FILOBUS DI BOLOGNA

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TROLLINO59
00domenica 4 gennaio 2009 20:06
San Michele in Bosco.
Linea ancora esistente ed ivi transitante e ieri appannaggio, come mi è capitato di vedere, dei Citaro.

Non so o non ricordo sei hai mai detto, tu bolognese doc, perchè l'azienda nel 1980 decise di sospendere l'esercizio filoviario. Eppure i mezzi non mi sembravano cadenti a pezzi e la linea pian piano poteva essere ammodernata.
Insomma, 10 e passa anni di blackout che con più raziocinio poteva essere evitato...
Di chi fu l'infausta "firma" ?
Ed a metà di quel decennio, periodo nel quale feci lì il mio servizio militare, mi faceva tristezza vedere quell'immensa linea inutilizzata, anche se già si notava una certa manutenzione.
Ricordo benissimo anche al deposito Battindarno 3 filosnodati Macchi lasciati lì...all'aperto...
Cori x
00lunedì 5 gennaio 2009 14:38
Roberto....e fantasticando se il 16 tornasse filobus? Tutto sommato è una linea piccina! Via dei tribunali la faccio molto spesso,anche il bar in piazza galvani è strabattuto dal sottoscritto....un noto locale mi conosce molto bene!
paolo.64
00venerdì 9 gennaio 2009 17:07
Una curiosità: visto che le filovie "storiche" erano caratterizzate dalle linee numerate con la decade 4, mi è già stato riferito dell'esistenza delle filovie 41, 42, 43 e 46 (effettivamente in una mia gita a Bologna effettuata moooolti anni fa con la Fiat 850 insieme ai miei cari genitori ho un ricordo vago di un filobus in fondo a via Archiginnasio, probabilmente un 43). E le linee 44 e 45, erano anche esse filoviarie? In questo caso ho distinti ricordi di autobus in servizio su queste linee.
andreabologna65
00sabato 10 gennaio 2009 15:31
Rispondo a Paolo.64
Alla cessazione del servizio tranviario erano state previste filoviarie le linee con decade 4 oltre alle circolari 32/33:
41 - BORGO PANIGALE
42 - CASALECCHIO
43 - STADIO / VILLAGGIO C.E.P.
44 - MAZZINI (rimasta automobilistica con Aerfer 412 Bipiano)
45 - SAN LAZZARO (rimasta automobilistica con Aerfer 412 Bipiano)
46 - SAN RUFFILLO
47 - SAN VITALE (rimasta automobilistica)
Se si fosse attuata la completa elettrificazione delle linee 44/45/47
Bologna avrebbe avuto una rete filoviaria veramente estesa.
Ciao a tutti.
ANDREA
Roberto Amori
00domenica 11 gennaio 2009 00:01
Suffisso 4x
Andrea ha detto giusto.
A parte le linee 32 e 33 ( le uniche tuttora esistenti ) il piano prevedeva che le altre filovie avrebbero avuto il suffisso 4 come oggi l'1 ( 13, 14, 15... )
Era già pronto il progetto su carta per la realizzazione del 44 Mazzini e 45 S.Lazzaro quando avvenne l'imprevisto. All'Aerfer di Napoli rimasero invenduti nei piazzali i famosi bipiani Fiat 412 costruiti su ordinazione per una grande commessa estera che poi, per qualche motivo, saltò. La politica intervenne in aiuto dell'Azienda sparpagliando quei bus tra Napoli, Bari, Viareggio, Firenze, Bologna e Roma le quali per molti anni furono caratterizzate da quegli imponenti autobus inglesi.
Bologna ne ricevette ben 34 che furono da subito utilizzati per rimpiazzare i tram sulla linea per S.Ruffillo in attesa che ne fosse completata l'elettrificazione filoviaria. Arrivati i filobus snodati Macchi per la 46, nel frattempo completata, questi vennero così dirottati sulla via Emilia sul 44 e 45 che così non divennero più filoviarie... fino ad oggi... perchè a soli 45 anni di distanza i filobus sono infine giunti, grazie al Civis, a S.Lazzaro.



Una splendida foto degli amatissimi Macchi al capolinea di S.Ruffillo: notare sul bifilare la slitta per dare la priorità semaforica ai filobus. La foto è di Gregoris ed è stata scattata ormai quasi 40 anni fa...




