P=I x V
Le cadute di tensione non si verificano per i microdistacchi dello strisciante dal filo, ma per la distanza dalla sottostazione elettrica, e vengono ulteriormente amplificate dalla eventuale presenza di numerose vetture in linea.
Il feeder serve proprio a collegare direttamente un punto lontano dalla SSE alla SSE stessa, per limitare tali cadute di tensione.
C'é poi da considerare la sezione del conduttore, perché la Potenza elettrica (che é poi quella che fa funzionare i motori elettrici) é uguale alla Intensità di corrente moltiplicata per la Tensione; essendo la Tensione tranviaria bassa (600-750V a seconda degli impianti), per avere una potenza elettrica sufficiente bisogna immettere in linea una Intensità di corrente relativamente elevata.
Problema: la sezione del conduttore deve essere proporzionale alla Intensità di corrente
; non é un caso che sulla Direttissima Roma-Firenze, elettrificata a 3000V cc, la sezione complessiva dei conduttori sia molto elevata, comprendendo DUE fili di contatto e DUE cavi di sospensione
, e che sulle nuove linee AV la tensione di alimentazione di 25.000V ca permetta di utilizzare UN solo filo di contatto e UNA sola corda portante).
Per questo, ecco che in alcuni casi si possono notare DUE fili di contatto lungo le tratte più trafficate delle linee tranviarie.
Se consideriamo che a Sassari la linea tranviaria, anche se non sarà mai trafficata di vetture come alcune tratte di Torino, Roma o Milano) é a binario unico, ecco che su un unico binario (e sotto la stessa linea aerea) abbiamo un numero di vetture pari a quello di una normale linea a doppio binario, quindi uguali assorbimenti di corrente. Quindi, due fili di contatto, solo al servizio dello stesso singolo binario.
Daniele