BOLOGNA

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naricemirko
00mercoledì 1 maggio 2013 12:13
Solo tram anche a Bologna
XJ6
00mercoledì 1 maggio 2013 13:15
[SM=g1885122]

Temo si tratti di un'aspirazione abbastanza evanescente, al momento.
naricemirko
00mercoledì 1 maggio 2013 13:29
Purtroppo anche lì, come nella exissima superba, gli scempi, questa volta della giunta comunista dell'epoca (1963), non dc come accadde a Genova, si fecero sentire, In attesa dei binari a Genova e forse a Bologna, purtroppo meglio muoversi a piedi, e ogni tanto in auto. Ciao
evviva il tram
00venerdì 3 maggio 2013 07:38
@ Naricemirko. Beh, per ora ci si puo' accontentare dei filobus.

Stefano L.
Roberto Amori
00domenica 5 maggio 2013 18:19
VIA SAN VITALE...
L'antica via per il mare fino agli anni '70 aveva ancora la sua bella pavimentazione in basoli di granito che oggi, disgraziatamente, ha perduto. Nella foto in basso a destra la strada, nei pressi di Palazzo Fantuzzi, ai tempi della gestione tramviaria si presentava così elegantemente ai passanti e come lo è altrettanto nella seconda immagine tra il Torresotto e la Porta con la Pedana 41 ferma e incustodita, ma con il Trolley, abbassato, durante un bombardamento...
Negli ultimi 40 anni si è avuta invece la situazione opposta: l'asfalto cedeva continuamente sotto il peso del traffico senza regole, si sbriciolava ed andava costantemente rappezzato o rifatto perchè le buche e gli avvallamenti si riformavano regolarmente. Nelle due foto in alto a sinistra abbiamo l'asfalto che non riusciva più ad essere compatto formando pericolosi dislivelli o addirittura elevando sopra il piano stradale i tombini delle fogne. Si è così giunti fino al 2010 quando, finalmente, la strada ha avuto il fondo compatto e drenante di cui abbisognava da anni e che rientra nel capitolato delle nuove pavimentazioni per la filoviarizzazione del Crealis sulle principali linee urbane della TPER. Questo asfalto, nell'immagine in alto a destra, non è purtroppo così bello come la vecchia pavimentazione di un tempo ma il fondo drenante, e a vari strati di materiali assorbenti che poggiano sopra la rete elettrosaldata, garantiscono assieme ai motori elettrici dei filobus un notevolissimo abbattimento delle vibrazioni che in precedenza non era possibile assicurare. Il semplice asfalto e i motori a combustione interna dei bus, e dei mezzi privati e commerciali, hanno trasmesso per lungo tempo vibrazioni che hanno certo messo a dura prova la robustezza dei Palazzi Storici e dei monumenti della nostra città.
Saranno altre le strade che prossimamente riavranno un bel lastricato degno di Bologna e che sarà in basoli di granito da Via Ugo Bassi a Via Rizzoli, lungo Strada Maggiore fino alla Porta, sui quali presteranno servizio oltre un centinaio di nuovi filobus con l'attracco automatico alle fermate per l'incarrozzamento a bordo senza barriere.
Questa operazione, così necessaria, potrà così garantire una gradevole visuale di assieme unita alla dovuta cura e tutela dei nostri monumenti.


enricone@
00domenica 5 maggio 2013 22:39
Nei giorni scorsi è stato rinnovato l'asfalto in piazza Malpighi in corrispondenza della fermata dei bus ai lati della colonna dell'Immacolata. Sono state così eliminata sui due lati della piazza le antiche rotaie del tram che erano ancora posate affogate nel manto stradale.
evviva il tram
00domenica 5 maggio 2013 23:26
Secondo me Bologna dovrebbe tornare tranviaria, e pure subito. E' inutile fare giri di parole. E' una città d'arte, e quindi di grande attrattiva turistica. I tram, io l'ho sempre detto, ma non sono il solo a pensarlo, costituiscono un grande richiamo per il turismo (pensate a quello che è, tanto per fare un esempio, il tram di Lisbona.) Poi se è ritornato a Firenze, perché non deve succedere lo stesso a Bologna, la città del Dr. Balanzone, che si è ingrassato a forza di mangiare tortellini? Mmmm, come sono buoni da quelle parti, conditi con quel ragù che i Bolognesi preparano egregiamente per soddisfare i palati più raffinati!

