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FILOBUS DI BARI

Ultimo Aggiornamento: 28/06/2022 15:11
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02/01/2015 13:04
 
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apprendista tranviere
Davvero scandaloso...di sicuro c'è qualcosa sotto che non viene rivelato. Tutti questi anni per riattivare una linea filobs già esistente, facendo tutto al risparmio. Persino i pali sono stati sostituiti solo dove strettamente necessario montando cessi anchora più brutti dei precedenti.

L'azienda è piena di debiti e questi sono gli stipendi dei dirigenti, fino a 100.000 euro l'anno, più del sindaco:
http://www.amtab.it/index.php?option=com_content&view=article&id=691&Itemid=203
[Modificato da wasca 02/01/2015 13:05]
11/02/2015 12:55
 
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apprendista tranviere
Filobus Fantasna – L’ Amtab si interroga 5 milioni spesi dal 2011 e non ci sono
Dal Corriere del mezzogiorno

BARI — Quattro milioni e 600mila euro spesi solo per l’impianto e l’acquisto dei mezzi. Altri 500mila euro per pagare un direttore di esercizio, la manutenzione e i corsi di formazione per gli autisti. Ma dei filobus, progetto del 2011 per collegare Carbonara con l’estramurale Capruzzi, non si sa ancora nulla. Anzi, la Procura ha allargato l’indagine già in corso sull’Amtab, acquisendo tutte le carte degli ultimi 4 anni. Perché i contratti che sono stati stipulati, sarebbero stati effettuati senza alcuna gara e non rispettando quindi le procedure di bando pubblico. Ed è per questo che il direttore generale dell’Amtab, Francesco Lucibello (presente ieri in commissione Mobilità in Comune) ha inviato una contestazione al direttore di esercizio dell’impianto filoviario, Sergio Bocchetti, sospendendo tutte le future operazioni e in attesa della stipula del contratto tra Comune e Amtab.
«Quando mi sono insediato – spiega Lucibello – ho riscontrato una serie di irregolarità sulle quali ho chiesto spiegazioni. Ci sono stati lavori chiesti persino a voce. L’Amtab ha speso negli ultimi due anni 500mila euro senza che ci fosse neanche una carta ufficiale, un contratto insomma, che permetteva all’azienda di agire in questo senso». Inoltre, tutte le spese che sono state fatte in questi anni, dal direttore di esercizio (50mila euro l’anno escluse le spese) ai corsi di formazione per gli autisti per fare prendere loro il patentino per guidare i filobus (100mila euro) fino alla manutenzione della linea (200mila euro), hanno inciso sulle casse già vuote dell’azienda di trasporto urbano. Per il momento quindi gli otto filobus (cinque risalenti agli anni Novanta e per i quali non si trovano neanche più i pezzi di ricambio) restano in officina. Perché l’Amtab non ha alcuna certezza sull’avvio del servizio: basti pensare che un tratto a Carbonara non è stato fornito di collegamenti filoviari. Lucibello ha elencato i problemi dell’azienda, a cominciare dai debiti con i fornitori come quello del gasolio, per finire al pasticcio combinato dall’amministrazione sugli abbonamenti per gli over 65. A settembre il sindaco Antonio Decaro aveva offerto la gratuità del servizio a tutti i baresi più anziani. Ma i fondi sono finiti. E l’Amtab ha dovuto sospendere il servizio e rimettere tutto a pagamento. Anche perché i 16mila abbonamenti dati agli over 65 hanno pian piano mangiato quelli destinati a studenti e universitari.
L’Amtab, infine, sta ridefinendo un nuovo programma di esercizio, potenziando anche le attività di controllo. Lucibello sta presentando contestazioni nei confronti di dipendenti che non rispettano il contratto: l’ultimo, uno dei responsabili proprio dei verificatori.
11/02/2015 23:04
 
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tranviere veterano
E' arrivato il salvatore della patria...
questo cerca solo visibilità e magari otterrà rogna...
26/02/2015 13:45
 
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apprendista tranviere
bari 5 milioni per filobus fermi da 20 anni
da Clickmobility.it ( mobilità e trasporto pubblico ) del 12/02/2015

È l'eterna incompiuta dei filobus, i tram elettrici per collegare Carbonara e Ceglie direttamente a via Capruzzi.
Annunciati per il 2011 e rimasti in pratica sulla carta, a parte qualche breve apparizione per i giri di prova senza passeggeri.

