FILOBUS A VERONA

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Omar76
00venerdì 4 marzo 2011 00:21
Il bello è che anni fa davano il tram di Verona pronto a partire con il progetto Siemens. Il Phileas...boh, mi lascia perplesso, più che altro perchè in Italia al massimo è ammessa una guida assistita. Un poco come il Civis. In teoria tutto ciò dovrebbe rendere più agevole l'accostamento alle fermate...L'italico problema è che tocca fare scena, e quindi si sceglie il progetto più figo, spesso senza uno studio reale di costi e benefici o senza capire cosa se ne vuole fare. Civis e Phileas possono essere delle vere innovazioni, se hai bene in mente come utilizzarle. Altrimenti spendi soldi inutilmente.Ma nulla di nuovo sotto il sole, se pensi che il driverless sulla Metro C a Roma venne imposto (nel senso che il finanziamento venne vincolato) dalla Regione Lazio non tanto perchè tecnologicamente più avanzato ma di fatto per cercare di fare un "dispetto" al comune e metterlo in difficoltà. L'italico politico non vede oltre il suo naso, così abbiamo città in cui il tram è voluto da amminsitrazioni di sinistra ed osteggiato dalla destra e viceversa. A Roma AN condusse uan feroce campagna prima contro l'8 e successivamente contro la Metro C. Esclusivamente perchè oepre volute da amministrazione opposta. In genere il politico baltera blatera,poi quando si rende conto che le penali son salate per la rescissione dei contratti cerca di mettere in campo qualche "modifica" per far si che il merito dell'opera sia suo. Trollino, appunto, il problema è che l'industria vuole giustamente sperimentare e vendere e che i politici spesso comprano a scatola chiusa...e pigliano fregature...STREAM docet
TROLLINO59.
00venerdì 4 marzo 2011 00:32
concordo. anche Trans docet
Omar76
00venerdì 4 marzo 2011 01:09
Vedi,il translohr non è male come sistema, solo che i politici ne han raccontato frottole immani...ricordi la balal che secondo un sindaco di padova il translohr poteva staccarsi dalal sua sede ed anadrsene a zonzo?
Speriamo che a Verona sappiano cosa vogliono fare...e lo facciano. Un'altra Lecce...proprio no....
Cori x
00sabato 5 marzo 2011 15:19
Secondo me è O al museo dei trasporti di Oporto in Portogallo.....Oppure a Liegi in Belgio.

PORTO
LIEGI

Grande scoperta nel vedere una littorina molto simile alla genovese 900 e alla tirolese 64.
Littorina Oporto
filobustiere
00domenica 6 marzo 2011 10:52
Il filobus supercapacitivo - @Corix
Dubito che si tratti dei Musei citai. Infatti ho visitato entrambi (Liegi e Porto) e non ricordo nè di averlo visto, nè che il contesto che si intravede dalle tue foto, possa somigliare ai rispettivi ambienti.
D'altro canto dedicai più puntate del mio TS su MT, sia al primo che al secondo riportando anche la foto dei filobus (in verità un solo esemplare per parte) colà custoditi. In particolare quello di Liegi aveva la particolarità di essere "bifronte", mentre quello di Porto aveva uno stile vagamente "americaneggiante". Però, la livrea di quest'ultimo era effettivamente somigliante in maniera apprezzabile a quello supercapacitivo. Inoltre la sua targa, come da te forse notato, riporta una "P" che da un lato farebbe pensare al Portogallo.
Puoi cercare di esperire ulteriori indagini circa la sua localizzazione? Ci terrei davvero a saperlo. Grazie anticipate!
L'invito, è ovvio, vale per anche per quanti altri ne sappiano di più. [SM=x346242]
Augusto1
00domenica 6 marzo 2011 11:42
Il museo potrebbe essere effettivamente questo, risalendo dalla foto su wikipedia qui si arriva: http://www.museudocarroelectrico.pt/default.aspx

Il tram 500 (apparentemente un Breda) eccolo qui: http://www.museudocarroelectrico.pt/galeria-fotografias-electricos/GaleriaImagem.aspx?e=TREG.59.25
Flavio Menolotto
00domenica 6 marzo 2011 15:08
Avendo aperto la discussione sento il dovere di fare alcuni commenti.

