FILOBUS A VERONA

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: [1], 2, 3, 4
Flavio Menolotto
00martedì 8 gennaio 2008 21:19
Ritorno del filobus a Verona
Dopo le note vicissitudine della tramvia a Verona si parla di reintrodurre il filobus, ignominiosamente chiuso nel 1980.

Riporto uno stralcio de "L'Arena" di Verona del 4/1/08, cordiali saluti da Flavio Menolotto.


Verona - Le priorità per il 2008: «Rilancio della Fiera, filobus, traforo e l'ex caserma Passalacqua sono gli impegni più urgenti»
Privatizzare la Fiera, avviare l'iter per il progetto di anello
circonvallatorio a nord della città, con il traforo delle Torricelle,
finanziare un filobus o comunque un'alternativa alla tramvia su binari.
Sono, questi, alcuni degli obiettivi indicati dall'amministrazione comunale per il nuovo anno. A tracciare l'agenda del 2008 è il sindaco Flavio Tosi, al giro di boa del suo primo semestre a Palazzo Barbieri, alla guida di una giunta di centrodestra targata Lega Nord (il suo partito) e poi Alleanza nazionale, Forza Italia, Udc e Lista Tosi
TROLLINO59
00venerdì 1 febbraio 2008 22:44
ho sentito dire che al posto della tramvia si vorrebbe far ricorso alla ormai nota soluzione trasformista.....stile Phileas...
Roberto Amori
00venerdì 1 febbraio 2008 23:09
Parrebbe proprio essere così...

... così nel giro di pochi Km avremo: il Translohr a Padova, Il Civis a Bologna e il Phileas a Verona. Insomma un panorama completo e ravvicinato di quasi tutti i tipi di tram su gomma... speriamo, che so, a Ravenna mettano su il Bombardier...

Chi è stato in Olanda alla fabbrica dei Phileas racconta meraviglie: mi hanno spiegato che in pratica nel computer del mezzo è inserito millimetro per millimetro l'intero tragitto e il mezzo, in sintonia col satellite, sa sempre dove si trova e cosa avrà dinanzi a sè. I markers nel sottosuolo sono in pratica dei ripetitori di memoria che confermano nel moto al computer la posizione...
Bello e complicato: affascinante... funzionerà poi???
TROLLINO59
00venerdì 1 febbraio 2008 23:42
uhm.......... [SM=x346235]
funzionare.......... [SM=x346234]
sensori....gps....computer....(la porta usb ce l'ha....?)


mi sorge un dubbio atroce....:
a che serve tutta sta tecnologia se cmq l'autista c'è....? [SM=g9422]

e.....quanto costa (incentivi rottamazione compresi) ?

so che a Carpi stanno pensando ad una linea Fura-Fila.... [SM=x346231] [SM=x346231] [SM=x346231]
BLINKY73
00sabato 2 febbraio 2008 00:02

Speriamo che arrivino già col motore diesel (...), in luogo di quello GPL, sostituito lo scorso dicembre sui 9 veicoli di Eindhoven per la modica cifra di circa 500.000 Euro cadauno...

[SM=x346225]
Roberto Amori
00sabato 2 febbraio 2008 00:15
Perchè...

... è stato sostituito il motore a gas con quello a Gasolio???
In teoria un filobus che in marcia autonoma viaggia a gas sarebbe il massimo dell'ecologia!!!
Mi chiedevo appunto qualche sera fa, conversando con altri appassionati, se i motori a gas possano coesistere vicino a quelli elettrici: possono esserci incompatibilità fra eventuali effluvi e scintille sulla linea aerea??? Me lo chiedevo perchè so di un interessamento ad eventuali filobus a metano da parte di Firenze.



