Avendo aperto la discussione sento il dovere di fare alcuni commenti.
Partendo dalla questione tranvia si o no in fondo a Verona gli è andata bene, sia per gli indennizzi ricevuti per i problemi ai Combino iniziali che per una capacità massima di trasporto prevista al limite minimo delle tramvie (3000 passeggeri l'ora per senso di marcia).
Rimando sulle varie discussioni in rete sul TransLohr, per me non ha vantaggi rispetto ad una tramvia tradizionale, ha costi di costruzione simili ed alla lunga costi di esercizio più alti: a Padova ha la capacità di trasporto di un filosnodato, quello di Mestre è simile ad un tram da 25 m (200 posti) ma è lungo 32 m, se si fossero impiegati filosnodati da 25 m a 3 casse in entrambi i casi si sarebbero risparmiati un bel pò di soldi.
Non è un caso che i filosnodati da 25 m a 3 casse da noi non possono circolare: ciò per un'interpretazione restrittiva della direttiva 2002/7/CE. In forza di tale direttiva i mezzi a 3 casse in Germania, Olanda, Belgio e Lussemburgo possono tranquillamente circolare.
In Francia e Svizzera la loro circolazione è regolamentata nei loro Codici della Strada.
Si è in un paradosso in cui tali mezzi sono omologati in paesi UE, e per estensione omologati anche nel nostro, ma non possono circolare.
Purtroppo da noi si dovrebbe effettuare una modifica al ns. CdiS ma alla lobby di impresari e costruttori di tram non farebbe certamente piacere e farebbero di tutto per impedire ciò.
Ritornando alle filovie il carico massimo previsto sulla linea filoviaria 1 è stato stimato in 2.500 passeggeri l'ora per senso di marcia, 1800 passeggeri per la linea 2.
Con questi dati è corretto l'impiego di filovie: la pecca di tale impostazione è l'assenza di linee aeree in centro, ma il diktat viene da un'interpretazione rigida dei protocolli UNESCO, cui Verona ha aderito per inserire il centro storico come patrimonio dell'umanità.
Ciò è stata criticata, anche a livello politico, ho fatto notare agli amministratori comunali che l'UNESCO si sarebbe rallegrata se il "male minore" delle linee aeree avrebbe abbattuto in maniera significativo l'inquinamento nel centro storico, oltretutto a Verona hanno scorrazzato prima i tram e poi i filobus, con le loro linee aeree, quindi non era una novità, facevano parte dell'arredo urbano.
Preso atto che tale impostazione non sarebbe cambiata ho fatto notare l'esperienza romana del 90 Express con la marcia autonoma a batterie.
Ora ne so quanto voi sulle ultime vicende, c'è la gara in corso, ma il fatto che siano rimasti sono le cordate con la Solaris da una parte e il Phileas dall'altra mi porta a formulare le seguenti ipotesi.
Da un lato Solaris porta l'esperienza con ATAC della marcia autonoma con batterie dell'esercizio del 90 Express, specie il 90 Deviato con ben il 40 % del percorso privo di linee aeree.
L'impiego di batterie al Litio in luogo di quelle originarie al NiMH permetterebbe un'autonomia di circa 10 km con dimensioni e pesi più ridotti, così da poter installate un gruppo Diesel di 100-120 kW.
In centro verrebbe usata la marcia autonoma a batterie, la combinazione Diesel + batterie è equivalente ad un'autobus ibrido e ciò potrebbe essere usata in caso di deviazioni per lavori od accidenti vari e per brevi estensioni di linee non servite da linee aeree in periferia.
Di converso Phileas offre un'estetica "tranviaria" quindi lontana da normali autobus e filobus e raffinate soluzioni tecniche, anche in assenza della guida assistita.
Tale questione estetica non è irrilevante, si è fatto notare che i mezzi dovranno avere un'impronta diversa da normali mezzi.
In termini di costo dei mezzi posso azzardare che un Trollino, magari modificato nel frontale con batterie e gruppo Diesel possa costare come un Phileas con il gruppo Diesel.
Nei vari articoli e notizie si accennava al possibile impiego di filosnodati da 25 m a 3 casse, se però veniva modificato il CdiS: se la filovia avrà un successo tale con un notevole incremento dei passeggeri trasportati, il suo potenziamento sarebbe possibile in maniera economica adottando tali mezzi.
Infine circa i costi dei mezzi, apparentemente sarebbe 1,5 mil.€ l'uno, ma va fatto notare che, molto correttamente, l'appalto tiene conto dell'intero ciclo di vita dell'impianto, ossia quello delle linee aeree e SSE pari a 40 anni con la sostituzione dei filobus dopo 20 anni.
Cordiali saluti da Flavio Menolotto
[Modificato da Flavio Menolotto 06/03/2011 20:08]