[Progetto] Stazione Martinez (e Levante)

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GenoaJackson
00lunedì 11 settembre 2006 23:32
A quanto mi risulta esistono già degli accordi tra Metrogenova, Comune ed RFI; il passo sucessivo è quello di sapere costi e tempi e a tal proposito aspettiamo lumi dall'intervista con Margini.
ClaudioBrignole
00lunedì 11 settembre 2006 23:33
Come diceva Genoa so per certo (ho letto un documento di RFI-Regione Liguria al riguardo) che hanno messo sù un gruppo di lavoro misto con RFI per fare un disegno integrato della zona di Terralba con fermata metrò e ferrovia urbana, svincoli verso Martinez e verso S.Martino e deposito rotabili per servizio urbano su RFI. Non sono così sprovveduti da non averci pensato, le procedure in questi casi sono molto più complesse e articolate di quanto spesso si creda.

[Modificato da ClaudioBrignole 11/09/2006 23.35]

euge1893
00giovedì 28 settembre 2006 21:38
Metrogenova.com ha intervistato in data 26.9.2006 l'assessore Mario Margini (il testo completo dell'intervista è pubblicato nella sezione Reportages del nostro sito).
Ecco cosa ci ha riferito a proposito del prolungamento verso San Martino e il Levante:

METROGENOVA.COM: Abbiamo letto sui giornali l'ipotesi allo studio per il prolungamento della metropolitana verso Levante, almeno sino al San Martino. Ci può illustrare dettagliatamente il progetto, se effettivamente esiste?

MARGINI: Lo sviluppo della linea verso S. Martino risulta particolarmente interessante in relazione alla rilevante domanda di trasporto generata dal più importante nosocomio della regione e dalla presenza di importanti sedi universitarie. Il tracciato del progetto di linea dovrà adattarsi alla consistenza del fascio di binari ferroviari, almeno fino a Terralba, ove sono localizzate le infrastrutture per le manutenzioni delle ferrovie dello Stato, per poi proseguire in galleria per servire l’ospedale S. Martino, nel punto più utile ai flussi di utenza. Lo sviluppo del progetto dipende sia dagli esiti delle trattative in corso con le Ferrovie, sia dalle disponibilità di finanziamento. E’ comunque un intervento che sarà definito a conclusione della stazione metropolitana di Brignole, e a valle della ristrutturazione del nodo ferroviario di Genova.


METROGENOVA.COM: Vorremmo sapere qual è la priorità del Comune riguardo al prolungamento della linea metropolitana (omissis)

MARGINI: Ritengo che la priorità sia quella di completare il progetto originario per la tratta Brin-Canepari-Rivarolo, (omissis).
In secondo luogo si tratta di definire il progetto per il prolungamento dopo Brignole. La prosecuzione verso il polo di S. Martino, tenuto conto della domanda di mobilità, è l’opzione più realistica qualora si trovino gli accordi di transito sulle aree ferroviarie. (omissis)
Quindi un’azione progettuale su più fronti che sarà decisa in rapporto alla fattibilità, ai costi, ai finanziamenti disponibili .
euge1893
00lunedì 16 ottobre 2006 16:09
Ancora Margini sul prolungamento verso San Martino
Ecco che cosa ha aggiunto sull'argomento l'assessore Mario Margini, nel corso dell'intervista concessa a Metrogenova.com lo scorso 10 Ottobre (per il testo integrale dell'intervista, si rimanda alla sezione Reportages del nostro sito):

METROGENOVA.COM - Parliamo del prolungamento Brignole-Terralba-San Martino: noi di Metrogenova.com siamo dei pratici e ci piacerebbe molto sapere da lei se il Comune dispone di finanziamenti per questa importante opera.

