A prima vista ricordano le palificazioni tranviarie diffuse nelle principali città alla "fin de sieclè"...
francamente non le ritengo malvagie (rispetto per esempio ai vari "orridi accrocchi
" che infestano il tratto chietino della appena ricostruita, e non ancora riaperta, filovia), purchè non siano troppo a "diretto contatto" con le meraviglie del barocco salentino: almeno lì la Soprintendenza non ha fatto ostruzionismo come all'Aquila per il Translohr (anche se i "geni" di cui sopra in quel caso non sono riusciti a fare una curvatura compatibile con i vettori, come evidenziato sul servizio aquilano di Striscia...)