Anzi, nel vigente contratto di servizio tra Comune e Amtab non c'è proprio traccia dei filobus.
Otto filobus che restano fermi nei depositi rischiando di non essere più utilizzabili, anche per la mancanza sul mercato dei pezzi di ricambio. È il caso dei cinque mezzi risalenti agli anni '90, mentre altri tre sono stati acquistati di recente.

Costi vivi insomma che si aggiungono ai 500mila euro spesi negli ultimi tre anni: 200mila euro per lavori di rete, altri 200mila euro per il compenso al direttore di esercizio e 100mila euro di corsi e di formazione per insegnare agli autisti la guida dei tram elettrici.

Cifre sulle quali Lucibello annuncia massima chiarezza, dato che la sua recente nominaa direttore generale va proprio nel senso di risolvere da subito i disservizi e le carenze dell'azienda di trasporto urbano.

Una volta attivati, i filobus causeranno l'inevitabile soppressione della linea 4 anche a causa dei maggiori costi che comportano rispetto al trasporto su gomma.

Di recente, è stata la ripartizione comunale Traffico a inviare una nota all'Amtab per chiedere informazioni sulle fasi di avanzamento e sulle procedure ministeriali. Il sistema dei filobus è collaudato, ma manca il via libera dell'Ustif, l'ufficio speciale trasporti a impianti fissi, che fa capo al ministero dei Trasporti. L'Ustif dovrà convocare una commissione per visionare l'impianto e verificare la bontà del progetto, prima di dare il via libera definitivo.

L'altra incompiuta resta l'attivazione delle paline alle fermate. «La metà dei bus non riesce a trasmettere le informazioni sugli orari e sui tempi di percorrenza e la manutenzione delle paline non è ancora nostra perché è di competenza del Comune" aggiunge Lucibello nel corso della sua audizione comunale.

Audizione conclusa con il caso degli abbonamenti gratuiti agli over 65: sono 16mila gli anziani che hanno richiesto questo contributo per sei mesi (voluto dal sindaco Decaro e senza limiti di reddito).

Numeri oltre le previsioni che hanno costretto così l'azienda a sospendere nei giorni scorsi ulteriori emissioni avendo sforato il plafond previsto. In pratica per ogni abbonamento gratuito, valido da settembre scorso e sino al prossimo 31 marzo, l'Amtab ha speso 210 euro, che moltiplicati per i 16mila utenti, fanno un totale di circa 3,2 milioni di euro, con oltre 800mila euro rispetto ai 2,4 milioni che vengono accantonati nel contratto di servizio per le tariffe e gli abbonamenti agevolati a categorie come studenti, invalidi e meno abbienti.

[Modificato da albatros28 26/02/2015 16:21]
19/06/2015 12:44
 
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apprendista tranviere
Che fine hanno fatto i filobus di Bari
Sono stati spesi 5 milioni dal 2011 per fare cosa ????????
Dove sono stati spesi ????????
19/06/2015 12:56
 
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tranviere veterano
Giacion sepolti in un campo di grano....non è un filobus nè un tulipano.....
10/10/2015 11:07
 
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Tre anni e 100mila euro di compensi Ma i filobus restano in garage