CLICCARE SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRE


I bellissimi extraurbani Fiat 2405 Stanga di Verona a 1200v: probabilmente non avevano il Gprs, i markers, la cartina computerizzata, il ripetitore di memoria...
TROLLINO59
00sabato 2 febbraio 2008 08:40
...........ma camminavano benissimo, non si fermavano e trasportavano tanta gente contenta.
linea aerea perfetta. un palo solo ed una mensola.
costi accessibili.
Bifilare
00sabato 2 febbraio 2008 09:00
Re: Perchè...
E un motore ausiliario ad aria compressa? [SM=x346235]


paolo.64
00lunedì 4 febbraio 2008 10:53
Ricordi veronesi
Ricordo, in una gita a Verona con i miei genitori nei primi anni '70, i filobus transitare nelle strette vie del centro storico, con presenza di doppio bifilare. In particolare ho il ricordo di un filobus 2411 in piazza delle Erbe. Non vorrei dire eresie, ma credo fossero in servizio i 2405 Casaro e forse qualche Alfa Romeo (parlo delle linee urbane). Chiedo se qualcuno ha qualche foto dei filobus veronesi, oltre che migliori notizie di questa rete filoviaria soppressa a metà degli anni '70.
trolleybus58
00mercoledì 6 febbraio 2008 08:50
Filovie di Verona: dati flotta
Ecco i dati estrapolati da quella "Bibbia" del settore che è la pubblicazione "Giro d'Italia in filobus" della Editrice Calosci di Cortona:
Dal n° sociale 151 al 169 n° 19 "Breda 80/2" a due assi del 1937, radiati nel 1961;
Dal n° sociale 191 al 198 n° 8 "Fiat 656F Cansa CGE" a due assi del 1938, acquistati nel 1962 dall'ATAF di Firenze e rinumerati da 2015 a 2022, radiati nel 1973;
Dal n° sociale 200 al 205 n° 6 "Breda GU" a due assi del 1941, radiati nel 1961;
Dal n° sociale 206 al 208 n° 3 "Fiat 668/F 131 Cansa-Marelli" a due assi del 1949, radiati nel 1973;
Dal n° sociale 209 al 224 n° 16 "Breda 2G" a due assi degli anni 1953/54, radiati nel 1973;
Dal n° sociale 225 al 230 n° 6 "Fiat 2411 Viberti TIBB" a due assi del 1957, dismessi nel 1973 e venduti all'AMTAB di Bari nel 1977 mantenendo la stessa numerazione d'origine;
Dal n° sociale 135 al n° 136 n° 2 "Fiat 2411F Cansa TIBB" a due assi del 1961, dismessi nel 1973 e venduti nello stesso anno all'AMFTE di Bergamo, rinumerati dal n° 35 al n° 36;
Dal n° sociale 231 al n° 234 n° 4 "Fiat 2411F Cansa TIBB" a due assi del 1961, dismessi nel 1975 e venduti nello stesso anno all'AMFTE di Bergamo, rinumerati dal n° 39 al n° 42;
Dal n° sociale 137 al n° 138 n° 2 "Fiat 2405F Casaro TIBB" a due assi del 1963, dismessi nel 1975 e rivenduti nel 1977 all'AMTAB di Bari, mantenendo la stessa numerazione d'origine;
Dal n° sociale 139 al n° 144 n° 6 "Fiat 2405F Casaro CGE" a due assi del 1963, dismessi nel 1975 e venduti nel 1977 all'AMTAB di Bari, mantenendo la stessa numerazione d'origine;
Dal n° sociale 145 al n° 156 n° 12 "Fiat 2411F Cansa CGE" a due assi, dismessi nel 1975, rivenduti nello stesso anni i nn° 149 e 155 all'AMFTE di Bergamo e rinumerati nn. 37 e 38, dal 145 al 148, da 150 a 154, 156 venduti all'ATACS di Salerno e rinumerati da 294 a 303.
Come si può evincere dai presenti dati, i modelli più recenti erano in condizioni talmente buone che vennero nenduti ad altre reti (cosa del resto comune all'epoca vista la longevità delle vetture filoviarie), la cessazione ufficiale del servizio urbano avvenne nel Maggio 1975 con le ultime linee 2 e 7.
le linee extraurbane per Soave, San Bonifacio, Grezzana, Tregnago e Domegliara vennero chiuse invece nell'agosto 1981, sei anni dopo la rete urbana, nonostante impianti all'avanguardia (K&M), al momento del rinnovo del parco si disse che la scarsa frequenza di corse non giustificavano il mantenimento della filovia [SM=x346222] , le vetture erano n° 26 filoarticolati "Fiat 2405F Stanga TIBB" a tre assi costruite dal 1958 al 1961, n° sociale dal 201 a 226, e n° 3 "Fiat 2405 Macchi TIBB" a due assi, n° sociale dal 301 al 303, radiati nel 1980, un anno prima della chiusura effettiva!
trolleybus58
00mercoledì 6 febbraio 2008 12:33
Precisazione
La radiazione del 1980 si riferisce solo agli ultimi tre modelli a due assi: gli altri filoarticolati durarono fino alla chiusura della rete extraurbana (1981)!
paolo.64
00mercoledì 6 febbraio 2008 13:41
Tensione di linea
Vorrei capire se le reti urbane e extraurbane della città scaligera erano alimentate a tensione diversa fra loro: infatti Roberto ha postato uno splendido snodato 2405 extraurbano a 1200 volts (conoscevo solamente la filovia Porto S. Giorgio-Fermo alimentata a 1200 volts), mentre la stragrande maggioranza delle reti filoviarie era alimentata a 600 volts. E se così fosse stato, ne deduco che la rete urbana non poteva avere intersezioni con la extraurbana.
trolleybus58
00mercoledì 6 febbraio 2008 13:46
Alimentazione reti veronesi
La tensione nei tratti urbani di Verona era di 600 V, in quelli fuori città la tensione era di 1200 V. Come per la Torino-Rivoli, il passaggio della tensione avveniva per inerzia attraverso un breve tratto isolato della linea di contatto , senza che il conducente dovesse fare alcuna manovra particolare (dalla fonte già citata nel post precedente).
sotram
00mercoledì 6 febbraio 2008 14:25
Re: Filovie di Verona: dati flotta
trolleybus58, 06/02/2008 8.50:


