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TORINO - La Metro, ovvero, un tram ... sotterraneo!

Ultimo Aggiornamento: 25/01/2024 15:12
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21/06/2011 21:03
 
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tranviere veterano
Rimangono però i soliti dubbi sulla sua utilità
La metropolitana è certamente un gioiellino tecnologico, niente da dire su questo. Rimangono però le perplessità sulla sua effettiva utilità in una città come Torino, specie il nuovo tratto da Porta Nuova al Lingotto.
Il metro, anche uno automatizzato e ridotto di dimensioni come quello torinese, rimane un mezzo ad alta capacità di trasporto, veramente conveniente solo per frequentazioni dai 5000 passeggeri/ora in su, con flusso di passeggeri costante ed elevato lungo tutto l'arco della giornata. Mentre notoriamente Torino, che rimane comunque una città prevalentemente industriale e operaia, vede flussi elevati di traffico sui mezzi pubblici nelle ore di punta, con poco o nullo affollamento nelle altre fasce orarie.
Chi scrive ha avuto modo di utilizzare il metro frequentemente, nei primi tre mesi di apertura del nuovo tratto; l'affollamento è davvero notevole solo al mattino e alla sera, mentre nelle altre ore i convogli viaggiano come minimo semivuoti; e questo in particolare proprio nel nuovo tratto da Porta Nuova a Lingotto.
A proposito del nuovo tratto, va ricordato che il progetto iniziale prevedeva l'attraversamento del quartiere San Salvario sotto via Madama Cristina (con le stazioni "Madama Cristina" sotto la piazza omonima, sede di un importante mercato, "Raffaello" e "Dante" all'incrocio coi corsi omonimi), in quanto asse baricentrico e commerciale del quartiere, equidistante dai suoi estremi. La levata di scudi dei commercianti della via, decisi anche ad impedire fisicamente l'apertura dei cantieri, sull'esempio dei NoTAV valsusini (che in Piemonte stan facendo scuola), ha costretto a spostare la linea sotto via Nizza, eccentrica rispetto al borgo, in quanto spostata sul suo lato Ovest verso la ferrovia. Chi abita sull'altro lato del quartiere, verso il Valentino, difficilmente andrà a prendere la metropolitana in via Nizza, preferendo servirsi, per recarsi a Porta Nuova o in centro, dei mezzi transitanti in corso Massimo d'Azeglio (9 e 34)o del 67 in via Madama.
Diciamolo chiaro, la gente non ha voglia di camminare, vuole il mezzo sotto casa, anche se meno veloce.
Sorge ora anche il problema del 18, linea che, proprio per evitare sovrapposizioni col metro, il GTT vorrebbe limitare verso Sud in piazza Carducci; il che sarebbe sgradito alla maggior parte di chi, viaggiando su questa linea, deve proseguire verso Lingotto e Mirafiori, che non ama sobbarcarsi a trasbordi tram o bus-metro con salita e discesa di scale e ascensori vari, preferendo il mezzo diretto anche se meno veloce.
Rimane così l'eterno dubbio: era davvero necessaria la metropolitana in una città come Torino? O non si tratta piuttosto della "voglia di metropoli" di una città tutto sommato medio-piccola che si sente, o si crede, o si immagina una grande città?
[Modificato da Censin49 24/07/2011 20:33]
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