BOLOGNA

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Augusto1
00giovedì 8 dicembre 2011 23:15
Pertegheta, 07/12/2011 18.31:


Solo le grandi città, hanno per fortuna ridotto la loro rete solo marginalmente: si sono salvate e posseggono oggi uno strumento di "ripresa" quanto mai valido.
Infatti quattro grandi città Italiane (Milano, Torino, Roma e Napoli) stanno già rivedendo i loro servizi tranviari urbani, anche in relazione ad un'altro evidente, aspetto del problema, rivelatosi in modo sempre più preoccupante nell'ultimo ventennio.



Purtroppo a Napoli non si ridusse marginalmente, ma in maniera massiccia e sostanziale. Quello che più dispiace, però, è che la botta finale alle rete tranviaria napoletana è stata data da una giunta di sinistra, alla fine degli anni '90, che di fatto ha ulteriormente dimezzato la rete. Fra un paio d'anni si recupererà, fortunatamente, parte di quanto fra il 1998 ed il 2000 è stato tagliato.
Paoloilfiorentino
00venerdì 9 dicembre 2011 00:25
Poche parole circa gli interventi di Augusto

Cari amici,
devo proprio scriverlo: apprezzo molto gli interventi di Augusto, chiari, precisi, critici nei confronti di uomini e fatti quando è necessario, sempre molto ben documentati.
Paolo
Augusto1
00venerdì 9 dicembre 2011 07:30
Troppo buono... [SM=x346230]
Roberto Amori
00venerdì 9 dicembre 2011 17:28
Dice cose giuste...
... e le dice in libertà: politica, intellettiva e personale.
Pertegheta
00venerdì 9 dicembre 2011 23:03
Il Calendario del 1979 sui 100 Anni del Tram Elettrico, era Ottimista sul Futuro; ma nella Realtà i Binari Continuavano a Sparire (tranne rari casi).
Buonasera a Tutti.
Caro Augusto quello che hai evidenziato è un pezzetto dell'articolo tratto dal calendario dei "Cittadini dell'Ordine" sui Tram Elettrici del 1979.
Non so se quell'autore ha peccato di "ottimismo", o eccesso di "passione" riferendosi forse a progetti megagalattici che magari giravano di sviluppo ipotizzato di qualche rete tranviaria, che poi non si sono purtroppo realizzati.
Com'è noto per esempio i Jumbo-Tram Serie 4900 dell'ATM di Milano erano nati per un'ipotetico utilizzo in sostituzione della circonvallazione filoviaria 90/91, un'anello di Binari Tranviari che non venne mai realizzato.
Purtroppo mi sembra il caso di aggiungere che nelle città Italiane si parla troppo, e si posano pochi binari sia tranviari, che della metropolitana.
Certamente rimane il fatto (e hai fatto bene a scriverlo), che invece nella cruda realtà a Napoli ci sono stati molti anni dopo il 1979, ulteriori, e pesanti tagli alla Ecologica rete tranviaria, operati da giunte che sicuramente avrebbero dovuto fare l'esatto contrario.
Mentre è augurabile un'immediata inversione di tendenza, termino raccontando come questa sera al TG della TSI1 delle ore 20,00, è stato mostrato un'interessante servizio sull'inaugurazione della nuova linea tranviaria 4 di Zurigo (o un suo prolungamento non ho capito bene), lunga KM 3,8 che servirà una nuova zona della città, con uffici, e "gente creativa" che apprezzerà molto il Tram come diceva la Sindaca di Zurigo.
Era impressionante vedere i Tram Articolati Cobra correre sui binari posati su sede protetta, mentre in fianco molti palazzi erano ancora in costruzione!
Auguriamo ai nostri Amministratori Pubblici, che imparino questa lezione "del fare" anche guardando oltreconfine alla tranquilla Svizzera.
Saluti a Tutti.


