Il mio è più che altro fastidio nel vedere che si spendano soldi a seguito di un cambio di nome mentre viene sospeso il servizio filoviario in estate (con conseguente immissione in circolazione di più autobus e quindi più inquinamento ma anche maggiori spese) e mentre esiste da tempo immemorabile l'inghippo di Piazza Ugo Bassi. Ovviamente anche chi ha preso la decisione di creare la nuova società avrà fatto i suoi conti.
Il particolare della scritta ATMA sul castelletto delle aste dei 668 me lo ha fatto ricordare trolleybus58 con il post precedente. Non mi ricordo però se tutti i 668 avessero quel particolare