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ATTS - Associazione Torinese Tram Storici

Ultimo Aggiornamento: 07/04/2017 03:20
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27/12/2011 21:36
 
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tranviere senior
Torino e i tram: 140 anni insieme

La sera del 29 dicembre 1871, per la prima volta, una carrozza tranviaria solcava le strade di Torino, collegando la Barriera di Nizza (piazza Carducci) con piazza Castello. Era l’inizio di un lungo sodalizio fra Torino e i tram, una storia che continua ancora oggi e rende la rete tranviaria torinese una fra le più antiche in Italia e in Europa. L'Associazione Torinese Tram Storici vuole celebrare l'anniversario con un viaggio commemorativo il 29 dicembre 2011 alle ore 16.00 da piazza Carducci a piazza Castello. Ai partecipanti sarà distribuita una ristampa del quotidiano dell’epoca e due cartoline ricordo dell’evento. Per info e prenotazioni: deamicis@atts.to.it

Davide.
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27/12/2011 22:55
 
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tranviere junior
Esattamente l'opposto di ora, con 50 anni di sottosviluppo totale ed incapacità nel saper gestire una città sotto tutti i punti di vista, a cominciare dal trasporto pubblico per finire con altri scempi democristiani quali l'abbattimento dello stupendo Ponte Reale (chi è passato da queste parti, prima dl 1963 se lo ricorderà sicuramente), guardacaso per far spazio alla Sopraelevata, quando bastava spostarla più verso mare, ovviamente compatibilmente con le esigenze portuali. Vorrei poi ricordare sempre gli scempi riguardanti le strade genovesi del centro, con il pavè letteralmente sradicato da quasi tutte le vie, compresa la più importante, cioè Via 20 Settembre, ecc. Non si rovina così una città, come se a Torino abbattessro la Mole. Vergogna genovesi, campioni di autolesionismo voluto. Torino la verà capitale d'Italia, solo tram e basta.

28/12/2011 20:14
 
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tranviere veterano
@naricemirko - Ammirevole e commovente l'attaccamento al tram! E' però il caso di ricordare che Genova è molto diversa da Torino per l'orografia e la tipologia delle strade; le strade torinesi, così diritte,quasi interamente in piano almeno a sinistra del Po, coi viali e corsi che sono lunghissimi "boulevard", sembrano fatte apposta per il tram. Nel caso dei tram della Superba, che ricordo ancora bene per averci viaggiato da ragazzo, a scartamento ridotto, erano costretti molte volte a infilarsi in strade piuttosto strette e in pendenza. Indubbiamente, è anche questione di volontà di mantenimento; Lisbona, che presenta condizioni simili, mantiene comunque i suoi "eletricos", che sono ormai una vera attrattiva turistica: i forestieri che visitano la capitale portoghese non mancano mai di provare l'ebbrezza dei tranvetti che si infilano in saliscendi per le stradine, con curve mozzafiato, tra lo stridore delle ruote! lì, qualunque idea di soppressione delle rotaie è sempre stata fieramente contrastata.
[Modificato da Censin49 28/12/2011 20:15]
29/12/2011 21:13
 
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tranviere veterano
140mo del primo tram

Si è svolta stasera la rievocazione del 140mo anniversario della prima corsa tranviaria torinese (per la verità una corsa di prova effettuata il 29/12/1871 dalla Barriera di Nizza a piazza Castello; il servizio regolare sulla linea iniziò l'1/1/1872), ovviamente, nè la vettura usata (un tram elettrico del 1911) nè il percorso, per quanto già detto, corrispondono: l'emozione è stata comunque notevole.
Una superstite vettura a cavalli per la verità esiste ancora, ed è quella esposta alla stazione di Sassi della dentiera di Superga, esposta però in forma statica trainata da due cavalli...di legno! Procurarsi due cavalli in carne ed ossa per far circolare la vettura forse sarebbe stato eccessivo!

Ecco la vettura a cavalli esposta a Sassi





Appena ne avrò terminato il montaggio, mi riprometto di caricare su Youtube il video girato a bordo della vettura.