Censin49
00martedì 13 dicembre 2011 21:37
@ Pertegheta - La Svizzera, bontà sua, ha bilanci e conti in ordine, nonchè un'amministrazione rigorosa della cosa pubblica, il che permette gli investimenti necessari; la realtà italiana, ahinoi, è ben diversa! Qui da noi, non resta che fare il poco che è possibile fare con mezzi limitati e un indebitamento a livelli latinoamericani (senza voler offendere gli "ispanici" dell'America Latina!)
evviva il tram
00martedì 13 dicembre 2011 22:29
Per non parlare degli orologi svizzeri che sono proverbiali per la loro precisione. Noi italiani spesso tardiamo pure agli appuntamenti, anche i più importanti.I conti in ordine? Una pura utopia, vogliono pure raggiungere l'obiettivo del pareggio del bilancio, poveri noi!
Paoloilfiorentino
00martedì 13 dicembre 2011 23:55
Profonde riflessioni
Evviva il tram,
stai riempiendo le pagine di questo forum di una serie di profonde ed interessantissime considerazioni.
Gli orologi svizzeri sono proverbiali per la loro precisione, scrivi tu: una riflessione degna di un grande pensatore!
Ho però una domanda altrettanto profonda per te: i Seiko, prodotti in Giappone, sono invece famosi per ritardare almeno di un paio di minuti al giorno?
Dalla meccanica di precisione all’economia: apprendo da te che in Italia è pura utopia tenere i conti in ordine e raggiungere l’obbiettivo del pareggio di bilancio.
Visto che ti esprimi con l’autorevolezza dell’economista di lungo corso, mi vuoi spiegare il perché di questa perentoria affermazione?
Attendo fiducioso che tu manifesti il tuo illuminato pensiero.
Paolo

Paoloilfiorentino
00mercoledì 14 dicembre 2011 00:09
Per Censin
Caro Censin,

con tutta la simpatia, ti suggerisco di documentarti con precisione prima di paragonare la situazione economica italiana sia a quella svizzera, sia a quella latinoamericana.
Lo stesso termine “latinoamericano” è giocoforza molto impreciso se si parla di economia, dato che sotto questa denominazione si includono paesi tra loro molto diversi.

Cordialmente,

Paolo

Censin49
00mercoledì 14 dicembre 2011 21:06
@ Paolo il fiorentino - Che attualmente alcuni paesi dell'America Latina, come il Brasile, se la passino discretamente bene, non esclude che, purtroppo, tutto il subcontinente sia in passato andato incontro a veri e propri disastri economici:basta pensare al default dell'Argentina del 2001, lo stesso Brasile un decennio prima era andato incontro a problemi notevoli. Insomma, un mondo di "alti e bassi" economici: mutuando una frase dell'attuale Presidente del Consiglio, paesi simpatici, ma che economicamente non è il caso di imitare!
Giampi5
00mercoledì 14 dicembre 2011 21:25
Essere "preciso come un orologio svizzero" è solamente un modo di dire, un luogo comune, una frase colloquiale e basta. Al limite la stessa cosa per quanto riguarda le altre espressioni usate da Censin e da evvivailtram. Le avranno usate con un pizzico di ingenuità, tutto sommato in buona fede. Non facciamone un dramma.
Vogliamo piuttosto continuare a parlare in tutta tranquillità dell'argomento che credo interessi di più al lettore che si accinge a entrare in questo thread, ovvero i tram di Bologna?
[SM=x346228]
Paoloilfiorentino
00mercoledì 14 dicembre 2011 23:07
Considerazioni prima di chiudere l'argomento
Caro Giampi,

concordo con te, su queste pagine non è il caso di continuare su argomenti fuori tema. Quello proposto da Censin, lo sviluppo econmico nei paesi dell'America Latina, è però di grande attualità ed interesse, e quindi mi riprometto di rispondergli nella sezione Tram caffè. Per inciso, non reputo affatto luoghi comuni le sue affermazioni. Non concordo totalmente su quello che scrive, ma si tratta di normali e civili divergenze di opinioni.

In ogni caso, non metto in discussione il diritto di Evviva il tram di fare dei luoghi comuni l'uso che meglio crede, e mi sembra in tutta sincerità che ne abbia fatto un uso molto intenso.
Non ne faccio un dramma, è logico.
Non metto però in discussione neppure il mio diritto a contestare certe sue affermazioni.
Se qualcuno scrive niente altro che banalità, frasi fatte, sciocchezze trite e ritrite, giudizi offensivi e considerazioni deprimenti sul proprio stesso paese e sulle sue istituzioni, non può meravigliarsi che qualcun altro alla fine glielo faccia notare.
Con ciò chiudo l'argomento.

