Non hanno "filoviarizzato" Viale dell'Università perchè uno stupido (secondo me) progetto di modifica lo ha voluto far diventare un "asse urbano di penetrazione veloce" (figuratevi!), con tanto di ampia aiola spartitraffico su cui, secondo l'insano ragionamento dei progettisti, i cittadini leccesi si sarebbero beati di passeggiare, comprare il giornale, prendere il caffè ed altre amenità (circondati dai gas di scarico delle auto sui due semiviali!).
Ovviamente siffatto "fiore all'occhiello" non poteva essere "deturpato" dal bifilare. E questo la dice lunga sulla coerenza di quell'amministrazione: se riteneva la linea aerea deturpante per il Viale dell'Università perchè poteva andare bene su tutti gli altri viali?
E se viceversa il bifilare era accettabile su tutti i viali perchè non poteva essere messo anche su Viale dell'Università?
Alla resa dei conti il viale ha ricevuto diverse centinaia di toppe di asfalto per chiudere le buche che si sono subito formate, le biciclette per non cadere sulle toppe devono marciare illegalmente sui marciapiedi, le mattonelle dei marciapiedi sono sconnesse, i chioschi realizzati sul "giardino" centrale sono tutti chiusi e falliti, nessuno si sogna minimamente di sedersi alle panchine a respirare "sano" smog.
E l'asse di penetrazione veloce è stato interrotto da un incrocio a metà (per consentire agli abitanti del rione San Pio di poterne uscire senza dover fare giri assurdi) e da diversi semafori pedonali a chiamata.
Massimo Di Giulio
Lecce