FILOBUS DI PARMA

Domani verrà finalmente inaugurato il nuovo complesso della stazione ferroviaria di Parma, firmato dall'architetto catalano O. Bohigas. Essendo passato più volte in questi anni, ho visto i lavori avanzare limitatamente alla nuova copertura del piano binari e confesso che non mi ha convinto più di tanto, ma mi riservo un giudizio definitivo a quando potrò venire a vederla completata.
Anche la viabilità subirà notevoli cambiamenti e con essa le linee del TPL, che vedranno attestare i capolinea (per le linee 8 e 13, passanti, si tratta di semplici fermate) al di sotto del fabbricato viaggiatori; tra di esse c'è anche la linea 1, che richiederà l'adeguamento del bifilare: in calce a questo articolo della Gazzetta di Parma sono presenti i link le tavole con il nuovo assetto viabilistico, con indicata anche la linea aerea da realizzare.

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estratto della tavola di progetto, in rosso il futuro bifilare

Effettuata la fermata "Barriera Garibaldi", la linea svolterà a sinistra in V.le Bottego, imboccherà l'appena realizzata Via Borsellino, andando ad effettuare il capolinea davanti al nuovo ingresso della stazione; quindi risalirà lungo Via Falcone, ritornando in V.le Bottego e da questo si reimmetterà sul percorso attuale. Verrebbe dunque rimosso l'anello provvisorio all'imbocco di Via Monte Altissimo, mentre verrebbe realizzato un raccordo di servizio intorno all'aiuola centrale di V.le Bottego stesso, davanti al monumento all'esploratore (anzi dietro, visto che adesso è rivolto verso la ferrovia). Tutti gli articoli parlano di soluzione provvisoria per la linea filoviaria, ma non è chiaro se verrà mantenuta tale conservando provvisoriamente il percorso attuale fino all'adeguamento del bifilare, oppure verrà deviata da subito sul nuovo percorso, gestendola provvisoriamente con autobus (i BMB M220LU?); altra cosa dubbia è se l'allungamento del percorso, ancorché di lieve entità, consentirà di mantenere l'attuale frequenza con solo quattro tabelle, dato che ora la "sosta teorica" a Barriera Garibaldi è di soli due minuti, appena sufficienti ad effettuare l'inversione raggiungendo la rotonda di Via Trento.
Anche se a mio avviso è inconcepibile il non aver compreso l'adeguamento della linea aerea nel progetto di ristrutturazione - non me ne stupisco comunque più di tanto, dato che è il consueto modus operandi nei lavori pubblici italiani -, qualcosa si sta muovendo pure su questo fronte: sul sito della STMP (società pubblica proprietaria della rete filoviaria) risultano aggiudicate in Gennaio due gare, una per la fornitura di 12 pali da pubblica illuminazione ad uso promiscuo, idonei anche al sostegno dell'impianto filoviario, destinati a V.le V. Bottego e l'altra per la fornitura e posa di 16 elementi di sostegno della filovia all'interno della nuova stazione di Parma, quindi lungo Via P. Borsellino e Via G. Falcone.

Sino ad ora, sul sito della Tep non si fa naturalmente alcun cenno all'evento, cosa di cui mi compiaccio particolarmente , dato che la concomitanza con Cibus comporta la presenza in città di molti visitatori e pertanto la presenza di una comunicazione ufficiale sarebbe particolarmente importante.

TheCityClassDriver, 30/04/2014 13:50:

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... Oggi, intanto, sono ben 3 gli EBus rimasti in deposito: sulle 8 tabelle della linea 5, basti pensare che la 9^ vettura (quella che dovrebbe sostituire un'eventuale guasta) non è ancora entrata in servizio; l'8^ è da quasi una settimana che non si sa che fine abbia fatto; la 7^ non so esattamente quale sia, sta di fatto che oggi non c'è e la sostituisce un classico CityClass a gasolio, matricola 1327. ...

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Consultando internet in cerca di queste informazioni mi sono imbattuto in alcuni articoli che parlano di cali di tensione e blackout elettrici a bordo dei Van Hool (con annesso distacco automatico delle aste): forse gli E-bus non sono presenti su tutte le tabelle della linea 5 proprio perché la rete non riesce a reggerli tutti. Vorrebbe dire che nonostante le tecnologie finalizzate al risparmio energetico, tra cui i famigerati supercapacitori che hanno giustificato il cofinanziamento con fondi europei, questi mezzi assorbono più dei loro predecessori; d'altra parte alla presentazione ho sentito parlare di 40 kW per i soli servizi ausiliari, quando sono tutti in funzione contemporaneamente.