FILOBUS DI BOLOGNA

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esadelta.b
00venerdì 31 ottobre 2008 13:26
linea 15
interessante ma poco probabile il progetto del'15'..ma mi sa che anche il '14' (con i bifilari inesorabilmente da anni attaccati al palo alla tang.s.vitale)rimanga ancora un sogno per un bel po'....
inoltre sarebbe poco conveniente una filovia(magari con filosnodati)con un solo capolinea periferico..molto + probabile che casalecchio sarà abbinato a s.ruffillo (quando,come,forse,chissà sarà realizzata la metrotramvia x borgo panigale..)
comunque la parola a Roberto e chi ne sa di +...
Roberto Amori
00venerdì 31 ottobre 2008 19:12
Da 42 a 15...
In effetti il progetto così ben presentato da Andreabologna appare dimezzato rispetto all'orientamento dell'ATC che eventualmente la riconsidera in chiave radiale. Anche io però ho più volte pensato che data comunque la presenza dell'intera linea e che questa è stata ricostruita nei pali, nelle traverse, negli isolatori K&M, nel frattempo la si potrebbe benissimo già avviare limitata al centro come proposto nello schema. Fra l'altro in questi anni si sarebbero potuto utilizzare con migliore razionalità i due assi spesso sottoutilizzati sulle Circolari.
Da un vecchio progetto si pensava di prolungarla a Corticella, ed è per questo che è ancora presente la linea aerea dalla Stazione alla vecchia Zucca. Oppure di filoviarizzare per intero l'attuale autobus 20.
Per quanto riguarda la 14 il capolinea già costruito, e subito dopo smantellato per i lavori ai viadotti autostradali, non verrà ripristinato così com'era. L'attuale opinione e fare proseguire i filobus oltre la tangenziale, entrare in via Mattei, svoltare a destra in via Martelli, ripassare sotto la tangenziale, entrare in via Due Madonne ed attestare il nuovo capolinea al deposito...



CLICCARE SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRE

Una rarissima immagine della Croce di Casalecchio tratta dall'ingrandimento di una cartolina. Il filobus è un'altra macchina poco fortunata e sottoutilizzata a Bologna: è la 1148 Alfa Romeo 140 a tre assi. Notare i tempi che furono: il filobus è già pieno e molta gente è in fila alla fermata per salirvi sopra. Si vede una delle prime Simca 1000 per cui potremmo essere attorno al 1962, 1963...
Io abito a nemmeno 100 metri da questo punto.
andreabologna65
00sabato 1 novembre 2008 14:36
Oppure........
Oppure si potrebbe, inizialmente e nel momento che verrà attivata la
linea 14 sdoppiarla con corse alternate:

14a - DUE MADONNE - CENTRO - STADIO - BARCA
14b - DUE MADONNE - CENTRO - STADIO - CASALECCHIO

e poter così sfruttare, come dice Roberto, il ramo "Casalecchio" già
pronto.

ANDREA
TROLLINO59
00sabato 1 novembre 2008 15:46
comunque si giri la faccenda, a me pare che più altro manchino i mezzi.
con lo sdoppiamento si verrebbe a modificare la frequenza dallo Stadio verso i due capolinea; a meno di non voler esercitare entrambe le linee in trazione mista
Roberto Amori
00mercoledì 19 novembre 2008 08:37
... continuiamo con altre dichiarazioni ancora rilasciate nel corso della mattinata all’Università e che sono interessanti sia per il contenuto che per l’opportunità della replica pacata che viene offerta: “ … danni per ulteriori vibrazioni, apportate ai portici, specie a quello dei Servi, il più delicato..."



Questi giocattoli dalle dimensioni non proprio contenute sono stati per decenni gli indiscussi protagonisti di Strada Maggiore sulle linee 44 Mazzini e 45 S.Lazzaro.
Sono gli indimenticabili bipiani Fiat 412 Aerfer e qui la vettura 2719 impegnata sul 44 è proprio alla fermata sul fianco della Chiesa dei Servi. Notare al suolo ancora la presenza delle rotaie, in entrambi i sensi di marcia, dei tram 4 Mazzini e 20 S.Lazzaro soppressi nel 1961, anno in cui fu istituito il senso unico attuale.
Il Portico dei Servi, come giustamente dice l’architetto, sarà delicato ma quando era percorso centinaia di volte al giorno, per oltre 20 anni, da questi grandi mezzi non era oggetto di preoccupazioni. Mi chiedo come mai un Civis che deve ancora cominciare a circolare possa preoccupare per la salute della struttura mentre questi grandi autobus a due piani che hanno circolato dal 1962 al 1987 non ne destassero affatto…