MARGINI - Voi siete molto precisi ma mi ponete problemi che io non mi pongo.Il mio problema è infatti, prima ancora di finanziamenti, il seguente: “come vado a San Martino?”.
Io credo molto nell’integrazione con le Ferrovie. Se avessi a disposizione due binari, potessi andare a San Martino in massicciata ferroviaria e potessi fare scendere i passeggeri in posizione un po’ decentrata rispetto a Terralba, questa sarebbe una soluzione ottimale. Tuttavia pare che le Ferrovie non abbiano disponibile un binario e a quel punto io dovrò pormi il problema di andare sottoterra con la lievitazione dei costi che ci si può immaginare.
Terralba sarebbe per noi un grande punto di “gravitazione”, ma il vero punto che potrebbe spostare grandi flussi di traffico è San Martino, per cui l’arrivare a San Marino è per noi come l’arrivare in Piazza Pallavicini, rappresenta per il comune l’altra grande priorità.
Io non mi preoccupo dei finanziamenti in quanto ho tre anni di tempo: devo arrivare prima a Brignole, anche se sia ben chiaro che non è scritto da nessuna parte che i fronti di scavo debbano essere uno soltanto.
Noi dobbiamo coordinarci con le Ferrovie, che vogliono ristrutturare il nodo di Terralba. Quando loro ci comunicano come e quando vogliono ristrutturare, sulla base delle loro esigenze operative, noi saremo in grado di capire come dobbiamo muoverci.

METROGENOVA.COM - Quindi lei pensa ad una stazione soltanto, a Terralba, e non a una stazione a Terralba ed una a San Martino?

MARGINI - Io penso ad una soluzione funzionale.
Se potessi scegliere, vorrei far passare la metro sulla massicciata ferroviaria, dalla parte della Valbisagno e se riuscissi a fare un accordo con le Ferrovie per stare in superficie, guadagnerei quattro o cinque anni. Io faccio scelte funzionali, l’obbiettivo è quello di dotare la città il più rapidamente possibile di un sistema metropolitano efficiente.
Se l’avere la metropolitana tre anni prima questo comporta qualche sacrificio, credo che si possa patirlo.
titoit
00lunedì 16 ottobre 2006 22:06
Questo passaggio dell'intervista a Margini mi spaventa un po'.
Voglio dire che il prolungamento verso S. Martino, una volta arrivati a Brignole, può essere molto veloce oppure molto, ma molto lento e laborioso. Tutto dipende da RFI e dalla capacità di quest'ultima (????) di comprendere lo sviluppo del sistema ferro-ferro tanto caro a noi e, come sembra, a Margini. Se RFI non dà il permesso di utilizzare il sedime ferroviario, bisogna scavare e scavare sotto un'area ferroviaria dove ci sono utenze, sottoservizi, depositi e traffico ordinario può essere davvero un'impresa titanica.
Il guaio è che dal nodo di Brignole non dipende solo S. Martino, ma anche la Valbisagno, a meno che non trovino altre soluzioni...
em66
00martedì 17 ottobre 2006 10:31
RFI avrebbe anche da guadagnarci ottenendo in cambio dal Comune la possibilita' di "valorizzare" dal punto di vista immobiliare le aree di Terralba!
euge1893
00giovedì 26 ottobre 2006 21:26
Finanziamenti Brignole-Stadio

Il programma triennale dei lavori pubblici 2007-2009 del Comune di Genova prevede che l'estensione della linea in oggetto venga a costare 126 milioni circa.

Il capitolo si chiama "Estensione della metropoltana da Brignole a Staglieno - 1^ fase funzionale da Brignole e Stadio"

Premesso che è tutta da vedersi se la tratta non diventerà invece un prolungamento Brignole-Terralba-San Martino e poi (forse) Val Bisagno (andatevi a rileggere sul sito specialmente la seconda intervista di Margini), il Comune ha stanziato i seguenti fondi:

Per il 2008: 90 mln;
per il 2009: 20 mln
Totale 110 milioni circa.

Mancherebbero all'appello circa 16 milioni, il che mi sorprende moltissimo, in quanto ritenevo che fossimo a finanziamenti zero o quasi.

Inserisco anche qui il post già messo nel topic dedicato al prolungamento in Val Bisagno perché le due tratte procederanno di pari passo e avranno problemi simili (ammesso e non concesso che il Comune non pensi ad una tratta sola, con "antenna" verso San Martino, da fare per prima cosa).
pie3ge
00sabato 28 ottobre 2006 11:09

scritta da: euge1893 26/10/2006 21.26

Per il 2008: 90 mln;
per il 2009: 20 mln
Totale 110 milioni circa.