Dal n° sociale 191 al 198 n° 8 "Fiat 656F Cansa CGE" a due assi del 1938, acquistati nel 1962 dall'ATAF di Firenze e rinumerati da 2015 a 2022, radiati nel 1973;


l'ATAF li ha dismessi ben prima del 1973. tali mezzi erano in servizio solo sulla 23, che era stata chiusa qualche anno prima.
e questo trasferimento spiegherebbe perche' alcuni di quei mezzi avevano la finestra posteriore per il numero di linea ed altri no !


Stefagin76
00mercoledì 6 febbraio 2008 22:31
per radiati nel 1973 Trolleybus intendeva radiati da Verona, non da Firenze. I filobus che giunsero a Verona nel 1962 appartenevano, a quanto si evince, alla seconda serie fiorentina acquistata nel 1938 numerata, appunto, 2015-2022 e rinumerata nella città scaligera come detto nei post precedenti. Il 23 dovrebbe aver effettuato le ultime corse filoviarie tra la fine del 1971 e i primi mesi del 1972.

Stefano
Roberto Amori
00mercoledì 6 febbraio 2008 22:51
Forse non tutti ricorderanno che...

... tre filobus di Verona ceduti a Bergamo vennero in seguito venduti da questa città a Bologna.
I tre filobus Fiat 2411 erano la vettura AMT veronese 149 ( del 1966 ) che divenne nel 1975 la 37 presso la AMFTE di Bergamo e quindi nel 1977 la 1436 all'ATC di Bologna.
La vettura AMT veronese 155 ( sempre del 1966 ) divenne la 38 a Bergamo e successivamente la 1437 a Bologna.
La vettura veronese 234 ( del 1961 ) divenne la 42 a Bergamo e quindi la 1438 a Bologna.
Fatto davvero incredibile le vetture 1436 e 1437 ebbero persino un quarto passaggio di proprietà: alla STEL di S.Remo divennero la 18 e la 19... una carriera davvero clamorosa sviluppatasi in tanti anni di servizio sulle reti filoviarie di quattro città italiane diverse.