Una mia foto del 1984. E' una foto interessante per qualche aspetto: innanzitutto il Bipiano qui ripreso 2729 in via Castiglione è tuttora esistente e si trova in forza alla Tram di Rimini. In quel punto ora passano i filobus snodati MAN in servizio sul 13: nel 1988 venne steso il bifilare utilizzando anche alcuni ganci dei filobus anteguerra che qui transitavano per andare a S.Michele in Bosco.
TROLLINO59
00domenica 11 gennaio 2009 02:34
roberto, ripropongo la mia domanda. perchè nel 1980 fu sospeso il servizio senza arrivare con continuità alla nuova "era" anni '90 ?
L'Aerfer l'ho visto molte volte a Rimini, ma ultimamente purtroppo nel deposito secondario... quello dei moribondi... [SM=x346226]
appena ci vado vedrò di fotografarlo.
Roberto Amori
00martedì 20 gennaio 2009 19:41
Per Francesco e gli altri...
Nel 1983 venne ufficialmente sospeso l'esercizio filoviario in quanto tutto il materiale era vetusto anche se rammodernato e curato con grande attenzione: gli autisti li guidavano malvolentieri non avendo, sia i 12 metri che i 18, la guida a sinistra e tutte gli accorgimenti più tecnologicamente avanzati degli autobus dell'epoca. In verità in quegli anni il mercato non offriva molta varietà di macchine anche se paradossalmente uno dei migliori filobus in assoluto, come poi si rivelò, era il Menarini 201 costruito proprio qui a Bologna. Difficile capire come mai l'ATC non ne ordinò un buon quantitativo per continuare il proprio esercizio, fra l'altro si sarebbe perfettamente uniformato nel parco aziendale dato che la versione autobus era già presente da alcuni anni in grande quantità... A questo punto penso che il problema fossero le linee: due circolari e altre quattro linee tutte non radiali con capolinea in centro. Evidentemente mettere mano ai bifilari veniva visto come troppo oneroso e così non si volle prendere una decisione definitiva. Per costruire nuove direttrici si sarebbe dovuto acquistare molto materiale e quelli ( perchè oggi no? ) erano tempi con minori possibilità economiche. Ricordo che mi chiamarono per chiedermi se c'erano città italiane con linee aeree smantellate di recente: segno che un po' ci avranno ragionato sopra. Io risposi che Torino stava eliminando tutto il bifilare delle linee urbane così come quello delle extraurbane per Rivoli e Chieri... mi sembra che anche Perugia avesse ancora per aria dei fili fuori dal centro, così come Avellino ecc.

Il bipiano ex Bologna di Rimini accantonato è anch'esso in attesa di decisioni ma quell'altro è invece sotto restauro sia nella parte meccanica che nella carrozzeria. E' intenzione di Rimini farlo tornare a viaggiare lungo le strade dell'amata Romagna... mia nonna Anita era proprio di Rimini.

Civis: sono stati montati a tutt'oggi oltre 550 pali. In questi giorni si sta lavorando sotto ai due capolinea bolognesi. I lavori sono difatti conclusi a quelli di S.Lazzaro di via Pertini e via Caselle, oggi proseguono pertanto su quelli di via Genova e Piazzale Azzurri d'Italia.



Via Arno




Via Firenze




Via Firenze e via Arno sullo sfondo




In via Longo ai nuovi pali si stanno già fissando le traverse




Sempre in via Longo procedono pure i lavori edili di contorno: qui si sta piastrellando il nuovo marciapiede.




Anche al capolinea del piazzale Azzuri d'Italia sono arrivati i pali mentre prende forma l'area con le quattro banchine.




Il capolinea di via Genova




Guardate questa immagine di via Genova: dentro questa fotografia ci stanno 36 pali... sono così invadenti? Deturpano? Sono stati messi senza che nessuno dei due lunghi filari di alberi sia stato toccato. Dovevano essere segati centinaia di alberi secolari o perlomeno così strillavano Comitati e Associazioni... In tutte queste foto c'è un solo albero, in via Longo che dovrà essere tagliato più avanti, nessuno in tutto il resto. Solo nel capolinea di via Genova si dovevano tagliare degli alberi, ne erano stati preventivati 16 ma penso siano stati infine di meno: chiederò. Rammento sempre che lungo la Tangenziale, fra l'assoluta indifferenza di tutti, ne sono stati recentemente segati oltre 500 di pioppi...

