma talvolta un errore ostativo può anche accadere...
(ginetto)
00giovedì 8 gennaio 2009 23:27
Miscellanea OT
Non so se sia accaduto anche stavolta, ma a Ruoteclassiche ogni tanto
prendono degli abbagli paurosi.
A Capri hanno circolato anche delle Fiat 131 allungate e scoperchiate.
Le Renault Dauphine vendute in Italia venivano assemblate nello storico stabilimento del Portello (oggi demolito) dalla Alfa Romeo, portavano
sui parafanghi anteriori la targhetta "Dauphine Alfa Romeo" e dalla stessa casa del Biscione erano vendute (era un periodo di forti sovrattasse sulle auto costruite all' estero; oggi siamo noi che ci facciamo costruire le Fiat in Polonia).
Su un mezzo simile all' Ape Calessino si sposta anche il buon vecchio Roger Moore in "Octopussy".
filobustiere
00venerdì 9 gennaio 2009 09:08
Le Dauphine
Per le 131, effettivamente mi risulta!
Per le Dauphine, avrei giurato le facessero a Pomigliano (ante litteram). Ricorderò male:
Francesco E.
00venerdì 9 gennaio 2009 10:32
Invece ricordi bene... la Dauphine made by Alfa Romeo era ASSEMBLATA a Pomigliano con i pezzi provenienti dalla Casa Madre in Francia; i colori e gli interni, viceversa, erano specifici Alfa Romeo... meccanicamente aveva, ovviamente, solo il motore di 950cc più potente ed i freni a disco anteriori; che venisse prodotta a Pomigliano lo so per certo poiché un mio ex collega (in pensione da oltre 10 anni) prima di cambiare totalmente carriera era entrato come "giovane quadro intermedio" (un lavoro, mi disse, che non l'appassionava...mah!) all' Alfa di Pomigliano proprio durante l'ultimo anno di produzione della Dauphine... (infatti conosco anche alcune "zelle" di come venivano costruite le prime "Alfasud"... che però non posso rivelare sul forum...).
filobustiere
00venerdì 9 gennaio 2009 22:26
Una triste notizia!
Questa sera, alla periodica riunione Clamfer, ho appreso che la sera del giorno 6 Gennaio, ci ha lasciati Mario Bicchierai, valente giornalista esperto di fermodellismo, ferrovie e tranvie nonchè autore di interessanti opere a tema. Era direttore del giornale Mondo Ferroviario a cui ha affidato nel numero di Gennaio 09, il suo (credo) ultimo lavoro.
Sul forum di duegi editrice è stata aperta una sezione per esprimere un pensiero ed un ricordo.
(ginetto)
00venerdì 9 gennaio 2009 22:34
To Francesco e Filobustiere
Ogni tanto prendo anche io qualche...portellata.
Ma Francesco, dopo avere gettato l' amo, ora dovresti illuminarci sull' Alfasud. Io sapevo che negli esemplari costruiti a cavallo di qualche sciopero mancavano alcune parti o veniva saltato il bagno elettroforetico, con la conseguenza che la ruggine galoppava (a qualcuno
rimaneva in mano il mezzo sportello del baule, con le cerniere sbriciolate). Ma anche oggi non si scherza: sul forum dell' Alfa Mito
Club mi diverte leggere i post inviperiti di chi ha speso oltre ventimila euri e si ritrova la vernice piena di fessure.
Francesco E.
00venerdì 9 gennaio 2009 23:57
Diciamo che quelle che si riteneva "gossip" i merito alla costruzione delle Alfasud, lo era meno di quel che si pensa....molto meno...
all24
00venerdì 23 gennaio 2009 21:52
Salve, sono un vecchio modellista che ora ha deciso di costruire locomotori tram ed autobus (quest'ultimi di Roma) potete indicarmi dove posso trovare documentazioni o disegni al riguardo? Grazie 1000. Mario
filobustiere
00venerdì 30 gennaio 2009 08:18
Mostra a Caserta!
Volevo avvisare specialmente chi fosse in zona, che domani 31 sabato in pomeriggio e domenica (am/pm), sarà tenuta una Mostra Modellistica in Caserta a cura Clamfer. Essa sarà ospitata nei locali del complesso religioso "Caserta Città della Pace" a Puccianello (mi dicono "dietro l'Ospedale Civile"). Il tema sarà "I treni che non vedremo mai più". Pertanto vapore ed altro fino agli '70. Non mancheranno plastici "naif" e serii, nonchè un circuito in scala LGB. Io mi occuperò della logistica, ma chi dovrà attendere all'esposizione vera e propria, è fra i pezzi da 90. Pertanto penso che sarà una cosa carina. A chi interessa.........
niczano
00venerdì 30 gennaio 2009 12:54
all24, 1/23/2009 9:52 PM:

Salve, sono un vecchio modellista che ora ha deciso di costruire locomotori tram ed autobus (quest'ultimi di Roma) potete indicarmi dove posso trovare documentazioni o disegni al riguardo? Grazie 1000. Mario

Sui libri di Formigari e Muscolino ci sono i figurini sia di tutti i tram che dei filobus, ed anch etabelle con indicazioni tecniche utili.

nic
trammue
00venerdì 30 gennaio 2009 13:24
ma poi, mi raccomando, non dimenticare di postare le foto del tuo lavoro, che noi sappiamo apprezzare!
mister656
00martedì 10 febbraio 2009 20:55
Novità modellistiche
Alla fiera di Norimberga Acme ha presentato le prime prove di stampo dell'Etr 300 ovvero il Settebello!!!
Che ne pensate di questo modello?Erano anni che lo aspettavo...
Fra le tante novità (non sempre inedite)comunque da segnalare il 405,il 645 poliedrico,646,tantissime carrozze (tra cui il bagagliaio Di 90000),il ritorno dell'Etr 212,la 743!!!,il d752, il 444r in livrea Esci sia da Acme che Rivarossi (e sicuramente in futuro da Roco),444 prototipo con nuova numerazione e tantissime altre cose....
Cosa ne pensate della vitalità del mercato italiano?Ultimamente stanno riproducendo tutto quello che gira per la rete italiana 87 volte più piccolo...
Augusto1
00mercoledì 11 febbraio 2009 08:41
Che sia tornato un certo fervore fra le industrie italiane e non fa sicuramente piacere, ed il Settebello è la sorpresa più bella. Quello che dispiace è che permane la sovrapposizione di idee, con le stesse macchine che vengono prodotte nello stesso momento da diverse case, quando c'è tantissimo che non viene prodotto da nessuno a livello industriale. Penso alle Ale 724, alle 582, alle 801/940, ai TAF, ai tram... Invece tutti a fare il caimano, tutti a fare la tartaruga, tutti a fare la 464... Se non altro c'è stato il ritorno del vapore con la 740 e ora con la 743, che lascia ben sperare.
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