MILANO - Rotaie abbandonate

Scusa,una curiosità.Nella n.26 delle tue interessantissime foto si vede il capolinea delle linee STIE in via Londonio; eppure nel volume "La tramvia Milano-Gallarate", in cui la storia di tale linea appare dettagliatamente descritta, i capolinea milanesi appaiono essere l'Arco della Pace sino al 1933 e corso Sempione angolo via Prina dal 1933 alla chiusura nel 1966. Non si fa accenno a tale via.
D'altra parte, guardando la foto, sembra che, anzichè quella, si tratti della vicina attuale piazza Gramsci; considerando le dimensioni di quest'ultima, tenendo conto che un tempo vi era un mercato rionale e che vi transitava comunque la linea urbana percorrente via Canonica,mi sembra strano che potesse esservi quivi il terminale di lunghi convogli interurbani.

Che sappia io, c'era la possibilita' per i tram STIE di raggiungere il deposito/stazione (si trovava all'angolo di corso Sempione con via Prina; era ancora in piedi una quindicina d'anni fa, con tanto di scritta TRAMVIE MILANO-GALLARATE, sebbene il servizio tranviario fosse stato soppresso trent'anni prima; l'hanno demolito per far spazio a un condominio) facendo un anello per via Procaccini, via Londonio, via Prina. In genere, i convogli entravano direttamente nel capolinea da corso Sempione ed effettuavano il salto della motrice (d'altra parte c'era abbastanza spazio, visto che il respingente che ne delimitava la lunghezza e' ancora presente all'angolo corso Sempione/via Moscati - vedi foto), ma evidentemente era piu' semplice avere anche un anello durante le ore di punta o per le manovre. Ricordo di aver visto il binario di via Londonio proseguire fino all'incrocio con via Prina (poi si inabissava nell'asfalto) fino agli anni 80. Quello del vecchio 36 svoltava in via Sabatelli per ritornare in piazza Gramsci, quindi non poteva essere usato dalle linee urbane. Quello che non ricordo con esattezza - e non c'e' molto materiale in proposito - e' se il binario si limitava a entrare in deposito in via Prina o se poteva accedere direttamente al capolinea. Le poche foto del capolinea ritraggono vetture sempre qualche metro piu' a nord di via Prina, quindi non e' mai visibile lo scambio (che comunque doveva esserci per collegare il deposito alla linea). Ecco la pagina di Photorail con le foto dei tram STIE (le date sulle foto sono alquanto discutibili, visto che si vedono motrici teoricamente negli anni 60, ma prive degli indicatori di direzione, divenuti obbligatori con il nuovo Codice della Strada del 1959 - quindi dovremmo essere negli anni 50, non 60; ma sono comunque dei documenti eccezionali): www.photorail.com/phr0/tram/altre%20reti/stie.htm. Ed ecco la foto del respingente:

Prego notare, poi, che l'attacco tra le motrici e le rimorchiate non era ad asta a imbuto come sulle reti ATM e STEL (tutte derivate dalla Edison), ma a gancio, piu' simile a quelli ferroviari. Inoltre, la linea era elettrificata a 750vv, contro i 600vv della rete urbana (vi era infatti un sezionamento in via Gallarate, appena svoltato da piazzale Accursio) e di gran parte della rete interurbana ATM, ragioni queste che possono essere state determinanti nel 1939, quando le tranvie della provincia di Milano confluirono in ATM (STEL, Monza-Trezzo-Bergamo, e Milano-Magenta-Castano Primo) mentre la STIE rimase indipendente.

Sono andato a controllare e, evidentemente, il binario che correva lungo via Londonio tra via Sabatelli e via Prina e' appartenuto piu' alla mia fantasia che alle mappe tranviarie. In conclusione: il tram STIE si immetteva nel capolinea direttamente dallo scambio utilizzato fino a qualche tempo fa dal 33 (i masselli rivelano il vecchio scambio) ed effettuava il salto della motrice. Vi erano i binari che collegavano il capolinea al deposito, ma niente piu'.
Mi scuso per la confusione.

