Questo articolo è tratto da "Il Centro", sempre datato 1 Agosto 2009:
"CHIETI.Lavori sulla rete filoviaria, la ditta che ha eseguito l’opera, la Seap srl di Pretoro, ha chiesto e ottenuto un decreto ingiuntivo per 525 mila euro nei confronti dell’ente appaltante, il Comune. La somma è relativa a lavori eseguiti e stati di avanzamento del secondo lotto di lavori (decimo e undicesimo) non ancora pagati.
Il provvedimento è stato dichiarato dal tribunale «provvisoriamente esecutivo», presupposto che consentirà all’avvocato che assiste l’impresa, Antonio Pimpini, di inserire ipoteche e di mettere in atto tutte le azioni a garanzia del credito. Essendo però il debitore una pubblica amministrazione non si potranno fare azioni esecutive prima dei 120 giorni. Certamente l’ufficio legale del Comune farà opposizione se non altro per guadagnare tempo. Anche perché i soldi che devono finanziare questi lavori non ancora sono arrivati nelle casse del Comune dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
«Non sono ancora a conoscenza del decreto ingiuntivo ma il Comune», dice l’assessore ai lavori pubblici Luigi Febo, «ha sollecitato i finanziamenti con cadenza trimestrale e ogni volta il ministero dei trasporti ha frapposto problemi di non inserimento nel bilancio. Questione che comunque, dalle ultime informazioni, sta in via di risoluzione».
Il rifacimento della intera rete filoviaria è costato 9 milioni di euro. Il filobus ormai è un’ecoperazione partita, ma solo come idea, dagli esecutivi precedenti. La voglia di un trasporto pulito con 12 mezzi che copriranno il percorso classico, da piazzale Sant’Anna, stazione ferroviaria, fino a Madonna delle Piane e quello nuovo, fino al policlinico e da Madonna delle Piane a San Martino, è stato uno dei progetti più voluti dall’amministrazione del sindaco Francesco Ricci. Fin dall’inizio del mandato la giunta di centrosinistra ha ripreso i lavori completando il tratto fino a via dei Vestini e ristrutturando cinque vecchi filobus. Ai sette mezzi in rimessa se ne aggiungeranno altri cinque per i quali la giunta comunale ha fatto già una «determina» di acquisto, i cui finanziamenti saranno stanziati nel 2010.
Ma il caso filovia ha avuto particolare risonanza in seguito all’incursione delle Iene, programma satirico della rete Mediaset, che nel novembre del 2007 sbarcò in Comune per sapere da sindaco e assessore a che punto fosse il progetto filovia e perché, pur esistendo una rete, i mezzi non circolassero. E nella gag ben riuscita le Iene strapparono anche la promessa che il 1º maggio del 2008 i filobus sarebbero partiti. A rendere più colorito lo sketch ci pensò anche il sindaco che assicurò che se la cosa non fosse andata in porto per quella data avrebbe tolto la delega all’assessore Febo. Boccone saporito che scatenò anche l’opposizione. Sta di fatto che i filobus si impantanaro in diverse intoppi tecnici, tra i quali le interferenze dei cavi elettrici troppo vicini a quelli che alimentano la filovia, e burocratici, come i collaudi dell’Ustif, ufficio del ministero preposto al servizio, che smantellò la sede di Pescara, mentre quella centrale da Roma si spostò a Napoli. Le Iene tuttavia tornano lo scorso febbraio a Chieti. L’assessore Luigi Febo dà loro appuntamento a largo Cavallerizza dove arriva proprio con un filobus in fase di collaudo. La Iena Mauro Casciari riesce a fare persino un giro panoramico. Il Comune ha fatto tutto ciò che era di propria competenza. La faccenda è passata di fatto nelle mani della Panoramica che gestisce il servizio di trasporto urbano ma che non può far ripartire i filobus fino a che non arriverà il nulla osta degli organi competenti. I collaudi dell’Ustif, sono stati realizzati tutti. Ora non resta che aspettare l’ultimo sì e la città potrà godere finalmente di un trasporto pubblico pulito".