Alla prossima volta,

Paolo
Roberto Amori
00martedì 20 dicembre 2011 19:38
2 TORRI IN VIAGGIO...
Bella serata, sabato scorso, in via San Felice alla Galleria "Il punto". Alla presenza degli Assessori della Provincia e del Comune Giacomo Venturi e Andrea Colombo, che ringraziamo tantissimo per essere venuti, abbiamo presentato la nostra galleria di fotoconfronti tra i vecchi tram, autobus e filobus, sulle strade di Bologna, e gli stessi luoghi di quelle fotografie ripresi ai giorni nostri. Dopo gli immancabili commenti di ognuno alla vista delle vecchie immagini ( c'è chi ha visto i dintorni di casa propria o il bus che lo portava a scuola ) è stata questa anche l'occasione per fare serenamente il punto sull'attuale situazione dei Trasporti, nella nostra città, fra bilanci attuali e progetti futuri... Un grazie di cuore a tutti i presenti e gli intervenuti da parte del Gruppo Studio Trasporti presso il Circolo G.Dozza ATC di Bologna.

evviva il tram
00mercoledì 28 dicembre 2011 19:09
@ Paolo. "Se qualcuno scrive niente altro che banalità, frasi fatte, sciocchezze trite e ritrite, giudizi offensivi e considerazioni deprimenti sul proprio stesso paese e sulle sue istituzioni, non può meravigliarsi che qualcun altro alla fine glielo faccia notare".
Chi ne ha più ne metta (tanto per fare una frase fatta), è veramente una quadro apocalittico quello che fai della mia persona. La democrazia è certamente libertà di espressione e di critica(solamente mi devi spiegare quale sarebbero i giudizi offensivi che ho espresso(anche perchè non è mio costume offendere).
"Apprendo da te che in Italia è pura utopia tenere i conti in ordine e raggiungere l’obbiettivo del pareggio di bilancio.
Visto che ti esprimi con l’autorevolezza dell’economista di lungo corso..........."
Riguardo al pareggio del bilancio, è risaputo che non è stato un problema di economia, ma soprattutto giuridico, di debolezza della carta costituzionale sul punto (ti invito a leggere l'articolo dedicato all'argomento). Di conseguenza, fino ad ora questo obiettivo non è stato ancora centrato. Ci riusciranno? Io me lo auguro fermamente.
brunoleonimedia.servingfreedom.net/Focus/IBL_Focus_193_Sil... Ciao, alla prossima e auguri di Buone Feste [SM=g9917]
BRUNO.49
00giovedì 19 gennaio 2012 17:00
Salviamo il Museo ATC di Bologna
Buongiorno a tutti, mi sono appena iscritto perchè ho saputo che il Museo ATC di Bologna, già da tempo chiuso al pubblico, rischia la chiusura definitiva ed i mezzi che vi sono conservati rischiano la demolizione. Vorrei sapere se ciò corrisponde al vero e quali azioni gli amici di Bologna appassionati di tram intendono compiere per salvare questo patrimonio inestimabile. Grazie e saluti a tutti.
naricemirko
00venerdì 20 gennaio 2012 23:01
Roba da paese sottosviluppato; speriamo si riesca a fare qualcosas. Solo tram e basta.
Roberto Amori
00sabato 21 gennaio 2012 00:36
DEL MUSEO...
... ho risposto nella sua discussione:

evviva il tram
00martedì 24 gennaio 2012 20:32
@ Bruno. E perché mai vogliono chiudere quel museo? Io non lo conosco, ne ho sentito parlare, ed ho saputo che ivi vi è custodito il ben di Dio. Poi, ammesso e concesso che la struttura venga meno, quale necessità c'è di demolire i rotabili ivi conservati? Non ci sarebbe più spazio per ospitarli altrove? Questi ben potrebbero essere ricoverati in altre strutture del territorio nazionale. Un fatto del genere sarebbe veramente un insulto all'intelligenza, oltre ad essere un duro colpo inferto al cuore degli appassionati.

