Filovia pronta a ripartire ma a mezzo servizio. Il servizio era stato interrotto 16 anni fa. Per una promessa saranno presenti anche “Le Iene”
Per la ripresa del servizio si profila la soluzione bus elettrico-bus a benzina. Ricorso contro la gara per l’acquisto di tre nuovi veicoli
La Filovia sta per ripartire. La società Teateservizi che cura il verde pubblico ha ricevuto l’invito a far potare rami e fogliame degli alberi che corrono lungo il percorso del filobus per problemi di sicurezza, in base alle prescrizioni fatte dal settore tecnico Ustif di Napoli, dopo l’ultimo collaudo della linea. Sabato 12 settembre è la data che viene indicata per il ripristino del servizio interrotto dal 1993 e sarà un evento al quale probabilmente verrà invitata anche la troupe del programma televisivo “Le Iene” , pare per una promessa fatta dall’assessore ai lavori pubblici quando il 25 febbraio scorso vennero a Chieti per la seconda volta e l’assessore si presentò all’incontro “in filobus” che circolavano per le prove tecniche. Dal Comune è partita anche la richiesta alla Regione (proprietaria della rete) del nullaosta per riattivare il servizio. La Regione accelererà l’iter della pratica o farà ostruzione, come qualcuno già ipotizza? . Attenzione, però: in questi ultimi quattro anni gli amministratori comunali hanno promesso e indicato tante date, immancabilmente disattese. La storia si ripeterà oppure settembre davvero “passerà alla storia” per il ritorno del trasporto filoviario pubblico? Ma che tipo di servizio sarà? Non sostituirà interamente la linea 1 assicurata dai pullman de La Panoramica. Il tratto di rete che ha ottenuto tutti i collaudi è quello antico da piazzale Sant’Anna a Madonna delle Piane. Il secondo tratto su via dei Vestini fino all’ospedale clinicizzato non è ancora collaudato. Se, dunque, il filobus si dovrà fermare (e fare dietrofront) a Madonna delle Piane, i cittadini che devono recarsi in ospedale e gli studenti all’università, devono scendere e trasferirsi sul mezzo a gomma della linea 1, e viceversa dall’ospedale e dalla università. Per chi oggi fruisce della linea 1, la soluzione del “doppio mezzo” (filobus e pullman) non appare affatto un «buon servizio». A meno che l’amministrazione non pensi e adotti altre soluzioni che certamente dovrà comunicare o voglia aspettare di avere l’intera rete a posto per far ripartire il filobus, unico vettore sul percorso. Tanto vale - osserva un esponente di opposizione - attendere l’utilizzazione della intera rete e la fornitura dei tre nuovi filobus acquistati, previa gara di appalto, a ditte straniere (la Rti Van Hool Nv e Vossloh Kiep). A proposito di fornitura, una società concorrente ha avanzato ricorso al Tar di Pescara contro l’amministrazione comunale (che si appresta a fare opposizione), chiedendo l’annullamento della aggiudicazione della gara di appalto per la fornitura dei tre nuovi mezzi. L’attuale parco filobus a disposizione della concessionaria del servizio fatto di 8 mezzi non sarebbe sufficiente a coprire l’intera linea filoviaria.