Infine vorrei segnalarvi l'ultimo mio studio che ho redatto sulle attuali vicissitudini del traffico. E' un PDF che alcuni di voi hanno già ricevuto, chi ne fosse interessato può accedere allo scarico direttamente da qui: Asfalti e percorsi
TROLLINO59
00mercoledì 21 gennaio 2009 00:05
Bologna filoviaria: alla fine, anche se anni dopo, è prevalso il buon senso e, non avendo smantellato la rete, si è potuto ripristinare ed ampliare il servizio.

Aerfer: oggi ero a Rimini e stavo per fotografarlo nel deposito secondario. purtroppo ha fatto cilecca la macchina (batterie finite). prossimi giorni ci riprovo. però i bipiano accantonati erano due..

Civis: in "periferia" i lavori proseguono bene. il problema credo verrà quando metteranno mano al tratto urbano vero e proprio. Ma quando avverrà?
Roberto Amori
00sabato 31 gennaio 2009 10:43
VETO
Col veto della Soprintendenza al passaggio del Civis in Strada Maggiore è andata in scena a Bologna una delle peggiori pagine degli ultimi 10 anni sulla pelle dei cittadini che, sul piano della Mobilità, continueranno, col pretesto dell' Arte, a rimanere senza nulla di valido. In Italia da molti anni ormai è diventato quasi impossibile realizzare grandi infrastrutture e qualora dovesse accadere questo comunque avviene con ritardi enormi dopo riprogettazioni delle varianti, alle varianti delle varianti e dopo proteste, fiaccolate e petizioni sempre condite dall'incondizionato appoggio del Partito all'opposizione
Dal 1999 ad oggi è stato fatto scempio di un progetto di Trasporto di massa, adeguatamente finanziato, che avrebbe definitivamente risolto i problemi del traffico: le tre linee tramviarie della Giunta Vitali erano e rimangono in assoluto la soluzione migliore per Bologna. La stagione politica della Giunta Guazzaloca ha voluto e ottenuto ad ogni costo spazzare via quella che oggi sarebbe una realtà già consolidata da anni alla quale probabilmente sarebbe ora già in esame una estensione.
Doveva essere un tram, poi un tram su gomma infine un filobus ma pure quest'ultimo non andava più bene allorchè con ingiustificato ritardo si è scoperto che pure l'ultima versione tecnologica, adottata e difesa per anni da quella Giunta, abbisognava di un binario seppure solo virtuale. L'Arte è l'unica cosa a non c'entrare, anzi i lavori di preparazione al fondo del Civis avrebbero risolto l'attuale situazione delle strade del centro bolognese che sono tra le peggio messe in Italia. Furono i negozianti a non volere i binari del tram e in seguito la traccia del Civis: a cittadini del tutto ignari è stato raccontato, e ampliato con ogni strumento mediale possibile, di un mezzo altamente impattante, enormemente sproporzionato e del tutto inadatto alle nostre strade. E i bolognesi vi hanno in buona fede creduto costretti com'erano per anni a leggere di treni lanciati in città senza nessun autista, di Eurostar, di vagoni, missili e quant'altro passasse alla mente ai cronisti. E' tutto nero su bianco, basta andare a rileggere. E' sempre sul mezzo che si è voluto dapprima puntare l'indice: nel parlare comune lo si è descritto fosse un treno sproporzionatamente lungo, largo e alto. Quello che i cittadini continuano a non sapere è invece che questo filobus è del tutto simile a centinaia di altri veicoli che ogni giorno percorrono Strada Maggiore da oltre 10 anni, salire su questo mezzo non è per nulla diverso dal salire su un normale autobus snodato in servizio sulle linee 19 e 27. E su un portale blog bolognese è infatti tuttora scritto: I filobus-civis si muovono senza conducente (anche se necessitano di un assistente alla guida (?) )... oppure: Nei test svolti questi mezzi hanno mostrato grandi difficoltà nei percorsi stretti e nell'affiancamento alla fermata peccato non dica dove siano stati effettuati questi test perchè allora altri 200 mezzi snodati dell'Atc non dovrebbero circolare come fanno invece senza alcun problema a Bologna dal 1958. Leggiamo ancora: Sono previsti infatti, espropri coatti di giardini, parcheggi ed alcuni muri pubblici e privati per la realizzazione, inoltre i cavi elettrici di alimentazione al civis verranno arpionati arbitrariamente ad abitazioni private con conseguente trasmissione di vibrazioni agli edifici e danni alle strutture, compresi gli edifici storici ed i monumenti sul percorso. A Bologna da 54 anni è presente una notevole estensione filoviaria composta da tre linee, da una quarta di notevole lunghezza quasi del tutto ultimata e infine di una quinta linea extraurbana attualmente sospesa ma mantenuta perfettamente efficiente e il tutto senza danni, crolli e vibrazioni. Ricordo a tutti che in numero assai maggiore che per quelle filoviarie in tutta la città sono fissate agli stabili migliaia di traverse dell'illuminazione pubblica, palazzi storici compresi, per il sostenimento delle lampade... ed è strano che su questi aspetti nessuno abbia mai fatto caso. A questo punto, con simili nozioni e alterata informazione è ovvia la preoccupazione di tanti, solo due giorni fa ho sentito dire in un locale: " Mio figlio mi ha raccontato che se il Civis passasse in centro potrebbero crollare le Due Torri..." Ovviamente non è il traffico privato del tutto impazzito, non sono le regole infrante quotidianamente, non sono le più belle strade del centro trasformate in parcheggi con auto regolarmente in doppia fila, non è il carico e scarico delle merci effettuato nelle ore di punta a creare preoccupazioni... il problema è un filobus che ancora non ha mai messo piede in città se non una volta nel 2004 in Piazza Maggiore per farsi osservare col sindaco Guazzaloca accanto che illustrava ai concittadini quelle meraviglie poi frettolosamente dimenticate. E altrettanto dimenticate proprio dai protagonisti di quella Giunta che ne furono i convintissimi principali difensori e che oggi ne sono invece i più fieri detrattori. Il professor Carlo Monaco nell'intervista rilasciata a Repubblica ha detto: " Il nostro Civis non passava in centro e sarebbe stato approvato dalla Soprintendenza " Al contrario il Civis è stato sempre previsto in centro sia dalla Giunta Guazzaloca che ne ideò il percorso in Strada Maggiore che dalla Giunta Cofferati che ne confermò successivamente quel transito.