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Solo tram e basta! [SM=g9595]

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yng
00mercoledì 1 febbraio 2012 23:36
Giampi5
00giovedì 2 febbraio 2012 14:25
Il film completo [SM=x346227] .
Ottima informazione, yng.
[SM=x346228]
Cori x
00venerdì 9 marzo 2012 03:51
Inizio la carrellata con una tranvia a vapore della Società Veneta:


Ecco una carrellata di immagini della due assi Casaralta in servizio dal 1927 al 1958.Qui dovremmo essere all'incrocio tra via Lame e via Marconi nell'immediato secondo dopoguerra. Il mio punto di riferimento è il palazzo con il bovindo dove oggi c'è Buffetti. Il palazzo dietro il tram esiste ancora,e credo,sia l'unica casa antica rimasta nella via essendo anche sede storica di banche. La linea era la 9 via Monte Grappa-Lame istituita nel 1948.


Qui siamo al deposito Zucca,ai bei tempi di quando Fabrizi girava "Hanno rubato un Tram" probabilmente dopo aver finito il servizio sulla linea 1


Qui siamo in piazza Re Enzo laddove oggi c'è il parcheggio dei taxi in una fredda giornata di fine anno. In genere le velette pubblicitarie esponevano le bevande alcoliche a fine anno ed in piena estate...Linea sicuramente o 6 o 13....visto che le altre 4-7-20 giravano per via Calzolerie per raggiungere il capolinea di via Orefici.


Qui siamo palesemente in piazza di Porta Ravegnana,sotto le torri immortalata in film foto e ricordi degli ultimi 50 anni. Probabilmente vista la veletta stiamo parlando di una foto scattata ad Aprile,Maggio quando il clima era incerto come lo è oggi (Aprile non ti scoprire,Maggio Adagio) e grazie soprattutto alla veletta pubblicitaria che sponsorizzava una crema solare oggi Bilboa La linea era la 2 (o l'8 in estate) che faceva Via Zamboni-Via D'Azeglio. La foto molto probabilmente è del 1952 anno di commissariamento dell'allora ATM


Qui siamo palesemente in via Marconi angolo via Reni.Potrebbe essere la linea 1 ma non sono affatto sicuro. Potrebbe essere una corsa speciale anzi dovrebbe.Perché l'unica linea che faceva lo Stadio era la 11 ma che partiva da via Rizzoli. Chiaro il fatto che una giornata così affollata di gente era quella tipica della domenica. E magari siamo a metà pomeriggio dopo una brutta giornata calcistica a vedere le facce mica tanto allegre


Qui siamo ancora una volta in piazza Re Enzo con una Casaralta che lasciata via Rizzoli sulla linea 8 Zamboni-D'Azeglio impegna la piazza per raggiungere il capolinea oggi relativamente vicino in una calda giornata estiva,lo dice il traffico,poco,ma soprattutto la mancanza di gente che in tempi più freddi si sarebbe fatta sicuramente vedere.



E le Stanga:





Roberto Amori
00sabato 10 marzo 2012 02:18
CHE BELLE FOTO...
... hai trovato, Pierfrancesco.
Ero stato, diversi anni fa, a Firenze dagli Alinari ma non c'era nulla di tutto ciò nei loro giganteschi archivi, Segno che non tutto è ancora catalogato e che altre sorprese potrebbero esserci in futuro.
Aggiungo qualche commento.
La 112 è una motrice OMI ricavata dalla motorizzazione nel 1925/26 di otto rimorchiate. Il posto è una irriconoscibile Via Marconi, sulla sinistra si vede uno spicchio dell'ancora esistente Palazzo del Gas. L'unica casa antica dell'attuale strada, come tu dici e sede della Deutsche Bank, in realtà è ancora più giù e originariamente era la casa di Luigi Galvani. Il 9 Lame è stato soppresso nel 1956.

La 49 è una classica Pedana ripresa alla Zucca.

La 45 è un'altra pedana. In quel punto poteva essere come dici tu sul 6 Chiesa Nuova ma anche sull' 8 Zamboni e 1 Ferrovia.

La pedana in Piazza Ravegnana è sulla linea 2/8 D'Azeglio - Zamboni. Questo accorpamento è stato sempre fisso fino alla sua soppressione nel 1960. Molte linee sono sempre state accorpate per tutta la loro esistenza: 1/5 Ferrovia - Saragozza , 1/12 Ferrovia - S.Michele in Bosco ecc.

