A Trieste l'inquinamento c'è purtroppo, ed è dovuto a una serie di fattori (presenza della Ferriera di Servola, grande afflusso di camion al Porto - che fra l'altro è terminal dell' "autostrada del mare" dalla Germania alla Turchia, tre grandi navi "ro-ro" che arrivano e partono ogni giorno - , incredibile densità urbana di auto e motorini) solo in parte mitigati, occasionalmente, dalla Bora.
Meno male che, almeno, con l'avvento dei mezzi EEV ed Euro 4, oggi gli autobus inquinano molto di meno che ai tempi degli Inbus, peraltro gloriosi. Il problema non era da poco, perché la flotta TT è di quasi 280 mezzi, tutti "fuori" nelle ore di punta. Con l'elettrico, o con una "cura del ferro" di un qualche tipo, certo sarebbe meglio.
E comunque, devo dire che ammiro l'esempio delle città emiliane (Bologna, Modena, Parma) che hanno saputo conservare la rete filoviaria, o meglio ripristinarla, magari sacrificando qualcosa dell'economia d'esercizio a vantaggio della pubblica salute e del confort dell'utenza, e magari che i nostri amministratori qui la pensassero allo stesso modo.
Circa gli interni di cui si parlava, era solo una questione di gusti personali.
[Modificato da iltriestino 06/11/2011 11:03]