Scrivevo così, nelle mie relazioni, solo ai primi di Ottobre... era la mia risposta alle solite trite e ritrite allusioni a pesi e misure, del tutto errate, nominate da professori, politici locali, urbanisti, architetti, Sopraintendenti e via così. Siamo a metà Novembre e non è cambiato nulla: il Civis doveva, è, e sarà per sempre più lungo, più largo e più pesante degli altri autobus e filobus. Abbiamo scritto fiumi di parole, postato ogni documento, ogni riferimento, ogni confronto fotografico, io ho anche inviato email con mie documentazioni e riflessioni personali in PDF anche a tutte le redazioni e ai giornalisti che scrivono in proposito... niente. La parola è una sola: il Civis era, è, e sarà enorme, smisurato e dicono forse senza autista.
E il motivo delle tenebre programmate? Lo shopping Natalizio, chiaro... Sono anni ormai che il Natale ha perduto ogni forma di sacralità ma guai a ad attentare alle spese di fine anno. Nostro Signore è nato in una stalla riscaldato da un bue e un asinello e noi? Noi ne celebriamo la ricorrenza nel consumismo più eccessivo, comprando cose perlopiù inutili in negozi che recano cartelli " noi abbiamo contribuito agli addobbi e alle luminarie della strada " Ho sempre detestato quel cartello, così che se il negozio a fianco non lo espone tutti sanno che è un taccagno o se la passa non bene...
Ma visto che non possiamo cambiare il mondo da soli provvediamo, con buona pace di tutti, a salvaguardare questi commercianti in tempo di recessione e i patiti dello shopping cantierando questa strada dopo le Feste. Ma che i lavori siano conclusi per Pasqua però: ci sono le Uova di cioccolata e le Colombe che incombono...



Le devastazioni del Civis: il Palazzo Davia Bargellini non è stato usato per ancorare la rete aerea del filobus. Quei due sottili pali grigi, in stile e con tanto di pomo d'ottone in cima, reggono con discrezione le traverse della linea 14 e del Civis. Peccato per quel cartello di senso vietato scarabocchiato come del resto quasi tutta la città...



Le devastazioni del Civis: il Portico dei Servi non è anch'egli minimamente interessato agli ancoraggi. Potete osservare come sia l'altro lato della strada a reggere il bifilare per mezzi di piccoli pali monobraccio tenuti in posizione da una corta traversa superiore. Forse non tutti sanno che il Portico dei Servi ha invece retto, senza il benchè minimo problema, per 60 anni la rete aerea dei tram e prova ne sia che sono ancora presenti sull'antica struttura i vecchi ganci e i rosoni di allora. A dire il vero ha dovuto invece sopportare, ma non sono mai state organizzate notti al buio, un traffico automobilistico privato costantemente senza regole giorno e notte, autobus a due piani, autobus snodati di 18 metri fin dal 1961, camion a tre assi per la raccolta dei rifiuti, veicoli commerciali di ogni forma e grandezza, corriere per Imola e perfino i carri armati degli Alleati...
E' ovvio che a fronte di tutto questo che è durato all'incirca un secolo il problema è del Civis, che non è nemmeno partito, che non ha nemmeno fissato un gancio nei Palazzi più antichi né tantomeno nel Portico della Chiesa dei Servi...
C'è una cosa però interessante in questa fotografia. I bifilari dei filobus sono stati installati salvaguardando prudentemente ogni forma di arte ma guardando poco più su cosa possiamo vedere? La lunga fila delle campate elettriche per l'illuminazione notturna delle strade. E a cosa erano ancorate le traverse che reggevano le pesanti lampade a 8 metri dal suolo? Ma alla struttura muraria sovrastante l'antico Portico della Chiesa dei Servi, ovvio!!!
Ora le lampade sono state sostituite da più eleganti fari alogeni ma per chissà quanti decenni alla chiesa vi si aggrappavano sia le traverse della rete tramviaria che quelle della illuminazione stradale, poi dal 1961 fino ad oggi per altri 40 anni solo quelle dell'illuminazione pubblica... Tutte queste tesate non hanno causato alcun cedimento mentre il Civis, che avrà invece le traverse da altre parti preoccupa tanto i professori, i politici locali e perfino la Befana che non sa dove parcheggiare il suo sacco. Strano che per 50 o 60 anni non abbiano organizzato notti al buio. Sarebbe stato facile: bastava spegnere le lampade dell'illuminazione stradale...
iltriestino
00mercoledì 19 novembre 2008 19:01
Le reti aeree di tramvie e filovie hanno fatto parte del paesaggio urbano dei nostri Centri Storici, senza dare turbativa alcuna, almeno fino agli anni 70.
Quelle città che le conservano, o che le hanno ripristinate o incrementate in quest'ultimo decennio fervoroso di lavori (penso a Bologna e Modena in primis, ma anche alle "nuove" città tramviarie) ne risultano arricchite e, in un certo modo, abbellite.
I ricordi della mia giovinezza sono pieni di bifilari: per le vie diritte del centro storico di Trieste si incrociavano ben dieci linee di filobus, e quando, dopo la scuola, accompagnavo la fidanzatina verso casa sua, la portavo a prendere la filovia 15 o la 16 al capolinea di Piazza San Giovanni. Le bellezze architettoniche del Neoclassico della mia città ne venivano sottolineate e non cancellate; anche se i miei occhi volgevano allora più ad altre bellezze...
Roberto Amori
00giovedì 20 novembre 2008 08:15
Dei fili e lo show

