FILOBUS DI ANCONA

Sulla proposta del tavolino sarei d'accordo, ma non in questo periodo, per un motivo molto semplice: adesso il filobus ha i ben noti problemi legati soprattutto alla mancanza della linea in piazza Ugo Bassi e questo la gente lo percepisce come un limite del mezzo: lamentele a non finire quando i tegolini non vengono centrati e l'autista scende, imprecazioni, ecc... Credo che potremmo rimanere delusi, ora come ora. Se, come pare ormai certo, verrà completata la linea, le cose FORSE cambieranno, tanto che secondo me dovranno rivedere i turni perché il filobus sarà molto più veloce. Pensateci: oggi riesce ad arrivare puntuale nonostante i tegolini fuori fermata.

Per quanto riguarda Striscia e le Iene non sono affatto contrario, anche perché siamo in un paese in cui le cose si muovono purtroppo solo grazie a trasmissioni di questo tipo (Report compreso, ma per questioni diverse). Però servono tutti i dati necessari - documenti soprattutto a sostegno delle nostre tesi - prima di chiamarli, o rischiamo come dice Augusto, di fare noi qualche figuraccia.

da " IL RESTO DEL CARLINO " cronaca di Ancona:


I NODI DELLA CITTA'
"Non fate sparire i vecchi filobus"
Crociata per salvare la rete filoviaria
La rimozione di una parte della rete scatena le proteste dei cittadini: "Quei mezzi non inquinano, l’utilizzo va incentivato". Pesaresi, presidente della Conerobus: "C’è solo una normale turnazione"

Ancona, 26 settembre 2007 - A quanto pare il mezzo di trasporto più amato dagli anconetani non è la macchina, ma il filobus. In questi ultimi giorni sono arrivate nella nostra redazione diverse lettere in cui si manifestano critiche e preoccupazioni riguardo all'utilizzo dei filobus nella nostra città. Ora ci scrivono anche da Bologna. In sintesi: l'utilizzo di questi mezzi secondo i cittadini va incentivato, perché non inquinano e sono silenziosi. Insomma, l'ideale per le nostre strade, strette e congestionate dal traffico. La Conerobus dovrebbe quindi sfruttare i filobus di cui dispone il più possibile, e anzi sostituirli a quelli 'normali'. Stando ai nostri lettori ciò non avviene.

Il presidente dell'azienda, Marcello Pesaresi, non ci sta, e replica con fermezza. "Noi abbiamo nove vecchi filobus da dodici metri — spiega —, e non è vero che non vengono usati. Lo sono tutti, solo che non girano contemporaneamente tutti e nove. Alla base di ciò ci sono ragioni organizzative e tecniche. E' quindi in atto una una normalissima turnazione".

Pesaresi sarebbe ben lieto di vedere la città 'invasa' dai filobus. Perché questo non accade? Guarda caso, per motivi economici. "Un autobus normale da dodici metri costa 200 mila euro, uno a metano 250 mila e un filobus 600 mila. Uno da diciotto metri ne costa 800 mila. Ne compreremmo altri, se avessimo le risorse. Ma non le abbiamo né noi, né il Comune, né la Provincia, né la Regione. E anche se questi enti ci dessero il 75 per cento dei soldi necessari, noi per acquistare un filobus spenderemmo la stessa cifra con cui potremmo comprare un autobus normale".

Insomma, il gioco non vale la candela. Per questo alla Conerobus si naviga a vista, per così dire: "Si spendono i soldi che di volta in volta ci arrivano. Recentemente il Comune ha stanziato 180 mila euro». Pesaresi nega invece che la città sia 'arretrata' per quel che riguarda questo mezzo di trasporto: «Ancona è stata tra le prime a mettere mano al sistema filoviario. E non è vero che tutte le altre città abbiano rinnovato il loro parco mezzi. Noi abbiamo fatto i salti mortali per attivare la linea piazza IV Novembre-Tavernelle. Compresi gli interventi di manutenzione alla linea che, non dimentichiamo, è quella del dopoguerra".