[Modificato da XJ6 29/12/2011 23:58]
30/12/2011 14:34
 
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tranviere junior
Non centrano le strade strette o qualsiasi tipo di altra scusa dell'epoca; il problema era l'incapacità dgli amministratori dell'epoca, non mantenere il tram in Via Montaldo, pendente con curve dove del resto il tram fu eliminato nel 1953, sostituito dal filobus. Il tram infatti continuò il preziosissimo servizio sulle quattro direttrici principali, compresa la zona di SAn Fruttuoso e Quezzi, quest'ultime eliminato nel 1957 circa. Poi la questione delle strade strette non è vera, in alcuni tratti ma come del resto in tutte le città europee, non siamo in America o Australia. Solo tram e basta.
In sostanza una totale non cultura del trasporto pubblico. Spero nel tram in Val Bisagno.
30/12/2011 20:20
 
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tranviere veterano
Ho tentato di caricare il video montato in Youtube, ma purtroppo devono esserci problemi nel caricamento, nel senso che non riesce a elaborare il video; peccato! Riproverò eventualmente a caricarlo, sperando che vada a buon fine.
Ho letto il numero della "Gazzetta Piemontese" (l'antenata de La Stampa) fornito ieri sul tram, del 30/12/1871, giorno successivo alla corsa di prova, con le impressioni dei cronisti; con le altre notizie inquadra bene il periodo storico; tra l'altro, il primo censimento dell'Italia appena completamente unita (Roma era appena diventata capitale), con le difficoltà nel rilevamento dei dati, dovuto anche allo stratosferico tasso di analfabetismo che ancora affliggeva l'Italia. Il che spiega, tra le altre cose, la necessità di indicare le linee tranviarie con simboli, colori diversi, ecc., perdurata a lungo, fino alla vigilia della Grande Guerra.
Ho trovato scarse tracce, in Internet, di colui che fu il "padre" della prima linea tranviaria: l'ing. Zaverio Avenati, di cui non vi sono molte notizie; potrebbe essere emigrato, per un certo tempo, in Argentina, con la famiglia; risulterebbe essersi fatto promotore di una linea tranviaria anche a Piacenza. Stupisce che la città, che è sempre stata sollecita a ricordare nella toponomastica i cittadini illustri, non gli abbia dedicato nemmeno un vicolo o un giardinetto!
31/12/2011 15:42
 
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Buon 2012!!
Per salutare il 2011 ed augurare a tutti un buon 2012 Atts rende disponibile sul sito "Tranvai 2011", la newsletter dell'associazione. Questo numero speciale riassume tutte le attività di Atts del 2011, dall'inaugurazione della linea storica al Trolley Festival. E' possibile scaricarlo al seguente indirizzo: www.atts.to.it/newsletter/Tranvai2011.pdf (8 MB circa)
www.atts.to.it/newsletter/Tranvai2011.pdf
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Davide.
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31/12/2011 20:22
 
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La Barriera di Nizza
Vediamo qui sotto alcune immagini del capolinea esterno della linea, la Barriera di Nizza, ove ora sorge la piazza Carducci; la rimessa delle vetture con stallaggio dei cavalli era sul sito ove poi sorse il deposito "Nizza" tuttora esistente







Tutte e tre le immagini, riprese da cartoline postali, risalgono al primo lustro del secolo scorso (1900 - 1905); sull'ultima si può leggere l'anno di spedizione: 1904.

Come si vede, gli edifici daziari (simili per tipologia a quello ancora esistente della Barriera di Piacenza, visibile nella discussione "binari e ricordi") erano due, ai due lati dello stradale di Nizza; caratteristica questa esclusiva delle Barriere di Nizza, di Milano (attuale piazza Crispi) e di Francia (attuale piazza Bernini), dato l'intenso traffico di merci in entrata di queste direttrici, mentre le altre barriere erano ad un solo edificio.

All'inizio degli anni 20, la cinta daziaria venne allargata, facendola coincidere in pratica coi confini comunali, e successivamente i due edifici daziari abbattuti; a metà degli anni 50, la piazza Carducci fu trasformata, con la creazione di una "rotonda" centrale con giardino attorno alla quale si attestava il capolinea del tram 18 per la Barriera di Milano (via Sempione); dopo i lavori della metropolitana, che hanno visto lo sventramento della piazza per la costruzione della stazione "Carducci - Molinette", la rotonda è stata nuovamente eliminata.