Che bella notizia.
Quindi i lavori potrebbero cominciare già nel 2008?
euge1893
00sabato 28 ottobre 2006 12:14
Beh, questo Margini non lo esclude, ma mi sembra difficile, visto che non c'è ancora una idea precisa di come arrivarci, a Terralba e da lì a San Martino.
Margini ci ha detto che le Ferrovie debbono ancora prendere una posizione sulla eventuale concessione di due binari per la metro (da rileggersi bene l'intervista del 10.10.2006 che è pubblicata nel nostro sito).
C'è il piccolo particolare che a quanto pare le Ferrovie dormono e hanno un atteggiamento che a definirlo ponziopilatesco sarebbe un eufemismo.
Finché questi signori non si danno una svegliata tanto il prolungamento verso Levante quanto quello verso la Valbisgno rimangono mere ipotesi accademiche... e una foglia di fico per il Comune che probabilmente vedrà di non sbattersi più di tanto.
cliobini
00sabato 28 ottobre 2006 21:42
Più che escluderlo Margini, lo esclude Medri...poi leggerete gli estratti dell'intervista

E forse dovrebbe esserci qualcuno che da una svegliata ai signori delle ferrovie, se loro non vogliono valorizzare l'immenso patrimonio che lasciano andare in malora
titoit
00domenica 10 dicembre 2006 15:52
A proposito di tutti i prolungamenti della metro su aree FS/RFI (prolungamenti S. Martino e Canepari) Merlo nella sua intervista concessa il 13/11 dichiara quanto segue:
METROGENOVA:
In più frangenti abbiamo constatato che il principale problema, riguardante lo sviluppo della metro, è che quest’ ultimo è molto legato ad alcune decisioni delle FS. Sia per San Martino e la Valbisagno, sia per Canepari, la prosecuzione della linea sembra essere infatti condizionata da decisioni di RFI che tardano ad arrivare. Secondo lei, risolvere questo nodo, sarebbe un problema che aiuterebbe a mettere un po’ d’ordine sui progetti della metropolitana?

MERLO:
Io e l’ assessore Margini siamo intervenuti recentemente inviando una lettera congiunta all’ amministratore delegato delle ferrovie Mauro Moretti, chiedendo di fare un tavolo congiunto di lavoro, per avviare una serie di collaborazioni tecniche permanenti, sia per risolvere le interferenze da voi citate, ma anche per affrontare il problema della manutenzione che dovrebbe portare ad una nuova struttura in comune per treni FS e Metrò, nonché per la questione di Brignole a causa della possibile concomitanza dell’ avvio dei lavori per il potenziamento del nodo di Genova con quelli in corso della metropolitana.
ClaudioBrignole
00lunedì 11 dicembre 2006 18:25
(Belin, nel forum sta nevicando, mi viene freddo a scrivere qui dentro...) Mi chiedo una cosa, magari qualcuno di voi sa come sono i rapporti ufficiali: ma la lettera che dice di aver scritto sarà una lettera su carta mandata con il francobollo per posta? Mi viene un po' da ridere a scriverlo... ma non potrebbero chiamarlo al cellulare e fissare un incontro un giorno che tutti e tre non hanno impegni invece di aspettare che arrivi il postino? (sto scherzando ma non credo che sto scrivendo troppo lontano dalla realtà)

[Modificato da ClaudioBrignole 11/12/2006 18.29]

euge1893
00lunedì 11 dicembre 2006 19:13
Claudio, questi sono politici con i fiocchi e i controfiocchetti e purtroppo non ragionano come noi mortali. La lettera la puoi sempre inviare in copia ai giornali per scatenare una bufera pubblica, sempre se hai la convenienza politica di farlo.
Oppure la tieni in copia nel cassetto per tirarla ponziopilatescamente fuori quando qualcuno ti accusa di inerzia, giusto per dimostrare la tua buona volontà e il fatto che hai le mani legate.
Se fai una riunione di volenterosi e vedi quello che si può fare, ho paura che il loro ragionamento sia "e se perdo solo del tempo, che convenienza ne traggo?"
euge1893
00martedì 16 gennaio 2007 20:23
Nel corso dell'intervista concessa al nostro sito (e che è pubblicata, come di consueto, nella sezione reportages) Hubert Guyot (AD di AMT) ci ha riferito una sua idea per la prosecuzione della metro da Brignole fino a San Martino:

"Stiamo valutando se può essere conveniente, per esempio, realizzare una stazione della metropolitana a San Martino a trenta metri di profondità (quindi scomoda per gli anziani e in generale per gli utenti) oppure trovare il modo per raggiungerlo in superficie andando a raso in sede protetta. "

A me sembra una idea strampalata, nel senso che

1) non capisco come possa la metro fuoriuscire dai binari della massicciata ferroviaria, immettersi nella sede stradale in Corso Gastaldi, procedere completamente in sede protetta (senza semafori ed interferenze) e arrivare all'Ospedale, riattarversando la corsia opposta di Corso Europa;

2) immaginare di arrivare a San Martino in quel modo, significa non prendere neppure in considerazione l'idea di un ulteriore prolungamento verso Levante, verso Sturla o verso Quarto Alto (all'altezza dell'uscita A 12) lungo la direttrice di corso Europa, o sempre verso Quarto Alto attraverso Borgoratti su un percorso maggiormente pedemontano.
em66
00mercoledì 17 gennaio 2007 11:46
1) Si dovrebbero scavalcare con un viadotto i binari ferroviari. Sotto Corso Gastaldi ci sono dei dei locali adibiti a rimessa degli automezzi comunali, quindi per sbucare a centro strada (al posto dell'attuale corsia degli autobus) non ci sarebbero troppi problemi. La sede protetta non significa che non ci siano incroci e semafori.

2) Basterebbe fermarsi, al centro di Corso Europa, negli stessi punti dove adesso ferma il 17 e si potrebbe proseguire fino a Nervi senza grossi problemi.
sandro.raso
00mercoledì 17 gennaio 2007 12:00
Proseguimento come metrotramvia
Il principale problema tecnico per proseguire lungo Via Gastaldi e Corso Europa è sicuramente quello che la metropolitana, per sua natura, è costituita da infrastrutture e rotabili concepiti per l'incarrozzamento da marciapiedi alti.

A questo punto delle due l'una:
- o si realizza una metrotramvia che in realtà è una metropolitana, quindi fermate con marciapiedi alti e non agibili ad altri mezzi pubblici (mi sembra improponibile);
- o si modificano le vetture in modo da consentire l'incarrozzamento sia da marciapiedi bassi che da marciapiedi alti (difficilissimo, per non dire impossibile).

Sarebbe stato ben diverso se i reggitori di Genova (ed i loro tecnici di fiducia) ci avessero pensato in fase di progettazione, ormai molto tempo fa.

Nei primi anni 80 del XX secolo l'assessore Mauro Sanguineti pronosticava il completamento della metropolitana "sino a Prato" (!!!!!) in dieci anni. Che fine ha fatto costui?
em66
00mercoledì 17 gennaio 2007 12:19
Quello dei marciapiedi alti in una strada come corso Europa non sarebbe un problema.
Attualmente ci passa solo una linea di autobus (17) che verrebbe sostituita completamente dalla metropolitana.
Ad ogni modo non sarebbe proponibile far passare nella stessa sede bus e metropolitana (oppure bus e tram).
euge1893
00sabato 20 gennaio 2007 14:00
Segnalo che ad un eventuale prolungamento della metropolitana come tram o metrotranvia è dedicato specificamente questo topic: freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=93523&idd=167
GenoaJackson
00lunedì 22 gennaio 2007 20:26
Non credo che si proseguirà come metrotranvia, almeno sino a S.Martino; su tratte sucessive credo sia tutto in alto mare.
Pinuccio "58
00domenica 18 febbraio 2007 17:13
Ricopio quanto scritto da me quale collegamento prioritario secondo voi?

Pur condividendo, che la nostra metro debba almeno nella Valpolcevera proseguire, a Canepari e tanto meglio a Pallavicini con interscambio RFI e parcheggi. (zona già fortunata così)

La vedrei bene come già detto in altre occasioni lungo l'asse Montano - Campi - Aereoporto.