CLICCARE SULL'IMMAGINE DEL FILOBUS 1438 PER INGRANDIRE


La 1438 parrebbe dunque la più sfortunata delle tre... ma non è così. Anche lei oggi si trova in una quarta città e sempre in Liguria: a La Spezia presso il Museo. Anzi è stata la più fortunata perchè seppure in forma statica è ancora esistente mentre le due San Remesi sono state demolite.
Nella mia foto che vi propongo si può vedere bene come fosse " seduta " in quanto a Bergamo le vennero apportate delle modifiche all'apparato elettrico TIBB e alla struttura per permetterle di marciare agevolmente a pieno carico lungo la forte salita della linea 1 di Bergamo.
Queste modifiche le conferirono una grande forza, da mulo, che mal si addicevano però alle linee pianeggianti di Bologna, morale: divenne presto invisa ai filovieri ed era raro vederla in giro per la città. Passo gran parte della sua carriera emiliana in deposito come rinforzo.
Alefilobus
00giovedì 7 febbraio 2008 00:36
Re: Forse non tutti ricorderanno che...

erano bellissimi i filobus Fiat 2411 [SM=x346227]

Splendida foto, come sempre, Roberto! [SM=x346220]

La rete filoviaria di Verona era tra le più interessanti d'Italia... ben SETTE linee urbane!!! [SM=x346228] leggendo il già citato libro "Giro d'Italia in filobus" si può capire quanto fosse articolata ed interessantissima la rete scaligera!

Per non parlare delle stupende linee extraurbane... [SM=x346220]

Che peccato.... non c'è più nulla... [SM=x346222]

ALE


trolleybus58
00giovedì 7 febbraio 2008 11:10
Precisazioni e non solo...
Ringrazio Stefagin 76 per la puntualizzazione, non so se l'avevate capito ma per "dismesse" intendevo vetture cedute dall'Azienda veronese e che avrebbero proseguito il loro onorato servizio c/o altre Amministrazioni, per "radiate" le vetture destinate al pensionamento (o alla "rottamazione", per essere più brutali), la maggior parte dei dati sono tratte dal citato volume, e la "farina del mio sacco" consisteva esclusivamente nei due termini di cui sopra inserite nei dati per renderli più comprensibili [SM=x346249] , ed i commenti finali del post relativo...a proposito, c'è qualcuno "ben informato" che sappia lo stato al presente del Museo Nazionale dei Trasporti di La Spezia!? E che ne è (sempre al presente) delle due "caprette" perugine (alias Fiat 635 Varesina) che erano da vari anni "preservate" [SM=x346235] nella struttura? Le ultime (non molto recenti) news non erano molto incoraggianti sul loro attuale (di allora!) stato di conservazione... [SM=x346246] peccato, erano le più piccole vetture filoviarie "di 2° generazione" mai più costruite in Italia! [SM=x346222]
Paoloilfiorentino
00venerdì 8 febbraio 2008 18:56
OT parziaòe - precisazioni fiorentine
Intervengo in questa interessante discussione per correggere qualche piccola inesattezza circa i filobus fiorentini.
I Fiat 656F Cansa CGE del 1938 hanno circolato a Firenze esattamente fino al 1° maggio 1962. Utilizzati all'inizio su tutte le linee, negli ultimi cinque anni di servizio a Firenze venivano impiegati esclusivamente sulle linee 2 (Piazza dell'Olio - Via Tavanti) e 21
(Piazza San Marco - Salviatino).
Infine, la linea filoviaria 23 venne prolungata e trasformata in automobilistica l'11 luglio 1970.
Cordiali saluti a tutti,
Paolo