[Modificato da XJ6 01/01/2012 00:38]
31/12/2011 20:34
 
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No a Napoleone!
Riguardo all'abbattimento degli edifici daziari e alla creazione della piazza, dalle cronache dell'epoca (1921) emerge un particolare curioso.
Mentre per la piazza dove sorgevano gli edifici daziari era già decisa l'intitolazione a Giosuè Carducci, era ancora incerta quella della piazza laterale su via Madama Cristina (ove ora sorge lo stabilimento Microtecnica); qualche consigliere comunale aveva proposto l'intitolazione a Napoleone Bonaparte, di cui ricorreva quell'anno il primo centenario della morte a Sant'Elena; proposta che sollevò una vivace opposizione da parte di molti, che ricordavano come Napoleone avesse violato l'indipendenza e sovranità dello Stato Sabaudo come degli altri stati italiani; si ripiegò così sull'intitolazione all'oscuro commediografo Arturo Graf, come ancora è attualmente.
[Modificato da Censin49 31/12/2011 20:41]
31/12/2011 20:49
 
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Per chi volesse ulteriormente documentarsi sulla storia dei tram torinesi, vi è il sito www.tramditorino.it/storia_tram_1.htm.
che tratta anche della genesi della prima linea piazza Castello - Barriera di Nizza.
01/01/2012 16:55
 
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dal tram a cavalli al 18
Si è accennato prima al tram 18 che faceva capolinea in piazza Carducci, tram che era il discendente diretto della primitiva linea a cavalli di piazza Castello.
La linea infatti, passata alla STT nel 1881, venne poi raddoppiata interamente come binario; dopo la fusione tra STT e "Belga" venne elettrificata nel 1900, e nel 1913 contrassegnata con la lettera N; dopo l'incorporazione nella rete Atm, nel 1923 venne contrassegnata col numero 18; il 20/9/1923, dopo l'apertura della parte inferiore dei Giardini Reali e del viale da piazza Castello sotto la Prefettura e per i Giardini sino a corso Regina, prolungata per corso Regio Parco e corso Palermo fino a corso Novara (realizzato, dopo l'abbattimento, sulla vecchia cinta daziaria); successivamente, nel 1925, venne prolungata lungo corso Palermo fino al corso Ponte Mosca (negli anni 30 ribattezzato Giulio Cesare), e nel 1931 per via Martorelli fino a via Sempione, con capolinea a triangolo d'inversione di fianco al trincerone del raccordo ferroviario di Vanchiglia. Con piccole variazioni, rimase in esercizio fino alla riforma del 1966, quando (dal 23/8) venne accorpata alla linea 15, da piazza Bengasi a via Lauro Rossi, con percorso però che escludeva il passaggio per via Lagrange e piazza Castello e solo in parte interessava via Nizza.
I binari in via Lagrange, via Carlo Alberto (nell'altro senso)e Giardini Reali rimasero in opera, utilizzati in caso d'emergenza per interruzione degli altri percorsi di attraversamento del centro; nel 1993 vi venne istradata l'attuale linea 18, deviandola dal percorso per via Accademia e via Rossini, per un percorso più centrale. Il binario su via Lagrange aveva però il difetto di passare davanti a una delle mete turistiche più importanti della città, il Museo Egizio, davanti al quale si formavano a volte lunghe code in attesa dell'ingresso al museo, per cui il tram risultava di disturbo. Nel 2004 venne pertanto ripristinato l'istradamento precedente, e via Lagrange privata del binario e pedonalizzata, come pure via Carlo Alberto.
[Modificato da Censin49 01/01/2012 17:11]
01/01/2012 17:31
 
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Tracciato della vecchia cinta daziaria
Chi volesse ricostruire il tracciato della vecchia cinta daziaria del 1854, lo può fare facilmente su una carta topografica: i corsi Bramante, Lepanto, Pascoli, Ferrucci, Tassoni, Svizzera (già Altacomba), Mortara, Vigevano, Novara, Tortona, furono realizzati dopo l'abbattimento, negli anni 20, sul suo tracciato. Oltre il Po, come già detto, tracce della cinta rimangono in corso Quintino Sella e corso Giovanni Lanza.
01/01/2012 17:40
 
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tranviere veterano
Video della corsa commemorativa del 29/12/2011
Finalmente, sono riuscito a caricare su Youtube il video realizzato giovedi scorso in occasione della corsa commemorativa

[Modificato da Censin49 01/01/2012 17:42]
01/01/2012 22:10
 
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Il Servizio del TGR...