Ma soprattutto come priorità assoluta deve proseguire per
Martinez - Terralba - S.Martino., inoltre a Terralba vedrei bene una copertura al piano di c. Gastaldi con parcheggi d'interscambio, e una continuazione viaria parallela a Torti fino c.Gastaldi.

(Abito a Marassi a scanso di equivoci)

Per Tutto il resto dal deposito tranviario di via Merano a Nervi
(Via C. Europa) e Molassana Geirato (Via c. Sardegna - De Stefanis). che può benissimo interscambiare sia con il Metro che con la ferrovia :Vedo solo ed esclusivamente il tram

ad integrazione di quanto scritto sopra
la stazione della Metro la vedrei in mezzo tra c.Europa e l'Ospedale o meglio le uscite della stazione, sia in prossimita dell'ospedale che di C. Europa. per quanti devono proseguire in direzione Nervi col T 17 e comunque una diramazione della Tranvia in Viale Benedetto etc. con capolinea Ospedale T 18.
Pinuccio "58
00giovedì 22 febbraio 2007 18:33
Sulla, prosecuzione del metro verso S. Martino...
due domande sul Deposito Locomotive di p.zza Giusti, che incrocerebbero con il percorso della Metropolitana??????

1) Sarebbe più utile e più conveniente utilizzare il Dep. Loc. come deposito e officina del Metro e spostare il Dep. Loc. a Terralba, creando oltre la Stazione Metro, anche la stazione RFI e un posteggio in copertura per l'interscambio, e facendo proseguire la M. al piano ferrovia senza ulteriori aggravi di costi?????????

2) Oppure passare in sopraelevata, lasciando, invariato il Dep. Loc.,però con un un ulteriore aggravio di costi??????



euge1893
00giovedì 22 febbraio 2007 18:46
In effetti il deposito locomotive di piazza Giusti mi sembra un bel problemuccio... non so se sia fattibile la tua opzione n. 1), ma forse tanto varrebbe spostarlo proprio di lì. Questa mattina pensavo che la stazione di Terralba potrebbe avere tre uscite: una sulla piazza, con accesso dove oggi c'è il parcheggio, una con passaggio da Via Torti all'incrocio Via Donghi, e una sfruttando il passaggio pedonale appena sopra le gallerie, con una scala mobile che arriva in Corso Gastaldi... sognare costa poco [SM=g27985]
Badx1
00venerdì 23 febbraio 2007 00:52
ma se sto benedetto deposito TI lo sposta, unificandolo a Trasta e Rivarolo, al campasso...il problema si risolve,no?
metrosur
00venerdì 23 febbraio 2007 01:23
Stiamo parlando delle ferrovie dove nulla è semplice anche ciò che lo è davvero. Una domanda: i depositi sono di competenza di RFI o TRENITALIA?
euge1893
00venerdì 23 febbraio 2007 16:18
Verso San Martino: ecco le opinioni dei candidati sindaco.
Riporto uno stralcio di un articolo del Secolo di oggi; potete leggere l'articolo integrale (riportato da Keynesian) cliccando su: freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=93523&idd...
Ho evidenziato in grassetto le parti dove gli intervistati parlano del prolungamento verso Terralba-San Marino.

CONCORDANO sulla necessità di estendere la linea metropolitana. Sono favorevoli a un ritorno del tram. Prendono posizioni diverse sulle corsie gialle e sui parcheggi a pagamento BluArea. Così come si distinguono per l'approccio alla richiesta dei cittadini di un potenziamento del servizio di trasporto su gomma.

I cinque candidati sindaco entrano nel vivo dei programmi e si misurano con il tema dei trasporti, ora appiattendosi su posizioni simili, ora distinguendosi tra avversari. Alla domanda sulla metropolitana, tutti concordano sulla necessità di estenderla sino all'ospedale San Martino, ma ciascuno individua soluzioni diverse per finanziarla.