Raimondo Montesi


Parrebbe quindi che abbiamo in parte raggiunto lo scopo che ci eravamo prefisso: smuovere le acque stagnanti e indurre al ragionamento le parti in causa. Le nostre lettere hanno fatto sì che chi ha compiti di responsabilità in questa faccenda si senta osservato e sotto esame: insomma li teniamo d'occhio e non li lasceremo come in passato nella sensazione, sbagliata, di avere sempre carta bianca all'oscuro di tutti...
Al momento la situazione sembra essere questa: in azienda ci sono quadri che non vedono l'ora di smantellare tutto ed altri invece che hanno a cuore la vecchia e cara rete filoviaria: da un lato abbiamo quindi un nuovo prolungamento appena aperto all'utenza, una parte della rete spostata e ricostruita a fronte dei nuovi assetti viari e infine una buona sessione di esami per nuovi filovieri che andranno così ad aggiungersi a quanti avessero già il patentino elettrico... dall'altra parte abbiamo però, e non è poco, una turnazione delle macchine al limite dello stallo con il picco in negativo di un solo filobus in circolazione: questa gestione farà in modo che a chiusura dei bilanci i filobus ( coi loro fili, i pali, il magazzino dei ricambi, la servitù dei ganci sui muri, le sottostazioni accese ecc. ecc. ) per due o tre sole macchine utilizzate avranno un bilancio tremendamente fallimentare rispetto alla voce metano. Ma questo però, come direbbe Lucarelli, sembra quasi un mobbing tecnologico...
Il Dott. Pesaresi ha comunque dovuto, forse a denti stretti, prendere atto di una presa di coscienza da parte della cittadinanza già scossa dalla nuova viabilità ( io stesso mi sono trovato in cima a Via Podesti senza più capire cosa dovessi fare... ), inoltre la scesa in campo del Carlino ( mi ha fatto piacere la citazione alla mia lettera giunta da Bologna ) avrà ancor di più spostato certi equilibri.
Certo non è corretto parlare nelle interviste, verso quella stessa cittadinanza sensibilizzata ma che non può sempre essere al corrente di tutto, che i filobus costano 600.000 € l'uno... è come se io fossi intervistato sull'acquisto di una automobile e dicessi: ah però, una Ferrari costa 350.000 €... forse qualcuno mi puntualizzerebbe che ci sono anche le Fiat, le Renault o le Ford...
Fermo restando quanto scritto e riscritto più volte, che in Svizzera, Francia, Austria, Germania e Olanda hanno venduto splendide macchine d'occasione, 12 e 18 metri, di poco più di 10 anni ai paesi dell'Est che non hanno certo perso l'ottima occasione di ricostruire interi parchi aziendali con quelle ottime macchine dismesse. Ma da noi vige la solo e soltanto la gara d'appalto...

chiariamo UNA VOLTA PER TUTTE le vere problematiche e quindi gli interlocutori

INFRASTRUTTURA.
linea e quindi manutenzione, allacci, sottostazioni, piazza ugo bassi ecc è di ESCLUSIVA COMPETENZA DEL COMUNE.
quindi è questo soggetto che dovrebbe intervenire. ovviamente dovrebbe anche preoccuparsi (periodicamente) dello stato della filovia e decidere gli interventi. ma, è altrettanto ovvio che l'Azienda dovrebbe anche informare il comune e "chiedere" che questo intervenga...

SERVIZIO.
compete ESCLUSIVAMENTE, nel rispetto del contratto di servizio del TPL, a Conerobus. quindi impiego, orari dei mezzi, disservizi ecc sono A SUO CARICO. altrettanto vero che il comune dovrebbe vigilare...

ACQUISTI.
qualora l'Azienda non disponga delle risorse economiche, l'acquisto viene finanziato al 75% (Iva compresa) dalla regione, secondo la ripartizione dei fondi TPL stabiliti col piano triennale ed assegnati pro quota ad ogni singola azienda.
In alcuni casi sul rimanente onere può intervenire il Comune.