Partendo dalla questione tranvia si o no in fondo a Verona gli è andata bene, sia per gli indennizzi ricevuti per i problemi ai Combino iniziali che per una capacità massima di trasporto prevista al limite minimo delle tramvie (3000 passeggeri l'ora per senso di marcia).

Rimando sulle varie discussioni in rete sul TransLohr, per me non ha vantaggi rispetto ad una tramvia tradizionale, ha costi di costruzione simili ed alla lunga costi di esercizio più alti: a Padova ha la capacità di trasporto di un filosnodato, quello di Mestre è simile ad un tram da 25 m (200 posti) ma è lungo 32 m, se si fossero impiegati filosnodati da 25 m a 3 casse in entrambi i casi si sarebbero risparmiati un bel pò di soldi.

Non è un caso che i filosnodati da 25 m a 3 casse da noi non possono circolare: ciò per un'interpretazione restrittiva della direttiva 2002/7/CE. In forza di tale direttiva i mezzi a 3 casse in Germania, Olanda, Belgio e Lussemburgo possono tranquillamente circolare.

In Francia e Svizzera la loro circolazione è regolamentata nei loro Codici della Strada.

Si è in un paradosso in cui tali mezzi sono omologati in paesi UE, e per estensione omologati anche nel nostro, ma non possono circolare.

Purtroppo da noi si dovrebbe effettuare una modifica al ns. CdiS ma alla lobby di impresari e costruttori di tram non farebbe certamente piacere e farebbero di tutto per impedire ciò.

Ritornando alle filovie il carico massimo previsto sulla linea filoviaria 1 è stato stimato in 2.500 passeggeri l'ora per senso di marcia, 1800 passeggeri per la linea 2.

Con questi dati è corretto l'impiego di filovie: la pecca di tale impostazione è l'assenza di linee aeree in centro, ma il diktat viene da un'interpretazione rigida dei protocolli UNESCO, cui Verona ha aderito per inserire il centro storico come patrimonio dell'umanità.

Ciò è stata criticata, anche a livello politico, ho fatto notare agli amministratori comunali che l'UNESCO si sarebbe rallegrata se il "male minore" delle linee aeree avrebbe abbattuto in maniera significativo l'inquinamento nel centro storico, oltretutto a Verona hanno scorrazzato prima i tram e poi i filobus, con le loro linee aeree, quindi non era una novità, facevano parte dell'arredo urbano.

Preso atto che tale impostazione non sarebbe cambiata ho fatto notare l'esperienza romana del 90 Express con la marcia autonoma a batterie.

Ora ne so quanto voi sulle ultime vicende, c'è la gara in corso, ma il fatto che siano rimasti sono le cordate con la Solaris da una parte e il Phileas dall'altra mi porta a formulare le seguenti ipotesi.

Da un lato Solaris porta l'esperienza con ATAC della marcia autonoma con batterie dell'esercizio del 90 Express, specie il 90 Deviato con ben il 40 % del percorso privo di linee aeree.

L'impiego di batterie al Litio in luogo di quelle originarie al NiMH permetterebbe un'autonomia di circa 10 km con dimensioni e pesi più ridotti, così da poter installate un gruppo Diesel di 100-120 kW.

In centro verrebbe usata la marcia autonoma a batterie, la combinazione Diesel + batterie è equivalente ad un'autobus ibrido e ciò potrebbe essere usata in caso di deviazioni per lavori od accidenti vari e per brevi estensioni di linee non servite da linee aeree in periferia.

Di converso Phileas offre un'estetica "tranviaria" quindi lontana da normali autobus e filobus e raffinate soluzioni tecniche, anche in assenza della guida assistita.
Tale questione estetica non è irrilevante, si è fatto notare che i mezzi dovranno avere un'impronta diversa da normali mezzi.

In termini di costo dei mezzi posso azzardare che un Trollino, magari modificato nel frontale con batterie e gruppo Diesel possa costare come un Phileas con il gruppo Diesel.

Nei vari articoli e notizie si accennava al possibile impiego di filosnodati da 25 m a 3 casse, se però veniva modificato il CdiS: se la filovia avrà un successo tale con un notevole incremento dei passeggeri trasportati, il suo potenziamento sarebbe possibile in maniera economica adottando tali mezzi.