Se non rappresentasse un insensato sperpero di denaro pubblico, farebbe ridere. Dopo tre anni di lavoro e almeno centomila euro di compenso — sugli altri cinquantamila maturati ma non sborsati sarà un giudice a doversi esprimere — il «direttore d’esercizio» il cui esercizio era quello di rimettere per strada i filobus, viene congedato, con richiesta di danni. Gli otto mezzi, col contachilometri a zero ma già vetusti, restano in garage. E se tre anni fa sembrava imminente la prima corsa del vecchio filobus rinnovato, ora è difficile dire se qualcuno ci salirà mai.
Il consulente
Dopo tre anni buoni di lavoro, l’ingegner Sergio Bocchetti, incaricato del delicato compito di sbrogliare questa matassa, è stato invitato a far le valigie. Gli attuali amministratori dell’Amtab — che sono altri rispetto a quelli di tre anni fa — hanno anche sollevato molti dubbi (con relativi esposti) sul lavoro svolto da Bocchetti. Che, tra corsi di guida per autisti e manutenzione della linea, ha speso all’incirca altri 400 mila euro. Per cosa? Non molto, visto che oltre ai problemi tecnici ancora da risolvere, i filobus baresi non sono neppure autorizzati dal ministero dei Trasporti a circolare. Una debacle. Non lo nasconde Francesco Lucibello, tornato al ruolo di direttore dell’Amtab da qualche mese, pessimista sull’esito della sperimentazione. «Bocchetti ha fatto eseguire lavori non commissionati. Ha affrontato spese che non avrebbe dovuto affrontare. Per questo l’abbiamo allontanato».
La perizia
Di qui gli strascichi legali. E ora? «Ora abbiamo affidato il lavoro di predisporre una relazione per dirci come procedere, che interventi fare, alla Ferrotramviaria». Costo? 40 mila euro. Una relazione. Non esattamente una svolta che preluda a una soluzione imminente. «L’Amtab non ha il know how — si difende Lucibello — per questo occorre individuare chi ce l’abbia e chiedergli come procedere: cosa c’è cosa fare per poi sottoscrivere un contratto di servizio». Il contratto di servizio che Amtab ha già con il Comune per assicurare il sistema di trasporto urbano, infatti, non è sufficiente, non può contemplare anche il filobus. Più che una débâcle, un pasticciaccio. Perché, anche quando i consulenti, retribuiti, avranno spiegato all’Amtab come procedere e quando Amtab, foraggiata con altro danaro per un contratto di servizio ad hoc, avrà garantito la sorveglianza 24 ore su 24 delle tre sottostazioni lungo una linea lunga appena 15 chilometri e quindi ottenuto l’autorizzazione a far marciare i mezzi resterà il problema dei problemi: chi paga? I filobus, infatti, hanno costi di manutenzione più alti, rischi di interruzione maggiori — un banale tamponamento sulla sua strada costringe a staccare il mezzo dalla rete elettrica per farlo circolare a gasolio o metano — e perfino tempi di percorrenza identici a quelli dei bus, visto che non hanno una «sede dedicata».
Le responsabilità
Ma allora chi e perché ha pensato fosse un’idea intelligente ripristinare un servizio sparito molti anni fa (magari non a caso)? Non questa amministrazione comunale, e nemmeno la precedente. Interrotto nel 1981 il sistema filoviario, è diventato un pallino della giunta barese fin dal 1991, quando sono stati comprati i primi cinque mezzi «nuovi» per ripristinare la linea Carbonara - Bari. Tentativo abortito e mezzi mai tirati fuori dal garage. Ma è stata poi l’amministrazione Emiliano a crederci. Il filobus era nel primo programma elettorale, quello del 2004. L’allora assessore al Traffico Decaro, si è adoperato, ottenendo un finanziamento dal ministero. Passare alla fase operativa si è rivelato complicato eppure nel 2010 altri tre filobus sono stati acquistati. Sono passati altri cinque anni, l’assessore è diventato sindaco e non si è andati oltre il giro di collaudo. Se non fosse che, senza percorrere neppure un metro con i passeggeri a bordo, i filobus sono già costati una barca di denari, ci sarebbe da suggerire una più decorosa rinuncia al progetto.
10/10/2015 12:17
 