INCENTIVI.
questa secondo me è la fonte dimenticata in Ancona, a parte la linea 1/4 nel 1998.
Si sbandiera ai 4 venti che il Ministero dell'Ambiente promuove (cioè caccia soldi...) ed incentiva le iniziative dei comuni per gli impianti "elettrici". Se è vero (e l'ultima finanziaria pare spingere ancora in tal senso), perchè non informarsi?


La situazione è questa.
Sembrerebbe effettivamente che da noi nessuno si parla e nessuno sa cosa fa l'altro, ma confondere le responsabilità ci nuoce...

quanto poi all'impiego dei fondi prima verso il rinnovo del parco tradizionale che sui filobus, forse non è poi così assurdo in una visione aziendale, perchè oltretutto la legge IMPONE il rinnovo degli autobus inquinanti (diesel) con età superiore a 15 anni.
E, secondo la loro visione, i nostri filobus tuttosommato sono stati ristrutturati 4 anni fa, con una spesa di un paio di miliardi di lire, finanziati al 95% dalla regione...

forse non sai che la tua lettera è stata pubblicata nella stessa pagina in un pezzo autonomo....
appena possibile se ritroviamo il cartaceo te la mando

Roberto Amori, 29/09/2007 12.02:

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Pesaresi sarebbe ben lieto di vedere la città 'invasa' dai filobus. Perché questo non accade? Guarda caso, per motivi economici. "Un autobus normale da dodici metri costa 200 mila euro, uno a metano 250 mila e un filobus 600 mila.

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E' vero che senza soldi non si cantano messe, ma il signor Pesaresi tenga presente che un autobus gli dura circa dieci anni, un filobus forse più del triplo, se manutenuto bene...

Un attimo: la scelta di metanizzare è stata fatta anni fa e ricordo che in uno dei piani triennali dell'epoca erano previsti anche 7 nuovi filobus, proprio in previsione del prolungamento.
La scelta del rinnovamento dei vecchi filobus è avvenuta molto dopo.
Ma cerchiamo di capirci: nel momento in cui SCEGLIE di passare da un tipo di trazione ad un altro, l'azienda c'entra eccome, poiché se non sbaglio è "lei" (con il Comune, certo) che indica le proprie preferenze ed esigenze! Altrimenti oggi tutte le città sarebbero nelle nostre misere condizioni filoviarie a favore del metano. E' lì che casca... l'asino. Fino a pochi anni prima si puntava alla filovia, poi improvvisamente il metano. Tutte dichiarazioni dei vari presidenti di turno e del Comune. E ricordo quanto si sono autocelebrati per quello che è definito uno dei più grandi parchi a metano d'Italia.
Lo scandalo INNEGABILE è l'incompiuta filoviaria. Era ben più comprensibile pensare di completare la flotta elettrica quando i soldi c'erano eccome PRIMA di INIZIARE un nuovo progetto da zero! Certo, senza tralasciare il resto delle vetture circolanti, ma qui signori è successo il contrario di Lecce. Dal nulla al metano Ancona, dal nulla a 3 linee filoviarie a Lecce. Qualcuno mi diceva che a Lecce hanno usufruito di incentivi particolari. Ma chi deve informarsi, noi o l'azienda??? Ovviamente l'ATMA, ammesso che VOGLIA il filobus.

Ragazzi, avete notato che anche il presidente di Conerobus (ATMA) ha scritto al bugiardò? La sua lettera è stata pubblicata il 29/09/07 e tratta del problema isola pedonale, analizzando le varie ipotesi sul traffico in uscita dal centro. Ovviamente lui avvalora le scelte fatte dall'amministrazione comunale, peccato però che parla della linea 1/4 affermando che ci sono autobus (ma non cita il filobus) ogni 5 minuti il mattino e ogni 7 il pomeriggio. Parla anche di potenziare il servizio, ma non dice in che maniera, e mette in risalto il fatto che l'eventuale inversione di marcia di Corso Stamira implicherebbe smantellare i bifilari appena installati. Questa lettera mi suona tanto come risposta alle nostre numerose email e lettere inviate all'azienda. Mi rimane però un dubbio: a che gioco giochiamo? 
In relazione alla circolazione dei filobus, oggi siamo in un'altra "quindicina", quindi potrebbero esserci delle variazioni sul numero dei mezzi circolanti. Fateci sapere!