Infine circa i costi dei mezzi, apparentemente sarebbe 1,5 mil.€ l'uno, ma va fatto notare che, molto correttamente, l'appalto tiene conto dell'intero ciclo di vita dell'impianto, ossia quello delle linee aeree e SSE pari a 40 anni con la sostituzione dei filobus dopo 20 anni.

Cordiali saluti da Flavio Menolotto
Cori x
00domenica 6 marzo 2011 16:55
Filibustiere non ho guardato la targa P che comunque si riferisce ad una targa belga. Trovato l'arcano! Dopo il Congo e dopo Gent è stato trasferirito ad Anversa al VLATAM

One of Ghent's gyrobuses has been preserved and restored, and is displayed at the VLATAM-museum in Antwerp. It is sometimes shown (and used to carry passengers) at Belgian exhibitions, transport enthusiasts' bazaars, etc. The tram depot in Merelbeke has been closed since 1998, but it still stands, as it is protected by the law.


filobustiere
00domenica 6 marzo 2011 16:59
Ancora Gyrobus @Corix Augusto e per gli altri
Ho messo un po' di tempo ma l'ho trovato. Il Portogallo non c'entra; mentre invece c'entra il Belgio (ma non Liegi). Si tratta del Museo di Antwerp (Anversa); città che pure ho visitato per la lunga tramvia che corre lungo il mare fino al confine olandese. Ne parlò anche Roberto da qualche parte. Però non ne visitai il Museo dei trasporti.
Potete trovare ogni informazione qui:
http://en.wikipedia.org/wiki/Gyrobus
Il trucco è stato non cercare su Wikipedia "Girobus" ma "Gyrobus" come ho letto da una delle foto di Corix. Poi ho letto nel testo che la denominazione deriverebbe dal Greco "Gyros", insomma arriviamo alla "Pizzagiros" di cui sono ghiotti molti giovani nelle trasferte di fine settimana.

** IL MUSEO DEI TRASPORTI DI ANVERSA E' IN RESTAURO PER PROBLEMI AL TETTO: APRIRA' A MAGGIO 2013.
(SALVO GIUDIZIO UNIVERSALE DEL DIC. 2012 N.D.R.)
Cori x
00domenica 6 marzo 2011 17:09
hahahahahahahahahahahahha noi non ci togliamo nulla,al massimo aggiungiamo!

Stavo diventando scemo coi siti franzosi! Poi m'è venuta una pagina dominicana identica a wikipedia. Sono andato li ed ho visto attraverso Gyrobus tutto il materiale!
TROLLINO59
00domenica 6 marzo 2011 21:22
X FLAVIO
Grazie per la tua eccellentissima disquiszione tecnica che è perfetta come al solito.
parlavo a dicembre qui ad ancona col rappresentante solaris in occasione della sfortunata prova e mi diceva appunto della possibilità batterie+diesel per verona. staremo a vedere, ma il mio tradizionalismo filoviario mi porta ad incoraggiare i polacchi.
grandunion
00domenica 6 marzo 2011 21:43
Filobustiere, la tranvia della costa belga (De Kusttram) non passa per Anversa; forse ti confondi con Ostenda.
aldoni
00domenica 6 marzo 2011 22:51
per Omar76
Il sindaco che citi è proprio quello che volle il translohr: Giustina Destro.
La cosa curiosa è che lei partecipò alla cerimonia di apertura della linea, accanto al suo predecessore /successore Flavio Zanonato che avrebbe voluto il tram tradizionale, ma portò avanti il progetto della giunta di Centro destra che varò il termine "Metrobus", per evitare che i suoi elettori non si sentissero ingannati!
Omar76
00domenica 6 marzo 2011 23:25
@Flavio: il translohr resta molto nel limbo, forse se fosse partito quello a L'Aquila (dove il terremoto ha coperto la cialtroneria del comune) si sarebbe potuto valutare se effettivamente, come dicevano,su percorsi ripidi aveva vantaggi. A Padova sappiamo come è andata e perchè lo hanno adottato. A MEstre ignoro perchè si sia fatta questa scelta.
Restando a Verona,a me sembra che la storia dei fili sia una visione molto rigida della tutela dei centri storici...non son due fili a deturpare l'ambinete...cmq speriamo parta veramente il progetto!
@aldoni: tra non avere niente ed avere il translohr...meglio è stato avere il translohr e bene han fatto a proseguire il progetto ormai avviato,però quello che è accaduto è la dimostrazione di quanti danni facciano i politici
filobustiere
00lunedì 7 marzo 2011 08:33
@Grandunion
Forse mi sto rinco.....do!
Flavio Menolotto
00giovedì 7 aprile 2011 18:00
Dopo Pescara e Rimini il Phileas approda a Verona
Pensavo che la spuntasse Solaris con la marcia autonoma a batterie + Diesel ma noto che abbia pesato di più la valutazione estetica

Riporto quanto pubblicato su "L'Arena" del 6/4, cordiali saluti da Flavio Menolotto.