Le ragnatele aeree disegnano geometrie che hanno a tutti noi intrigato la mente fin da bambini. Anche io le ho sempre considerate parte integrante della città e semmai ne avessi avuto dei dubbi si sono subito dissolti considerando ciò che è accaduto dopo con la selva, questa davvero inguardabile, dei tralicci telefonici. Probabilmente i fili ci riconducono idealmente anche ai tram, a Trieste come a Bologna, frettolosamente soppressi attorno alla metà degli anni '60 quando le città erano più umane, meno inquinate, a quella vita di strada e misura di uomo che non prevedeva ancora lo spaccio, gli sfaccendati, la microcriminalità...
Italia Nostra ha sempre giocato un ruolo fondamentale nella soppressione delle rete aeree ed in particolare a quelle filoviarie: ha premuto tantissimo in tal senso e un cinquantina di anni fa ha contribuito sicuramente all'eliminazione dei filobus in diverse città italiane. E a chi si sono rivolti, oggi e trovandone sostegno, secondo voi le Associazioni e i Comitati bolognesi contro il Civis? A Italia Nostra, ovvio.
Ho lavorato due notti al PalaDozza in occasione dello spettacolo di Beppe Grillo: assieme ai ragazzi della Lista Civica cui appartengo abbiamo curato con un banchetto dentro e fuori dal Palazzo alla raccolta dati per la diffusione della Lista via email: il ritorno è stato incoraggiante, abbiamo riavuto compilate 1.020 schede.
Lo spettacolo ovviamente è stato al solito molto bello e caratterizzato, come sempre, dall'impegno profuso da Grillo lungo due ore mezze intensissime: e al termine era difatti bagnato fradicio, col fiatone e la voce roca.
Fra i tanti argomenti trattati e il trionfo decretato dall'interesse alla Biowashball non potevano ovviamente mancare i contenuti incerti o momenti non all'altezza della situazione. E visto che siamo in questo 3D è chiaro che io non abbia apprezzato il Power Point sul Civis e mi conforta il fatto che non lo sia stato anche ad altre persone. Il video è stato presentato dalla giovane architetto Micaela Mazzoni che si è soffermata sulle opere edili e le banchine in genere: l'ho conosciuta il giorno appresso e le ho detto che le avrei inviato del materiale un po' più esemplificativo e migliore di quello scarno in suo possesso. Del filobus mi è parso subito chiaro non ne sapesse molto mentre sulle banchine, essendo architetto, ne aveva certo miglior ragione e comunque ne accetto, come sempre, senza problemi il contraddittorio. Ma quello che mi ha urtato maggiormente è stato sentire parlare Grillo come il Resto del Carlino su misure abnormi, devastazioni, pesi e urti tremendi nelle stradine del centro storico. Ora io non pretendo che un uomo impegnatissimo su molteplici fronti come Beppe Grillo si interessi di filobus e di Bologna nello specifico: certamente qualcuno gli ha riportato queste notizie e lui vi ha creduto. Dopo lo spettacolo è stato raggiunto nel camerino e gli è stato spiegato che le cose non stanno propriamente così e lo stesso Meetup non è del tutto concorde sull'argomento. Ma se ne doveva già essere accorto perchè la sera dopo ha detto di non volersi soffermare sui contenuti tecnici. Purtroppo il danno della sera precedente non è da sottovalutare dato che ha parlato male di tutti i filobus in genere ( nella sua Genova sono appena entrati in servizio sulle due filovie i bellissimi Van Hool snodati... ) oltre che alla solita citazione sui mezzi piccoli ed elettrici che non sta in piedi e pure sullo Stream dell'Ansaldo che è un progetto accantonato da anni e comunque non ibrido come ha detto.
Altro momento poco simpatico, almeno per me, è stato durante la seconda sera quando i ragazzi del Meetup sono saliti sul palco. E' stato proiettato in diretta il nostro Meetup bolognese che è comparso enorme sul maxischermo. Metà dello schermo se lo pigliava da solo la discussione sul Civis con le sue 130 pagine e migliaia di interventi fra cui notavo in quel momento l'ultimo era quello di WLABIZICLATTA postato poco prima. Ora non pretendo assolutamente che questa discussione venga citata o pubblicizzata dinanzi a tutti ma neppure che venga del tutto ignorata come è successo. Chi lo illustrava ha detto: " Come vedi parliamo di questo argomento... poi di quest'altro... poi di quest'altro ancora... " E la mobilità, che era così spessa da prendersi tutto quello spazio? Non andava nemmeno citata fra le varie cose che animano il Meetup? E' il figlio del prete avrebbe detto mio padre? 65.000 visite su 130 pagine ne fanno in assoluto l'argomento più seguito, spiace ma è così. So bene che in questi giorni la casa sia un argomento che scotta a Bologna, e lo siano anche la riforma della scuola e l'ecologia ma però è la mobilità che porta un fiume di gente al Meetup! Chiunque sia interessato al Civis, ai trasporti o alle mille modalità dei trasporti facendo una ricerca su Google inevitabilmente finisce nel Meetup. Lo so bene e mi è stato più volte riferito da tante persone che prima ne ignoravano perfino l'esistenza. In questo modo chi vi entra perchè al momento interessato solo ai trasporti è assai probabile che poi vi rimanga e ritorni perchè attratto dagli altri argomenti altrettanto importanti e stimolanti. Sembrerebbe facile ma evidentemente per taluni non lo è...
Poi mi è dispiaciuto per la trascuratezza verso il Turbogas. La prima sera il video è stato interrotto a metà e sinceramente mi sono reso conto che in quel determinato frangente forse non ' bucava ' lo schermo ma la drammaticità del contenuto rimane tutta. Il video non poteva mostrare granchè in quanto al momento la Centrale è una ipotesi e come tale non la si può riprendere e mostrare.
La sera dopo avrebbe dovuto parlare una ragazza di noi che difatti era sul palco col microfono in mano... ma anche qui è accaduto qualcosa che ignoro e l'intervento è saltato. Fatto sta che, tra una cosa e l'altra, della Centrale a Turbogas che incombe sulla Valle del Reno a Marzabotto si è parlato pochissimo e molto meglio sarebbe stato non far vedere due sere di seguito il video sul Civis e magari soffermarsi adeguatamente su quest'altro problema.
Ciò che vorrei dire è che un uomo di cultura e spettacolo come Beppe Grillo va preso esattamente per quello che è: un uomo. Anche lui coi suoi pregi, indubbiamente tanti, e i suoi difetti, qualcuno. E' per merito suo che esiste un Meetup, è per la sua caparbietà organizzativa che possiamo approfittare di quegli ausili mediatici che ci ha fornito senza chiedere nulla in cambio. Ma è un uomo, certamente migliore di tanti ma un uomo. Rimango sempre scettico e sinceramente perplesso quando vedo quelli che vi si immedesimano anima e corpo. Non è possibile decretarne un tributo completo senza avere il minimo dubbio su alcunchè. Sono sempre sospettoso dei processi di canonizzazione Santo Subito.
XJ6
00giovedì 20 novembre 2008 11:32
I tribuni ...