A dimostrazione di questo ecco due foto di scena del comico Vito che illustrava nel 2004 il percorso del Civis: sono in ottima evidenza i passaggi in centro lungo Strada Maggiore, Via S. Vitale, Via Ugo Bassi, Rizzoli ecc. ecc.

Grazie alla buona sensibilizzazione fornita da chi realmente conosce la materia in esame ci si è così dovuti successivamente accanire su altro che non fossero i mezzi: le banchine. Ma se il problema è rappresentato dalle banchine sarebbe sufficiente chiederne un nuovo assetto, una diversa conformità senza privare la città di una intera infrastruttura già penalizzata dalla rinuncia a quel tram che doveva essere. Dire che restringono le carreggiate e costringono i mezzi ad incolonnarsi significa non essersi mai accorti che in parte questo già avviene da molti anni:


Da anni i mezzi devono rallentare ed incolonnarsi ai varchi cittadini per entrare in città: questo è quello di Porta S.Vitale dove le due banchine di Sirio distribuiscono il traffico in tal senso ma simili banchine sono da molto tempo presenti anche in via S.Isaia, Riva Reno ecc. Non si potrebbero dunque modificare le banchine già esistenti come del resto anche questo avviene già da anni in alcune strade come via S.Felice?



In via S.Felice le banchine di Sirio fungono anche da fermata dell'autobus, nella foto si vedono bene i mezzi ( fra cui uno snodato di 18 m. ) in sosta alla banchina... purtroppo si vede bene pure l'educazione di molti cittadini: il passaggio sulla destra è ricavato per il passaggio veloce delle due ruote mentre i mezzi pubblici caricano i passeggeri ma il disciplinato scooterista ha ritenuto giusto parcheggiare il motorino proprio lì!
Tante cose si sarebbero potute fare, tante decisioni si sarebbero potuto prendere. Mentre in altre città italiane come Firenze, Cagliari, Sassari, Messina e Bergamo nuove realtà tramviarie hanno già preso vita Bologna rimane ferma al palo da 10 anni in un cupo immobilismo di cui già si conosce la prossima vittima sacrificale:





XJ6
00sabato 31 gennaio 2009 15:07
Che disastro!

In Francia, e non parlo solo di Parigi, dove di patrimonio storico pure ce n'è in abbondanza, si costruisce e si migliora fondendo innovazione e modernità.