Nella foto sotto c'è una Comune del 1932. L'angolo è quello tra Piazza Malpighi e Via Ugo Bassi col Palazzo del Gas sullo sfondo di Via Marconi. Fra poche settimane questa curva verrà fatta dai filobus snodati della linea 14. La linea del tram è l' 11 Stadio soppresso nel 1958.

Nelle due foto sotto in Piazza Re Enzo abbiamo la Pedana 57 sul 2/8 D'Azeglio - Zamboni e la carrelli 209 sul 4 Mazzini soppresso nel 1961. In primissimo piano i binari che portavano i tram a parcheggiare sul binario morto davanti la Gelateria Torinese. Furono soppressi attorno al 1953 per i primi provvedimenti sulla viabilità.

Sotto abbiamo ancora una carrelli sul Mazzini sempre in Piazza Re Enzo con sullo sfondo un tram sul 2 D'Azeglio.

E per finire la più bella. La carrelli 1° Serie, forse 201 tuttora esistente a Torino, si trova in pieno, ed irriconoscibile, incrocio Marconi - San Felice - Ugo Bassi - Piazza Malpighi. il tram sta entrando, clamorosamente contromano come nessuno di noi ha mai visto fare, in Via San Felice sulla linea 3 Borgo Panigale soppressa nel 1955 per essere sostituita dalla filovia, tuttora esistente, per Borgo Panigale...










Cori x
00sabato 10 marzo 2012 02:38
Grazie Infinite per la spiegazione specie dell'ultima che proprio non sapevo affatto dove collocarla. Mi riesce difficile pensare che quell'incrocio oggi filoviario sia stato il "gorgo" di Bologna tranviaria...ed è per questo che sono sempre stato e sarò fervente sostenitore del ritorno del vero tram a Bologna. E sognando un po' visto che Miskolc ha rifiutato i Sirio perché non riportali a Bologna? Sarebbe la città elettrica per eccellenza: Filobus e tram insieme lasciando perdere le cretinate come People-Mover o peggio Metro. Delle foto che ho trovato cercando proprio su Google le Stanga bolognesi la mia preferita è quella "domenicale". Tanti i punti a me cari come il palazzone fassista che fa angolo con via Lame dove sotto trovo sempre il libraio di strada che è pieno di chicche bolognesi,li vicino c'è il negozio di modellismo dove ho preso il Cityclass "Bologna" ed infine il Gambrinus il locale che frequento saltuariamente quando mi "tira" andare da Zannarini. Anche perché farmi via Archiginnasio mi fa gubbiare.....
Roberto Amori
00sabato 10 marzo 2012 09:52
E' LA STRADA DOVE HO ABITATO DALLA NASCITA FINO...
... al 1985. E dove ho visto i tram per anni passarmi davanti alla finestra fino a innamorarmene perdutamente. Li ricordo bene, così come lo sferragliare dei binari che sentivo dal letto...
Quando soppressero la rete tramviaria stavo ore, sempre alla finestra, a guardare i tecnici montare la linea dei bifilari del 41 e, in particolare, questo incrocio che oggi non esiste più fra le vie Lame e Riva Reno:

Photorail
00sabato 10 marzo 2012 12:14
E invece?
Quella del tram a vapore dov'è presa? Non potrebbe essere sulle linee di Padova? Qual'era la tranvia a vapore gestita dalla Veneta a Bologna, fino agli anni 50, come lascerebbe supporre l'atmosfera della foto? La Bologna-Imola fu chiusa già nel 1935 e la TBPM non era SV...