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Vince il filobus che viene dall'Olanda
GRANDI OPERE. La commissione tecnica ha concluso l'esame delle offerte: il punteggio finale è a favore di Coop Costruzioni
Previsti 37 mezzi da 18 metri e 145 passeggeri l'uno. Due i percorsi in città. Costo di 160 milioni.

Verrà dal paese dei tulipani il filobus veronese. Ieri la commissione tecnica, presieduta dall'ingegner Luciano Ortolani direttore dell'area Lavori pubblici del Comune, incaricata di valutare sotto il profilo tecnico ed economico i due progetti che hanno partecipato al bando di gara ha fatto la propria scelta, definendo i punteggi finali dei due concorrenti. E la gara è stata vinta, in modo «predominante, garantendo il progetto migliore e il massimo ribasso economico», dalla cordata di aziende guidata dal Consorzio cooperative costruzioni di Bologna, che ha presentato il bus «Phileas», un sistema prodotto in Olanda. La concorrente sconfitta è la Rizzani De Eccher di Pozzuolo del Friuli che ha schierato il polacco «Solaris».
La filovia (con fili elettrici fuori città e senza in centro, dove sarà alimentata da un generatore diesel) avrà 37 mezzi da 18 metri ciascuno, capaci di portare 145 passeggeri l'uno. I percorsi, per totali 23,7 chilometri, sono due: da San Michele allo Stadio e dal policlinico di Borgo Roma a Ca' di Cozzi.
E adesso? Entro fine aprile ci sarà il definitivo via libera da parte della commissione tecnica, la cui decisione sarà ratificata dal Cda di Amt, l'azienda che ha curato le procedure di gara e nella cui sede si sono svolti i lavori degli esperti. Ottenuta la Valutazione di impatto ambientale della Provincia, il cantiere potrà partire. La cordata vincitrice avrà 1.000 giorni di tempo per portare a termine l'opera. Il pool di tecnici composto da cinque ingegneri aveva cominciato il proprio lavoro lo scorso 19 febbraio. In un primo tempo sono state passate al vaglio le caratteristiche tecniche, cioè i progetti, che assegnavano 700 punti su 1.000. Finita questa fase sono state esaminate le offerte economiche, che portavano in dote 300 punti. Il costo previsto è di 160 milioni, 86 dei quali finanziati dallo Stato e il resto da Comune e Amt, che hanno acceso un mutuo da poco meno di 80 milioni con la Banca popolare di Verona.
Del Consorzio cooperative costruzioni di Bologna, la cordata che ha ottenuto il miglior punteggio, fanno parte la veronese Mazzi Impresa Generali costruzioni spa, la Soveco Spa, la Balfour Beatty Rail spa, la Alpiq Intec Verona e l'olandese Apts di Eindhoven che produce il sistema di trasporto Phileas. Questo tipo di filobus, diffuso in numerose città, ultimamente è stato progettato e installato a Eindhoven, in Olanda, dove ha sede la Apts, a Douai, in Francia, e in Corea del sud. Rispetto ai modelli già circolanti, il sistema progettato per Verona potrebbe essere modificato. I colori esterni e quelli delle finiture interne, inoltre, verranno scelti dal committente. Quello che vedremo in riva all'Adige sarà dunque un mezzo diverso da quelli circolanti in altre città.
Compresi nel cantiere ci sono la costruzione del deposito dei mezzi alla Genovesa e il sottopasso di via Città di Nimes, per far transitare le automobili in superficie.
Al bando di gara in un primo tempo avevano partecipato quattro ditte, una quinta, subito esclusa, aveva vinto un ricorso al Tar, ma poi non presentò un progetto. Altre due si ritirarono. Il filobus è stato voluto dall'amministrazione Tosi al posto della tramvia sponsorizzata dalla giunta Zanotto.E.S.