Per Enrico Musso (Cdl), l'estensione della linea va prevista verso i quartieri a maggiore domanda potenziale. «San Fruttuoso e San Martino, ma anche la Valbisagno sono aree fondamentali per la prosecuzione», spiega Musso, che all'intasamento della Valbisagno risponde con il metrò. «So che la domanda della zona si orienta sulla linea leggera su rotaia - ammette - ma i vantaggi dell'investimento sulla metropolitana stanno nella biforcazione San Martino - Valbisagno».

Estensione del metrò a San Martino anche per Marta Vincenzi: «Il naturale sbocco sembra essere Terralba-San Martino, tenuto conto che in tale ipotesi la metropolitana potrà viaggiare in superficie nell'attuale area delle ferrovia e pertanto anche limitare il proprio costo rispetto agli importi sino ad oggi resisi necessari».

Promuovono l'idea anche Maurizio Parodi (Pcl), Angelo Riccobaldi (Forza Nuova) e Sergio De Gregorio (Mim). Ma se Vincenzi, Musso e De Gregorio indicano come modalità di finanziamento il concorso pubblico-privato di risorse, per Parodi l'opera dovrebbe essere «a totale carico dello Stato» e Riccobaldi sostiene addirittura che il Comune dovrebbe finanziarla «stampando moneta».


omissis
em66
00lunedì 26 febbraio 2007 11:35

Scritto da: metrosur 23/02/2007 1.23
Stiamo parlando delle ferrovie dove nulla è semplice anche ciò che lo è davvero. Una domanda: i depositi sono di competenza di RFI o TRENITALIA?


I depositi dovrebbero essere competenza di Trenitalia.
euge1893
00giovedì 1 marzo 2007 20:08
Da iovoto.il secolo xix Musso e Vincenzi sul prolungamento verso San Martino
Ecco uno stralcio dell'intervista pubblicata sul sito in oggetto riportata integralmente in questa pagina della discussione del forum dedicata al prossimo sindaco di Genova: freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=93523&idd... ed organizzata in forma di intervista doppia:

1) Gli esperti dicono che, per diventare redditizia, la metropolitana dovrebbe raggiungere l'ospedale San Martino. Lei cosa ne pensa, ed eventualmente come potrebbero essere reperiti i finanziamenti necessari?

MUSSO: E' vero che la metropolitana ha una redditività direttamente proporzionale a quanto si sviluppa la rete. Da questo punto di vista, una linea come quella attuale è il peggio che si possa pensare. Oltre certi limiti la metropolitana diventa qualcosa su cui si guadagna, si trovano cioè investitori privati disposti a investire. È opportuno sostituire il trasporto su gomma con il trasporto su ferro. Le estensioni vanno pensate verso aree con domanda adeguata. L'area di San Fruttuoso-San martino, ma anche la Valbisagno sono fondamentali in questo senso. La Valbisagno è strategica nella misura in cui permette una biforcazione della linea. Come finanziare l'estensione? Possono ipotizzarsi project financing, anche se non siamo ancora allo stadio in cui si guadagna. Il Comune potrebbe tuttavia dare contribuzioni minori al trasporto pubblico, se la linea fosse estesa. La profittabilità è auspicabile. Il problema rischia di essere di disponibilità finanziaria immediata. La costruzione della nuova linea può avvenire con quote di finanziamento pubblico e privato. Il Comune potrebbe mutuare il suo contributo e rientrare dell'investimento nel tempo.

VINCENZI: L'arrivo della metropolitana a Brignole segnerà in maniera importante il progresso nell'utilizzo di tale mezzo di trasporto. In quel momento la metropolitana potrà raccogliere i flussi di traffico dei passeggeri in arrivo dal levante sia attraverso le ferrovie sia attraverso l'asse viario attrezzato di corso Europa, sia attraverso i bus urbani ed extraurbani in arrivo dalla Valbisagno. Verrà così a costituire il primo vero nodo di interscambio intermodale della nuova mobilità delle persone attraverso il mezzo pubblico. E' quindi prioritario che si realizzi una modalità di interscambio che renda facile per le persone spostarsi da un vettore all'altro tenendo presente che la metropolitana da quel momento potrà avvalersi anche di maggiore capacità di traffico in quanto potrà aumentare le frequenze e la composizione dei convogli. Riguardo al suo prolungamento è ovvio che trattandosi di un vettore ad alta capacità qualora riuscisse ad intercettare nuovi importanti bacini di utenza migliorerebbe il contributo alla maggiore efficienza del Tpl. Il naturale sbocco sembra essere appunto Terralba/San Martino tenuto conto che in tale ipotesi la metropolitana potrà viaggiare in superficie nell'attuale area delle ferrovie e pertanto anche limitare il proprio costo rispetto agli importi sino ad oggi resisi necessari. Ad oggi le risorse andrebbero ricercate in un ampio accordo tra Governo, Regione e Comune senza escludere una relazione diversa con soggetti operatori di settore e finanziari interessati ad intervenire con projet financing.