Paoloilfiorentino
00venerdì 8 febbraio 2008 18:57
OT parziale - precisazioni fiorentine
Intervengo in questa interessante discussione per correggere qualche piccola inesattezza circa i filobus fiorentini.
I Fiat 656F Cansa CGE del 1938 hanno circolato a Firenze esattamente fino al 1° maggio 1962. Utilizzati all'inizio su tutte le linee, negli ultimi cinque anni di servizio a Firenze venivano impiegati esclusivamente sulle linee 2 (Piazza dell'Olio - Via Tavanti) e 21
(Piazza San Marco - Salviatino).
Infine, la linea filoviaria 23 venne prolungata e trasformata in automobilistica l'11 luglio 1970.
Cordiali saluti a tutti,
Paolo

trolleybus58
00giovedì 29 maggio 2008 21:03
Tempo fa mi fu riferito da un frequentatore del forum della mia zona (di cui non mi ricordo il nickname! [SM=x346245] )che il filotreno Macchi-Baratelli della FPAF Ancona-Falconara, che risulta dalla fonte della Calosci radiato nel 1968, in realtà finì la sua carriera prestando per un pò di tempo servizio sulle extraurbane veronesi... [SM=x346235] c'è qualcosa di vero? Era l'unico filobus a quattro assi costruito in Italia... [SM=x346222]
Flavio Menolotto
00lunedì 29 settembre 2008 20:46
annuncio nuove linee filoviarie
Riporto un articolo, pubblicato sull'edizione odierna on-line de "L'Adige" circa il ritorno del Filobus a Verona.

Cordiali saluti da Flavio Menolotto

--------

Ritorna il progetto della tramvia, anzi no adesso è filobus
di Redazione Web (del 29/09/2008 @ 16:33:11, Sezione Ambiente)
La Giunta comunale ha approvato oggi all’unanimità il progetto di massima per un sistema misto di trasporto pubblico di massa filobus-autobus, che verrà inviato domani al ministero delle Infrastrutture secondo la tempistica concordata. Lo rende noto il Sindaco Flavio Tosi che, insieme all’assessore alla Mobilità e Infrastrutture Enrico Corsi, ha illustrato oggi i dettagli del nuovo progetto alternativo alla tramvia.

“Intanto inviamo il progetto di massima del tracciato e dei costi al ministero, come richiesto –spiega il Sindaco- nei prossimi mesi valuteremo sia in Giunta che in Consiglio, attraverso il Piano economico finanziario, quale sarà l’ipotesi migliore per la gestione dell’opera: se accollare al Comune la gestione diretta, o procedere con il project financing, coinvolgendo i privati”.

“Il precedente progetto di tramvia –spiega Corsi- prevedeva un unico percorso da San Michele allo Stadio, escludendo i maggiori quartieri cittadini: Borgo Venezia, Borgo Trento, Borgo Roma. Questo nuovo sistema, invece, realizza un collegamento di rete che unirà tutti i principali quartieri della città e che potrà essere esteso, in seguito, per altri 8 chilometri fino a San Giovanni Lupatoto e San Martino Buonalbergo”.

Il progetto di massima approvato prevede la realizzazione di due tratte, per complessivi 23 chilometri: la prima da San Michele allo Stadio (con percorso via Zeviani, innesto da Borgo Santa Croce, Porta Vescovo, via XX Settembre, piazza Bra, piazza Simoni, Stazione, Stadio); la seconda dal policlinico di Borgo Roma al parcheggio di via Ca’ di Cozzi (con percorso viale del Lavoro, innesto dal parcheggio scambiatore della Genovesa, viale Piave, Stazione, piazza Simoni, corso Cavour, piazza Vittorio Veneto, ospedale di Borgo Trento, via Ca’ di Cozzi). Il 60 per cento del percorso, nelle zone periferiche della città, sarà elettrificato. Saranno messi in strada lungo le due tratte circa 40 nuovi filobus-autobus da 18 metri ciascuno, che percorreranno 1 milione 700 mila chilometri all’anno. Il costo preventivato per il nuovo sistema sarà di circa 160 milioni di euro complessivi; il ministero dovrebbe assegnarne, secondo gli accordi, 84. Sulla prima tratta San Michele–Stadio gli autobus avranno una frequenza di 6 minuti nei due rami del percorso e, dopo l’innesto da Borgo Santa Croce, di 3 minuti lungo il percorso unificato; sulla seconda tratta dal policlinico di Borgo Roma a Ca’ di Cozzi la frequenza sarà di 10 minuti nei due rami del percorso e di 5 minuti sul percorso unificato, dopo l’innesto in zona Fiera.