TROLLINO59
00venerdì 8 aprile 2011 00:22
non sono entuasiasta del Phileas, ma almeno non adotteranno il magnetico...

credo proprio che abbia prevalso in parte l'estetica.
come abbiamo visto anche da VanHool siamo entrati nell'era del muso aerodinamico...

ribadisco l'ignominia del diesel nel centro storico.....
tanto valeva adottare la marcia a batteria con i supercapacitori, così almeno non inquina e non fa rumore.
Cori x
00venerdì 8 aprile 2011 01:06
E' l'ennesima riprova di come il Veneto sia terra di conquista di ditte X che spapagnano mezzi totalmente inaffidabili. Speravo che la spuntasse Solaris,un mezzo piuttosto diffuso,qualitativamente eccellente,e di forte personalità oltre che ad essere economico.

Il Veneto ha perso ancora. Tra 10 anni quando sta pattumiera politica si sarà liquefatta si butterà via anche questo brutto ricordo.
Cori x
00martedì 19 aprile 2011 10:18
TROLLINO59
00mercoledì 20 aprile 2011 01:00
dai Cori, potevi risparmiarci sta bruttura....
sembra un giocattolo.... e poi alla faccia del "rapid"... son lenti come le lumache...
povera verona...
Giampi5
00mercoledì 20 aprile 2011 01:20
Direi che è tutta l'Italia e non solo il Veneto terra di conquista delle tecnologie più strampalate in campo Tpl a trazione elettrica, e questo è dovuto (lo ripeto per la centomillesima volta) alla proverbiale trammofobia radicata in terra italica...
Questo perché guarda caso il Phileas nasce in un paese come l'Olanda che vanta almeno tre grosse reti tranviarie al suo attivo, il Translohr in un paese come la Francia che più che per tali "tecnologie" ha fatto parlare di sè a livello planetario per la reintroduzione del tram praticamente in tutte le città.
Ma il Phileas starebbero cercando di farlo tornare in auge molto tempo dopo il da noi famoso esperimento di Eindhoven anche perché è stato rilevato dalla Vossloh-Kiepe e grazie all'interessamento del CIFI: http://www.tramroma.com/att_roma/att_2011_1.htm#0204
[SM=x346228]
trolleybus58
00mercoledì 20 aprile 2011 08:36
In effetti la velocità è quella dei vecchi tram dell'inizio del secolo scorso... [SM=x346225] non ho ancora capito quale sarebbe la novità di questo mezzo di trasporto! [SM=x346235] La classica macchinetta per tagliare il burro, visto che con il coltello si fa prima... [SM=x346221]
giambo64
00mercoledì 20 aprile 2011 08:46
Scusate, mi permetto di fare alcune valutazioni:
ovviamente siamo tutti sostenitori del tram e ovviamente siamo tutti concordi sul fatto che la scelta scellerata di rinunciare al tram a Verona sia deprecabile, ovviamente troviamo tutti assurdo il fatto che in centro i filobus debbano andare col diesel, però dobbiamo anche a mio avviso guardare alla sostanza della notizia.
A Verona erano in gara il Phileas ed un normale filobus, e sul piano economico ha vinto il Phileas, alla fine è risultato costare meno del suo concorrente tradizionale!
Notare anche che sul piano ambientale il mezzo olandese ha stracciato il suo avversario, totalizzando il pieno di punti.
Questa tecnologia può non piacere, ma consente comunque di avere un veicolo in grado di accostarsi perfettamente alle banchine, consentendo a tutti un accesso senza barriere, e questo significa civiltà, e lo fa allo stesso costo di un filobus normale.
Viaggiando sotto una filovia, non ci sono problemi di tecnologia proprietaria, un giorno se uno deciderà di cambiare potrà tranquillamente passare ad un filobus normale o comunque ad un sistema simile, senza comunque aver speso di più all'inizio.
Le obiezioni sul sito di Roma sono solo in parte condivisibili, tra l'altro le valutazioni sui supercondensatori dimostrano la profonda ignoranza sull'argomento da parte di chi ha scritto, il quale probabilmente pensa che la tecnologia debba fermarsi alle Stanga. Questo è il modo migliore per favorire chi vuole la fine dei tram.
TROLLINO59
00giovedì 21 aprile 2011 02:42
X Giampi. Concordo pienamente.
Hai citato un link che comuqnue mi ha fatto irretire non poco per talune affermazioni del noto blogger false e vergognose come quelle del Breda "mandato in prova" ad Ancona "sul fatiscente resto di una rete filoviaria di quarantanni fa"....