... ricercano il facile applauso cavalcando il luogo comune. Il catastrofismo e l'attacco della Pubblica Amministrazione fanno parte di questo perverso meccanismo. Non mi sarei aspettato niente di diverso, ahimé.
Roberto Amori
00giovedì 11 dicembre 2008 00:32
Carnevale a Natale...
Qualche giorno fa il filobus Menarini 010 mentre stava come sempre sulle circolari, ha dovuto fermare la corsa ed accostare sul lato del viale. E' successo che improvvisamente una trentina di persone hanno accusato dolori al petto, bruciori alle vie respiratorie e nausea.
Il filoviere ha immediatamente comunicato l'accaduto alla centrale che ha allertato, a sua volta, i pompieri e le autorità accorse in gran numero. I pompieri sono giunti con una squadra allestita per
evenienze di questo genere con caschi ermetici e respiratori con bombole di ossigeno: questi hanno quindi prestato i primi soccorsi ed organizzato l'invio dei passeggeri intossicati agli ospedali...
Dai primi accertamenti parrebbe, e non è neppure la prima volta, il classico scherzo di cattivo gusto : sono state probabilmente infrante un gran numero di fialette puzzolenti da qualcuno che poi è subito sceso dalla vettura.
Il filobus, con la penuria di mezzi che c'è sotto il Motorshow, è però ora fermo in deposito sotto sequestro a disposizione della Magistratura.