Nei primi anni '50 mi capitò più volte di bazzicare in quella zona. Anche se i miei anni si contavano sulle dita di una mano, osservavo attentamente tutto quanto riguardava tram e relativi impianti. Posso quindi dire con certezza che il tram STIE raggiungeva il capolinea come tu adesso hai detto. Il binario di uscita dal deposito si immetteva nell'asta di manovra. Tranquillo: il binario tronco in via Londonio proseguente circa 40 metri dopo via Sabatelli c'era davvero, ma era utilizzato per eventuali ricoveri vetture del 36. Ricordo che sul 36 circolavano, oltre alle '28, anche vetture 700 senza rimorchio.
Rimane il mistero del fantomatico capolinea STIE in piazza Gramsci ripreso nella foto che non mi risulta da alcuna parte esservi stato!

Avresti quella foto di piazza Gramsci e il tram STIE? Non ricordo di averla mai vista. In ogni caso, potrebbe essere stato un caso dovuto a qualche lavoro al capolinea di corso Sempione - una deviazione temporanea con tanto di "favore" concesso da ATM.

La foto è quella postata da te o da Pertegheta (scusa ma non sono riuscito a capirlo!) il 29.4.2013 con il n.26.
Comunque mi viene il dubbio che non si tratti di piazza Gramsci, ma proprio di via Londonio; in tal caso dovrei dedurre che anteguerra tale via fosse molto più larga! Appena posso voglio recarmi in quella via con la foto per vedere se riesco a riconoscere le case. In ogni caso il mistero del fantomatico capolinea rimane.

Credo ti riferisca all'immagine qui sotto. Non e' piazza Gramsci o via Londonio, ma corso Sempione tra via Melzi d'Eril e via Moscati (il palazzo sullo sfondo e quello bianco centrale non esistono piu', quello a sinistra c'e' ancora), presumibilmente (dal colore del tram - sembra bianco, come le prime motrici elettriche della STIE, poi passate al nocciola isabella, quindi al bianco-rosso) negli anni 30. Il capolinea venne poi spostato un isolato piu' a nord, proprio davanti al deposito (infatti, il respingente sopravvissuto e' all'angolo nord tra corso Sempione e via Moscati, quindi a nord della fotografia in basso).

Grazie, mistero risolto! Evidentemente la foto è antecedente al 1933, quando il capolinea era all'Arco della Pace; qui il tram doveva effettuare la prima fermata; infatti lo si vede arrivare da Sud.

Dovrebbe essere stata scattata tra il 1926 (anno in cui la mano da tenere venne portata a destra) e il 1933 (quando fu spostato il capolinea).

Buongiorno a Tutti.
Sulla home-page del Comune di Milano, è stato pubblicato un'interessante studio (con relativa relazione agronomica) sui binari dei tram 1 e 12, in Via Mac Mahon, i quali sono danneggiati dall'intrico delle radici degli olmi, tanto da costringere le vetture a procedere a velocità ridotta.
Ci sono quattro ipotesi di intervento (che si possono leggere nel dettaglio sul sito di Palazzo Marino) per risolvere questi problemi, e rilanciare i tram, ma quello che volevo sottolineare in quest'articolo, è che finalmente il Comune di Milano ha categoricamente escluso la soppressione delle linee tranviarie 1 e 12, e la loro trasformazione in bus.

Questo è il confronto tecnico tra i tram, e i bus:

- I Jumbo-Tram trasportano ben 250 passeggeri l'uno.

- I bus da 12 metri (non potendo utilizzare quelli da 18, per il percorso), solo la miseria di 75 passeggeri.

- Inoltre il 42% del percorso del tram 12 (incluso Via Mac Mahon), si svolge su sede protetta, o riservata, con evidente regolarità del servizio.

- I bus non potrebbero percorrere Via Mac Mahon, su eventuale corsia preferenziale centrale al posto dei binari, in quanto non ci sono le distanze minime con gli alberi.

- I tram effettuano oggi 230 corse al giorno, i bus per mantenere la stessa capacità di trasporto dovrebbero effettuare ben 767 corse.