[Modificato da euge1893 01/03/2007 20.09]

ralco
00sabato 3 marzo 2007 16:25
"VINCENZI: L'arrivo della metropolitana a Brignole segnerà in maniera importante il progresso nell'utilizzo di tale mezzo di trasporto. In quel momento la metropolitana potrà raccogliere i flussi di traffico dei passeggeri in arrivo dal levante sia attraverso le ferrovie sia attraverso l'asse viario attrezzato di corso Europa, sia attraverso i bus urbani ed extraurbani in arrivo dalla Valbisagno."

Continuo a pensare che la metro a Brignole ( o meglio: a Sant'Agata") non serva, se non in maniera limitata, ad aumentare i flussi di traffico.

Flussi dal levante: a meno che non devano andare a certosa o oltre, fanno prima in bus

Flussi dalla ferrovia. giusto, ma solo per chi va a de ferrari /caricamento, sennò e' meglio che continui col treno

Flussi della valbisagno: Ok, per chi va a di negro o oltre, sennò idem come sopra.

Brignole è una tappa, un'ulteriore stazione in centro per chi va o viene dalla valpolcevera: fermarsi qui, con quello che si è speso sarebbe a mio avviso sciagurato.

L'investimento avrà un senso solo quando avremo almeno una seconda periferia (san Martino, Marassi, san Fruttuoso, scegliere prego) da collegare con il centro ed un vero percorso est-ovest in metro. In questo senso, mi pare che Musso, piu di supermarta, abbiano capito il problema
Letimbrus
00mercoledì 25 aprile 2007 23:00
perdonatemi se l'ho fatta al tramonto e se si vede poco, ma ecco una bella panoramica dello scalo di terralba!
chi si svuole sbizzarrire sulla sulla futura(?) stazione M, faccia pure!


guigio.altervista.org/Aprile2007_202.jpg
euge1893
00sabato 5 maggio 2007 17:47
La foto è bellissima, complimenti [SM=g27985]
Guardiamoci bene quei luoghi perché sarà già un mezzo miracolo - temo - se la metro arrivasse a Terralba in tempi ragionevoli.

Dalla foto si vede bene, sulla sinistra, la massicciata di Corso Gastaldi con - subito sotto - la linea Genova-Roma e, sulla destra, i binari dello scalo merci. Se la metropolitana riuscisse ad arrivare a Terralba potrebbe servire una zona assai densamente popolata (la parte centro orientale del quartiere di San Martino).

Forse (dico forse) sulla linea potrebbero addirittura starci due stazioni, una in corrispondenza di Piazza Giusti (o forse meglio, dell'incrocio fra Via Giacometti e Piazza Martinez) e l'altra fra Piazza Terralba e lo sbocco di Via Manunzio su via Giovanni Torti.

Poi, chissà, magari con un mezzo miracolo si riesce a scavare un (breve) tunnel fino alla corrispondenza di Largo Benzi (ingresso principale del San Martino) e farvi una stazione e con un ulteriore miracolo e tanta buona volontà si potrebbe proseguire il tunnel fino al pronto soccorso (così si intercetterebbe pure la domanda di mobilità non solo indotta dal pronto soccorso e dal Monoblocco, ma pure quella espressa dalla zona di confine fra San Martino e Borgoratti (Via San Martino, Via Lagostena, Via Sapeto etc).

[Modificato da euge1893 05/05/2007 17.48]

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