Stefano L .
Moritz.
00lunedì 6 maggio 2013 12:43
Per Naricemirko
Attenzione: dicendo: “Se non c’è il tram, mi muovo in auto”, si fa il gioco dei nemici del tram. Non dimentichiamo che in Italia comanda la Lobby dell’automobile! Gli amministratori di Bologna o Genova sono di fatto indotti a dire:”Perché investire in sistemi forti di trasporto pubblico se tanto la gente ha un’alternativa? In fin dei conti a noi della vivibilità e dell’aria pulita non frega nulla e, a quanto pare, non frega niente neppure ai cittadini!”
Se, invece, si reagisse alla vessazione di un trasporto pubblico fatiscente RIFIUTANDOSI di muoversi in auto e facendo funzionare i ritmi operativi delle città muovendosi a piedi o con i mezzi pubblici che di fatto vengono messi a disposizione, le Amministrazioni sarebbero costrette a potenziare seriamente questi ultimi, anche probabilmente impiantando i binari nelle strade!
Il regime fascista, per esempio, non aveva certo simpatia per i tram, ma in città come Genova, Bologna o Firenze non potè rinunciare a mantenere grovigli di binari nei centri storici dal momento che gli autobus non sarebbero certo bastati a smaltire una domanda di trasporto alimentata da gente che non aveva alternative!
Obbligare la gente a comprare e mantenere un veicolo non fornendo servizi di trasporto adeguati è come far pagare una pesantissima tassa (3500 Euro l’anno!) con tanti saluti per coloro che dicono che si devono abbassare le tasse! Se, fantasticando un’eccezionale maturità sociale, la popolazione dicesse: “Non compriamo più automobili sin tanto che non ci mettono a disposizione trasporti pubblici adeguati!”, allora sì che vi sarebbe una gran corsa a impiantare binari!

trammue
00lunedì 6 maggio 2013 13:26
Dresda, forse anche più piccola di bologna:
una fittissima rete tranviaria, quattro ponti sull'Elba, ognuno con la propria tranvia
tram che fanno lo slalom fra i preziosi monumenti ricostruiti fedelmente dopo la terribile notte del 45 e fra le migliaia di turisti
è più facile vedere un tram in giro che un'auto
e poi, che dire dell'aria? l'unico odore un po' sgradevole che si sente è quello dei numerosi cavalli da tiro che portano in giro i turisti su carrozze, carretti e "sciarabballi" d'epoca
evviva il tram
00lunedì 6 maggio 2013 20:08
I Tedeschi amano così tanto i tram, da realizzare anche delle ottime riproduzioni in scala, ad opera soprattutto della Maerklin (scrivo così perché la nostra lingua scritta non dispone della dieresi) la casa modellistica specializzata in trenini elettrici.

Stefano L.
esadelta.b
00martedì 7 maggio 2013 14:02
Vecchie rotaie

Le rotaie 'ritrovate' in Piazza Malpighi a Bologna.

30000286.miofotografo.it/showPicture.do?type=pa&size=vga&id=...
Augusto1
00venerdì 27 settembre 2013 09:56
Altre vecchie rotaie...

...scovate da mia sorella Paola durante lo scorso fine settimana bolognese. Non ricorda più dov'erano, però...



