Per permettere ciò nascerà una «società di trasformazione urbana». I cui soci saranno appunto i privati con il Comune che su quelle aree possiede vasti appezzamenti (ad esempio il deposito «Tortona» di Gtt e il deposito principale delle auto comunali) e gli altri proprietari di terreni e immobili (lo stabilimento Urmet, il ministero della Difesa che ha parecchie caserme e altri piccoli proprietari).
Ucci ucci sento odor di... eurucci (dollarucci suonerebbe meglio, accidenti). Da buon torinese cinico e disincantato guardo con sospetto a queste "società di trasformazione urbana", dove, come al solito, il comune avrà gli oneri (pagati grazie a noi contribuenti) e le altre società gli utili. In tutta questa storia della linea 2 "gentilmente offerta" dai privati io ci vedo il classico sistema "armiamoci e partite", speriamo che, passata la sbornia iniziale, vengano a galla i retroscena e le verità nascoste. Ho smesso di credere a Babbo Natale una quarantina di anni fa
Paolo A.