Oltre che all’acquisto dei nuovi mezzi di trasporto, le risorse serviranno per una serie di opere accessorie: completamento del sottopasso davanti a via Città di Nimes, realizzato in maniera incompleta con le opere dei Mondiali ‘90 (per consentire agli autobus il passaggio in superficie); realizzazione del nuovo deposito mezzi alla Genovesa; adeguamento di opere infrastrutturali e tecnologiche, come la sincronizzazione dei semafori lungo le tratte. “In fase esecutiva saranno precisati tutti i dettagli relativi alla parte tecnica e il tipo di alimentazione prevista per gli autobus –precisa Corsi- che, come sottolineato oggi in giunta dall’assessore all’Ecologia Federico Sboarina, dovrà essere assolutamente rispettoso del limite di emissioni previsto dalla normativa”.

TROLLINO59
00lunedì 29 settembre 2008 22:57
filobus-autobus...
è una nuova invenzione?
spero non si facciano infinocchiare come a Pescara o altrove..dalle nuove..presunte tecnologie...dei sistemi...innovativi...

60% del percorso a trazione elettrica...
40% a trazione tradizionale...

ma che faranno?
i filobus verranno...agganciati...da un bus????
o ci sarà un interscambio???

il tutto ovviamente perchè in centro città non vorranno fili per aria ed agganci sui palazzi d'epoca...
e soprattutto perchè l'inquinamento si combatte ormai nelle periferie mentre in centro città possono scodinzolare bus a gasolio e metano...

tanto vedrete che non se ne farà nulla.
già vedo fiorire comitati anti-filobus...
TROLLINO59
00lunedì 29 settembre 2008 23:05
ho letto bene?
160, diconsi, 160 milioni di euro per 2 filovie?

vabbè che ci voglion mettere dentro tutto, anche le cose lasciate in sospeso addirittura dai mondiali..., parcheggi, semafori, deposito, infrastrutture bla bla bla , ma cavolo è una cifra spropositata.

40 filobus da 18mt se vogliono regalare soldi li pagano 1 milione l'uno compresi ricambi
28 km di linea li possono strapagare a 1 milione di euro a km
10 sottostazioni anche 1 milione d'euro l'una
lavori, fogne, cavi, paletti, scavi, alberi, cartelli, e roba del genere, abbondiamo con 10 milioni d'euro.

siamo a 90 milioni d'euro.
ce ne mettiamo altri 10 (come fossero noccioline) per il deposito?
fan 100 tondi.
e gli altri 60?
CHI O COSA SE LI MANGIA ?????????????????????????????