A parte lo scherzo idiota, c'è sempre il rischio che in mezzo a tanta gente possa esserci un cardiopatico, qualcuno affetto dall' asma... le conseguenze potrebbero essere allora ben più gravi...
TROLLINO59
00giovedì 11 dicembre 2008 07:55
ed è già tanto che a qualche rappresentante di un comitato "CONTRO" non sia venuto in mente di dire che le esalazioni provenissero da inimmaginabili...perdite...del sistema di propulsione del...filobus !
trolleybus58
00giovedì 11 dicembre 2008 12:47
Le "classiche" fialette carnevalesche (almeno quelle di quando ero "in erba") sapevano di uova marce, penso che anche quelle attuali non siano diverse...pensate se invece ci fosse stata qualche "perdita" ad un metanazzo o cosa del genere [SM=x346233] , per non dire peggio! Va bene che la sicurezza in questi casi sarà garantita al 100%, al massimo le stesse probabilità di essere "intossicati" dall'odore tipicamente da "ozono" tipico dell'interno delle cabine Enel o improbabili "folgorazioni" [SM=x346231] all'interno di un filobus! In questo caso si sono "risparmiati" (al contrario di realtà come Firenze e Pescara) figure da veri imbecilli... [SM=x346225]
Roberto Amori
00giovedì 11 dicembre 2008 19:16
Non dite male...
... difatti l'ATC si è premurata di dire che il mezzo in quanto tale non c'entrava nulla.
Qui a Bologna, pur di contrastare il Civis si fa ormai la guerra a tutto: ai filobus normali, a tutti gli snodati autobus e filobus che fossero, ai tram e ai filobus delle altre città e così via...

Giorni ho fa ho inviato a mezza Bologna, tra media e politici, l'ultimo PDF che ho faticosamente redatto nell'occasione, chi ne fosse interessato alla lettura può scaricarlo cliccando direttamente da qui:



Anche chi non è bolognese troverà forse interessanti le notizie, le fotografie e le ultime considerazioni sulla tormentata filovia Civis...
Stefagin76
00giovedì 11 dicembre 2008 19:29
Bravo Roberto, come ti ho già scritto è un documento esemplare nella sua lineare semplicità, e proprio per questo incomprensibile dai politici e comitati nostrani che portano ancora in grembo il seme della burocrazia bizantina. L'etica della responsabilità si è purtroppo fermata oltre le alpi.

Stefano
TROLLINO 15
00giovedì 11 dicembre 2008 20:48
documento ECCEZIONALE nella sua logica, semplicità e chiarezza.
ovvero nei pregi che difettano TOTALMENTE in certi altri individui bolognesi.
purtroppo i tribuni ed i loro pretoriano faranno finta di non capire...
Roberto Amori
00venerdì 12 dicembre 2008 11:36
Cari amici
Sono contento vi siano piaciuti gli scritti redatti. Tengo molto ai vostri giudizi in quanto esperti di trasporti e poi perchè residenti in altre città ( dove comunque non sono certo mancate altre rogne simili )...
Questi PDF mi hanno dato una certa popolarità, molte gratificazioni, diversi grattacapi... Mi hanno risposto politici, redazioni di giornali, segreterie di partito, giornalisti, uno dei quattro candidati sindaco mi ha chiamato nel suo studio dove siamo stati a parlare per più di un'ora, così come altri personaggi a vario titolo coinvolti nella vita cittadina. Le seccature avute dai detrattori del progetto filoviario sono state, come intensità, allo stesso livello ma su questo preferisco sorvolare...

Vi segnalo un altro PDF, scritto mesi fa, quando pur di non far passare il Civis in Strada Maggiore e via S.Vitale qualcuno ha cominciato a dire che non avrebbero dovuto nemmeno transitare per via Ugo Bassi...