Sarebbe stato ipotizzabile, da noi, un centro Pompidou, o la piramide del Louvre o, per restare in ambito a me più vicino, il riassetto della stazione di Strasburgo?


DA COSÌ ...


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... A COSÌ!


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Sarà (anche) questo che fa la differenza tra un grande paese, e il resto [SM=x346225]


Stefagin76
00sabato 31 gennaio 2009 15:35
Le Soprintendenze vanno abolite come enti inutili al pari dell'Opera Nazionale Balilla.

Gli Italiani e i Bolognesi (Roberto Amori e i partecipanti di questo forum esclusi) non si meritano nulla di più che stare incolonnati in auto in tripla fila.

Stefano
aldoni
00lunedì 2 febbraio 2009 00:22
piccolo dubbio diabolico
Per non toccare le (pseudo) sensibilità delle sovrintendenze (che hanno taciuto durante i "risanamenti" pre e post bellici), non sarebbe meglio far circolare i Civis come semplici Filobus e far ripartire la traccia da Via Marconi (ovest) e da Porta San Vitale / Porta Maggiore da est?. In questo modo non verrebbe toccata la T del centro Storico insieme alle vie San vitale e Strada Maggiore, che sarebbero percorse comunque dal 14.


Ciao da Aldo
Roberto Amori
00giovedì 5 febbraio 2009 19:17
Nuovi test
Per Aldoni: le possibilità sono molteplici, l'Atc più volte ha detto di essere possibilista sull'asfalto grigio al posto di quello rosso proposto, per cui si potrebbe perseguire di comune accordo questa direzione che accontenterebbe tutti. Le banchine di fermata in Strada Maggiore sono del tutto diverse da quelle viste finora a S.Lazzaro: non hanno la copertura rossa e sono poco invasive, più o meno come le isole ai varchi di accesso in centro. Sarà sufficiente all'arrivo del filobus uscire dal portico, casomai piovesse, e salire sul Civis che porterebbe il suo pianale ribassato a livello della banchina. Da anni la gente aspetta il 13, il 19 ed altre linee sulla banchina in centro a via S.Felice senza che nessuno se ne sia mai lamentato e questa non ha nemmeno i due pianali che collimano...
Come sottolinei anche tu si è pure ipotizzato di tralasciare la traccia in centro se non, eventualmente, mantenerle alle sole fermate.



I due Civis bolognesi sono nuovamente usciti dalle Due Madonne per compiere qualche altro giro di prova. Dopo le polemiche degli ultimi giorni si è deciso di testare nuovamente mezzi e linea e di accelerare per quanto sia possibile l'apertura della nuova linea 14. In Spagna è stato così mandato in prova uno dei Civis bolognesi ancora parcheggiati in Francia e che nel frattempo sono già divenuti 36.
Il viaggio di ieri, un po' a sorpresa, è stato allestito anche per mostrarlo nuovamente a qualche giornalista e alla troupe televisiva di E'tv.
Ho avuto così l'opportunità di compiere quattro viaggi Due Madonne - Pertini - Caselle con entrambe le macchine. Ho ripreso il tutto e sto allestendo un breve video che metterò presto a disposizione: il Civis in elettrico è scattante e veloce ( ha passato i 50 Kmh ) ed infine si è comportato brillantemente su tutta la linea così come sotto gli isolatori e i due scambi al capolinea.
Il filoviere Beppe, giovane e sicuro di sè, era forse un po' teso al primo giro per poi prendere col passare dei minuti sempre più sicurezza e dimestichezza con la guida centrale. In questo momento Bologna ha due reti filoviarie di cui una a 600vv e l'altra a 750vv.
Grandissima la curiosità della gente: la stragrande maggioranza osservava e salutava i passaggi anche se non sono mancate due persone che hanno fatto dei gestacci. Simpaticissimi dei nonni che si sono portati alle banchine e sorridendo chiedevano di potere salire...