sono tornato ora e ho visto che il discorso dulla situazione di ancona la discussione è molto viva...per quanto riguarda l servizio sulle iene, come dicevo nel precedente, era solo uno spunto, infatti per il contenuto era da adattare alla situazione reale di ancona...per quello che riguarda il dibattito in corso, faccio i complimenti per le lettere competenti e pertinenti e gli interventi di ognuno che ho letto, ma se i nostri vogliono essere discorsi fini a se stessi dove ognuno si muove da sè va bene così, vuol dire che continuerò a leggervi ma mi asterrò dal partecipare, se invece vogliamo coordinarci e muoverci come gruppo il discorso secondo me assume una veste avanzata e proficua e mi interessa. penso che ci sono qua persone che potrebbero proporsi come catalizzatori e punti di riferimento per coordinare una serie d'interventi; oggi entriamo nella settimana dove qualcuno aveva proposto che se non si sarebbe mosso nulla era giunta l'ora di coinvolgere striscia, quindi che si fa?? si procede o no? ripeto la domanda rimasta senza risposta: chi dà un'agenda degli interventi? ho mosso tanta di quella gente per far girare il nostro appello, ma di solito mi muovo solo se vedo che il discorso è condiviso e soprattutto proficuo....saluti

Daniele, permettimi di far presente un particolare, che però risulterebbe importante, come hanno già fatto notare altri amici anconetani: é necessario informarsi bene per evitare figuracce, e farlo non è facile. Non credere che in azienda non ci leggano, e qualcuno sarebbe ben contento di vederci fare una figuraccia. Sia chiaro che non voglio assolutamente polemizzare con te, non sarebbe affatto il caso, dobbiamo restare uniti. A tal proposito, devo dire che io stesso avevo lanciato l'idea del tavolino in Piazza Roma per raccogliere firme pro filobus, ma sfortunatamente ho avuto il riscontro che la maggior parte degli utenti del servizio urbano, e in special modo della linea 1/4, ha una certa avversione verso il filobus, a seguito dell'abbassamento e innalzamento delle aste e degli scarrucolamenti; tutto ciò è visto come una perdita di tempo e una scocciatura (già, come se le aste dovessero tirarle giù e alzarle i passeggeri...). Alcuni invece sbrontolano per i gradini troppo alti. Proprio ieri sul 2 si è creata una discussione in proposito fra alcuni passeggeri, e, a parte me e un'altra persona anziana forse memore del vecchio servizio filoviario, nessuno era pro filobus.
Capito come semo messi in Ancona? Ribadisco: bisogna stare calmi, indagare, informarsi e attendere il momento giusto per eventuali iniziative tipo Iene, Striscia e tavolino.

Giustissimo ribadire che ocorrono documenti scritti da inviare o consegnare, perché no, di persona, a chi di dovere, stavolta magari come dice Daniele insieme. Un primo colpo credo sia arrivato a destinazione; ora non conosco i tempi per rivedere le tabelle, ecc., anche perché dovete sapere che ogni autista sa addirittura più o meno quali saranno i turni di tutto l'anno. Praticamente devono rimettersi lì a rifare tutti gli orari, attenti a mettere le persone giuste (patentate) nell'orario giusto per il cambio in linea. Vediamo intanto che succede oggi, o nella settimana, anche se le premesse non sono delle migliori... E' certo che staremo ad osservare bene e che una scadenza serve. Se proprio non succederà nulla beh... si cambierà rotta ovviamente; perché non scrivere ad esempio al ministro Pecoraro denunciando la situazione e chiedendo, soprattutto, se ci sono gli incentivi che aveva annunciato in tv proprio per questo tipo di trasporto? Stasera vedrò se ha un sito e magari butterò giù 2 righe.
Saluti VIGILI [SM=x346230]