dai, sarà un pesce d'aprile....
trolleybus58
00martedì 30 settembre 2008 09:00
Filobus "ibridi", ancoraggi e reltà...
A parte il fatto che la proposta di un "benzofilobus" venne avanzata dalla CGE nel ventennio "autarchico", come da riproduzione di una pagina della pubblicazione "Giro d'Italia in filobus" (ma mai presa seriamente in considerazione [SM=x346231] , basti vedere i dati del parco d'epoca nelle città interessate), sulla stessa fonte vi sono anche foto di quelli che oggi sarebbero "punti critici" per i sussiegosi occhi dei Soprintendenti e dei vari "comitati" più o meno spontanei [SM=x346223] (come il bifilare che passa sotto la romana Porta Borsari, con il filobus illustrato che passa con le aste abbassate al minimo [SM=x346233] , un pò come il sottopasso ferroviario di Rimini), e poi il centro storico scaligero è enorme, non so se potrebbe reggere un sistema "all-electric" tipo Ancona o bisognerà ricorrere per forza al bimodale tipo Bologna (diesel), vanificando così tutti i vantaggi delle "emissioni zero" proprie del vettore filoviario (quella degli impianti che vanno solo bene per le periferie, con scarsa acclività per giunta, resta un mistero che aspetto che qualche "cervellone" in materia lo chiarisca e giustifichi così delle spese non certo modeste) [SM=x346225] .
In realtà le cifre iperboliche parlano da sole circa la sua effettiva fattibilità, ci pensa anche l'attuale situazione di Lecce (l'ultimo post è del 30/07), la cui situazione di un impianto costruito ex novo, ma modesto rispetto agli intenti veronesi, è tuttora incerta... [SM=x346235]
trolleybus58
00lunedì 6 ottobre 2008 11:04
Ho sentito nei primi di ottobre (essendo in zona, tramite una tv locale nella mia camera d'albergo) i dettagli sulla futura filovia veronese: il Sindaco parlava di 40 mezzi bimodali da 18 mt., con collegamenti tra l'altro con San Giovanni Lupatoto e San Martino Buon Albergo, finanziamenti di 60 mln. di E. e, come del resto a Padova per il Translhor, ci sarebbero stati dei tratti senza linea aerea... [SM=x346225] evidendemente vi è l'intenzione di fare l'impianto, vista anche la disponibilità (di cui non ricordo bene la fonte, purtroppo non ho "annotato" i particolari del servizio! [SM=x346245] ) finanziaria!
trolleybus58
00lunedì 6 ottobre 2008 11:10
Rettifica
Ho visto i post precedenti, ed evidentemente la cifra è 160 mln. di Euro...già comunque il fatto che se ne parla tuttora e sul servizio non ho sentito nulla sulla presenza o meno di "comitati" anti-filobus nemmeno di riflesso, non resta comunque che seguire l'evolversi del progetto!
TROLLINO59
00mercoledì 26 agosto 2009 23:24
si cercano i soldi per la filovia...
leggete...
http://www.skyscrapercity.com/showthread.php?p=40683054
trolleybus58
00domenica 30 agosto 2009 20:26
Non ci trovo niente di scandaloso, mi pare logico che infrastrutture per la mobilità sostenibile vengano pagate "filtrando" o rendendo meno conveniente l'afflusso del traffico privato nei centri urbani [SM=x346225] , il fatto che poi la soluzione venga da una giunta "politicamente scorretta" secondo il verbo e i luoghi comuni del pensiero italiota a me non fa nè caldo nè freddo, ho già a suo tempo espresso la mia opinione contro le varie "tifoserie" di vari colori che ancora ragionano per luoghi comuni [SM=x346246] , queste in realtà sono politiche che si usano nel resto d'Europa (Londra docet!), ho a suo tempo difeso a spada tratta il tram a Firenze, il ripristino del filobus a Roma, l'introduzione di questo ex novo in quel di Lecce, il Minimetro di Perugia, la ristrutturazione filoviaria di Bologna, Napoli, etc. ... [SM=x346220] L'importante è il seguito con I FATTI, ovvero con le cose concrete (lavori con tempi di esecuzione a livello "europeo" e fatti "bene", al contrario del disgraziato impianto di una città che per rispetto per le sue vicende calamitose, vittime conseguenti e spero rinascita degna del suo passato evito di nominarne il nome... [SM=x346222] insomma, basta che lì a Verona tosi ed i suoi facciano le cose PER BENE, e non come Chieti (per livelli di esecuzione) [SM=x346223] o Lecce (per impatto "visivo" che poteva essere migliore e tempi di esecuzione-apertura del servizio [SM=x346226] )!
cf.
00giovedì 18 marzo 2010 18:21
Leggo su www.cityrailways.it che il costo previsto per l'acquisto di 37 mezzi è di 55 milioni e 500 mila euro (filobus di 18 metri). Ossia 1,5 milioni di euro al pezzo.
Non è un prezzo eccessivo?

A Neuchâtel (Svizzera) per un mezzo come quello nella foto hanno speso circo 800mila euro, ossia praticamente la metà...



ciao
CF
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 08:11.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com