TROLLINO59
00venerdì 6 febbraio 2009 08:36
che sia di augurio per vedere completata del tutto questa opera NECESSARIA per Bologna. sapete come la penso. il mio tradizionalismo mi porta a sostenere che forse sarebbe stata più semplice e meno dispendiosa una filovia in sede protetta visto che la tramvia era ancor più detestata, ma questi Civis sono veramente belle macchine. speriamo che la famigerata elettronica non ci metta lo zampino. quelli già costruiti arriveranno o si aspetta la consegna unica?
per il momento potrebbero pure essere impiegati sulla 14 ? (però ci sarebbe il problema del voltaggio...)
Augusto1
00venerdì 6 febbraio 2009 08:48
Voltaggio
Non credo che il voltaggio costituisca un problema. A Napoli gli F19 hanno circolato per diverso tempo a 600 volts, e gli stessi tram Sirio (che hanno praticamente lo stesso equipaggiamento elettrico dei filobus succitati) continuano a viaggiare a 600...
Roberto Amori
00sabato 7 febbraio 2009 09:12
Nuovi test

Le nuove macchine al momento rimangono in Francia perchè potrebbero essere nuovamente riviste nell'assetto e nella carrozzeria. I problemi politici li conoscete ormai tutti ma ve ne sono di ulteriori: i sindacati hanno tutti espresso parere negativo sulla posizione degli specchi, sostengono troppo bassi e ad altezza uomo, così pure sulla porta anteriore troppo piccola. Una ditta ha presentato un piano di modifica per portare gli specchi nella posizione consueta in alto ma certo il rimpianto al Cristalis con lettore ottico assistito è sentito.
Il filobus è comunque assai bello e si fa notare per strada, secondo me dovrebbero metterli in linea e farla finita... dopo un po' diverranno familiari e certo non si riveleranno quei mostri di cui per anni hanno parlato i giornali. E difatti, guarda caso, nell'articolo pubblicato dal Resto del Carlino Giovedì, sta scritto che " il Civis non è poi così brutto come è stato descritto... "
La rete bolognese diverrà presto tutta a 750vv con 8 linee in esercizio più la extraurbana per Casalecchio ancora in sospeso, le vetture in servizio saranno 94 tutte articolate di 18 metri. Si sa già che i filobus non basteranno a coprire tutto l'esercizio anche perchè prima o poi verranno radiate le 15 rimanenti vetture a due assi che non possono essere convertiti al cambio di tensione, l'oggetto del desiderio sarebbe tra 3 anni potere acquisire dei megafilobus svizzeri a tre casse di cui Bologna ha sempre fatto capire di essere interessata. Chissà...



Nel frattempo ho preparato un video di sette minuti con alcune scene dei transiti nell'abitato e ai capolinea di S.Lazzaro
BLINKY73
00sabato 7 febbraio 2009 10:22

Ben detto: che li mettano in linea e non se ne parli più!
Tanto rumore per nulla.
Grazie Roberto, ottimo video e gradevole musica revival... un po' come il retro retro' del Civis!

[SM=x346228]
TROLLINO59
00sabato 7 febbraio 2009 23:33
ma la guida assistita è stata provata?
Roberto Amori
00domenica 8 febbraio 2009 18:33
La guida ottico assistita...
...era in programma ma un problema allo scambio di via Caselle lo ha fatto rimandare. Lo scambio funzionava benissimo con gli impulsi manuali ma era difettoso il collegamento Wireless col filobus per cui i due gruppi non entravano in sintonia... io pensavo a quelle belle slitte di un tempo neanche tanto lontano...

Finora le prove assistite sono state effettuate all'interno del Deposito Due Madonne sul breve circuito di cui tempo fa postai alcune immagini. Qui puoi comunque vedere un video girato nello stabilimento Irisbus:



Potrebbe essere la nostra 1102 ripresa poco prima che partisse per l'Italia o una delle macchine allestite subito dopo.
La ripresa è stata fatta appunto all'interno del grosso circuito di prova interno alla fabbrica Heuliez a Rorthais: l'autista deve stare in una posizione poco naturale coi due avambracci appoggiati ai due braccioli del sedile e con le mani in prossimità del volante pronte ad afferrarlo al volo in caso di necessità. Quando il veicolo perde la traccia al suolo il volante vibra, si accende una spia e viene emesso un cicalino. L'autista in manuale ha sempre la priorità sulla via ottico assistita, quando vuole può deviare dalla traccia ed eventualmente rientrarvi...




Questo è lo stabilimento francese a Rorthais nel centro-ovest del Paese: sulla sinistra c'è la pista del piccolo aeroporto locale, al centro la fabbrica cui sulla destra è annesso il circuito delle prove. Consiste di un grande anello al cui interno vi è un secondo giro più breve ma in salita e discesa: tutti due i giri sono dotati di bifilari con scambi e traccie al suolo.