Anche oggi forti lamentele a bordo per via del tegolino mancato e per la scomodità dei vecchi filobus, i gradini ecc. Scoraggiante, ve l'assicuro.
Domanda-sondaggio: voi pensate davvero che in tutti questi anni non ci siano stati i soldi per piazza Ugo Bassi? Vi viene il sospetto che l'affiancare mezzi ultramoderni e comodi ai vecchi filobus e lasciare i tegolini come soluzione praticamente definitiva, così come dare la priorità all'inutile anello di piazza Cavour sia... non proprio casuale?

Vedi, Bifilare, è anche questione di mentalità: al giorno d'oggi tutti vogliono essere comodi, non si sprecano a fare due gradini, salgono nella porta centrale per occupare subito il posto a sedere, vogliono sempre l'aria condizionata... Concordo che sia scoraggiante!
Al tempo dei vecchi 668, col fischio che c'erano siffatte pretese. Vi ricordate i sedili di fòrmica anzichè in alcantara? Nessuno sbrontolava, così come d'estate si aprivano i finestrini in quanto l'aria condizionata non c'era. Certo che i soldi c'erano, e secondo me ci sono tuttora (vedi recenti lavori), ma probabilmente l'azienda ha voluto fare un'altra scelta, magari più conveniente sotto l'aspetto economico. E se avessero ottenuto finanziamenti per il metano e non per il filobus?
Immagino che sia stato mancato il tegolino all'inizio di Via Giordano Bruno, e questo capita spesso. Non penso che i filovieri siano diventati improvvisamente incapaci. Ci sarà un motivo tecnico?
Piuttosto, anche stamattina sono circolati 4 filobus, poi ridotti a tre?

paolo.64, 01/10/2007 14.48:

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Immagino che sia stato mancato il tegolino all'inizio di Via Giordano Bruno, e questo capita spesso. Non penso che i filovieri siano diventati improvvisamente incapaci. Ci sarà un motivo tecnico?

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Io credo che mancare il tegolino dipenda solo dai filovieri, l'unico motivo tecnico possibile può essere solo un'errata segnalazione del punto di riferimento (a Napoli, ad esempio, ci sono delle strisce gialle verniciate sulla strada o sul bordo marciapiede) per il posizionamento della macchina. Dovrebbe, però, capitare sempre e non spesso, ergo...

Un motivo tecnico c'è: la regolazione delle aste, ossia della loro "spinta"; spesso infatti il tegolino viene centrato ma la "testina" si ferma poco prima del canale; il filobus cpta corrente e parte lo stesso ma scarrucola subito dopo il tegolino. So che su alcune vetture le aste sono state regolate: speriamo lo facciano anche sulle altre. Su quello di v. G. Bruno devo dire che sembrerebbe però installato male, ovvero non perfettamente parallelo al manto stradale (più alto il negativo).
E invece totalmente assurdo che siano posizionati fuori fermata, ma l'usura delle batterie...

....e non dimentichiamoci che le nostre stupende e gloriose aste son quelle dei 668 e dei 2410...

Ho capito bene quanto scrive Bifilare, c'è pure un Video su Youtube in cui si vede bene questo fatto: le aste centrano perfettamente l'area del tegolino ma la testa col pattino rimane girata di parecchi gradi cosicchè il filo non entra nella scanalatura del pattino... la tensione giunge regolarmente alla macchina ma appena fuori dal tegolino l'asta scappa via inesorabilmente.

Questo è un tegolino bolognese: innanzitutto quando è possibile vengono installati nei pressi delle traverse o dei pali in modo che non essendo al centro della campanatura il loro peso non formi la pancia tra le due tesate. Non ho mai visto in 17 anni una sola volta mancare la centratura del filo, la manovra è sempre veloce e precisa ma, cosa importante, a differenza di Ancona le aste sono nuove e i pattini, piccoli e stretti, si adattano perfettamente al tegolino.