X Giambo.
Attento perchè il Phileas veronese non credo sia equipaggiato con la tecnologia assistiva o quantomeno solo nelle fermate.
Quindi è stato scelto come filobus normale.
Che poi sia costato (parlo del singolo mezzo) meno del Solaris ho forti dubbi e ti chiedo se possibile di verificare l'esito analitico della gara.
Sulla scelta finale ha pesato indubbiamente l'innovazione e forse anche l'estetica, ma sul piano economico soprattutto la parte relativa agli interi lavori civili (quasi il 65% dell'intero importo) e che non fanno capo alla azienda produttice dei mezzi che opera in regime di Ati.

L'ormai storica diatriba tra filoviari e trammisti mi sembra stantìa e pedante.
In questo caso fai prima a guardare i numeri della tramvia non realizzata (fortunatamente) e quelli di questa filovia.
Facile discutere se i soldi non sono i propri.......(però sono dei contribuenti)
giambo64
00giovedì 21 aprile 2011 10:25
Io credo che la scelta tra tram e filobus vada fatta in base alla domanda di trasporto su di una direttrice, non certo per motivi ideologici.
Se ho ben capito, tu dici che sia giusto non aver fatto la tranvia perchè sarebbe costata troppo. Io non conosco la realtà veronese, ma una linea di forza realizzata con tecnologia tranviaria rappresenta senza dubbio un forte impulso per convincere la gente a lasciare a casa l'auto, una filovia (per di più diesel in centro) a mio avviso passa quasi inosservata.
Ovviamente per giustificare le spese di un tram ci deve essere una domanda che superi i 3000 pass./h, sotto è giusto fare un filobus.
TROLLINO59
00venerdì 22 aprile 2011 02:05
infatti Giambo, a parte diatribe cittadine e politiche di bassa lega, lo sforzo economico per una tramvia non fu ritenuto congruo al risultato d'utenza. Oggi poi si sono scelti due tragitti anche un pò differenti.
Io non osteggio il tram. Detesto però scelte "ideologiche" che impongono ad una città anni ed anni di disagi e sperperi di danaro. Anche perchè da noi costruire una tramvia si risolve sempre in un'impresa ciclopica....(e sappiamo bene perchè).
Già 3 anni per la filovia mi sembrano assurdi....
In Svizzera tirano su 10km di bifilare in sei mesi, senza dover demolire nulla, avanzando con i plinti, subito dopo i pali, subito dopo gli ancoraggi e le traverse.
in Italia si fa e si paga il lotto completo dei plinti, poi con calma quello dei pali, poi (sempre che i soldi non siano finiti) si passa ai fili, poi ci vuole un anno per il colaudo strutturale ed infine un altro anno per quello elettrico-meccanico. senza contare il discorso mezzi ed autisti....o eventuali osservanze, deduzioni ed imposizioni dell'ustif...
Ecco perchè tutto costa di più e ci vuole un'eternità per far funzionare qualcosa....
Flavio Menolotto
00sabato 23 aprile 2011 02:29
filobus a 3 casse da 24-25 in arrivo?
Con sorpresa si vorrebbe proporre una modifica al CdiS per permettere la circolazione di filosnodati a 3 casse da 24-25 m.

Una parte del parco sarebbe a 3 casse, specie per servire i picchi di carico giornalieri, rivedendo il piano economico.

Circa la tipologia dei mezzi non vorrei che siano normali mezzi della VDL, tipo una versione snodata del recente Citea, il Phileas è caro.



Riporto di seguito l'articolo de "L'Arena" del 20/4.

Auguri di Buona Pasqua da Flavio Menolotto

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Adesso Corsi vuole allungare il filobus

TRASPORTO PUBBLICO. L'assessore preme sui parlamentari veronesi per una modifica del Codice della strada
Alcuni mezzi da 24 metri anziché da 18 per tenere più passeggeri. E va rivisto il piano economico.