- L'inquinamento con i bus salirebbe alle stelle, mentre i tram sono assolutamente "ecologici".

- Gli impianti di Via Mac Mahon sono considerati "strategici", in vista dell'EXPO' 2015.

- Aggiungo altri due dati: Le Vetture a Carrelli modello 1928, trasportano 129 passeggeri; mentre un tram articolato a due casse serie 4600/4700, ben 180 passeggeri.

Sarebbe molto utile estendere queste valutazioni a varie linee di inquinanti bus da 18 metri, per programmare la loro sostituzione con gli ecologici tram, ripristinando le troppe linee soppresse (e anche brevi percorsi di raccordo della rete) senza nessun vero motivo, ma solo in quanto gli autobus venivano falsamente spacciati ai cittadini come la soluzione quasi ideale dei problemi di trasporto pubblico (dimenticando l'inquinamento, i pochi passeggeri trasportati scomodamente, la durata molto ridotta dei mezzi, ecc).
Naturalmente su percorsi con pochi passeggeri, o bassa domanda di trasporto i bus hanno effettivamente ragione di esistere.

I cittadini possono far pervenire le loro osservazioni, e proposte sui binari e olmi di Via Mac Mahon, al C.d.Z 8, seguendo le istruzioni riportate sul sito del Comune di Milano.
Saluti a Tutti.

finalmente si sono accorti che risorsa è il tram e che non è solo una cosa antiquata e fastidiosa, ma un pregio che milano fortunatamente ha. speriamo che si sveglino anche su altre questioni come l'ampliamento della rete tranviaria, il ripristino di qualche binarietto, e la filoviarizzazione di qualche linea bus importante. speriamo...

Ciao a tutti, sono nuovo del forum e fanatico dei tram. Leggo delle vostre sacrosante proteste per la progressiva riduzione della rete tramviaria e la sua sostituzione con autobus a gasolio. Poiché a detta dei sedicenti ambientalisti e relative giunte l'inquinamento dell'aria è un problema ciclopico, delle varie categorie di mezzi del trasporto pubblico (tram, autobus, filobus e matropolitane) gli autobus a gasolio dovrebbero ricoprire una percentuale minima del totale, in quanto essendo alimentati a gasolio emettono una notevole quantità di PM10, PM2,5 e biossidi di azoto. Invece, se andate a leggere la composizione del parco veicoli ATM (ma in altre città è anche peggio)scoprirete che oltre i due terzi di essa è rappresentata da bus a gasolio, la quasi totalità dei quali della Fiat/Iveco. E questo nonostante l'alto potenziale inquinante di questi mezzi, potenziale inquinante che non diminuisce certo dipingendoli con un bel verde brillante o disegnandoci sopra una pianta rigogliosa con tanto di scritta "bus ecologico". E proprio il fatto che la quasi totalità di loro sia della Fiat Iveco fa capire i reali interessi sottostanti: gli appetiti della Fiat. Il trasporto pubblico milanese, e italiano, è totalmente subordinato agli interessi della potente casa torinese, che tramite amministratori corrotti, presenti in tutte le giunte, impone la riduzione dei tram e la loro sostituzione con autobus. Questa è la squallida realtà. La soppressione di linee tramviarie come la 18 per Baggio, la 38 per Susa e altre che avevano corsie preferenziali, e la contemporanea sostituzione delle stesse con bus che inquinano e ingombrano la strada non può avere alcuna spiegazione se non la realizzazione degli interessi della Fiat. Giuliano Pisapia è stato eletto, battendo la Morati, proprio con l'appoggio determinante dei poteri forti, tra i quali la Fiat...

trasporto pubblico milanese, e italiano, è totalmente subordinato agli interessi della potente casa torinese, che tramite amministratori corrotti, presenti in tutte le giunte, impone la riduzione dei tram e la loro sostituzione con autobus. Questa è la squallida realtà.