CLICCARE SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRE


naricemirko
00venerdì 27 settembre 2013 10:32
Solo tram. Io mi muovo spesso in auto per passi molto brevi e poi sempre a piedi; prendo spesso, non sempre comunque, metrò, tram Granarolo, funicolari, quasi mai ciminiere gommate (se le prendo uso i Solaris o Val HOOl, certamente non i Br... che schifo ). Only tram e No asfalto(gruppo FB) e comunque il filobus non ha attrattività per la gente, è un surrogato, un tappullo e dai costi altissimi di manutenzione.
XJ6
00venerdì 27 settembre 2013 14:24
[SM=g1885122]

Ciò come si rapporta alla discussione sui vecchi tram di Bologna?
naricemirko
00venerdì 27 settembre 2013 17:05
Era una risposta a Moritz. Mi auguro solo che Bologna possa riavere al più presto una rete tram, così come stiamo combattendo a Genova come gruppo FB "Un tram per la val Bisagno" per riaverlo. Ah il mitico ing. Barbieri, autore e progettista della serie 200 di Bologna così come delle nostre littorine serie 900 genovesi del 1939 e Remigio Casteggini, anch'esso bolognese di nascita, progettista dei primi tram a carrelli genovesi del '29, nonché delle articolate a due e tre casse. Ciao
Franky_1
00venerdì 27 settembre 2013 22:13
X Augusto
Quei binari si trovano in via Venezian tra via ugo Bassi e piazza Roosvelt, a quattro passi dalle due torri. [SM=x346219]
Augusto1
00domenica 6 ottobre 2013 23:41
L'Indiana Jones dei Binari!
Articolo sul nostro Roberto Amori!



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XJ6
00lunedì 7 ottobre 2013 00:16
[SM=g1885122]

Alla ricerca della tranvia perduta!
Roberto Amori
00mercoledì 9 ottobre 2013 03:07
Cari amici
Grazie per avere postato qui l'articolo del Resto del Carlino...
Ho fatto quattro chiacchiere in treno con Nicodemo Mele in occasione del viaggio inaugurale dell'elettromotrice sulla Bologna Vignola e lui ne ha fatto un simpatico e gradito articolo: a parte qualche lieve imprecisione di poca importanza (il 18 non era un filobus ma un tram, il tram 201 non è stato a Napoli ma a Salerno per il restauro) Nicodemo è stato fin troppo generoso nei miei confronti: per il PD non sono il Responsabile del Forum Trasporti ma il Coordinatore Gruppo di lavoro “Gestione forum telematico” e componente del Forum Territorio Sostenibile nella Pianificazione Territoriale e Mobilità.