Nel frattempo ai confini dell'impero Civis proseguono i lavori. Attualmente sono in fase di elettrificazione i nuovissimi e costosissimi ( circa 18.000 € ) scambi K&M


Capolinea Caselle



Gli aghi e il loro movimento in questi scambi sono diversissimi da quelli abbiamo visto per tanti decenni in città... Quelli di un tempo assomigliavano a delle minirotaie tramviarie dove gli aghi degli scambi si spostavano in un ambiente chiuso. Questi sono definitivamente filoviari.



Stesso discorso per l'incrocio: quelli di una volta erano dei cuori tranviari vuoti dove al posto di ruote scorrevano pattini filoviari. In questi scambi svizzeri si muove anche la porzione centrale dell'incrocio in sintonia con gli aghi.
Sulle vetture è già predisposto il segnale radio per il movimento richiesto dal filoviere mediante un pulsante: da lontano si potrà vedere la posizione attuale mediante un piccolo semaforino posto in prossimità dello scambio.
TROLLINO 15
00venerdì 12 dicembre 2008 12:15
materiali eccezionali ed affidabilissimi, una volta tanto la tecnologia aiuta.
installazioni direi PERFETTE.
peccato il costo molto alto...
birillo2000
00venerdì 12 dicembre 2008 13:35
Ciao stupefacenti immagini, altro attributo non saprei.Bisognerebbe aprire un blog con tutte le foto possibili sulla tecnicita della linea aerea.
Roberto Amori
00domenica 14 dicembre 2008 22:37
Piccole e grandi novità...
Con l'arrivo del nuovo orario FS a Bologna si sono avuti due avvenimenti: il primo è l'esordio della Freccia Rossa che in soli 65 minuti collega Bologna con Milano. Il secondo è l'apertura al pubblico della nuova stazione ferroviaria di S.Lazzaro in via Caselle dove, come sappiamo, è situato uno dei capolinea del Civis.
Ne ho così approfittato per fare una passeggiata da quelle parti, anche perchè ero stato avvertito che era stato montato il primo semaforo filoviario in prossimità dello scambio a via Caselle.


Ecco il semaforo a Led che indicherà al filoviere la posizione degli aghi poco prima del passaggio sotto lo scambio: sulla sua destra si vede l'antenna per la ricezione del radiosegnale



L'installazione non è ultimata, mancano alcune rifiniture ma l'aspetto finale sarà pressapoco questo



Questa è la nuova stazione ferroviaria di S.Lazzaro con uno dei primi treni della giornata fermo sulle banchine: fili del treno, doppio bifilare filoviario... bello!



Vista dei binari verso Sud, in direzione di Rimini... in futuro il treno qui si dovrebbe coi filobus della rete Civis



Un treno fermo in attesa di ripartire per Bologna: il macchinista sta per risalire ride e saluta con la mano...


La stazione ferroviaria di S.Lazzaro fa parte del grande progetto di 350 Km di binari ferroviari utilizzati in futuro a Bologna per il progetto Servizio Ferroviario Metropolitano: in questo caso la linea interessata è la 4 Imola - Ferrara
zorbi
00giovedì 18 dicembre 2008 17:27
Leggete il comunicato stampa del comune di san lazzaro sull'attivazione della linea elettrica del civis.....
http://www.comune.sanlazzaro.bologna.it/binary/comune_san_lazzaro/notizie/Avviso_attivazione_linea_elettrica.pdf


Eh sì!!!! il civis è veramente un mezzo pericoloso......
andreabologna65
00giovedì 18 dicembre 2008 20:19
Che siano tutti impazziti e ci vogliano far passare le festività Natalizie col CIVIS in servizio?
aldoni
00giovedì 18 dicembre 2008 23:20
una risposta a Zorbi
Io ho già letto un comunicato molto simile in due luoghi piuttosto diversi: a Padova, quando il TransLohr ha cominciato a circolare ed a Bondeno, per l'elettrificazione (virtuale) della tratta poggio Rusco -Ferrara della FSF ora FER.
TROLLINO59
00giovedì 18 dicembre 2008 23:42
ma quanti Mostri Elettrici sono arrivati?
sarà attivato un servizio urbano ed in che modalità? da Mostro o da Filobus...? [SM=x346232]
zorbi
00venerdì 19 dicembre 2008 15:24

Io ho già letto un comunicato molto simile in due luoghi piuttosto diversi: a Padova, quando il TransLohr ha cominciato a circolare ed a Bondeno, per l'elettrificazione (virtuale) della tratta poggio Rusco -Ferrara della FSF ora FER.