@ Riccardo,MI - Pensare che ci fu un tempo in cui la Fiat (con la divisione Materferro) costruiva anche mezzi su rotaia, sia treni che tram; le serie torinesi 3000, 7000 e 5000 sono un esempio proprio di tram Fiat. Poi, in nome del concentrarsi sul "core business" della gomma, è stato tutto (s)venduto alla francese Alstom.

osservavo questa foto: www.photorail.com/ospiti/astrini/astri4804vbianchi-.jpg

qualcuno mi sa dire qualcosa in più su questo capolinea, tipo a quando è avvenuta la soppressione e il motivo ad esempio, pensandoci bene poteva tornare comodo quando devono limitare il 12 ad esempio, si eviterebbe di intasare piazza castelli che non mi sembra tanto adatta ad ospitare i jumbo assieme alle carrelli dell'1. se qualcuno poi ha altre foto da allegare e condividere... grazie!

Non ricordo l'anno esatto, ma l'hanno soppresso un anno dopo che aprirono il nuovo collegamento con il ponte tranviario verso Roserio. Dapprima misero dei "new jersey" sui binari di accesso, poi smantellarono.

Come capolinea era tristemente famoso ai tranvieri e anche nelle cronache. I tram non sostavano qui, arrivavano, facevano l'anello e se ne andavano subito fino a poco prima di p.zza Castelli. Il quartiere a ridosso dell'anello era il famoso "fortino di via Bianchi", dove erano asserragliate famiglie di 'ndrangheta e zingari. Le minacce e i pestaggi ai tranvieri erano molto frequenti....

Sono state rimosse le rotaie abbandonate in Piazza Castello angolo Via Minghetti, dopo 40 anni.

Oltre a piazza Castelli c'è anche l'inutilizzato anello in piazza Cacciatori delle Alpi (ex 7 e prima ancora ex 33), inoltre prossimamente dovrebbe essere realizzato un nuovo capolinea in corrispondenza della stazione ferroviaria di MI Certosa (lato nord, via Fattori), che verrà utilizzato da subito per limitare le linee dirette a Roserio causa lavori stradali in piazza Boccioni (strada Zara-Expo).

Buonasera a Tutti.
Il 30 giugno passando in Piazza Castello, mi sono imbattuto in un cantiere tra Via Minghetti, e quasi Via Ricasoli.
Ho notato che erano stati smontati i lastroni di pietra, e portati completamente alla luce i binari abbandonati da decenni, sui quali transitavano le linee 25 e 26, i famosi "Interstazionali".
Il cartello affisso sulle recinzioni del cantiere, non parlava di rimozione dei binari, ma solo di una generica manutenzione stradale.
Comunque per curiosità ho scattato alcune foto:

1= Le rotaie dismesse dei Tram 25 e 26, in Piazza Castello, viste da Via Minghetti.

Da 2 a 4= Le rotaie dismesse dei Tram 25 e 26, in Piazza Castello.

Ho notato che lo scambio inutilizzato tra Piazza Castello/Via Ricasoli, era ancora al suo posto, e nel tratto asfaltato, affioravano ancora alcuni binari dismessi.
Passando il 7 luglio ho visto che al posto dei lastroni in pietra, era stato posato l'asfalto, e i binari scomparsi alla vista, penso anch'io probabilmente smontati.
Per curiosità quando ripasserò in Piazza Castello, guarderò se anche lo scambio Castello/Ricasoli, è stato eliminato.
Saluti a Tutti.

Buonasera a Tutti.
@Trambvs, sul sito internet della MM (Metropolitana Milanese), alla sezione metrotranvie a Milano, è stata da qualche giorno inserita la: Costruzione del nuovo Capolinea a due binari, Certosa FS.
Il lavoro è previsto da quest'autunno, alla primavera del 2014.
Ulteriori dettagli (non molti in verità) sono disponibili sul sito.
Secondo i progetti esistenti in un futuro (purtroppo non ancora definito), questo dovrebbe diventare il capolinea della MetroTranvia Nord, la linea 7, nella tratta (da costruire...), Piazza Bausan; Bovisa FNM; Bovisa Università; e Certosa FS.
Sembra invece che l'altro tratto della MT 7 da Precotto, a Via Adriano, sia in avanzato stato progettuale, ma ancora non si parla di cantierizzare l'opera, che poi terminerà con un'altro breve prolungamento a Cascina Gobba M2.
Certo sarebbe fondamentale passare da "ecologiche" linee tranviarie, che si trovano da troppi anni su progetto esposto sulla home-page della MM, alla loro realizzazione effettiva, integrale, o per tratte successive.
La risposta a ciò, è nelle mani di Palazzo Marino....
Saluti a Tutti.