Le belle slitte di una volta... erano lontane dagli scambi e i filovieri, data la lunghezza, avevano un ottimo margine di manovra. L'esatta posizione degli aghi era poi segnalata da un apposito semaforo collocato a fianco dello scambio: era tutto materiale costruito in casa, semafori compresi, dagli ottimi tecnici di allora.
Non ho mai visto una volta fallire una scambiata anche senza tanti Wi-Fi, sensori, antenne, impulsi a radiofrequenze, GPS e aste monitorate dall'interno...


TROLLINO59
00domenica 8 febbraio 2009 20:12
l'inserimento/disinserimento è automatico?
negli ultimi frame si vede l'autista con qualcosa in mano...
radiocomando?

secondo me, il sindacato chiederà un'indennità...per usura degli avambracci... [SM=x346232]
TROLLINO59
00domenica 8 febbraio 2009 20:17
scambi bolognesi
questo era presente in Ancona, alla fine di corso Garibaldi, sino alla chiusura del corso e relativo smantellamento. consentiva la deviata sul breve anello fino a corso stamira per il rientro in deposito. una decina di metri prima aveva le slitte. purtroppo ha avuto un'esistenza martoriata...ed alla fine i filobus preferivano tornare a batterie da piazza cavour.
mi è stato detto che è di una ditta bolognese, poi fallita



eccolo il giorno in cui è stato tolto.
Bifilare
00domenica 8 febbraio 2009 21:36
Il problema, almeno nel caso di Ancona, fu l'infelice scelta del posizionamento rispetto al naturale percorso dei filobus.
Roberto Amori
00domenica 8 febbraio 2009 23:20
Sulle tracce...
L'inserimento e il disinserimento è automatico. Il filoviere fa ciò che crede più opportuno. Per uscire è sufficiente afferrare il volante e sterzare che il veicolo esce dalla traccia: un spia lampeggia ed un cicalino suona per avvertire che si passa in manuale. Per entrare il filoviere deve allineare il Civis sulla traccia che il lettore ottico immediatamente la rileva e fornisce al sistema di bordo i dati per la guida assistita...

andreabologna65
00lunedì 9 febbraio 2009 16:03
Re: NUOVI TEST
Che spettacolo......
Roberto la prossima volta che sai di un evento del genere avvisami che lo vengo a vedere dal vivo.
Ciao.
ANDREA
Roberto Amori
00domenica 15 febbraio 2009 10:03
ASFALTI

Sono ritornato a Padova che, per quanto riguarda la realizzazione degli asfalti del tram su gomma, ha avuto il nostro stesso iter sofferto.
Anche a Padova il progetto prevedeva inizialmente la cromatura rossa al suolo ma questa trovò, probabilmente a ragione, una immediata disapprovazione. Venne così deciso che dopo lo sbancamento stradale, assolutamente necessario per evitare il solito effetto rotaia, l'asfalto rosso venisse realizzato in periferia e nelle strade di minor pregio architettonico:



Al contrario in centro venne deciso e infine realizzato un elegante lastricato in pavè cui nel centro trovasse spazio la monorotaia e i due lastroni laterali in resistentissimo calcestruzzo. Tutto nella stessa tonalità e assai discreto: non sono invadenti queste soluzioni nè tantomeno brutte a vedersi con buona pace di tutte le soprintendenze:




Come sempre sarebbe sufficiente viaggiare, documentarsi, osservare le soluzioni adottate da altri... Senza strillare o disperarsi sarebbe opportuno, per chi ne avesse responsabilità, studiare con calma la via migliore al compromesso. Ci fosse qualcuno di noi in quei posti tutto questo sarebbe certamente meno sofferto... meno confuso... più facile alla comprensione dei cittadini. Appunto se...
grandunion
00domenica 15 febbraio 2009 16:39
Gita a Bologna
Se giovedì, visto che dovrei avere una giornata libera, facessi un giro a Bologna troverei filobus in servizio, vero? Grazie.
Roberto Amori
00domenica 15 febbraio 2009 17:31
Io penso di si...
... comunque chiederò al servizio manutenzione se sono previsti spegnimenti della linea aerea. Questo fine settimana, ad esempio, erano in servizio i soli vecchi due assi sulle circolari in quanto lungo il tragitto della 13 in centro veniva risistemata la pavimentazione sofferente per le gelate.
Purtroppo non potrò accompagnarti, il giovedì per me è in assoluto il giorno peggiore della settimana...
grandunion
00domenica 15 febbraio 2009 19:26
Grazie mille. Nel frattempo sto disegnando una mappa della rete filoviaria; non riesco però a capire iuna cosa in merito alla futura linea 14: quali diramazioni sono dotate di bifilari?
Cori x
00lunedì 16 febbraio 2009 05:20
Tra Bologna e Padova
Giovedì questo come del resto tutti i giorni sono tra Padova e bologna,tra un ora prendo il primo bus per la stazione....che dire,roberto ti sei fatto il week end a Padova? ....ed io a Bologna! anche se non è questa la sezione ormai ieri mattina ho trovato due cityclass riverniciati,finalmente anche gli interni li hanno risistemati (5324)