Mi sembrano dei comunicati un pò esagerati, di fili elettrici c'è ne sono ovunque... Eppure la gente non si diverte a toccarli.... [SM=x346220]
TROLLINO59
00venerdì 19 dicembre 2008 23:28
sono avvertenze OBBLIGATORIE per legge. ed in ogni caso utili...
di ignoranza in giro ce n'è tanta e non credo che tutti sappiano che quella linea è stata attivata !
Augusto1
00sabato 20 dicembre 2008 09:51
per Roberto Amori
Oddìo, non è che l'incrocio aereo ingombrante sia sempre necessario...
Qua siamo al famoso incrocio napoletano (che ben conosci) fra via Marina ed il corso Garibaldi.



CLICCARE SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRE


Ciao!

aldoni
00domenica 21 dicembre 2008 23:56
rispondo a trollino e, soprattutto, a Zorbi
Giusto! infatti i testi dei tre comunicati erano perfettamente identici, in questo modo il gestore avvisa la popolazione del pericolo presente!
Roberto Amori
00lunedì 22 dicembre 2008 08:11
Terrificante serie di articoli apparsi sui quotidiani bolognesi dove viene continuamente scritto ormai veramente di tutto.
I giornali continuano imperterriti a dare una informazione ai cittadini che definire di parte sarebbe fin troppo generoso. I cittadini, a cui non si può certo chiedere di prendere una laurea in ingegneria o frequentare degli stages di aggiornamento sono ormai in completa balìa di questa pseudo informazione.
Il tono degli articoli è sempre il medesimo e sempre lo sarà: il Megafilobus che distrugge il centro, il filobus che affonda, continui riferimenti a pesi e misure che non sono per nulla reali, monumenti improvvisamente fragili solo per i 18 metri del Civis ma non per i 18 metri di tutti gli altri snodati che da anni gli passano accanto fino ad arrivare al delirio narrativo di definire Zamboni e Merola come due giapponesi rimasti con l'elmetto in testa sull'isola ignari che la guerra fosse finita. Che tristezza... che volgarità.
Ormai il gioco è chiaro: il Civis DEVE essere più lungo, più pesante, più mega, più maxi, più tutto.
Ma quanti articoli abbiamo scritto che non è vero? Quanta documentazione abbiamo prodotto? E' un filobus, solo e unicamente un filobus lungo, alto e pesante più o meno come tutti gli altri veicoli in servizio da decenni in città lungo quelle stesse strade che dovrebbe percorrere anch'egli. E non è un caso che quei pochi che l'hanno capito debbano per forza fare la guerra a tutti gli snodati bolognesi... Nessuno scriverà mai che il Civis ha solo una odiata caratteristica: ha un binario... seppure virtuale, un binario. Che se ne vada giù per i viali dove non ci sono negozi. A causa di tutto ciò abbiamo perso prima il tram, poi perderemo il filobus e poi la faccia. Cambiandogli percorso tutto il sistema verrà stravolto e a farne le spese saranno solo gli utenti che veramente usano i mezzi pubblici: quando dovrà perdere minuti su minuti percorrendo i Viali qualcuno infine riuscirà a dire: " visto? ve l'avevo detto che era un bidone..."
Questa storia tristissima, soprattutto, ci dice come si possano purtroppo indirizzare ove si vuole anche altre cose più importanti di un filobus come la casa, il lavoro, la sanità, tutto...
E gli articoli finiscono sempre nello stesso modo: il blocco attuale dei tram a Firenze e il blocco attuale dei lavori del Civis anche lontano dal centro storico.

Per quanto riguarda il Civis è invece stato in questi giorni palificato tutto il tratto di via Longo e piazzale Azzurri d'Italia mentre dall'altro lato della strada sono già pronti i plinti per palificarne anche l'altro versante. In fondo al piazzale sono già iniziati i lavori edili al capolinea per la costruzione delle quattro banchine ove si fermeranno assieme sia i Civis che gli autobus. Non parrebbero fermi i lavori ma i giornali non manderanno né cronisti né fotografi a vedere... meglio scrivere che tutto langue.