Mezzi del filobus più lunghi. Da 24 metri invece che da 18, quelli previsti sinora, per portare un numero maggiore di passeggeri rispetto ai 145 dei mezzi da 18. È l'obiettivo dell'assessore al traffico Enrico Corsi, che sta premendo sui parlamentari veronesi affinché facciano approvare una modifica del Codice della strada tale da consentire la circolazione di mezzi di quella lunghezza per Verona, ciò che oggi non è possibile. Va ricordato che il filobus viaggerà con fili elettrici, cioè con le "bretelle", fuori città e senza in centro, dove sarà alimentato da un motore diesel.
Mentre procede l'iter per dare il via libera definitivo all'opera — ha vinto la gara la Ccc, Consorzio cooperative costruzioni di Bologna, che propone il sistema olandese Phileas; entro metà maggio si prevede l'assegnazione definitiva — Palazzo Barbieri punta a dunque ad ampliare la possibilità del servizio. Dal punto di vista della procedura di bando l'operazione è possibile, senza incidere sul bando. I mezzi del filobus saranno 37. «Puntiamo ad averne una parte da 24 metri per portare più gente, soprattutto nelle ore di punta e in particolare studenti», commenta Corsi.
In pratica, si punta a integrare al meglio il trasporto urbano ex extraurbano degli autobus con quello del futuro filobus, che avrà due percorsi per totali 23,7 chilometri, uno da San Michele allo Stadio e l'altro dal policlinico di Borgo Roma a Ca' di Cozzi.
Nel frattempo dovrà essere rimodulata la spesa (il filobus, con opere annesse, costerà 160 milioni, di cui 86 finanziati dallo Stato e il resto da Comune e Amt), visto che l'offerta economica della ditta vincitrice è del 17 per cento al ribasso. Dopo la Valutazione di impatto ambientale della Provincia e il via libera definitivo da parte del ministero delle infrastrutture, i lavori potranno partire. «Dal gennaio prossimo», dice Corsi. Poi ci vorranno circa tre anni.

Enrico Giardini

TROLLINO59
00sabato 23 aprile 2011 08:54
io credo che sarà sempre il Phileas, che è prodotto anche nella versione 24mt....

vediao che succederà.
faranno una deroga ad hoc per Verona?
o ringrazieremo Verona per la tanto attesa svolta nazionale?

vedrete che non se ne farà nulla e si terranno i 18mt....
Flavio Menolotto
00sabato 23 aprile 2011 23:03
esito gara
Riporto una rassegna stampa dell'ANCE di Verona dove un'articolo del Corriere di Verona riporta una sintesi dei punteggi attribuiti alle due cordate.

http://www.anceverona.it/img/news/2011413200_0659-11.pdf

Cordiali saluti da Flavio Menolotto
TROLLINO59
00domenica 24 aprile 2011 01:24
se è esatto ciò che riporta il giornale, mi vien da chiedere quale parità di trattamento ed omogeneità concorrenziale ci possa essere stata in questa gara, là dove si valuta "l'affidabilità del sistema a via guidata". Il Trollino non ha un sistema simile al Phileas e quindi parte svantaggiato in partenza, con un handicap, anche sotto il profilo legale, che lo mette fuori gioco già prima di partire. A meno che Solaris, ma ho moltissimi dubbi, non abbia presentato un mezzo innovativo, come quello di cui si accenna qui in altro topic.

Rimane il fatto che la cosa mi suona alquanto strana, ma prima di buttare croci sarebbe necessario leggere attentamente il bando ed il capitolato in ogni sua nascosta parola....
Sta di fatto che già nella preselezione si erano avuti grossi problemi con i ricorsi (accolti) di altri concorrenti eliminati.
Non vorrei essere malizioso per forza nel pensare che questa opera sia stata "indirizzata" per realizzare un "sistema innovativo" già scelto...
E poi, lo ripeto, l'appalto era integrato, ovvero comprendente filobus ed opere civili. Queste ultime non hanno avuto alcun peso nella decisione? o contava solo il mezzo? Strano perchè il costo per la via guidata di Phileas (ma quanta e dove?) è nettamente superiore alla normale infrastruttura Solaris. Come mai nell'articolo si spiegano tutti i punteggi, ma manca quello relativo al costo specifico del filobus, mentre si parla solo di quello di "esercizio" ?

ok, sono prevenuto e di cattivi pensieri...
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