Roberto Amori
00sabato 10 marzo 2012 20:43
La foto del tram a vapore...
... è una foto invece già nota. Siamo nel 1925 a Porta Mazzini dove fino al 1935 era la stazione della Tramvia Bologna - Imola. A quella data, scadendo la concessione, la Provincia subentrando alla Veneta trasformò la tramvia in una autolinea. Per avere una forte relazione tramviaria con San Lazzaro bisognò attendere il 1948 quando il tram 4 Mazzini venne prolungato, in sede propria col numero 20, fino a San Lazzaro.
Cori x
00sabato 10 marzo 2012 21:01
Vaporino

Stefano, ti mostro la foto originale che a quanto pare non è ALINARI ma proprio dall'archivio comunale di Bologna mia primaria fonte di ricerca:


http://www.miabologna.it/FOTO_EPOCA/trasporti_file/image022.jpg
http://foto.amicitreni.net/displayimage.php?album=222&pos=1

E' il famoso "vaporino" a cui è dedicato un libro che ho ordinato la settimana scorsa da un noto collezionista bolognese. Ho sempre pensato fosse una diceria,i primi che me ne parlarono furono in libreria Emilia e dal famoso Nanni ed invece no:

http://www.provincia.bologna.it/italia150/Immagini/gallerie_fotografiche/F_2710/CastellodArgile-7-Littorina.jpeg
http://www.provincia.bologna.it/italia150/Immagini/gallerie_fotografiche/F_2710/CastellodArgile-7-treno_merci_a_vapore.jpeg
La Storia:
I primi progetti per la creazione di una linea di trasporto per materiali e passeggeri tra Bologna e Vignola risalgono all’anno 1882 quando la Deputazione provinciale Bolognese autorizza la costruzione della linea affiancata alle principali vie di comunicazione dell’epoca, in particolare viene concesso alle società di occupare le strade provinciali Porettana e Bazzanese, le vie del Comune di Bologna da Piazza Malpighi a Porta Saragozza, si prevedere inoltre che la sede dei binari occupi un massimo di 2.30 metri.



L’inaugurazione della prima Tramvia a vapore a scartamento ordinario Bologna –Casalecchio – Vignola procederà a tappe, la prima parte venne inaugurata già il 5 Aprile 1883.

Anno 1883 Una delle prime corse del Vaporino Bologna - Casalecchio Vignola
Il primo tratto urbano inaugurato [Bologna – Meloncello] veniva percorso in 15 minuti ed il biglietto aveva un costo di 15 Centesimi

In data 5 Giugno 1883 viene completata la tratta sino a Casalecchio di Reno ed il capolinea viene posto dove un giorno di costruirà la stazione per Vignola

Testi e foto qui (compresa quella del libro citato):

http://inprimaclasseperbolognavignola.wordpress.com/la-storia-del-treno-fantasma/
Ed ora una chicca per Roberto:


Novembre,Dicembre 1935 - Come si profila la nuova Via Roma. Ti ricorda niente?

http://badigit.comune.bologna.it/codibo/ritagli/12736.jpg
Marzo,Aprile 1936 - Vita municipale. Come si profila la nuova Via Roma all'incrocio di Via Riva Reno
http://badigit.comune.bologna.it/codibo/ritagli/13144.jpg

Febbraio,Marzo 1937 - I progetti di sistemazione dell'ingresso di via Roma. Felsina 1937 La torre spartitraffico tra S. Felice e Pratello
http://badigit.comune.bologna.it/codibo/ritagli/13146.jpg

Febbraio,Marzo 1937 - I progetti di sistemazione dell'ingresso di via Roma. Prospettiva da Piazza Malpighi.
http://badigit.comune.bologna.it/codibo/ritagli/13151.jpg
http://badigit.comune.bologna.it/codibo/ritagli/13154.jpg
http://badigit.comune.bologna.it/codibo/ritagli/13208.jpg
Dorafly
00domenica 11 marzo 2012 21:57
La 201 di Atts

evviva il tram
00domenica 11 marzo 2012 23:14
@ Dorafly. Il bello non muore mai, perché resta sempre nei nostri cuori! Poi se si riesce a recuperare, allora è la gioia estrema, suscitando un'emozione indescrivibile.


Solo tram e basta!
Roberto Amori
00lunedì 12 marzo 2012 00:37
SONO CONTENTO...
... che la 201 abbia ricevuto questi ultimi ritocchi.
Con quelle due sottili filettature rossa e bianca l'aspetto è ora assai simile ai tempi bolognesi che furono. Sono anche contento di essere stato contattato dagli amici torinesi per questa questione: tempo addietro gli ho inviato le foto dei particolari cosicchè l'effetto finale fosse proprio questo.
Complimenti.
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