Le rotaie che la sorella di Augusto ha fotografato, come dice Franky, sono in Via Ugo Bassi angolo Via Venezia a due passi da Piazza Maggiore. Io da bambino le ho viste ancora in funzione e collegate alla rete perchè proprio in quel punto c'era lo Studio di mio Nonno e mio Zio. Si vedono anche, in lontananza, nel film Hanno rubato un tram: il tram di Fabrizi ci passa sopra per giungere, infine, al capolinea tronco di Via Venezian.
Vi allego una bella foto del grande fotografo bolognese Nino Comaschi, padre del comico, dove si vede esattamente la curva ancora superstite fotografata dalla sorella di Augusto ripresa però nel 1954. Possiamo notare che i tram quando rientravano verso Via Ugo Bassi, a causa della curva stretta, si venivano a trovare sul binario illegale: poco dopo lo scambio un flesso apposito li riportava comunque su quello di destra...
Augusto1
00mercoledì 9 ottobre 2013 07:39
Sempre tutto molto interessante!
Roberto Amori
00mercoledì 6 novembre 2013 00:12
DOMENICHE 3 NOVEMBRE 1963\2013
Due Domeniche distanti esattamente cinquant'anni l'una dall'altra: sono proprio 50 anni che per le strade di Bologna non circola più un tram.
Arrivati in città nel 1904 con una prima breve linea che collegava la Stazione Ferroviaria con Piazza Maggiore, nel giro di pochi anni i tram unirono velocemente tutte le periferie fuori Porta al centro cittadino con piccole vetture che subito, visto il grande successo, vennero dotate di rimorchi per incarrozzare a bordo più passeggeri possibile... Borgo Panigale, Corticella, Casalecchio, San Lazzaro, San Ruffillo non erano più così distanti e con i nuovi collegamenti elettrici ebbero sviluppi abitativi e commerciali enormi. Venti linee, scambi automatici, semafori ferroviari espressamente dedicati, sottostazioni elettriche sparse sul territorio per una capillare distribuzione sulla rete dell'energia elettrica, grandi vetture a carrelli con porte pneumatiche, vetture snodate e impianti fissi presenti ovunque entrarono, per decenni, a fare parte dell'ambiente urbano e connotando così migliaia di fotografie, immagini di famiglia e cartoline. Uno sbaglio, successivamente nel tempo ma gravissimo, fu quello di avere replicato la medesima rete al termine della II Guerra Mondiale senza comprendere che i tempi stanno già velocemente cambiando e che si doveva cogliere l'occasione per ammodernare la rete. Dopo le devastazioni le rotaie furono ricostruite esattamente allo stesso posto di dov'erano prima della Guerra e così venne nuovamente replicato il binario unico contromano per Corticella e in Saragozza, i due binari per Borgo Panigale esattamente ai due margini della carreggiata ostruendo per Kilometri la fame già in atto di parcheggio... e via così. Poi arrivarono i bus con le aziende meccaniche che ormai non costruivano più vetture tramviarie puntando tutto sugli autobus a gasolio. Iniziò così la famosa operazione "Dalla rotaia alla Gomma" che si concluse senza fretta, linea per linea, tra il 1955 e Domenica 3 Novembre 1963 in Piazza Minghetti con la partenza dell'ultimo tram per San Ruffillo. Alcuni collegamenti risultarono più veloci e razionalizzati nei due sensi ma gli autobus, molto costosi, dopo una dozzina di anni erano già da radiare a differenza delle belle vetture a carrelli ancora perfette ed efficienti dopo trenta anni... arrivarono ingorghi stradali spaventosi, inquinamento, polveri, rumore, costi di gestione altissimi. Insomma dopo dieci anni il Sindaco Zangheri ammise al Carlino lo sbaglio compiuto ammettendo che, una parte della rete, andava preservata ed ammodernata come fatto in altre città ma per noi ormai era troppo tardi. Oggi in tutta Europa (60 città tramviarie in Germania) moderni tram circolano indisturbati dai parcheggi scambiatori ai centri pedonali trasportando centinaia di persone anche in bici... silenziosi, elettrici, graditi all'utenza e agli autisti. Abbiamo perso nel 1999 una storica occasione (non sfuggita a Palermo, Messina, Cagliari, Sassari, Firenze, Bergamo, Padova, Venezia...) ma ci si può sempre riprovare!
Nella Cartolina varie immagini di Bologna in quella mattina di Domenica 3 Novembre 1963 per l'ultima corsa del tram 13 San Ruffillo... in Piazza Minghetti, in Piazza del Francia, all'ultimo rientro al Deposito della Zucca, al mercatino di Chiesa Nuova, in Via Santo Stefano, in Via Barberia a due sensi di marcia, a San Ruffillo al cambio di consegne coi nuovi bus a due piani, in Piazza dei Martiri.... le cronache raccontano di migliaia di persone presenti lungo tutto il percorso per salutare i tram che se ne andavano via...
flyer53
00mercoledì 6 novembre 2013 08:25
Io ascoltai per radio, in diretta dalla trasmissione "al pavaion" (spero di averlo scritto bene), Augusto Magoni dedicò l'intero programma a questo evento.
naricemirko
00venerdì 8 novembre 2013 12:37
Che scempio, quegli incapaci di sindaci corrotti, pieni di tangenti fino ai piedi come per l'ex superba. SOLO TRAM.
Roberto Amori
00sabato 18 gennaio 2014 03:14
PER BOLOGNA COL NASO ALL' INSU'
E' l'unico modo per accorgersi di alcuni dettagli forse non importanti come altri ma comunque interessanti lo stesso per noi. Di una Bologna minore come ho detto altre volte...
Che nella nostra città ci fossero stati i tram in Piazza Maggiore, allora Vittorio Emanuele, lo sanno tutti ma che ancora oggi a distanza di 110 anni ci fossero delle tracce lo sapevano, finora, in pochi davvero.
Il tram elettrico venne inaugurato a Bologna nel 1904: la linea aerea di contatto per essere mantenuta in opera era, come del resto tuttora per i filobus, ancorata agli edifici mediante traverse isolate fissate ad appositi ganci trapanati nei muri degli stabili.
Nella foto grande vediamo, attorno al 1910, alcuni tram al capolinea delle linee che si attestavano in quel punto della Piazza: 5 Saragozza, 6 S.Stefano, 11 S.Isaia e 12 Castiglione. La rimorchiata in primo piano è un ex tram a cavallo riconvertito alla nuova trazione e ora adibito ad Ufficio per la riscossione dei biglietti venduti dai bigliettai: era il primo tram ad essere portato in Piazza dalla Zucca e l'ultimo a farvi ritorno.
Nell'immagine a sinistra vediamo un particolare fortemente ingrandito della stessa foto: è uno dei ganci di cui parlavamo, per il sostentamento della rete aerea elettrica, fissato al Palazzo del Podestà su Piazza Nettuno con ben ancorata la sua traversa ed una sordina, con molla interna, per attutire rumore e vibrazioni.
Nella foto a colori troviamo, pare impossibile, questo gancio fotografato ai giorni nostri con addirittura ancora un pezzettino di quella antica traversa: è in disuso dal 1928... il nostro gancio ha quindi 110 anni, è stato in uso per 24 anni ed è in disuso da 86. E' uno tra i pochissimi ganci ancora presenti di quel vecchio carosello tramviario ed è fortunatamente sopravvissuto a tanti restauri e vicende urbane.