Augusto1
00lunedì 22 dicembre 2008 08:17
per Roberto Amori
Ti suggerisco di contattare un'emittente privata e farti intevistare sull'argomento (magari facendoti trovare sul percorso): potresti essere l'apripista per un'informazione corretta...
Roberto Amori
00venerdì 26 dicembre 2008 08:42
A proposito di informazione giornalistica, cliccate qui: SPEGNIAMO SIRIO troverete tutto quello che vi serve per capire cosa accadrà a Bologna se sarà la destra a vincere le prossime elezioni Comunali. Diciamo che questo è solo un assaggio... Sirio viene definito il Grande Fratello, l'occhio indagatore che punisce il povero automobilista che vuole a tutti i costi andare con la famiglia in Strada Maggiore e parcheggiare l'auto, come ritiene suo diritto, in doppia fila con le quattro frecce accese. Il regalo di Natale di questa Giunta, così è definito, viene visto come qualcosa che sarebbe bello ci fosse sempre e possibilmente con un altro Sindaco che elimini definitivamente, a completezza dell'opera, il Civis e la sua odiata traccia al suolo che non farebbe più parcheggiare nessuno in doppia fila. Guarda caso il percorso alternativo proposto dai Commercianti è comprensivo di strade come i Viali, via Irnerio, Via dei Mille, Via Marconi, Via Indipendenza che sono abbastanza larghe da permettere la coesistenza di filobus, macchine, Sirio spento, doppie file e così via... Ci sarebbero però ancora le odiose banchine ma pazienza, forse si troverà qualcosa anche per quelle.
Nell'articolo le giornate senza Sirio vengono magnificate come un salto nel passato nella bella Bologna di 20 anni fa con tanta gente a passeggio, i portici pieni di persone a fare interminabili vasche su e giù... Non si capisce comunque perchè mai il bolognese non debba andare in centro a ridare tutta questa vitalità usando i mezzi pubblici oppure parcheggiando, come potrebbe tutt'ora con Sirio acceso, nei garages raggiungibili come quello di piazza VIII Agosto o nei tanti privati con possibilità di notifica a Sirio. Ovviamente ogni riferimento è riportato agli ottimi affari che i negozi, buon per loro in tempo di crisi, hanno potuto registrare: non c'è invece un minimo riferimento al fatto che la gente potrebbe anche andare in centro per osservare i bei monumenti, portare i ragazzi a vedere una mostra, i Presepi artistici, il Nettuno, le Torri o le Sette Chiese...
E' vero che la città sembra tornata quella di 20 anni fa: a livello di traffico e polveri da respirare.

Nel Corriere della Sera del 19 Dicembre nell'intervista a Cervellati leggiamo invece: i cantieri del Civis sono fermi.
E nel secondo articolo, sempre nello stesso giorno, a titolo " Il Ministero processa il Civis ATC e Comune restano fuori " si conclude ancora l'ennesimo pistolotto: E quei cantieri fermi già da un bel po', sia dentro che fuori dal centro storico, sono lì a ricordarlo.
Ma a ricordare che cosa? Forse tutto quello che siamo costretti a leggere.



Ecco come sono fermi i cantieri. Al capolinea di Piazzale Azzurri di Italia si è lavorato fino alla vigilia di Natale, questa che vedete qui sopra è la rotonda Orsola Mezzini dove i Civis invertiranno la marcia. E' completamente palificata a 360°





Questo invece è il capolinea vero e proprio: si stanno edificando le 4 banchine dove i filobus attenderanno di ripartire verso Bologna centro. Due banchine per gli autobus e due per i Civis, anche qui sono già stati fissati i nuovi pali.





La parte finale del piazzale Azzurri di Italia prima dell'accesso alle banchine con i nuovi pali olandesi già fissati.





Tutta via Longo palificata: nel montare i nuovi pali si è prestata la massima attenzione a non sacrificare nessuno degli alberi presenti lungo la strada. Ma ovviamente questo non verrà mai riportato.




Un palo è stato addirittura già fissato in via Arno: lungo questa strada, come vedete nella foto, i pali saranno allestiti in mezzo alla strada sul cordolo. Avranno due semibracci, uno a destra e uno a sinistra, a sostegno della linea aerea.


Tutto questo è recentissimo ed è stato sospeso solo, e giustamente, per le festività Natalizie. Ma i giornali continuano a raccontare ai propri lettori E quei cantieri fermi già da un bel po', sia dentro che fuori dal centro storico, sono lì a ricordarlo...

TROLLINO59
00venerdì 26 dicembre 2008 14:51
roberto, ma nessuno ancora non si è..inalberato...contro tutti sti pali...? [SM=x346239]
nella rotonda, diciamolo con franchezza, son veramente tanti.... [SM=x346223]
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