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magari vendendo sia mezzi che materiali ad altre reti forse di qualche spesa si riesce a rientrare
27/11/2015 20:02
 
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apprendista tranviere
Se i mezzi non sono stati equipaggiati con il sistema attuale, nutro forti dubbi...
19/02/2016 19:26
 
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tranviere senior
Storia infinita
Immagino che a Bari sia tutto immobile, stante le notizie di novembre scorso... tristissime. Però considerare il filobus stesso come uno spreco è una esagerazione... certo costa di più ma qualche vantaggio ce l'ha pure. Scarichi e rumori hanno un valore. Se poi una linea è l'inizio per filoviarizzare il centro....
PS: io sono stato a Bari nel luglio del 1984: i filobus giravano numerosi su almeno tre linee.
16/03/2016 09:49
 
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apprendista tranviere
L' araba fenicia

La storia infinita dei filobus di Bari è come la storia dell' araba fenicia che i filobus ci siano ciascun lo dice, quando circoleranno nessun lo sa. !!!!!!!!!!!!!!
27/03/2016 11:25
 
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I filobus entro il 2016 circoleranno.Finalmente qualcosa si muove!
http://m.repubblica.it/mobile/r/locali/bari/cronaca/2016/03/26/news/bari-136324955/#notarget [SM=x346227]
27/03/2016 18:14
 
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tranviere veterano
quante str****te in questo articolo...
collaudo "motori termici"........linee "tram" leccesi...
ignoranza imperante!
a bari non hanno ancora direttore d'esercizio.....omologa linea...autisti....
eppure son passati cinque anni da quando è stato steso l'ultimo bifilare..
ed hanno pagato pure 40 mila euro all'impresa ferroviaria per sapere come fare a farli camminare.
nauseabondi!
27/03/2016 18:23
 
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La situazione è davvero grave!
28/03/2016 09:30
 
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Aspettando Godot
A Bari si aspetta Godot. E' l' unica spiegazione.
29/03/2016 08:37
 
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Sos filobus: il Comune di Bari chiede aiuto a Lecce. In arrivo tre mezzi in Salento
A Bari i filobus sono fermi da vent’anni e allora il sindaco del capoluogo pugliese ha preso il telefono, ha composto il numero del suo collega di Lecce e ha proposto lui di trasferire alcuni mezzi pesanti in Salento per testarli. È questo il succo della vicenda che vede protagonisti Antonio Decaro e Paolo Perrone, primi cittadini delle due città, alle prese entrambi con i problemi legati al trasporto pubblico elettrico.

Questa volta, però, i problemi sono tutti in casa barese: da circa vent’anni infatti sul Comune di Bari pende la vicenda di alcuni filobus inutilizzati costata agli uffici di Palazzo di Città di corso Vittorio Emanuele II oltre sei milioni di euro, e che ben presto potrebbero diventare di più se dovesse giungere la scadenza dell’omologazione dei mezzi.

Per tentare di risolvere la questione, allora, i dirigenti di Ferrotramviaria, a cui Comune e Amtab hanno chiesto una consulenza pagata oltre 40mila euro, hanno prospettato l’ipotesi di trasferire per un breve periodo i filobus a Lecce, dove potranno essere testati, usati, e rimessi in circolo. Il tutto dovrà avvenire entro giugno, altrimenti i tre veicoli in questione saranno impossibilitati a funzionare.

Decaro, allora, ha contattato Perrone, spiegando il problema e specificando al Primo Cittadino salentino che solo Lecce, con il suo impianto già collaudato, potrà essere utile alla causa. L’intesa tra i due è arrivata immediatamente. I tre filobus verranno trasferiti con un trasporto speciale e, se tutto andrà come tutti si augurano, saranno operativi entro la fine dell’anno.