Aste e pattini del filobus Menarini 006

Sul marciapiede in prossimità del tegolino si trovano due pali realizzati dall'ATC: uno con la figurina di un filobus 12 metri e l'altro con quella di un articolato. Per iniziare la manovra il filoviere, a seconda di che macchina guidi, vi si ferma a fianco.

Come ultima cosa, una volta fermata la macchina in prossimità di uno dei due pali di riferimento, il filoviere deve tenere la gomma di sinistra allineata sopra questa fila di pallini disegnata al suolo... e il gioco è fatto.


Devo anche aggiungere che non è raro vedere qualche bravo filoviere che una volta uscito dal deposito, raggiunta la linea aerea, non aspetta di guidare in diesel fino al primo tegolino utile ma accosta al marciapiede ed eleva le aste manualmente come si faceva un tempo.

Questo filoviere, forse alle prime armi, le andè vsen an ciapèr i fil...

Un grazie a Roberto per le sue spiegazioni, perfette come sempre, sui tegolini. In Ancona di tegolini ce ne sono solo due (correggetemi qualora sbagliassi), precisamente all'inizio di Via Giordano Bruno in direzione Stazione FS e all'inizio di Via Torresi in direzione Tavernelle, e quest'ultimo è posto nelle vicinanze di un semaforo, che è praticamente sempre rosso, per cui tanto tempo non si perderebbe. Qui sono state fatte, durante la scuola guida a vantaggio dei neopatentati filovieri, delle striscie grigie e rosse come punto di riferimento per l'innalzamento delle aste. Il problema è l'altro tegolino, che, come specifica Bifilare, è posto in posizione non ottimale, oltre un semaforo, e dove si verificano frequenti scarrucolamenti. A proposito dei tegolini, esistono diversi filmati su Youtube in relazione all'innalzamento delle aste: ne esiste uno girato a Genova su uno scarrucolamento clamoroso di un Ansaldo Breda, credo in Via XX Settembre.

Sembra strano che si regoli la spinta delle aste (a meno che non risulti insufficiente, ma si avrebbero problemi nella captazione della corrente), visto che la spinta impressa deve essere rigorosamente di 12 chilogrammi. Un tegolino più alto di un altro non fa alcuna differenza: un'asta si ferma prima e l'altra sale ancora un poco.
Per quanto riguarda il posizionamento dei tegolini fuori o dentro le fermate, il problema è solo di traffico: a Napoli ci sono solo due coppie (a piazza Garibaldi e a via Monteoliveto) in fermata, l'altra ventina circa di coppie (fra ANM e CTP) sono tutte rigorosamente fuori fermata, allo scopo di non bloccare gli altri mezzi in coda.

C'è n'è anche uno (almeno mesi fa, l'ultima volta che l'ho visto) nel paiazzale intermo della Conerobus al deposito di Valle Miano, mi pare sul bifilare "in entrata"... ritornando ai tegolini e sulle loro segnalazioni, fui testimone diretto giorni fa di un posizionamento "manuale" delle aste a quello di Viale Giordano Bruno (l'autista sul mezzo in cui ero a bordo fece al collega: "Ancora!? Ma non è ora de cambiarla, 'sta campana?) E poi sullo stesso punto l'unica "segnalazione" è il bandone di nastro bicolore da cantiere più volte avvolto intorno al tronco di un platano, ed ahimè ormai scolorito di brutto ! Ieri poi, alle ore 14,20 in Piazza Ugo Bassi arriva diretto in Via Torresi il n° 7, seguito a distanza di poco più di tre minuti dal n° 5!

...che si veda presto qualche risultato (oggi un autista mi diceva che sembrano imminenti i lavori in piazza Ugo Bassi - calcolate però qualche mese poiché tra plinti e il resto...) mando qualche immagine di questa mattina. Piuttosto qualcuno ha letto oggi un articolo sul Carlino inerente ai filobus? Mi dicono che sia uscito qualcosa: se avete l'url...

La vettura 4 sta sbucando dal tratto più ripido di via Tavernelle

Si avvicina alla fermata...

...e la effettua