Buonasera a Tutti.
@Giordano92, il vecchio percorso dei Tram 1, e poi 12, in Via Console Marcello, mi ha fatto tornare in mente l'infanzia.
Una quarantina di anni fà stavo imparando a leggere, e iniziando a curiosare per casa, mi ero imbattuto nelle pagine gialle, le quali riportavano l'elenco delle linee Tranviarie; Filoviarie, e Automobilistiche.
Ricordo nitidamente che l'allora Capolinea del Tram 1 era in Via Console Marcello (angolo Via Bicetti de Buttinoni), e dall'altra parte era in Viale Lunigiana.
Leggevo avidamente i percorsi delle linee Tranviarie, e con la fantasia mi chiedevo dove fossero queste vie, strade, e piazze, dai nomi a volte veramente curiosi, che avevano per mè un chè di esotico.
Mi domandavo anche dov'erano finite le troppe linee Tranviarie mancanti, e soprattutto quali percorsi effettuavano.
Spesso i miei genitori avevano la risposta, ma a volte neanche loro sapevano la storia di quella linea, che forse si trovava dalla parte opposta della città, in anni passati, e imprecisati.
Per fortuna ho appagato le mie curiosità nel XXI° secolo, grazie ad internet, e ai siti come MondoTram, dove si possono avere tutte le risposte a quelle domande che mi ponevo da bimbo!
Tornando sul tema, Via Console Marcello terminava sotto il terrapieno del cavalcavia Palizzi, e quindi i binari del Tram, effettuavano il Capolinea nel prato sterrato, in una zona famosa negli anni settanta e ottanta, per essere "molto calda", tanto che per evitare l'assalto di facinorosi ai Tram con pestaggi di Tranvieri, e danneggiamenti alle vetture, queste ripartivano subito verso Piazza Castelli.
Nel 1999 vennero posati i binari in Via Monte Altissimo, e in Via De Rossi, collegando questa tratta con i binari di Piazza Santorre di Santa Rosa/Viale Espinasse.
Inoltre Via Console Marcello venne collegata al nuovo cavalcavia Palizzi, e i Tram (prima senza sede protetta), vennero dirottati su un bellissimo ponte riservato, con pendenza molto più dolce rispetto a quello stradale.
Il Capolinea del Tram 12, venne così prolungato da Via Console Marcello, a Roserio abbandonando il vecchio anello sul prato sterrato, i cui binari vennero quasi tutti smontati, ad eccezione di un brevissimo tratto.

Legenda Foto (del 12 Luglio 2013):

1= I Binari del Tram 12, in Via Console Marcello, svoltano in Via Monte Altissimo.

2= Il Jumbo-Tram 4953, linea 12, mentre percorre Via Monte Altissimo.

3= Il breve tratto dismesso ex sede Tranvie 1 e 12, in Via Console Marcello.

4 e 5= I Vecchi Binari Dismessi, e parzialmente asfaltati, svoltano sul vecchio anello di Capolinea nello sterrato.

6= Lo sterrato del vecchio Capolinea dei Tram 1 e 12 (senza binari), in Via Console Marcello/Bicetti De Buttinoni.

Per quanto riguarda l'anello di Capolinea in Piazzale Cacciatori delle Alpi, questo è utilizzato tutti i giorni, per due corse prolungate del Tram 1, alle ore 4,48, e 5,08.
Certo è deserto per tutto il resto della giornata, salvo per eventuali deviazioni delle vetture Tranviarie causate da lavori, o incidenti stradali.
Speriamo che tra qualche mese (finiti i lavori in zona Garibaldi della M5), ritorni ad ospitare il Capolinea del Tram 33, con le Classiche Vetture a Carrelli....
Saluti a Tutti.