naricemirko
00venerdì 14 febbraio 2014 20:02
Solo TRAM, a Genova lo riavremo a breve a cominciare ovviamente dalla Val BIsagno e in tutta la città, spero tantissimo nella mia amata Bologna.
liquidatore
00venerdì 5 giugno 2015 13:11
Come si fa per vedere le foto che nei precedenti post non sono più visibili?
Censin49
00domenica 7 giugno 2015 21:10
Reduce dalla manifestazione che ogni anno la prima domenica di giugno si tiene a Torino dei tram "storici" (anche di altre città), ho rivisto il "bolognese" col numero di linea 13; stavolta non circolava, era fermo al deposito di Sassi...sarà per un'altra volta, per vederlo circolare!
Roberto Amori
00lunedì 8 giugno 2015 01:13
Meno male...
... che non sono venuto: per qualche giorno ci avevo pensato. L'impegno di fare parte del gruppo che hanno ripulito i Tag dai muri di Via San Felice in mattinata ed un incontro sulla disabilità alla sera mi hanno trattenuto a Bologna. Anche se ho già visto e viaggiato sulla bolognese 201 ci sarei comunque rimasto malissimo... la prossima volta, per sicurezza, telefonerò agli amici torinesi.
Censin49
00sabato 15 luglio 2017 17:07
Agosto 1962: passando in treno attraverso la città (proveniente da Torino e diretto a Rimini) vidi per un breve istante, passando sopra un sottopasso, un tram in transito; l'unica occasione in cui vidi un tram bolognese nella sua città!
Ora peraltro un tram bolognese superstite lo vedo circolare proprio a Torino come mezzo storico, in occasione di feste tranviarie...
Chissà se non si pensa di riportare i tram sotto le Torri? In fondo, sono tornati a Firenze, con la "benedizione" di Matteo Renzi...
Stefagin76
00lunedì 17 luglio 2017 22:17
Una precisazione su Firenze: Renzi si è opposto in tutti i modi al tram, tant'è vero che per tutti i 5 anni in cui è stato sindaco ha tenuto fermi i lavori. Per fortuna il lavoro fatto dalla giunta precedente era arrivato a buon punto per cui, una volta partito per Roma, i lavori sono ricominciati, senza però l'essenziale passaggio da piazza San Giovanni, inopinatamente pedonalizzata.

Bologna ha avuto la sfortuna di aver vissuto l'avvicendamento Vitali-Guazzaloca quando l'iter per il ritorno del tram era a buon punto ma non nella fase esecutiva.

Stefano
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