Non so se alcuni di voi sono al corrente delle ricerche sulla fusione fredda di Rossi e Focardi, che avrebbero (il condizionale è d'obbligo) permesso ai due fisici di Bologna di costruire un prototipo di reattore (piccolissimo, 50 cm x 10) in grado di usare zinco e idrogeno per produrre una quantità enorme di energia a costo zero in un ambiente (il reattore) costituito da un catalizzatore coperto da segreto (e brevettato ovviamente). Da quando è uscita la notizia (almeno 1 anno e mezzo che io sappia) si è passati dallo scetticismo totale a caute ammissioni che effettivamente qualcosa di vero potrebbe esserci fino a che ieri in rete c'è stato un'esplosione di discussioni legate mi pare a una fuga di notizie dall'entourage di Rossi. C'è stata fra le conferme autorevoli quella di qualcuno della NASA che ha confermato l'apparente validità delle tesi di Rossi e l'interesse dell'agenzia per la cosa. Chi voglia documentarsi cerchi in rete usando Rossi Focardi e-Cat (è il nome dell'apparecchio) troverà tutto quello che vuole.
Chiaro che se fosse vero sarebbe una rivoluzione paragonabile all'invenzione del motore a vapore o della radio, capace di cambiare completamente il futuro dell'umanità. Pensate solo alla disponibilità illimitata di energia a costi bassissimi (qualcuno ha calcolato che un apparecchio domestico prodotto su scala industriale per produzione di energia termica ed elettrica potrebbe costare un migliaio di euro e fornire energia per decenni senza altri costi), alla fine dell'era del petrolio, alla fine del problema inquinamento...
Per il tema di questo forum, potrebbe essere a fine del tram! A cosa servirebbe un impianto per la distribuzione di energia mediante catenaria, quando un e-cat montato su un bus potrebbe erogare gratis tutta la corrente che serve per anni o decenni? Vabbè rimarrebbe il discorso della sede protetta, il comfort di viaggio senza sobbalzi... ma sono quisquilie. Nessuno si sognerebbe di far viaggiare sui binari un tram a gasolio senza pantografo, e nessuno farebbe viaggiare su binari un silenziosissimo bus elettrico. Tanto per fare un esempio: la sede binari di corso Toscana o Svizzera potrebbe essere rasa al suolo e sostituita da una pista protetta tipo corso Giulio dove gli e-catbus potrebbero correre liberi dal traffico, silenziosi, velocissimi e a emissioni zero.
Sono chiacchiere in libertà, ma chissà...
Preferisco pensare come potrebbero diventare inutili sia il petrolio arabo, sia i 58 reattori nucleari francesi attualmente in funzione, ma pensandoci bene anche il tram potrebbe essere una vittima di questa (ipotetica, futura) rivoluzione dell'energia. Sigh!
[Modificato da tronchino 12/08/2012 11:35]