Tornando al topic,beh,lo ridico,visto che anche ieri sera sono tornato a casa grazie ad un sovraffollato tramvetto,si,la scelta del color rosso per le lastre in calcestruzzo è stata scelta per la periferia in modo da evidenziare quello che un binario normale avrebbe normalmente evidenziato:il passaggio del tram,guidando però per la zona guizza cioè a sud non è tutt'oro quel che si vede,così come "l'elegante pavè" disturba non poco il transito per pressochè tutte le riviere,ok,è una cretinata,ma se si guarda bene di resistente c'è ben poco,basti soffermarsi al capolinea provvisorio della stazione specie durante la pioggia,o ancor peggio alla fermata riviere,cioè davanti il casermone del "brek" qua e la rattoppato con l'asfalto,i sanpietrini saltati,poco tempo fa ,venivano ammassati nelle fermate,e non erano un bel vedere,così come a Bologna ho storto non poco il naso per le rattoppature proprio di fianco alla loggia della mercanzia perpendicolare al famoso tegolino di via castiglione,o passandoci in macchina in una devastata via rizzoli la quale se si superano i 50 all'ora si rischia di sfondare o gli ammortizzatori o qualcosa di peggio della stessa auto....

Tornando a Padova,invadente non è la scelta dei colori ma la scelta allucinante di non allargare la carreggiata in prossimità della stessa fermata davanti la cappella degli scrovegni....ogni mattina dalle 8 alle 11 e così poi dalle 16 alle 19 e anche anche il traffico diventa paralizzato a causa di una pessima scelta del comune di non far transitare almeno i taxi nella sede tramviaria proprio in quel punto.Taxi che ricordiamocelo sono mezzi pubblici la cui licenza qui a Padova costa 50.000 euro. A Bologna c'è l'invalicabile T a Padova l'invalicabile L rovescia,peccato che nella prima i mezzi pubblici e furgonati con licenza possono transitarvi,a padova No! In compenso 3 ferrari due cayenne turbo una lamborghini ed una mercedes Slr( tiratura limitatissima e rumorosità peggiore di una Harley)fanno il porco del comodo loro specie in notturna....ah precisiamo conosco i legittimi imbec..proprietari ecco perchè lo so,posso anche garantirvi che la rotaia che qualcuno definì killer di killer non ha nulla,è di qualità superiore,se volete però c'è l'apposita sezione patavina

Che poi i Bolognesi siano delle lagne un pò provinciali come i padovani e campanilisti piu dei padovani me ne accorgo sempre piu ogni giorno,ma a me va bene così,dopo tutto è come offendermi 2 volte visto che le vivo entrambe,ci divide il Po ma la mentalità è la stessa identica. Poisto pomeriggio c'era un tizio in piazza Nettuno che ha tirato su un gruppetto di persone contro la giunta cofferati,sembrava l'incrocio tra un ZZTop ed un camionista yankee,un genio hahahahaha


Nella foto l'impianto francese del translohr una scelta che io condividerei pienamente levando dalle scatole futilità e velleità pseudo shantose





Au Revoir!
Roberto Amori
00giovedì 19 febbraio 2009 01:27
Night and day

Sono proseguite le prove del Civis lungo l'itinerario Caselle - Pertini di S.Lazzaro. Interessanti i test notturni a simulazione del pieno carico: nel filmino noterete come il filobus sia stato riempito di sacchetti di sale oltre che di persone in vista delle omologazioni necessarie.
Nell'ultimo giro, attorno a mezzanotte, per un quarto d'ora tutta la via Caselle è stata chiusa al traffico sbarrando ogni strada traversa: il Civis ha potuto così lanciarsi per diverse centinaia di metri a tutta velocità per valutarne stabilità e tenuta.

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