Il Consiglio di Amministrazione di Sgm, la partecipata del Comune di Lecce che si occupa dei trasporti pubblici, ha espresso parere positivo alla proposta, spiegando come non ci sarebbero impedimenti di nessun tipo nel mettere in circolazione i tre autobus elettrici, venendo incontro in questo modo alle esigenze del Comune di Bari.

Da specificare, ad ogni modo, che i tre mezzi non saranno usati per scopi commerciali e non trasporteranno passeggeri: Sgm beneficerà naturalmente del rimborso per le spese che dovrà sostenere.


08/04/2016 08:44
 
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Piazza Luigi Di Savoia, tir in transito trancia i cavi del filobus „
La bisarca transita nel sottopasso e trancia i cavi del filobus (ormai in disuso), restando bloccata. E' accaduto questa mattina nel sottopasso Duca degli Abruzzi (meglio noto come il sottopassaggio di Sant'Antonio). Il tir a due piani, che trasportava autoveicoli, ha colpito il reticolo di cavi della filovia, sradicandoli e restando incastrato.
Pesanti le ripercussioni per il traffico, con la strada che è rimasta chiusa per consentire la rimozione del mezzo pesante e la messa in sicurezza dei cavi. Sul posto sono interventi vigili urbani, vigili del fuoco e personale dell'Amtab.
Sull'episodio è intervenuta la consigliera comunale di ScelgoBari, Irma Melini. "Una città bloccata da un tir a due piani che travolge i cavi della filovia del sottopassaggio di Sant'Antonio ci ricorda l'inutilità della loro esistenza - afferma Melini in una nota - Arriva in ritardo il "pronto intervento" pubblico e la città si paralizza restando divisa in due dall'Estramurale Capruzzi ancora chiusa. Restano, paradossalmente, i cavi pendenti e il pericolo del passaggio, resta una Bari bloccata da una negligenza di questa lunga Amministrazione di Centrosinistra che non ha rimosso questi cavi inutili per un servizio fantasma".



09/04/2016 17:21
 
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apprendista tranviere
I Filobus dell’Amtab non entreranno mai in funzione
dal giornale metropoli del 9 aprile 2016

Sembra quasi di avere la sfera di cristallo, visto che quando parliamo di qualcosa, immancabilmente si avvera. In verità questa volta siamo stati più corretti de solito non volendo eccepire nel contenuto del dossier De Matteo che pare sia stato consegnato a qualche magistrato. Viviamo in questa città e generalmente ci accorgiamo di quello che ad altri magari meno attenti, sfugge. La rete filoviaria avrebbe dovuto essere ripristinata gia da anni, cioè da quando furono acquistati i filobus e parcheggiati negli angar dell’Amtab alla zona industriale, si è tentato qualche volta ma subito i lavori sono stati sospesi perchè era necessaria prima realizzare una centrale elettrica di trasformazione. Ma i filobus, quelli acquistati sono abbastanza ingombrandi e poco agevoli da guidare nelle nostre strade strette. Si pensò allora di utilizzare quei mezzi sull’unico tratto possibile, cioè da Carbonara di Bari a Bari, cso Benedetto Croce, Alcide De Gasperi, viale unità d’Italia, in andata e ritorno. Alla fine non si è fatto nulla e quei filobus in qualche modo dovrebbero essere utilizzati o quanto meno venduti in altre città che hanno magari strade più agevoli delle nostre a Bari. Anche questa volta omettiamo inutili polemiche ma l’amministrazione comunale deve attivarsi per ottimizzare gli incauti acquisti fatti visto che non si stratta di pochi euro.
09/04/2016 23:22
 
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tranviere veterano
articolo immondo...
non sanno di che si parla...
strade strette...
22/04/2016 12:57
 
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tranviere junior
Un tunnel senza uscita.Bari darà 3 filobus van hool a Lecce.
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