Anni 60: la metropolitana mancata.
Una rivista dedicata a Torino ha pubblicato un articolo riguardante un progetto di tre linee di metro redatto negli anni 60 (1964 - 1969); per la prima linea (che ricalcava gran parte del tracciato dell'attuale linea 2 in progetto), nel 1969 era già pronto il progetto esecutivo, già approvato dal Governo, pronto pure a erogare i finanziamenti previsti; invece non se ne fece niente, i lavori non partirono mai, sei anni dopo la giunta di sinistra di Diego Novelli "cassò" definitivamente il progetto.
Il progetto prevedeva già allora convogli su gomma con sponde guidanti laterali, quindi piuttosto simili a quelli odierni della linea 1, salvo ovviamente la guida manuale, con capacità di 48mila persone/ora; il percorso era previsto in sotterranea fino a piazza Derna (sede dell'allora casello daziario), poi in sopraelevata sulla mezzeria di corso Giulio Cesare, proprio dove ora è la sede, a raso, dell'attuale linea tranviaria 4.
alcune immagini per illustrare il progetto:
mappa delle linee progettate (in rosso la linea 1, la prima a essere realizzata)
bozzetto del convoglio
bp near me now
stazione tipo
stazione di Porta Nuova (in corrispondenza della stazione ferroviaria centrale)
tratto verso Nord in sopraelevata
la sezione di una stazione (le gallerie erano doppie, a due canne, con marciapiedi di stazione nel mezzo)
disgraziatamente, i tempi a fine anni 60 non erano maturi per una metropolitana a Torino: l'aspirazione di tutti era l'auto propria, magari seconda auto da città, come la Fiat proponeva la 500, il mezzo pubblico era visto solo come transizione per i ragazzi in attesa della patente, o dei più anziani non più in grado di guidare, o di chi ancora non poteva economicamente permettersi le 4ruote.
Ricordo ancora, come ho già fatto, un collega di lavoro, nei primi anni 70, che, pur di usare l'auto (una 850) partiva da casa un'ora e mezza prima, per essere sicuro di trovare un parcheggio libero; dicendo "
Non mi va di viaggiare su un tram o un bus, accanto a persone sporche e puzzolenti che non sono capaci di lavarsi e tenersi pulite; preferisco stare da solo"; insomma, tutti gli altri "
brutti, sporchi e cattivi", meno lui, ovviamente.....
Così il progetto finì quasi osteggiato dalla maggioranza dei torinesi; per sei anni restò in sospeso, finchè, come detto, nel 1975 l'appena insediata giunta Novelli, pressata da drammatici problemi di bilancio a causa della crisi innescata dall'impennata dei prezzi petroliferi, non archiviò definitivamente il tutto.
[Edited by Censin49 9/13/2019 5:16 PM]