www.youtube.com/watch?v=lP1MAPxgXZY

Davide.
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02/01/2012 12:53
 
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Cari vecchi tram
[SM=g9998] Innanzitutto buon 2012 a tutti voi!!volevo complimentarmi con l'associazione per la splendida iniziativa del 29 dicembre [SM=g1914996] dove purtroppo per motivi di servizio non ho potuto farne parte [SM=x346233] e spero che iniziative di questo tipo che rievocano il passato e la storia dei nostri tram ce ne siano ancora!i tram fanno parte del patrimonio della città e mi rendo conto,sentendo in giro e discutendo,che il tram rimane ancora oggi il mezzo di trasporto pubblico in superficie preferito [SM=x346250] appunto per la sua semplicità e caratteristiche.
Non so come si possa definire tram per esempio quello di Padova (se non sbaglio)con una rotaia nel centro e le ruote di gomma oppure quello senza fili...a me la "ragnatela"come amano definirla non dà nessun fastidio la considero un arredo urbano,le cose che abbruttiscono la città sono altre non bisogna attaccarsi a queste misere cose per sollevarne una questione! Sono d'accordo a rendere i tram accessibili ai disabili e capisco che i gradini possono essere un ostacolo sia per chi ha difficoltà motorie o per chi sta sopra una carrozzina(anche per i passeggini)ma teniamolo sempre con le sue caratteristiche!!!altrimenti non si possono più definire tram!!
02/01/2012 20:05
 
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tranviere veterano
@ tramlinea5 - Anche riguardo ai tram, l'Europa è a due velocità: il Nord Europa, che questi mezzi ha sempre tenuto in gran considerazione, sempre aggiornandoli tecnologicamente e potenziandoli; e il Sud Europa (mi verrebbe da dire con gli economisti: i soliti PIGS), che, nella migliore delle ipotesi, ha conservato i tram più come un mezzo del passato, piuttosto che come un veicolo moderno e adatto al trasporto pubblico di oggi. Ultimamente, anche il SE sta cercando di rivalutare il tram, però in maniera controversa (vedi proprio il caso di Torino, con le sue linee previste nel 1982 e mai attivate; ultimamente la linea 18,passata a gestione con autobus per i lavori del metro e ora stabilmente su gomma, con nuovi autobus appena entrati in servizio).
Per quanto riguarda i tram monorotaia (Translohr), in Italia la loro diffusione sembra limitarsi al Veneto (Mestre, Padova, forse Verona), unica regione ad aver seriamente puntato su questi mezzi, mentre quello de L'Aquila è stato archiviato causa terremoto. (A me, il tram monorotaia ricorda le automobiline dei "tunnel fantasma" dei luna park, infatti funzionano secondo lo stesso principio!)
03/01/2012 08:03
 
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Bè, se vedi attualmente la situazione in Spagna (soprattutto) ed in Portogallo, direi che stanno arrivando ai livelli del Nord Europa.
Ormai penso che siamo noi la pecora nera nella UE per quanto riguarda la gestione del TPL.

Giovanni Kaiblinger
03/01/2012 14:11
 
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Solo tram e basta, vergogna Italia.
[Modificato da naricemirko 03/01/2012 14:12]
03/01/2012 17:08
 
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Suppongo che nell'ATTS ci sia qualcuno che fa parte o possa arrivare a chi sta in alto che potrebbe far muovere qualche meccanismo per far si che questa tendenza possa svilupparsi nella nostra città.Non dico di far miracoli ma almeno sapere realmente e concretamente come la pensano dall'altra parte.Sarebbe bello una volta fare un'assemblea(grezzamente la butto lì) e discutere un po' sul futuro tranviario a Torino credo che parteciperemmo in tanti.Se si realizza qualcosa fatemi sapere che ci sarò!! [SM=x346220]
[Modificato da tramlinea5 03/01/2012 17:11]
04/01/2012 20:13
 
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tranviere veterano
@GiovanniKaiblinger - Direi che quello che manca in Italia è proprio una "cultura del trasporto pubblico locale"! Basta vedere i tagli nei bilanci che hanno colpito le Regioni in materia; dal canto loro, le aziende di trasporto scaricano semplicemente i tagli sui cittadini, aumentando i prezzi o riducendo le corse (addirittura in Piemonte anche le corse operaie dei bus intercomunali); forse, si vuole continuare a rendere indispensabili le 4ruote: salvo poi lanciare allarmi sull'inquinamento ormai oltre tutti i limiti, e via con le limitazioni, le targhe alterne, ecc. Insomma, pura schizofrenia!
[Modificato da Censin49 04/01/2012 20:14]
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